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Definizione: Rendimenti di scala

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Presentazione sul tema: "Definizione: Rendimenti di scala"— Transcript della presentazione:

1 Approfondimento e esempi di economie di scala (continua dalla precedente lezione – Capitolo 5)
Definizione: Rendimenti di scala La produzione presenta rendimenti di scala crescenti, decrescenti o costanti quando un aumento proporzionale di tutti gli input produce un aumento più che proporzionale, meno che proporzionale o proporzionale dell’output Rendimenti crescenti => economie di scala

2 Le economie di scala comportano un aumento della produttività del lavoro?
Esempio di economie di scala nella produzione di grano Terra Capitale Lavoro Prodotto totale Prodotto medio 1 10 2 22 3 42 4 64 Calcolate la produttività del lavoro in questo semplice esempio

3 Il valore della rete aumenta all’aumentare degli utenti che la utilizzano
3

4 Esempio di economie di scala: settore aerei civili - Stati Uniti - Boeing
I rendimenti di scala crescenti assicurano alla Boeing un vantaggio finanziario: Può ripartire gli enormi costi di progettazione di sviluppo e di collaudo di un nuovo aeroplano su un grande volume di vendite Altri esempi tipici: industria chimica farmaceutica impianto petrolchimico acciaieria

5 Nel caso del settore farmaceutico, in un grande impianto gli enormi costi di ricerca e sperimentazione verrano ripartiti su un volume di vendita molto elevato che non su due impianti separati (e concorrenti) => tendenza a imprese di grandi dimensioni

6 Negli ultimi 100 anni economie di scala e produzione in serie hanno contribuito significativamente alla crescita economica degli Stati. Esempio: alla metà del XIX secolo una nave di grande stazza poteva trasportare 2000 tonnellate di merci mentre oggi le maggiori superpetroliere superano il milione di tonnellate di petrolio => Il costo dell’equipaggio/servizi alla navigazione/ carburante nave ecc. verrà ripartito su una quantità più ampia di merce trasportata

7 In presenza di economie di scale:
Se il prodotto aumenta in misura più che proporzionale ai fattori.. … il prodotto aumenta in misura più che proporzionale ai costi di produzione… ... i costi di produzione sono ripartiti su un volume più grande di prodotto … gli impianti tendono ad assumere grosse dimensioni

8 In altre parole… Si può dire che i costi di produzione aumentano in misura meno che proporzionale del prodotto Solo un’altra faccia della medaglia

9 Anche il progresso tecnico ha contribuito significativamente alla crescita economica degli Stati negli ultimi 100 anni Ha reso possibile la produzione di navi di grandi dimensioni e quindi la realizzazione di economie di scale Ha reso possibile la produzione in serie e quindi la realizzazione di economie di scale

10 Rendimenti di scala decrescenti
La produzione presenta rendimenti di scala decrescenti quando un aumento proporzionale di tutti gli input produce un aumento meno che proporzionale dell’output Oltre una certa dimensione … i costi di gestione o controllo aumentano più che proporzionalmente … un eventuale guasto ad un impianto di grandi dimensioni comporta un danno enorme 10

11 Non confondere La legge dei rendimenti decrescenti
I rendimenti di scala decrescenti La differenza essendo….

12 Capitolo 6 Analisi dei costi

13 Analisi economica dei costi
I costi fissi non variano al variare della quantità prodotta I costi variabili mutano al variare dell’output Esempio impresa tessile costituita da un padiglione, telai e lavoratori/rici Per aumentare la produzione l’imprenditore dovrà aumentare il numero dei lavoratori/rici e dei telai => costi variabili all’aumento della quantità prodotta Rimarrà invece invariata la dimensione del padiglione => costo fisso all’aumentare della quantità prodotta (almeno entro certi limiti) => costo fisso Altro esempio: Studio legale / Studio professionisti ecc. L’affitto pagato per l’immobile che accoglie lo studio non varia al variare del volume di affari dello studio (costo fisso) Variano invece i costi per il personale dipendente, pc, ecc al variare del volume di affari (costi variabili)

14 Esempio di costi variabili nella produzione di auto sono: i materiali necessari (acciaio ecc), gli operai/ie delle catene di montaggio, l’energia richiesta per il funzionamento delle macchine e altri ancora

15 Analisi economica dei costi
I costi fissi non variano al variare della quantità prodotta I costi variabili mutano al variare dell’output Il costo totale è dato dalla somma dei due precedenti nel nostro mondo efficiente, rappresenta sempre il costo minimo totale necessario per produrre ciascun livello di output (regola di comportamento dell’imprenditore è l’efficienza) e aumenta al crescere di quest’ultimo

