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STORIA… La Crisi Dell’economia dell’Impero romano Occidente e Oriente

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Presentazione sul tema: "STORIA… La Crisi Dell’economia dell’Impero romano Occidente e Oriente"— Transcript della presentazione:

1 STORIA… La Crisi Dell’economia dell’Impero romano Occidente e Oriente
La Crisi dell’Occidente Il sistema curtense La curtis La rinascita : sviluppo agricolo e demografico La rinascita dei commerci La rinascita delle citta Daniele Nocerino & Acerra Lorenzo

2 La Crisi Dell’economia dell’Impero romano
Una ricca economia urbana e monetaria dovuta a: La pace La stabilità Politica Un efficiente rete di Comunicazione Le origini della crisi: L’aumento continuo delle tasse Inflazione(aumentò il costo dei prodotti agricoli a causa delle guerre) Guerre Civili e le incursioni dei barbari determinarono una generale insicurezza Crisi dell’artigianato Occidente e Oriente Daniele Nocerino & Acerra Lorenzo

3 La Crisi dell’Occidente
Occidente e Oriente La difficoltà dell’impero determinarono anche la rottura dell’antica unità mediterranea. La situazione del VI secolo evidenzia questi diversi destini: L’impero Bizantino conosceva con Giustiniano il momento di maggior splendore della sua storia. L’occidente attraversava una profonda crisi caratterizzata da una regressione demografica ed economica. Daniele Nocerino & Acerra Lorenzo

4 La Crisi dell’Occidente
L’occidente conobbe il momento più duro di crisi dal VI al secolo VIII . I problemi più gravi di questo periodo furono: Lo spopolamento: fu la conseguenza della crisi demografica. L’abbandono delle città: il fenomeno già iniziato negli ultimi secoli dell’impero, si accentuò a causa delle invasioni barbariche. La regressione a un’economia naturale: lo spopolamento delle città comportò la crisi di tutte le attività economiche urbane. La crisi dell’agricoltura: il crollo delle attività urbane determino una ruralizzazione dell’economia. Daniele Nocerino & Acerra Lorenzo

5 Il sistema curtense La crisi impose una riorganizzazione dell’economia. Si passò a forme di vita economica locali, essenzialmente agrarie e poco differenziate: Locali, per il sostanziale arresto dei traffici. Essenzialmente agrarie, perchè la terra diventò quasi l’unica fonte di ricchezza. Poco differenziate, perchè ogni comunità ricercò l’autosufficienza. Daniele Nocerino & Acerra Lorenzo

6 La curtis La pars massaricia La pars dominica
Durante l’Alto Medioevo la terra venne progressivamente divisa in possedimenti chiamati curtes o villae. Le curtes appartenevano a un dominus, il signore, che poteva essere il re, la Chiesa o un signore locale. Ogni curtis era divisa in due parti: La pars dominica, la parte riservata al padrone La pars massaricia, la parte affidata in concessione a servi o a contadini liberi. La pars massaricia La pars massaricia era suddivisa in mansi. I mansi erano dunque dei piccoli appezzamenti di terreno con al centro la casa dei contadini. Potevano essere di due tipi: I mansi ingenuili, se affidati a contadini liberi. I mansi servili, se affidati a dei servi che godevano di una certa autonomia. In cambio del terreno, i servi e i contadini liberi erano tenuti a versare al loro signore parte del raccolto, a lavorare i terreni della pars dominica, a pagare diversi tributi, in natura o in denaro: per usare il forno o il mulino del signore. La pars dominica La pars dominicia comprendeva la residenza del signore, gli alloggi dei servi, il mulino, il forno, tutti ntorno vi erano le terre arabili.

7 La rinascita Intorno all’anno Mille, l’Europa conobbe una fase di ripresa economica e demografica, definita dagli storici << rinascita dell’Occidente>>. La ripresa fu il prodotto di vari fattori: Il clima cambiò, diventando meno freddo e meno piovoso e dunque più favorevole all’agricoltura; Cessarono le invasioni che avevano causato distruzioni e devastazioni. L’introduzione di nuovi strumenti (collare rigido, aratro pesante ecc…) modificarono il modo di lavorare dei contadini; Migliorarono le tecniche agricole, con il passaggio dalla rotazione triennale a quella biennale; Nuove terre vennero dissodate o bonificate. Daniele Nocerino & Acerra Lorenzo

8 La rinascita dei commerci
L’accresciuta produttività agricola consentì di avere delle eccedenze. Vennero organizzate delle fiere; Fu introdotta la bussola per la navigazione; I commerci favorirono la ripresa della circolazione monetaria: Lettere di cambio; Cambiovalute; Daniele Nocerino & Acerra Lorenzo

9 La rinascita delle città
Nel settore agricolo si forma un surplus del prodotto che quindi può essere venduto. I progressi nell’agricoltura richiedono beni e strumenti che la curtis non poteva più produrre al suo interno La città si offre come luogo adatto per lo scambio di merci e la produzione artigiana. Daniele Nocerino & Acerra Lorenzo


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