La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Unità integrata di storia -geografia -economia

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Unità integrata di storia -geografia -economia"— Transcript della presentazione:

1 Unità integrata di storia -geografia -economia
Raccordo Storia antica e Alto-Basso Medioevo (100 d.C d.C.) I poli chiave: Occidente Mediterraneo; Estremo Oriente. La strutturazione del sistema continentale nel Medioevo. 1.Gli imperi (romano, islamico, cinese, indiano, mesoamericaecc.). 2. Le città (antiche; medievali). 3. Il mediterraneo (antico e medievale). 4. La formazione dell’Europa (Sacro romano impero). Studi di casi; patrimonio; città; siti.

2 Unità integrata di storia -geografia -economia
Nascita degli strumenti giuridici e commerciali Espansione attività commerciale europee in Cina e prime innovazioni tecniche 1. Economia agraria e rapporti di produzione; commercio beni di lusso; Studi di caso (un’azienda agraria medievale ecc)

3 Unità integrata di storia -geografia -economia
Urbanesimo e Urbanizzazione nello spazio e nel tempo. Fenomeno urbano. Regioni urbanizzate; città e territorio. Studi di caso significativi inerenti al fenomeno urbano di ieri e di oggi.

4 MEDITERRANEO CENTRO PROPULSORE DELL’ECONOMIA e SOCIETA’ TRA ORIENTE E OCCIDENTE, TRA CENTRO E PERIFERIE PRIMA CON L’IMPERO ROMANO DOPO CON LA RINASCITA DELLE CITTÀ E DEI TRAFFICI E SCAMBI COMMERCIALI NEL MEDIOEVO Da ciò che ruota intorno ad esso, si ricavano le risorse di sostentamento prima e di guadagno poi, in un continuum movimento e traffico di mondi e di attività: mondo cristiano e musulmano, attività commerciali e agricole, tecnologiche e politico-religiose, linguistiche e socio-antropologiche.

5 CADUTA DELL'IMPERO ROMANO 476 Roma
CADUTA DELL'IMPERO ROMANO 476   Roma.  In particolar modo nel II secolo ( 100 d.C.). portatrice di pace, aveva una attività economica e sociale efficiente ed efficace grazie all'amministrazione politica, dalla quale nascevano valide infrastrutture ( porti, canali, acquedotti, terme, teatri, anfiteatri ) e una fitta rete stradale (sistema circolatorio dell' impero). Conseguentemente i costanti rapporti commerciali e culturali tra le città di tutto il regno rendevano Roma, la caput mundi, al centro del Mar Mediterraneo.

6 LA CRISI, L’INVASIONE E LA DIVISIONE Ancora oggi molti studiosi si interrogano sui motivi della caduta di un così potente e vasto impero. Un' Impero economicamente e socialmente sano e forte.   Le cause di questa crisi, forse, si trovano proprio nella sua prosperità:   La vastità dell' impero, per esempio, ad un certo punto non poneva più la necessità di conquistare nuovi territori (anche perché oltre all' Europa, Asia e parte dell' Africa, non si conosceva tanto). Problema:l' attività militare era il principale ingrediente dello sviluppo economico e sociale di Roma. Quando inizia a mancare la possibilità di nuove conquiste, gli stessi militari erano oltre che soldati anche contadini che, soprattutto nei limitis, confini, avevano il controllo delle terre come risorsa. La stabilità di una economia monetaria, si trasformava in aumento continuo dei prezzi, fino alla svalutazione;  Spopolamento, epidemie e carestie; Invasioni dei popoli barbari ,poi, facevano il resto.

7

8

9 OCCIDENTE E ORIENTE I territori orientali (impero bizantino), sotto il regno di Giustiniano, sembrano continuare in uno stile di vita abbastanza positivo. Diversa la situazione nella parte occidentale dell' Impero, che (a seguito di spopolamenti e abbandono delle città), ritorna all' umile e dura attività agricola, secondo una politica di autosussistenza ed economia naturale.  "La gente non poteva far altro che ricavare il suo sostentamento dalla terra".

