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La tecnologia (o meglio, il suo utilizzo non controllato) è

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Presentazione sul tema: "La tecnologia (o meglio, il suo utilizzo non controllato) è"— Transcript della presentazione:

1 La tecnologia (o meglio, il suo utilizzo non controllato) è
Il pianeta Terra ci offre risorse, che vengono impiegate, prevalentemente, per fini energetici. Il continuo sfruttamento delle risorse non rinnovabili, crea problemi di compatibilità con l’ambiente che si ripercuotono anche sulla salute dell’uomo. La tecnologia (o meglio, il suo utilizzo non controllato) è considerata responsabile, almeno in parte, di questa situazione problematica. Al tempo stesso, però, la tecnologia può fornire un valido contributo per contrastare il degrado dell’ambiente.

2 1. Riscaldamento globale e cambiamenti climatici
Per clima, a livello globale, deve intendersi lo stato di equilibrio energetico tra il flusso totale di energia entrante sul nostro pianeta (quasi totalmente costituita da energia solare) e il flusso totale di energia uscente. Questo equilibrio viene minacciato dall’introduzione nel sistema di sostanze aggiuntive, quali i gas serra, che fanno aumentare la temperatura media globale. Le emissioni di gas serra Aumento emissioni provenienti da industrie, trasporti, centrali ed usi domestici). b. Il riscaldamento globale Innalzamento del livello delle acque superficiali con conseguenze notevoli Per le biodiversità. c. La desertificazione Fenomeno legato ai mutamenti climatici, allo sfruttamento eccessivo e alla 22gestione insostenibile delle risorse.

3 L’effetto serra Alcuni gas presenti nell’atmosfera hanno la capacità di trattenere il calore che dal Sole arriva sulla superficie terrestre. L’insieme di questi gas produce l’EFFETTO SERRA. Una parte della radiazione è riflessa verso lo spazio dalla superficie terrestre. I gas serra presenti nell’atmosfera trattengono parte del calore e lo rimandano alla Terra. In questo modo i gas serra contribuiscono a riscaldarne la superficie e gli strati inferiori dell’atmosfera (la troposfera). 1. I raggi solari penetrano l’atmosfera e raggiungono la superficie terrestre 2. Le nuvole, l’acqua e il suolo assorbono parte della radiazione riscaldandosi. Una parte di questa radiazione si disperde verso lo spazio. 3. Per effetto dei gas serra, la radiazione riflessa è di nuovo irradiata verso la superficie della Terra. 4. La radiazione infrarossa v(il calore) si trasmette nelle due direzioni continuando a riscaldare la superficie Terrestre.

4 L’effetto serra Gli scienziati prevedono che, a questo ritmo, la temperatura media della Terra si innalzi da 1,5 a 5 °C entro i prossimi 50 anni. Le conseguenze sul clima potrebbero diventare catastrofi che a vari livelli: scioglimento dei ghiacci,innalzamento del livello dei mari, inondazione delle regioni costiere, desertificazione di ampie regioni agricole, distruzione di specie animali e vegetali non più in grado di sopravvivere nelle mutate condizioni climatiche.

5 Il buco nell’ozono Fin dal 1985 gli scienziati identificarono un assottigliamento dello strato di ozono sopra l’Antartide, durante i mesi estivi. Il fenomeno divenne presto noto come “buco nell’ozono”. Le sostanze più pericolose per l’ozono sono gas come i CFC (clorofluorocarburi), l’Halon e gli idroclorofluorocarburi usati come propellenti per le bombolette spray, come refrigeranti nei frigoriferi e nei condizionatori d’aria, come solventi e come agenti gonfi anti nel polistirolo espanso. L’incremento dei livelli di radiazioni ultraviolette sulla superficie terrestre ha effetti negativi sulla salute umana (tumori della pelle), sulle qualità dell’aria e su alcuni ecosistemi terrestri e acquatici.

