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Piano annuale 2013 cooperazione decentrata allo sviluppo

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Presentazione sul tema: "Piano annuale 2013 cooperazione decentrata allo sviluppo"— Transcript della presentazione:

1 Piano annuale 2013 cooperazione decentrata allo sviluppo
e solidarietà internazionale

2 Piano annuale E’ strumento di attuazione
della Legge Regionale n. 55/1999 (art. 11) del “Programma triennale degli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo e di solidarietà internazionale”, approvato con deliberazione Consiglio Regionale n. 63 in data 11 luglio 2013 E’ approvato dalla Giunta regionale, dopo il parere del Comitato per la Cooperazione allo sviluppo.

3 Piano annuale Iniziative dirette
in partenariato con Enti Pubblici veneti Iniziative partecipate in collaborazione con Enti e organismi nazionali e sovranazionali Iniziative a contributo - bando promosse da enti ed organismi privati

4 Budget € 930.000,00 € 435.247,50 per iniziative dirette
23% rispetto al 2012 55% al 2011 63% al 2010 € ,00 articolati in € ,50 per iniziative dirette € ,00 per iniziative partecipate € ,50 per iniziative a contributo

5 Obiettivi La promozione di uno sviluppo umano e sostenibile
La tutela, la salvaguardia e la valorizzazione dei territori, delle loro risorse naturali e del patrimonio ambientale Il rafforzamento del ruolo delle donne con specifici interventi in ambito educativo e di promozioni sociale delle donne La tutela dell’infanzia e il sostegno sanitario ai minori Il rafforzamento delle istituzioni democratiche e delle amministrazioni locali Il sostegno al ruolo attivo dei migranti nelle iniziative di co-sviluppo

6 Strategie di intervento
Coinvolgimento dei soggetti presenti sul territorio regionale ed interessati a sviluppare attivita’ di cooperazione: a livello cognitivo (banca dati; pubblicazioni i “Percorsi dello Sviluppo”; progetto comunicazione; monitoraggio) a livello propositivo attivando il dialogo tra istituzioni locali omologhe nel territorio veneto e nei Paesi beneficiari e collaborando con nuovi attori (Fondazioni, Associazioni di categoria, ecc..); Avvio di rapporti diretti ed operativi con le realta’ locali dei territori oggetto degli interventi sulla base di progetti che tendano a rafforzare e sostenere un processo di sviluppo in atto in un determinato territorio collaborando a progetti attivati con Agenzie delle Nazioni Unite per favorire il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio attraverso forme nuove di multilateralismo

7 Priorità geografiche Africa Sub Sahariana Mediterraneo e Medio Oriente
Asia, limitatamente al Subcontinente indiano ed al Sud Est Asiatico America Latina Europa Sud Orientale e Repubbliche ex Sovietiche

8 Settori di intervento progettazione, fornitura, costruzione di impianti, attrezzature e infrastrutture; fornitura di servizi; assistenza tecnica, amministrativa e gestionale alle attivita’ di cooperazione; programmi di formazione; interventi in ambito sanitario o comunque volti al miglioramento delle condizioni di salute; interventi per il miglioramento della condizione femminile e dell’infanzia; educazione ai temi dello sviluppo e scambi culturali; sostegno ad iniziative di consulenza e predisposizione di progetti di fattibilita’ (anche con partecipazione di immigrati extra-comunitari); promozione del commercio equo e solidale; sostegno al microcredito.

9 Settori di intervento Novita’ Oltre i settori di intervento sopra elencati, sono stati individuati altri alla luce di quanto e’ definito dal contesto internazionale ed europeo: tutela dell’ambiente e delle risorse idriche; accesso all’istruzione primaria; iniziative volte a favorire la sicurezza alimentare; progetti di sviluppo integrato; sostegno all’imprenditoria locale.