10 ECONOMIA E SOCIETA’ Alto Medioevo: Terra da occupare, difendere e dominare Basso Medioevo: terra che produce, esporta, scambia

11 UN NUOVO SISTEMA PRODUTTIVO: risorsa principale=terra
Si torna, dunque, all' umile e faticosa  attività agricola=autosufficiente e locale ciò che si produceva costituiva un personale sostentamento a causa pure dell'arresto dei traffici commerciali risorsa principale=terra

12 Da questo momento inizia un lungo periodo di ripresa, che culminerà però solo
all' inizio del millennio.  Il periodo che va dalla caduta dell' Impero romano fino all' anno Mille è definito  Alto Medioevo ed è un periodo di economie chiuse e prudenti. La nuova organizzazione produttiva prende il nome di sistema curtense, dai territori coltivati, divisi in tante unità dette curtes. Questo centro produttivo, i campi limitrofi e i contadini, appartenevano ad un potente signore locale chiamato dominus. 

13 Gli edifici della curtis erano divisi in due parti:
la pars dominica: sede del dominus che organizza e gestisce l' attività dei servi la pars massaricia ( da massarius, cioè "contadino", termine dal quale deriva "mansione"): era suddivisa in mansi, abitati dai contadini con le loro famiglie. I poveri contadini possono usufruire di ciò che produce la terra della curtis, pagando però al padrone dei tributi, parte del raccolto e lavorando i campi della pars dominicia senza essere retribuiti ( corvèes). Questa classe sociale, importantissima per la ripresa economica non venne considerata nei modi dovuti, anzi: coloro che lavorano la terra sono chiamati servi della gleba. Il signore che controlla la curtis ha il potere di banno e attua il cosiddetto “incastellamento”

14

15

16 BASSO MEDIOEVO Anno Mille: rinascita delle campagne Periodo di grande ripresa economica grazie a innovazione, sviluppo e miglioramento del clima  Si crede che l' anno 1000, porti con se la fine del mondo. Non andò così: le invasioni erano pressoché cessate; le foreste, luoghi di rifugio vennero coltivate e le paludi bonificate. Si producevano quantità di grano e altri prodotti molto più di prima. La terra, dunque, ancora una volta è sfruttata e in questo contesto diventano importantissimi gli strumenti di lavoro, quali l’aratro pesante con il versoio e il ferro da cavallo, e le nuove tecniche agricole; anche il clima diventa più equilibrato garantendo raccolti più abbondanti.

17 ESEMPIO  La rotazione triennale dei campi  Questo nuovo sistema di coltivazione sostituisce la tradizionale rotazione biennale dei campi, dove tra gli anni si alternavano le due metà dei terreni: in una si coltivava;   mentre l' altra metà si lasciava a riposare ( a maggese), e si usava per il pascolo e per raccogliere il fieno. Nel nuovo sistema le parti dei campi che si alternavano annualmente erano tre: un terzo era a maggese; gli altri due terzi venivano rispettivamente coltivati in periodi diversi, uno in primavera e uno in autunno. In uno si coltivava cereali e nell' altro si coltivavano legumi.

18 Questo sistema incrementò notevolmente la produzione agricola, basta pensare  alle eventuali situazioni climatiche avverse, che non potevano rovinare tutto il raccolto.

19 aratro-collare rigido-mulino ad acqua e a vento
Le innovazioni tecnologiche: Lo spirito di rinnovamento dell' anno mille, favorisce un miglioramento per quanto riguarda gli strumenti utilizzati = più comodi, efficaci ed efficienti ESEMPI aratro-collare rigido-mulino ad acqua e a vento

20 DUE IMPERI A CONFRONTO

21 FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE: DALL’IMPERO ROMANO ALL’ANNO MILLE COSA CAMBIA A LIVELLO ECONOMICO E DI RAPPORTI UMANI? SISTEMA ECONOMIA APERTA: BASATA SULLO SCAMBIO SISTEMA ECONOMIA CHIUSA: AUTOCONSUMO Quali sono le differenze fondamentali tra Impero Romano antico (476 d. C.) e Sacro Romano Impero? Come era organizzato quest'ultimo? Le principali differenze riguardano tre ambiti: 1) economia; 2) politica; 3) società. Mentre l'Impero Romano aveva un'economia aperta, basata sulla moneta, che consentiva scambi tra i diversi stati, il Sacro romano Impero presentava invece un'economia chiusa, fondata sul baratto. L'imperatore romano governava direttamente i suoi sudditi, mentre quello del Sacro romano Impero dominava sui feudatari e, tramite di essi, sui propri sudditi. Infine, la società dell'antichità romana era complessa e abbastanza aperta, a differenza di quella del Sacro romano Impero, che non consentiva il passaggio tra classi.

