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Lezione CG01 Il Sistema di Controllo di Gestione e il ciclo del controllo Economia ed Organizzazione aziendale AA. 2011-2012 Prof. Cristina Ponsiglione.

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1 Lezione CG01 Il Sistema di Controllo di Gestione e il ciclo del controllo
Economia ed Organizzazione aziendale AA Prof. Cristina Ponsiglione

2 Cosa è e a cosa serve il SCG??
Il SCG: cosa è È un sistema di governo aziendale, che agisce prima, durante e dopo i processi decisionali, per orientarli, strutturarli e tradurli in azioni efficaci ed efficienti Il SCG: a cosa serve Stabilire obiettivi coerenti con le risorse a disposizione e con il contesto di riferimento; Confrontare modalità e piani di azione differenti per raggiungere gli obiettivi; Verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti e se le modalità di raggiungimento sono risultate efficaci ed eafficienti

3 Il ciclo del controllo di gestione

4 Lo schema di riferimento
2 Sistema d’Azione Risorse 3 Risultati Controllo di Gestione 4 6 Analisi scostamenti 5 1 6 Definizione degli Obiettivi MODELLO DI CONTROLLO 5 Il sistema di controllo di gestione è rappresentabile come un processo complesso, fondamentale per la Gestione Aziendale. Si può immaginare tale processo scomposto in 4 fasi: programmazione dei risultati conseguibili tramite un sistema di azioni; La misura dei risultati di tali azioni; La verifica dei risultati conseguiti effettivamente e confronto con i dati attesi (o target); Impostazione delle azioni correttive. La programmazione (I fase) consiste nel definire gli obiettivi che si intende perseguire con il sistema di azione messo in campo. La programmazione prevede la realizzazione di un modello concettuale semplificato della realtà, che spieghi come variano gli output del sistema al variare degli input. Se il modello rappresentasse sempre in maniera veritiera la realtà non ci sarebbe necessità di misurare i risultati (II fase). Ma spesso gli output del sistema oggetto di controllo si discostano dalla previsione. Ciò è attribuibile a due ordini di fattori: esistenza di variabili esogene, che non sono direttamente controllabili; Esistenza di variabili che pur essendo endogene e controllabili, possono non configurarsi come previsto, in virtù del fatto che il modello di previsione è pur sempre un modello semplificato della realtà L’analisi degli scostamenti (III fase) serve a mettere in luce le cause che abbiano potuto provocare la deviazione dei risultati effettivi da quelli attesi. Tale analisi ha lo scopo di sottolineare quali scostamenti siano riconducibili a fattori esogeni e quali siano attribuibili alla non corrispondenza del modello di previsione dalla realtà concreta. Il ciclo del controllo si chiude con l’impostazione di azioni correttive sulla base dell’analisi degli scostamenti.Se gli scostamenti sono dovuti a variabili endogene occorrerà agire sulle modalità di funzionamento del sistema. Nel caso sia tutto attribuibile a cause esogene, bisognerà imparare ad adattare gli obiettivi all’evoluzione dello scenario esterno. Tale ciclo è valido per tutti i sistemi di controllo; quando si parla di Controllo di Gestione si fa riferimento ad uno specifico oggetto del controllo: l’impresa. Analisi Strategica 2 Definizione del Portafoglio 1 3 Analisi ambiente esterno Analisi ambiente interno Obiettivo Posizione strategica 4 1 MISSIONE

5 La Funzione Obiettivo V(0) = S
Creare valore economico per gli azionisti V(0) = S FF(t) - I(t) (1+ k) t t =0 inf Flussi finanziari Capitale investito Costo del capitale proprio Difficoltà a definire un modello di controllo per la funzione obiettivo

6 Le variabili del Modello
Necessità di utilizzare variabili proxy - cioè correlate alla creazione di valore per gli azionisti Le variabili del Modello variabili Obiettivo/Prestazioni variabili Esogene (Non Controllabili) variabili Endogene (Controllabili)

7 Un esempio cv CF X Obiettivo minimizzare il CT Variabili endogene
2 Sistema d’Azione X 3 Risultato: CT Variabile esogena 4 6 Analisi scostamenti 5 Modello di controllo CT = cv * X + CF 1 Obiettivo minimizzare il CT

8 Obiettivi del Controllo di Gestione
Decisionale (accountability) Valutare a priori i risultati attesi di corsi di azione alternativi Valutare la coerenza delle risorse con gli obiettivi Comprendere a posteriori il perché degli scostamenti tra risultati attesi e i risultati ottenuti Motivazionale Definire gli obiettivi individuali e di gruppo Orientare i comportamenti individuali e di gruppo Valutare le prestazioni Apprendimento Comprendere meglio il funzionamento del sistema d’azione e dell’ambiente esterno Migliorare il modello del sistema d’azione

9 Infrastruttura del Sistema di CG. I sottosistemi operativi
Sistema di budgeting Definisce le modalità attraverso cui si associano obiettivi e risorse ai responsabili delle unità organizzative Sistema di misurazione delle performance Si occupa di misurare le performance delle varie articolazioni del sistema aziendale e di aggregarle in maniera efficace Sistema di reporting Definisce modalità e tempi di confronto tra risultati effettivi ed attesi e fornisce la base informativa per supportare l’identificazione delle azioni correttive.

10 Il ruolo del SCG Sistema di budgeting
Fornire dati ed elementi oggettivi che contribuiscono al consolidamento del budget Sistema di misurazione delle performance Raccogliere, catalogare ed elaborare i dati per la misura degli indicatori di prestazione Sistema di reporting Fornire informazioni di supporto per la definizione delle azioni correttive

11 Infrastruttura del Sistema di CG
Tecniche strumenti adottati nel ciclo di controllo per valutare i risultati preventivi e consuntivi (fonti, dati, metodi di rilevazione, metodi di costing, indicatori) Architettura articolazione del CG nella struttura organizzativa, in senso orizzontale, verticale e trasversale al fine di individuare le unità elementari del CG e le informazioni specifiche Processo articolazione del CG per fasi :individuazione degli obiettivi, formulazione di piani, verifica dei risultati, analisi scostamenti e formulazione interventi correttivi


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