10 Chi? Soggetti promotori possono essere: Enti locali
Istituzioni pubbliche e private Universita’ Organizzazioni non governative Associazioni di volontariato Onlus Organizzazioni sindacali ed imprenditoriali Associazioni di immigrati del Veneto

11 Iniziative / Soggetti Iniziative dirette Iniziative partecipate
Enti locali Istituzioni pubbliche Università Iniziative partecipate Enti e organismi nazionali e sovranazionali Iniziative a contributo (bando) Istituzioni private Organizzazioni non governative Associazioni di volontariato e onlus Organizzazioni sindacali ed imprenditoriali Associazioni di immigrati del Veneto

12 Solidarietà internazionale
Interventi in Paesi europei ed extraeuropei colpiti da eventi di particolare gravità conseguenti a conflitti armati o calamità naturali Il piano annuale individua parzialmente le iniziative di solidarietà (Allegato D) accordo siglato 8 maggio 2007 con UNHCR Altri interventi potranno essere definiti dalla Regione in corso d’anno in presenza di situazioni di emergenza Operatività analoga ad interventi diretti/partecipati budget € ,00

13 per i prossimi Piani

14 per i prossimi Piani dove come quando si compila online
dal 30 agosto al 30 ottobre 2013 Nella prossima newsletter di cooperazione indicati link e scadenza per partecipare alla rilevazione

15 Iniziative Dirette e Partecipate
Piano annuale 2013 Iniziative Dirette e Partecipate

16 Iniziative Dirette e Partecipate
Procedura per l’avvio del progetto: proposta piano esecutivo condivisione piano esecutivo definitivo approvazione accettazione erogazione acconto

17 proposta piano esecutivo
Iniziative Dirette e Partecipate proposta piano esecutivo Il capofila proponente elabora il Piano esecutivo del progetto, su modulistica regionale invia la proposta entro il 15 settembre 2013 con a:

18 Iniziative Dirette e Partecipate
condivisione Gli uffici regionali verificano il Piano esecutivo pervenuto propongono e condividono eventuali modifiche/integrazioni trasmettono il testo definitivo del Piano in PDF con

19 Iniziative Dirette e Partecipate
piano esecutivo definitivo Il capofila proponente trasmette il testo definitivo condiviso per posta certificata al seguente indirizzo: nella nota di trasmissione segnala e motiva le variazioni intervenute rispetto alla proposta di progetto (Avviso) Modalità di trasmissione alla pagina:

20 Iniziative Dirette e Partecipate
approvazione Gli uffici regionali approvano con Decreto del Dirigente il Piano esecutivo approvano con il punto 10) le modalità di attuazione del progetto inviano Decreto e piano esecutivo approvato al capofila proponente

21 Iniziative Dirette e Partecipate
accettazione Il capofila proponente sottoscrive (rappresentante legale) per accettazione il Piano esecutivo e le modalità di attuazione del progetto (punto 10) trasmette il Piano firmato per posta certificata a

22 Iniziative Dirette e Partecipate
erogazione acconto Gli uffici regionali al ricevimento Piano esecutivo firmato attivano le procedure per la liquidazione acconto (60% del finanziamento)

23 Iniziative Dirette e Partecipate
Piano esecutivo - tabella logica ATTENZIONE: le attivita’ devono essere le stesse del cronogramma! obbligo: numerare le attivita’

24 Iniziative Dirette e Partecipate Piano esecutivo - cronogramma
ATTENZIONE: le attivita’ devono essere le stesse della tabella logica (stesso numero)

25 Iniziative Dirette e Partecipate Piano esecutivo – risorse umane
ATTENZIONE: le risorse umane devono corrispondere a quelle indicate nel piano economico

26 Iniziative Dirette e Partecipate
Piano esecutivo – costi NOVITA’: possibilita’ di inserire spese valorizzate ATTENZIONE: le risorse umane devono corrispondere a quelle indicate al punto 7 NOVITA’ Indicare n. attivita’ indicato in cronogramma

27 Iniziative Dirette e Partecipate
Piano esecutivo – entrate ATTENZIONE: rispettare la % di cofinanziamento ATTENZIONE: inserire il finanziamento regionale indicato nella comunicazione

28 Iniziative Dirette e Partecipate Piano esecutivo – modulistica

29 Iniziative Dirette e Partecipate Piano esecutivo – modulistica

30 Iniziative Dirette e Partecipate Piano esecutivo – modulistica

31 presentazione domanda
Iniziative a bando presentazione domanda Contatti – 4348 – 4346

32 Piano annuale 2013 Iniziative a bando

33 Requisiti dei soggetti
Iniziative a bando Requisiti dei soggetti Autocertificati nella domanda

34 Requisiti del progetto
Iniziative a bando Requisiti del progetto Conforme al Programma triennale e al Piano annuale 2013 e relativo ai settori di intervento previsti (art. 5 L.R. n. 55/1999) Consortile obbligatoriamente in forma associata da almeno tre soggetti un capofila privato, beneficiario del contributo, legalmente e finanziariamente responsabile due partner: uno in Veneto (pubblico) e uno (pubblico o privato) nel paese di destinazione intervento con il termine partner s’intende un ente che collabora nell’ideazione e nell’implementazione del progetto e che può, eventualmente, partecipare a sostenere le spese (no corrispettivo per collaborazione)