22 CON LA RINASCITA DELLE CAMPAGNE AUMENTANO LE RISORSE DISPONIBILI E SI RITORNA IN CITTA’ CON CONSEGUENTE RIPRESA DELL’ECONOMIA DI MERCATO, DEI TRAFFICI COMMERCIALI VIA TERRA E MARITTIMI

23 Le risorse alimentari La rinascita delle campagne è favorita da diversi fattori tra cui il clima favorevole e il disboscamento e prosciugamento delle paludi consentono lo spostamento e la migrazione di contadini in regioni sconosciute e terre incolte, rese coltivabili, grazie alle innovazioni. Dalla coltivazione dei campi e degli orti si traevano polente, zuppe, minestre composte da farine di qualità inferiore di orzo, segale, miglio e che venivano arricchite con altri ortaggi ma soprattutto legumi. Cibi, questi, destinati ai contadini. Solo i ricchi potevano permettersi i l pane bianco con farina di frumento. I contadini traevano cibo anche dal bosco, chiamato “incolto”; ad esempio, si procuravano castagne, noci, miele, mirtilli, more, lamponi, fragole…

24

25 E la carne? Si mangiava soprattutto maiale, la carne medioevale per eccellenza. Esistevano aree chiamate “selve per ingrassare i porci” cioè costituite da querce di ghiande. L’altra carne era la selvaggina, costituita da uccelli, lepri, conigli…

26 E il pesce? Si mangiava soprattutto quello d’acqua dolce ed era uno dei pochi prodotti che si potevano scambiare perché c’era enorme richiesta, soprattutto quando le norme religiose imponevano il divieto di consumare carne.

27 AUMENTA IL DIVARIO TRA RICCHI E POVERI E DELLE RISORSE DISPONIBILI CHI NE RICAVA PIU’ VANTAGGI SONO I RICCHI A DISCAPITO DEI POVERI La rinascita delle campagne produce eccedenze che non migliorano la vita dei contadini. Essi riescono a malapena a sopravvivere alle strette dipendenze dei feudatari, ma arricchiscono ulteriormente i signori che rivendono le quantità di cibo “aprendo” l’economia da un lato e creando nuovi poveri d’altra.

28 I CIBI PIU’ RICHIESTI che danno avvio all’economia aperta Grano e Sale erano i cibi più barattati: il primo perché serviva a fare il pane, il secondo per la conservazione del cibo. Si passa dunque dall’economia chiusa dove tutto converge verso il castello ad una aperta, ossia la corte produce e consuma, acquista e vende le eccedenze. Si crea così una catena di scambi con il fine di creare guadagno anche a costo di allontanarsi dalla corte e cercare prodotti rari da scambiare con maggior profitto. L’economia aperta si chiama economia di mercato (luogo dove si porta e si espone la merce).

29 LUOGHI, STRUMENTI, DENARO per misurarsi con l’altro e incrementare i mercati di scambio Proprio in questi anni si adottano nuovi espedienti economici, tutt' ora in uso: L' assegno: è chiamato lettera di cambio; Il banchiere: cambiavalute, che cambia i soldi nelle diverse località; Le prime compagnie e società d' affari; Le prime forme di contabilità

30 IL RITORNO DEL COMMERCIO E LA NASCITA DELL' ECONOMIA MODERNA
Il commercio = L' incremento della proficua attività agricola, porta, negli corso degli anni, ad un accumulo di beni, i quali diventano oggetto di scambi commerciali. attività in forte ripresa L' incredibile ripresa delle attività commerciale, parte da Mercati e Fiere, luoghi di evoluzione economica che danno vita a una fitta e complessa rete di commerci in tutta Europa. 