6 2. Rischio ambientale di origine naturale e umana
I rischi ambientali di origine naturale. a. fenomeni di origine endogena (attività vulcanica e tettonica), imprevedibili e indipendenti dalle attività umane; b. fenomeni di origine esogena (erosione dei rilievi, frane, valanghe, alluvioni), in parte imputabili alle attività dell’uomo. I rischi ambientali di origine umana. L’uso del territorio, non attento alle caratteristiche e ai delicati equilibri geologici e idraulici. Le frane, dovute all’eccesiva antropizzazione. L’abbandono totale delle colture agricole tradizionale e l’impiego di tecniche intensive ha comportato effetti negativi per il suolo. 6

7 La biodiversità è minacciata
Rischio ambientale di origine naturale e umana Ambiente naturale Ambiente antropizzato La biodiversità è minacciata La biodiversità è minacciata soprattutto dalle attività umane e dal crescente sfruttamento delle risorse naturali. Per salvaguardare la biodiversità gli esperti concordano sulla necessità di conseguire i seguenti tre obiettivi: a. conservazione della biodiversità a scala globale; b. uso sostenibile e durevole delle sue componenti; c. equa distribuzione dei beni e dei servizi che ne derivano. 7

8 L’inquinamento atmosferico
3. Qualità dell’aria L’inquinamento atmosferico Per inquinamento atmosferico si intende “ogni modificazione della normale composizione o stato fisico dell’aria atmosferica, dovuta alla presenza di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell’aria; da costituire pericolo per la salute dell’uomo; da compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell’ambiente...” (D.P.R. 203 del 24/5/1988) Le principali cause sono: l’inquinamento urbano; gli scarichi degli impianti industriali ; l’inquinamento domestico o indoor pollution. Nello specifico, gli inquinanti atmosferici sono gli ossidi di zolfo, gli ossidi di azoto, le polveri sottili, (PM10, particolate mater) le particelle sospese solide e liquide contenenti metalli pesanti, il monossido di carbonio.

9 Altri fenomeni di inquinamento dell’acqua
4. Qualità delle acque Si definisce “inquinata” l’acqua contenente sostanze che ne impediscono il normale uso sia per scopi alimentari, sia agricoli o industriali, o che è inadatta alla vita della flora e della fauna acquatiche. Le fonti principali di inquinamento dell’acqua sono le seguenti: a. attività agricole e zootecniche, che comportano l’inquinamento da fertilizzanti, pesticidi e liquami animali; b. impianti industriali, che inquinano con sostanze chimiche; c. scarichi domestici e fognature civili che immettono inquinanti derivanti dai detersivi, dal metabolismo umano, da alcune preparazioni alimentari. Altri fenomeni di inquinamento dell’acqua 1. Inquinamento termico 2. Composti azotati e fosfati 3. Metalli pesanti 4. Insetticidi, diserbanti, anticrittogamici 9

10 4. Qualità delle acque Gli impianti di depurazione prevedono processi diversi in funzione dell’inquinante da eliminare: lo scopo è trasformare le sostanze nocive in altre, di natura non dannosa, che possono poi essere scaricate in fiumi, laghi e mari. Per gli scarichi urbani la depurazione avviene ad opera di batteri, mediante processi metabolici capaci di degradare gli inquinanti organici. 10

11 5. Le foreste Il termine “deforestazione” indica la conversione di una foresta a un’altra forma d’uso del territorio (ad esempio per fini agricoli e di pascolo, estrattivi, edilizi, infrastrutturali) o la riduzione nel lungo periodo della copertura arborea al di sotto del limite del 10%. Cause dirette : il consumo di legno per uso commerciale o come legna da ardere, l’espansione dell’agricoltura e delle infrastrutture, attacchi parassitari, incendi, ecc. Cause indirette: distorsioni dei prezzi di mercato dei prodotti forestali, le inadeguate politiche di sviluppo agricolo, l’errata gestione politica, ecc. Gli effetti della distruzione delle foreste sono: siccità, erosione dei suoli, desertificazione, cambiamenti climatici, perdita della biodiversità. 11

12 5. Le foreste 12

13 6. Inquinamento del suolo
Il suolo svolge una fondamentale funzione protettiva dell’ambiente, in quanto permette di mitigare gli effetti degli inquinanti. Le attività più inquinanti, coinvolte nella contaminazione del suolo, sono le industrie di raffinazione di prodotti petroliferi, le industrie chimiche e metallurgiche, i manufatti di amianto, pesticidi, fitofarmaci e alcune attività di gestione dei rifiuti. Possibili rimedi contro l’inquinamento del suolo Il recupero dei siti contaminati si può ottenere mediante processi di bonifica. Nel caso della contaminazione diffusa la risposta più efficace è quella di intraprendere attività preventive: • controlli sulle emissioni in atmosfera e nelle acque; • limitazione all’uso e alla commercializzazione di sostanze contaminanti; • limitazione dei fertilizzanti chimici utilizzati in agricoltura. 13

