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Liceo “C. Montanari” Verona
ESTRAZIONE DELLA CLOROFILLA Liceo “C. Montanari” Verona Venerdì 07 Novembre 2008
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TIPI DI PIGMENTI La clorofilla estratta dalle piante può essere utilizzata per esperimenti di cromatografia, dove si cercherà di separare i diversi pigmenti, e per mettere in evidenza la loro fluorescenza. Nei cloroplasti ci sono diversi pigmenti fotosintetici: clorofilla a, b, c, d, ficocianina, ficoeritrina, caroteni, xantofille.
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Dove agisce la clorofilla?
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Estrazione in acetone Estrazione dei pigmenti con acetone: pestate in un mortaio la polvere secca di foglie aggiungendo piccole quantità di acetone. Filtrate la crema e raccogliete il liquido che deve essere più concentrato possibile. Rifate le stesse estrazioni con foglie o petali.
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CROMATOGRAFIA SU CARTA
La cromatografia è un metodo di separazione delle sostanze basato sulla diversa mobilità che esse hanno in un determinato mezzo stazionario, o substrato. Se avete un miscuglio di sostanze, la cromatografia vi può consentire di separarle. Per esempio, un inchiostro è normalmente formato da una miscela di coloranti,
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Cromatografia su carta
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Esempio: pigmenti fogliari
La separazione è ottenuta con un disco di carta da filtro e alcol etilico al 95%. Gli aloni sono attribuiti alle diverse sostanze sulla base del loro comportamento chimico: le sostanze più idrosolubili (e quindi più affini all’acqua adsorbita sulla cellulosa) sono quelle al centro, cioè clorofille a e b; le sostanze meno idrosolubili, xantofilla e carotene, migrano all’esterno in quanto più affini alla fase mobile
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