31 aree dell'Europa-Asia-Africa
La moneta = riuso e distribuzione aree dell'Europa-Asia-Africa

32

33 CONDIZIONAMENTO ETICO NEL MEDIOEVO L’ATTIVITA’ IMPRENDITORIALE CHE CREA GUADAGNO NON E’ SEMPRE BEN VISTA MORALMENTE E QUESTO FRENA IN DIVERSE PARTI DEL MONDO CONOSCIUTO LA POSSIBILITA’ DI PROGREDIRE E DI ESPANDERSI LIBERAMENTE. NELLE PERIFERIE DELL’IMPERO SI FA FATICA A RISCATTARSI DAL SIGNORE O DA UN SISTEMA BEN STRUTTURATO, DIVERSO E’ IL DISCORSO NELLE CITTA’-CENTRO , DOVE LE POSSIBILITA’ DI CRESCITA E GUADAGNO SONO PIU’ EVIDENTI.

34

35 LA CITTA’, LUOGO PRIVILEGIATO DI PRODUZIONE, CONSUMO E SCAMBIO : FINISCE IL BARATTO E RITORNA IL DENARO; SI INVENTANO NUOVE TECNICHE FINANZIARIE, SI FA LA CONTA DI TUTTO CIO’ CHE PROVIENE DALLA TERRA E DAL MARE; LE ECCEDENZE VENGONO SCAMBIATE E STIMOLANO LA PRODUZIONE.

36 Nelle Fiandre arrivano tante merci Milano, luogo di consumo
Documenti a confronto Nelle Fiandre arrivano tante merci Dal Regno d’Inghilterra arrivano lana, cuoio, piombo, stagno, carbon fossile. Dal Regno di Germania arrivano i vini del Reno, la pece, legname da costruzione, grano, ferro. Dal Regno di Bulgaria vengono le pellicce. Dal Regno di Castiglia arrivano erbe scarlatte per tingere i tessuti, cera, cuoi, lana, mandorle. Dal Marocco e da Tunisi vengono cera, cuoio e allume per tingere i tessuti. Dalle terre d’Oriente arrivano i drappi intessuti d’oro e seta. (dal libro dei conti di un mercante fiammingo-Basso Medioevo) Milano, luogo di consumo Nella sola città si consumano ogni giorno, in media, milleduecento moggi di grano e anche più. (un moggio era contenuto in un orcio da 10 litri) I forni che usano i cittadini sono in numero di trecento. I bottegai, che vendono un numero altissimo di mercanzie, sono più di mille. I macellai più di quattrocento. I pescatori che pescano nei laghi ogni tipo di pesce, tinche, trote, capitoni, anguille, granchi, sono all’incirca venti mentre sono una sessantina quelli che pescano nei fiumi. (da Le meraviglie della città di Milano, scritto da Bonvesin de la Riva, XIII sec.)

37 Nel primo documento, di quali risorse si parla
Nel primo documento, di quali risorse si parla? Si trovano nelle Fiandre? Da cosa lo capisci? Si tratta di economia aperta o chiusa? Proviamo ora a sostituire le merci con la loro origine (per esempio, lana=allevamento di pecore). Cosa si comprende da queste riflessioni? Ti sei fatto un’idea dell’estensione raggiunta dai commerci durante il Basso Medioevo?

38 Nel secondo documento di quali risorse si parla. Si trovano in città
Nel secondo documento di quali risorse si parla? Si trovano in città? Da cosa si capisce? Si tratta di economia aperta o chiusa? Quali sono le attività ricorrenti in questo documento? Pensa che le attività prevalenti nelle città del Nord-Europa erano il commercio e la passeggiata lungo le botteghe che aprivano dall’alba al tramonto.

39 PIU’ PRODOTTI PIU’ SPAZZATURA Nelle città comunali, “libere” si sentiva non solo l’esigenza di migliorare l’economia, ma anche di far fronte a problemi di carattere ambientale e di decoro pubblico.

40 Storie di raccolta rifiuti ieri-oggi
Porcelli-spazzini Il Comune di Siena assegnerà al miglior offerente il diritto di tenere per un anno nella Piazza del Campo una scrofa e quattro maialetti perché raccolgano e mangino tutta la spazzatura e il letame e le granaglie che vi si accumulano ( Avviso di un banditore, 9 ottobre 1296, Siena)

41 Storie di raccolta rifiuti ieri-oggi

42 ESEMPIO ECONOMIA CHIUSA

43

44 ESEMPIO ECONOMIA APERTA

45 ECONOMIA DELL’IMPERO ROMANO

46 Prodotti e vie commerciali

47 LA VIA DELLA SETA

48 Marco Polo e i suoi viaggi Parte da Venezia nel 1271 con gli zii verso la Cina per affari e per convertire il Gran Khan. Grazie alla Pax mongolica, Marco Polo e i suoi parenti riescono a raggiungere le città dell’Oriente, famose per le produzioni artigianali (come ad esempio Samarcanda, città ricca di bazar) fino ad arrivare a Pechino.