14 7. Il degrado del territorio
Oltre ai fenomeni di inquinamento, localizzati o diffusi, esistono altre forme di progressivo degrado del suolo e del territorio, che sono meno visibili in tempi brevi ma più pericolosi a lungo termine. I principali sono i seguenti: Salinizzazione che si manifesta con l’accumulo di sali nel suolo che determinano effetti negativi per le BIODIVERSITA’ e riducono la resistenza all’erosione. Desertificazione è lo stadio finale del processo di degrado dei suoli. 2. Compattazione è una concausa di grandi Alluvioni perché impedisce l’infiltrazione delle Acque nel terreno. Impermeabilizzazione del suolo dovuta alla cementificazione ed all’asfaltatura. 3. Erosione delle coste dovuta all’azione del mare ma anche all’azione dell’uomo che modifica pesantemente l’mbiente 14

15 8. Esposizione agli agenti fisici b. Campi elettromagnetici
Per “agenti fisici” si intendono quei fenomeni di immissione di energia nell’ambiente, potenzialmente dannosa per la salute umana e per gli ecosistemi. a. Rumore L’inquinamento acustico è uno dei maggiori problemi ambientali, con elevato impatto sulla popolazione e sull’ambiente. Le sorgenti di rumore disturbanti sono le attività commerciali e di servizio (50%), le attività produttive (30%), le infrastrutture stradali (20%). al traffico stradale, ferroviario e aereo. b. Campi elettromagnetici L’esposizione ai campi elettromagnetici, generatasi dal forte sviluppo dei sistemi di radio-telecomunicazione può provocare problemi alla salute sia a breve sia a lungo termine. Le principali fonti di radiazioni elettromagnetiche sono gli elettrodotti ad alta tensione e gli impianti per radio-telecomunicazione (radio, tv e ripetitori per telefonia mobile). Sembra che anche le radiazioni dei telefoni cellulari, in caso di eccessivo uso quotidiano, possano essere nocive. 15

16 8. Esposizione agli agenti fisici
c. Radiazioni ionizzanti e indoor pollution Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare le cellule, con conseguenti danni alla salute. Le radiazioni ionizzanti sono rilevanti e molteplici: rifiuti radioattivi delle attività ospedaliere di diagnostica e radioterapia, le radiazioni di origine naturale, ad esempio al radon (Rn 222), gas radioattivo presente nelle rocce, nei materiali da costruzione e all’interno degli ambienti domestici e di lavoro (indoor pollution). d. Radiazioni ultraviolette Un’esposizione eccessiva alle radiazioni solari, può provocare danni alla pelle e agli occhi: prematuro invecchiamento della pelle (fotoinvecchiamento) e l’insorgenza di cataratta e tumori cutanei. Dobbiamo agire in termini preventivi, con apposite protezioni, e limitare l’esposizione ai raggi solari e le emissioni di gas nocivi per l’ozono. 16

17 9. Rischio nucleare Le sostanze radioattive, utilizzate in diverse applicazioni ma soprattutto nelle centrali termonucleari, costituiscono fonte di “inquinamento” a vari livelli. 1. Radiazioni nucleari L’uranio è fortemente radioattivo e le sue radiazioni causano gravi conseguenze per la salute della popolazione, come morte per leucemia e tumori. 2. Scorie nucleari radioattive Le scorie nucleari sono costituite da materiali residui della fissione di uranio e plutonio, altamente radioattivi e di difficile stoccaggio. 3. Effetti delle esplosioni atomiche Gli effetti delle esplosioni atomiche (eseguite ancora oggi, seppur a scopo sperimentale) possono essere immediati e ritardati. Gli effetti immediati implicano la completa distruzione di ogni cosa; quelli ritardati comportano un perdurare delle radiazioni per moltissimi anni. 17

