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LA CRISI RELIGIOSA DEL CINQUECENTO

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Presentazione sul tema: "LA CRISI RELIGIOSA DEL CINQUECENTO"— Transcript della presentazione:

1 LA CRISI RELIGIOSA DEL CINQUECENTO
LA RIFORMA: UNA RIVOLUZIONE EUROPEA

2 Parte quinta Lo scisma anglicano

3 L’Inghilterra del primo Cinquecento
L’Inghilterra del primo Cinquecento è un paese arretrato, dedito all’allevamento ovino e all’agricoltura, ancora dominato dalla feudalità, poco popolato e isolato dal resto d’Europa. Pochissimi i porti (Bristol, York). Londra è solo un grosso centro commerciale e sede di magistrature, ma una città molto più piccola di Parigi, Siviglia, Roma o Venezia. Le città sono poche e non esistono corti rinascimentali, unica eccezione la città universitaria di Oxford che ospita un centro di cultura aperto e innovativo cha attira docenti da tutto il continente.

4 Enrico VIII Tudor ( ) Enrico VIII Tudor, dal 1509 Re d’Inghilterra, è un principe rinascimentale colto e raffinato, ma non privo di elementi di grossolanità. Per primo crea, Inghilterra, una corte degna di questo nome circondandosi di artisti e letterati.

5 La Chiesa cattolica in Inghilterra
Nel 1514 Enrico VIII nomina Lord Cancelliere del Regno (ossia ministro della Giustizia e di fatto Primo ministro) il Cardinale Thomas Wolsey, affidandogli il compito di migliorare la formazione e la qualità del clero, piuttosto trascurato, ignorante e corrotto. L’autorità papale rappresenta, in Inghilterra, una realtà distante, estranea, ingombrante per le istituzioni della monarchia. La stessa Chiesa cattolica rappresenta un insieme di poteri terrieri, territoriali (abbazie e monasteri), istituzionali (diocesi) tendenzialmente in conflitto con quelli laici.

6 Una monarchia parlamentare
La monarchia parlamentare inglese non rappresenta un’eccezione nel panorama europeo (gli organi rappresentativi esistono ovunque: la Dieta nell’Impero, le Cortes in Spagna, gli Stati Generali in Francia), ma sicuramente il ruolo del Parlamento è qui assai più marcato che altrove.

7 “King in Parliament” Il sistema politico (the body politic) inglese ha costituzionalmente tre componenti: Il re (King) I Lord (Lords) I Comuni (Commons) Solo il consenso di tutti e tre conferisce piena validità ad un atto parlamentare.

8 Il sistema parlamentare inglese
Camera dei Lords Ereditaria Ne fanno parte di diritto solo i Pari d’Inghilterra, gli alti magistrati e i Vescovi. Si rinnova solo per trasmissione ereditaria del titolo di padre in figlio. Nel 1529 è composta da 107 Lords: 57 lord temporali (3 duchi, 2 marchesi, 13 conti, 1 visconte, 38 baroni) 50 lord ecclesiastici (21 arcivescovi e vescovi, 29 abati) I Lords assenti alle riunioni possono delegare ad altri.

9 Il sistema parlamentare inglese
Camera dei Comuni Elettiva Si rinnova ad ogni convocazione. Nel 1529 la Camera dei Comuni conta 310 deputati: 74 in rappresentanza di 37 Contee 236 in rappresentanza di 117 borghi. Gli elettori sono circa proprietari, determinati su base censitaria (rendita di almeno 2 sterline l’anno).

10 Enrico VIII contro Lutero
Schieratosi nel 1520 contro Lutero, Enrico VIII pubblica nel un testo polemico contro di lui, In difesa dei sette sacramenti, ottenendo da papa Leone X la qualifica di «defensor fidei». Erasmo gli dedica il De libero arbitrio (1524), scritto in polemica contro Lutero. Enrico VIII perseguita i primi seguaci inglesi di Lutero con estrema durezza; in particolare William Tyndale, traduttore del Nuovo testamento in Inglese (1525)

11 Una questione matrimoniale?
Apparentemente la rottura con il papato è determinata da una banale questione matrimoniale: La volontà di Enrico VIII di annullare il matrimonio con Caterina d’Aragona (zia dell’Imperatore Carlo V, già vedova di suo fratello Arthur e madre di Mary Tudor) per sposare la sua amante Anna Bolena (madre di Elisabetta Tudor), una giovane cortigiana di origini sociali modeste.

12 Le sei mogli di Enrico VIII: Caterina d’Aragona e Anna Bolena
Madre del principe Enrico e della regina Maria Madre di Elisabetta I

13 Le sei mogli di Enrico VIII: Jane Seymour e Anna di Clèves
1540 Madre di Edoardo VI

14 Le sei mogli di Enrico VIII: Caterina Howard e Caterina Parr

15 1534 – Lo scisma della Chiesa inglese: verso una religione di Stato
Il re d’Inghilterra Enrico VIII Tudor, dopo essere stato definito nei 1521 “defensor fidei” da Leone X, nel 1534 fa approvare dal Parlamento l’Atto di supremazia con il quale rompe con la Chiesa di Roma proclamandosi “capo supremo della Chiesa d’Inghilterra”. Solo in un secondo tempo la scismatica Chiesa Anglicana accoglierà la teologia della Riforma protestante

16 La caduta di Thomas Wolsey (1529-1530)
La caduta di Wolsey è determinata soprattutto dalla sua incapacità ad ottenere da papa l'annullamento del matrimonio tra Enrico VIII e Caterina d'Aragona, zia di Carlo V. Nel 1529 il re accusa il Wolsey di voler difendere la giurisdizione papale in Inghilterra, gli toglie l'incarico di Lord Cancelliere e gli confisca le proprietà, lasciandogli solo il titolo di Arcivescovo di York. Accusato di tradimento Wolsey viene arrestato e prelevato per essere portato a Londra, ma durante il viaggio si ammala e muore a Leicester il 29 novembre 1530.