49 Dal Milione. “Li omini de li Turchi sono semplici genti senza casa…, ma nei bazar tengono sovrani tappeti del mondo e li più belli e lavori di seta e di tutti i colori”… “Vi transitavano tutte ispezzerie e drappi d’oro e altre mercanzie assai”… “E di lì surge una fontana di olio che non è buono da mangiare, ma sì da ardere”

50 UDL Competenze chiave: comunicazione nella madrelingua competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche in chiave interculturale

51 Competenze Italiano-Storia-Geo-Cittadinanza sul tema “Bisogno-risorsa" Informarsi in modo guidato e autonomo su fatti e problemi storici, sociali e civici in chiave interculturale local-global relativi al passato Comprendere e produrre informazioni geografiche, storiche e civiche e saperle organizzare Comprendere testi di vario tipo e saperli rielaborare con un personale metodo di studio Usare le conoscenze per comprendere il presente Conosce aspetti e processi essenziali della globalizzazione Conosce aspetti del patrimonio locale e globale e saperli mettere in relazione

52 Metodologie specifiche centrate sui processi che connettono i saperi disciplinari Metodo sperimentale: induttivo, deduttivo, problem-solving e ricerca-azione Uso di tecnologie multimediali Metodologia generale modalità di organizzazione di classe Lezione frontale Lezione dialogata Brain storming Cooperative learning Metodo tutoriale Discussione libera e guidata Debriefing

53 Verifica e Valutazione ( a scelta dell’insegnante) Verifiche iniziali diagnostiche, in itinere e conclusive Prove oggettive strutturate e semistrutturate Produzione di testi Verifiche orali Conversazioni guidate Interventi Controllo sistematico del lavoro svolto in classe e a casa Di seguito alcuni esempi di prove oggettive e produzione di testi

54 Prova 1 Osserva il disegno riprodotto qui sotto e scrivi un breve testo spiegando come era organizzata la curtis medioevale

55 Prova 2 LESSICO SPECIFICO Spiega il significato delle parole qui di seguito riportate: autoconsumo diritto di banno corveè pars massaricia pars dominica

56 Prova 3 Scrivi un breve testo che descriva il sistema economico dell’Impero romano con quello del Sacro romano impero Prova 4 Rispondi alle seguenti domande Com’è organizzata la “corte” o “azienda agricola” medioevale? Cosa s’intende per “Incastellamento”? Cosa si mangia nelle curtis e dove ci si procura il cibo? Quando rinascono le città? Chi vi risiede e quali sono le attività prevalenti? Chi è Marco Polo? Perché, secondo te, è così importante il suo viaggio?

57 Prova 5 Metti a confronto le caratteristiche dell’economia chiusa altomedioevale con quelle dell’economia aperta del Basso Medioevo Prova 6 Leggi e spiega in un testo le vie e le risorse presenti nella mappa. Rispondi , poi, per iscritto se, secondo te, le risorse sono tutte indispensabili? Perché?

58 Proseguo Prova 6 In base a ciò che hai imparato da questa unità, ritieni che oggi tutte le risorse siano necessariamente indispensabili da avere? Perché? Quali, secondo te, ieri come oggi non dovrebbero mai mancare a nessuno? Quali ieri come oggi ancora mancano o non sono sufficienti per sopravvivere? Cosa è cambiato oggi rispetto al Medioevo per quanto riguarda la produzione e il consumo di mercanzie?

59 Bibliografia V. Calvani, Story Board, vol. 1 P
Bibliografia V. Calvani, Story Board, vol. 1 P. di Sacco, Facciamo Storia, vol. 1 Giudici, Bencini, Con gli occhi della storia, vol. 1 Pochettino, Berruti, Dizionario del cittadino del mondo, emi Le immagini sono state prese da google


Scaricare ppt "Unità integrata di storia -geografia -economia"

Presentazioni simili


Annunci Google