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ANCORA WILDLIFE ECONOMY :

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Presentazione sul tema: "ANCORA WILDLIFE ECONOMY :"— Transcript della presentazione:

1 ANCORA WILDLIFE ECONOMY :
Palermo, 9-10 Marzo 2017 Tavola rotonda: “Il controllo del cinghiale e degli ungulati selvatici in Sicilia: quali risultati ad oggi, quali politiche adottare in futuro per la conservazione degli habitat e la sostenibilità delle azioni di controllo” ANCORA WILDLIFE ECONOMY : IL “PROGETTO CINGHIALE” UN CASO DI STUDIO DEL PARCO NAZIONALE MONTI SIBILLINI (APPENNINO UMBRO-MARCHIGIANO) Enrico Cordiner e Bernardino Ragni – Laboratorio di Ecologia Applicata e Università degli Studi di Perugia

2 PARCO NAZIONALE MONTI SIBILLINI
APPENNINO UMBRO -MARCHIGIANO 700 KMQ Nel 1994 è stato avviato il Progetto Cinghiale con lo scopo di ridurne la popolazione al fine di contenere l’impatto di Sus scrofa scrofa sugli ecosistemi e agrosistemi È stato formato un “corpo” di prelevatori specializzati nell’abbattimento individuale tramite appostamento con carabina e ottica di puntamento e avvicinamento Il programma è iniziato nel 1998 ed è in corso

3 ANDAMENTO DEL PROGETTO CINGHIALE NEL PNMS
1998 – 2015 (18 ANNI)

4 Nei primi 6 anni del Progetto ( ) le variabili “capi prelevati” e “capi stimati” risultano legate da una relazione inversa altamente significativa: r = -0,62 (0,01>p>0,005) A BASSI PRELIEVI CORRISPONDONO ELEVATE CONSISTENZE E VICEVERSA: LA VARIABILE DIPENDENTE SEMBRA ESSERE LA DIMENSIONE DELLA POPOLAZIONE: L’INTERVENTO HA “COLTO DI SORPRESA” SUS SCROFA SCROFA DISABITUATO ALLA PREDAZIONE ANTROPICA Nei successivi 12 anni ( ) le variabili “capi prelevati” e “capi stimati” non risultano più legate da alcuna relazione: r = 0,11 (p>0,1) LA DIMENSIONE DELLA POPOLAZIONE NON DIPENDE PIÙ DALLA DIMENSIONE DEL PRELIEVO: SUS SCROFA SCROFA HA RIPRISTINATO L’OMEOSTASI DEMOGRAFICA ATTIVANDO LA RESILIENZA ANTIPREDATORIA

5 NEL PARCO NAZIONALE MONTI SIBILLINI
IL PRELIEVO MEDIO ANNUO DI 500 (493) CAPI NON ESERCITA ALCUNA INFLUENZA DIMENSIONALE SU UNA POPOLAZIONE MEDIA ANNUA DI 3000 (2965) CAPI INOLTRE: LA CACCIA PROGRAMMATA IN UNA VASTISSIMA AREA ADIACENTE AL PARCO PRELEVA CAPI ALL’ANNO DENTRO E FUORI IL PARCO LA CONTINUA E DENSA POPOLAZIONE DI CANIS LUPUS ITALICUS PREDA E SI ALIMENTA DI CINGHIALE (≥ 70% DELLA DIETA)

6 ANDAMENTO DEL PROGETTO CINGHIALE NEL PNMS 1998 – 2014 (17 ANNI)
(Indicatore sintetico di superficie danneggiata e numero denunce)

7 Nei primi 6 anni del Progetto ( ) le variabili “capi prelevati” e “danni agro-ecosistemici” risultano legate da una relazione inversa altissimamente significativa: r = -0,8 (p<0,001) AD ALTI PRELIEVI CORRISPONDONO BASSE INCIDENZE DEL DANNO E VICEVERSA: LA VARIABILE DIPENDENTE SEMBRA ESSERE L’ENTITÀ DELL’IMPATTO AGRO-ECOSISTEMICO: L’INTERVENTO HA “COLTO DI SORPRESA” SUS SCROFA SCROFA DISABITUATO ALLA PREDAZIONE ANTROPICA Nei successivi 11 anni ( ) le variabili “capi prelevati” e “danni agro-ecosistemici” non risultano più legate da alcuna relazione: r = 0,04 (p>0,5) L’ENTITÀ DEI DANNI NON DIPENDE PIÙ DALLA DIMENSIONE DEL PRELIEVO: SUS SCROFA SCROFA HA RIPRISTINATO L’OMEOSTASI DEMOGRAFICA ATTIVANDO LA RESILIENZA ANTIPREDATORIA

8 CONCLUSIONI NEGLI ECOSISTEMI APERTI CON HABITAT OTTIMALE E SUB-OTTIMALE IL CINGHIALE OPPONE UNA ALTISSIMA RESILIENZA ALLA PREDAZIONE ANTROPICA E NATURALE IL PRELIEVO ANTROPICO SU POPOLAZIONI INFEUDATE E APERTE PUÒ RAGGIUNGERE E SUPERARE IL 50% DELLA CONSISTENZA STIMATA SENZA SUPERARE LA CARRYING CAPACITY SPECIFICA LA RIMOZIONE DELL’IMPATTO AGRO-ECOSISTEMICO DEL CINGHIALE NON PUÒ ESSERE RAGGIUNTA CON IL CONTROLLO NUMERICO ORDINARIO IL PIENO E FUNZIONALE INSERIMENTO DEL CINGHIALE IN PROGRAMMI ESTESI E PERMANENTI DI WILDLIFE ECONOMY CONDUCE A MUTARE SUS SCROFA SCROFA DA PROBLEMA A RISORSA RIMUOVENDONE DE FACTO L’IMPATTO AGRO-ECOSISTEMICO


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