18 • perdiamo le materie prime;
10. Rifiuti: da problema a risorsa Rifiuto è tutto ciò che la gente o le aziende buttano via perché non serve più. Tutto ciò presenta un impatto negativo sull’ambiente e sulle risorse naturali. Per la legge italiana i rifiuti sono classificati, secondo l’origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi. Quando buttiamo via qualcosa: • perdiamo le materie prime; • esercitiamo un duplice impatto sull’ambiente; • rinunciamo a considerarlo come una risorsa. 18

19 Tipologia dei rifiuti Rifiuti solidi urbani (RSU) sono quelli provenienti dalle abitazioni e da altri insediamenti civili (scuole, uffici, ecc.), i rifiuti vegetali e i rifiuti ingombranti. Una categoria particolare è quella dei rifiuti urbani pericolosi: pile e batterie, medicinali scaduti, prodotti pericolosi etichettati con un simbolo “T” (Tossico) o “F”(Infiammabile). 19

20 Tipologia dei rifiuti Rifiuti speciali (RS)
I rifiuti speciali sono quelli derivati da lavorazioni industriali; da attività agricole, commerciali e artigianali; da demolizioni e scavi; dalla depurazione delle acque e dei fiumi; da veicoli a motore. Sono rifiuti speciali anche i rifiuti ospedalieri. Rifiuti tossici e nocivi (RTN) Si tratta di rifiuti speciali che contengono o sono contaminati da particolari sostanze, in concentrazione elevata da costituire pericolo per la nostra salute (es. arsenico, mercurio, ecc.). 20

21 • Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti
1.La RACCOLTA DIFFERENZIATA consiste nella separazione dei diversi tipi di rifiuti, al fine di agevolarne il riciclaggio. Le principali categorie differenziabili sono: • frazione “umida” (rifiuti organici); • frazione secca residua (non riciclabile); • secco riciclabile (carta e cartone, vetro, plastica, lattine); • sfalci e ramaglie; • rifiuti urbani pericolosi (pile, farmaci,..); • rifiuti ingombranti (mobili, elettrodomestici, ecc). I suoi vantaggi sono molteplici: • diminuisce la quantità di rifiuti da smaltire e riduce i costi per lo smaltimento; • consente il risparmio di risorse naturali; • separa dai rifiuti le componenti pericolose per l’ambiente. 21

22 2. Compostaggio Negli impianti di compostaggio sono trattati rifiuti biodegradabili di origine organica. Al termine del processo si ottiene il compost che si usa come fertilizzante e per la bonifica delle discariche esaurite. Con il compostaggio si ottengono vantaggi quali il risparmio di risorse naturali, per la produzione di fertilizzanti, e la riduzione delle sostanze chimiche usate in agricoltura. I rifiuti organici possono essere utilizzati anche per la produzione di biogas. 22

23 3. Termovalorizzatore (o inceneritore) 4. Gestione rifiuti speciali
L’incenerimento consiste nella distruzione dei rifiuti mediante combustione, con possibilità di recupero dell’energia termica prodotta. L’inceneritore non risolve definitivamente il problema dei rifiuti: si limita a trasformarli in ceneri e fumi, meno ingombranti ma non innocui. Inoltre il recupero di energia non è altrettanto efficace di quello ottenibile riciclando i materiali. 4. Gestione rifiuti speciali I rifiuti speciali devono essere trattati secondo procedure disciplinate dalla legge, in base alle loro caratteristiche. I maggiori quantitativi sono sottoposti a operazioni di recupero dei materiali che li costituiscono. Un’altra parte è sottoposta ad appositi trattamenti chimici, fisici e biologici allo scopo di rendere i rifiuti inerti. 23

24 • Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti 5. Discarica controllata
Oggi la discarica fa parte di un sistema integrato per la gestione dei rifiuti. Il Decreto Ronchi infatti consente di smaltire in discarica solo rifiuti inerti di cui sia stata ridotta la componente biodegradabile. Il luogo in cui si costruisce una discarica deve avere opportune caratteristiche geologiche: sul fondo uno strato impermeabile naturale o artificiale. La discarica è un sistema di smaltimento semplice ed economico e, se gestita correttamente, in grado di consentire un recupero energetico. Comporta però la presenza di gas e di liquidi tossici, pericolosi per l’ambiente e per le persone, e non è facilmente accettata dalle popolazioni delle aree circostanti 24


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