35 Requisiti del progetto
Iniziative a bando Requisiti del progetto Senza finalità di lucro il progetto i partner - possono partecipare anche imprese private con dichiarazione (da allegare alla domanda) di intervenire nel progetto senza scopo di lucro Numero Una domanda per capofila Una domanda per progetto Un progetto per ente nazionale con piu’ sedi in Veneto 1

36 Requisiti del progetto
Iniziative a bando Requisiti del progetto Tempi Non concluso al momento della domanda Durata non superiore ad 1 anno Avviato dopo il Budget costo progettuale pari almeno a € ,00

37 Iniziative a bando Finanziamento
50% dei costi preventivati e ammissibili massimo per progetto € ,00 obbligo di rendicontare spesa pari al doppio del contributo ricevuto

38 Iniziative a bando Domanda - struttura
parte prima: richiesta di contributo parte seconda: requisiti del richiedente parte terza: presentazione del progetto parte quarta: piano economico del progetto

39 Iniziative a bando Domanda – parte prima File scaricabile
Denominazione esatta e completa dell’ente Titolo del Progetto: max 50 caratteri

40 Domanda – parte seconda
Iniziative a bando Domanda – parte seconda NOVITA’ contatti

41 Domanda – parte seconda
Iniziative a bando Domanda – parte seconda documento coinvolgimento

42 Domanda – parte seconda
Iniziative a bando Domanda – parte seconda NOVITA’

43 Domanda – parte seconda
Iniziative a bando Domanda – parte seconda

44 Iniziative a bando Domanda – parte terza annualita’ coerenza

45 individuazione precisa
Iniziative a bando Domanda – parte terza individuazione precisa specificare cash e valorizzate lettere obbligatorie NOVITA’ anche il capofila

46 Iniziative a bando Domanda- parte terza NOVITA’ limitazione 50 righe

47 le attivita’ devono essere le stesse del cronogramma
Iniziative a bando Domanda- parte terza limitazione 20 righe limitazione 100 righe ATTENZIONE: le attivita’ devono essere le stesse del cronogramma obbligo: numerare le attivita’

48 Iniziative a bando Domanda- parte terza importante per punteggio
e piano economico ATTENZIONE: le attivita’ devono essere le stesse della tabella logica (stesso numero)

49 Iniziative a bando Domanda- parte terza Verificare coerenza ATTENZIONE
Esempio 4a +II) +IV) +V)

50 Iniziative a bando Domanda- parte terza ATTENZIONE:
le risorse umane devono corrispondere a quelle indicate nel piano economico

51 Iniziative a bando Domanda- parte terza ATTENZIONE compilare
almeno una

52 Iniziative a bando Domanda- parte quarta COMPILARE TUTTE LE COLONNE
Risorse umane impiegate (coerenza con quanto indicato al punto N) NOVITA’ Indicare il n. Attivita’ del quadro L relativa alla voce di spesa indicata COMPILARE TUTTE LE COLONNE E TOTALI

53 studi fattibilita’ (max 10%)
Iniziative a bando Domanda- parte quarta studi fattibilita’ (max 10%) no utenze

54 Iniziative a bando Domanda- parte quarta Max 10%
spese non documentabili max 5% costi per attivita’ di sensibilizzazione in Veneto max 5% valorizzato max consentito 3/7 del totale cash

55 Iniziative a bando Domanda- parte quarta 50% costi e max € 40.000,00
coerenza con il punto D) parte terza e con lettere di partenariato coerenza con la tabella D-bis) parte terza 50% costi e max € ,00

56 Iniziative a bando Domanda NOVITA’!!

57 Iniziative a bando criteri valutazione NOVITA’ NOVITA’

58 nuovi criteri valutazione
Iniziative a bando nuovi criteri valutazione NOVITA’

59 Iniziative a bando moduli domanda

60 Iniziative a bando moduli domanda

61 Iniziative a bando moduli domanda

62 presentazione domanda
Iniziative a bando presentazione domanda scadenza 30 settembre 2013 Contatti – 4389

63 presentazione domanda
Iniziative a bando presentazione domanda a mano a mezzo raccomandata con pec all’indirizzo:

64 Grazie e buon lavoro


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