17 Lo scontro con il papa Clemente VII
1530: Quando Enrico chiede al papa l’annullamento del matrimonio con Caterina d’Aragona, zia di Carlo V, questi non glie la concede (per motivi essenzialmente politici). Quando Enrico chiede alla Camera dei Lords di deliberare sul contrasto fra le sue prerogative e quelle papali, ottiene alla fine del 1530 un decreto (Privilegium Angliae) che stabilisce le basi della Chiesa di Stato Anglicana: «Sua Maestà è il Protettore particolare, solo e supremo Signore e, per quanto lo permette la Legge di Cristo, capo supremo della Chiesa e del clero d’Inghilterra».

18 Il re contro il papa 1533: Il papa respinge i decreti della camera dei Lords 1533: Il re sospende il pagamento delle tasse a favore del papa (Atto di limitazione) 1534: Il Parlamento decreta l’annullamento del matrimonio con Caterina d’Aragona e la legittimazione dl nuovo matrimonio con Anna Bolena Il papa scomunica Enrico VIII (luglio 1534)

19 L’Atto di Supremazia Il 3 novembre 1534 Enrico VIII fa approvare dal Parlamento l’Atto di Supremazia con il quale la Chiesa d’Inghilterra si stacca definitivamente dalla Chiesa di Roma.

20 L’Atto di uniformità All’Atto di Supremazia è collegato anche l’Atto di uniformità che sancisce: l’attribuzione al re del controllo completo della Chiesa con il titolo di Capo Supremo; l’obbligo del «giuramento di conformità» ai precetti della Chiesa di stato da parte di tutti i sudditi, pena la condanna per alto tradimento.

21 La Chiesa Anglicana e la Riforma
La Chiesa d’Inghilterra rimane inizialmente ( ) in tutto e per tutto cattolica (ma non «Romana») senza nulla mutare nella dottrina e nella liturgia. Nel 1536 emissari inglesi si recano a Wittenberg da Lutero e nel mese di agosto viene approvata dal Sinodo dei vescovi inglesi una Confessione di fede in X articoli che afferma: L’autorità suprema della Scrittura Tre soli Sacramenti (battesimo, eucarestia, confessione), ma transustanziazione Giustificazione per fede Mantenimento del Purgatorio e preghiere per i morti Mantenimento della Messa Culto delle immagini Culto della madonna e dei santi 1537 il Bishop Book impone la Bibbia in inglese.

22 La Chiesa Anglicana: una Chiesa riformata, ma ancora per molti aspetti «cattolica»
Chiesa «di Stato» piramidale, con a capo il sovrano e l’Arcivescovo di Cantherbury, Primate d’Inghilterra Chiesa episcopale (i vescovi fanno parte di diritto della Camera dei Lords) I pastori sono nominati dai Vescovi La liturgia è simile a quella cattolica

23 L’anglicanesimo religione sincretica
Il protestantesimo anglicano, sul piano dottrinale, è una fusione di elementi luterani e calvinisti e in parte cattolici. Esso poggia su un "triplice piedistallo": Sacre Scritture, tradizione e ragione, ed in particolare: sulla Sacra Scrittura, sulle tradizioni della chiesa apostolica, sulla successione apostolica ("episcopato storico"), sugli insegnamenti dei padri della Chiesa. La piena adesione alla teologia della Riforma si attua gradualmente nel corso della seconda metà del XVI secolo ad opera dell’ arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer, mediante l’adozione del Book of Common Prayer e dei Trentanove articoli di religione.

24 Eresia e Scisma. Due concetti da chiarire
ERESIA (dal greco airesis = dissenso) Viene dichiarato eretico chi contesta la dottrina ufficiale della Chiesa. Il dissenso si manifesta sul piano teologico e dottrinale, non è detto che dia luogo ad una nuova Chiesa. SCISMA (dal greco skizomai = mi separo) Viene dichiarato scismatico chi si separa sul piano istituzionale dalla Chiesa. La rottura si manifesta sul piano ecclesiale e organizzativo e non comporta necessariamente una nuova dottrina.

25 Edoardo VI ( ) Figlio di Enrico VIII e di Jane Seymour (terza moglie del re, morta mettendolo alla luce), il giovane Edoardo VII, incoronato a soli dieci anni regna per sei anni e mezzo, tra il 1547 e il 1553. Durante il suo regno – dominato inizialmente dallo zio Edward Seymour, reggente per conto del nipote, e dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer, quindi da John Dudley, duca di Northumberland - la Chiesa anglicana aderisce espressamente alla «Riforma» protestante.

26 Maria Tudor ( ) Figlia di Enrico VIII e di Caterina d’Aragona (prima moglie), regna dal 1553 al 1558, per soli cinque anni, caratterizzati dal tentativo di ricattolicizzare l’Inghilterra. Sposa dal 1554 di Filippo d’Asburgo, figlio di Carlo V e futuro Filippo II re di Spagna.


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