16 I costi aggiuntivi Ipotizziamo il caso di una società elettrica che produce energia utilizzando generatori moderni, efficienti e poco costosi. Tuttavia in una calda giornata estiva quando tutti tengono accesi i condizionatori e la domanda di energia elettrica è molto elevata l’impresa sarà costretta a utilizzare anche i generatori più vecchi e meno efficienti. In tal caso, il costo aggiuntivo di produrre l’energia richiesta in più sarà molto elevato => il costo marginale di produrre una unità aggiuntiva di elettricità sarà crescente ovvero maggiore di quello sostenuto per le precedenti unità di elettricità

17 Possiamo pensare a diversi appezzamenti di terra di diverso grado di fertilità
Dapprima verrano messi in lavorazione gli appezzamenti più fertili … … man mano che la domanda di prodotti agricoli aumenta verranno messi in produzione anche i terreni meno fertili Il costo aggiuntivo per quantità aggiuntive di prodotto sarà crescente perché sarà necessario più lavoro, più fertilizzanti… Il costo marginale per una unità di prodotto in più è crescente

18 Riflettete su un caso analogo, quale l’estrazione di petrolio
Riflettete su un caso analogo, quale l’estrazione di petrolio. Per taluni giacimenti estrazione e utilizzo sono di facile (es. Deserto) ma per altri non è così (es Giacimenti del Mar del nord) Riflettete sul caso di uno studente che deve studiare un libro di 100 pagine. Per le prime 20 sarà sufficiente un’ora, per le successive 20 un’ora e mezza, altre 20 richiedono due ore ecc. Il costo di una unità aggiuntiva di risultato, in termini di tempo di applicazione è crescente. => costo marginale crescente

19 Costo marginale crescente <=> produttività marginale decrescente
D’accordo?

20 Pensate al caso di un imprenditore che a seguito di un aumento inaspettato di domanda deve inserire nuove unità di lavoro nel processo Tali nuovi lavoratori tuttavia devono essere avviati al processo produttivo previa istruzione / formazione e la loro produttività sarà inferiore a quella degli anziani A parità di salario la produzione di un’unità aggiuntiva di prodotto avrà un costo aggiuntivo maggiore delle precedenti => prodotto marginale decrescente => costo marginale crescente

21 Per semplificare le cose immaginiamo un’impresa in cui il solo fattore variabile sia il lavoro.
Esempi? Se supponiamo di essere nel breve periodo e immaginiamo un’officina attrezzata di impianti e macchinari il solo fattore variabile per far fronte a variazioni della domanda sarà il lavoro. Esempio: una miniera estrattiva / cava di materiali / fattoria allevamento animali attrezzata / Fattoria attrezzata produzione grano ecc.

22 Quando l’imprenditore opera in regime efficiente (max prodotto e minimi costi), un ulteriore aumento di produzione deve sottostare alla legge dei rendimenti marginali decrescenti della produzione o dei costi marginali crescenti di produzione per lo meno nel breve periodo. Perché? Provate a rispondere

23 Esempio della cava I costi fissi sono l’affitto della zona da cui effettuare l’estrazione e gli impianti e macchinari per eseguire l’estrazione L’unico fattore variabile è il lavoro (almeno nel breve periodo)

24 Costo marginale È il costo aggiuntivo sostenuto per produrre 1 unità in più di output

25 Costo medio unitario È dato dal costo totale (CT) diviso per il numero di unità prodotte (q) Formalmente: costo medio unitario Costo fisso unitario e costo variabile unitario Il costo fisso unitario viene definito come il costo fisso diviso per l’output Il costo variabile unitario è dato dal costo variabile diviso per l’output

26 Provate a calcolare il costo marginale per unità di prodotto costo totale medio per unità di prodotto Il costo variabile medio per unità di prodotto => Commentate la produttività

27 Esercitarsi con i calcoli della tabella

28 Notare la forma a U dei costi
Rendimenti decrescenti e curve dei costi a U Nel breve periodo, quando il capitale è fisso e il lavoro è variabile, il fattore variabile presenta una fase iniziale di rendimenti crescenti seguita da rendimenti decrescenti. Le relative curve dei costi mostrano una fase iniziale di costi marginali decrescenti seguita da costi marginali crescenti dopo che sono subentrati i rendimenti decrescenti Approfondiremo insieme questo concetto nella prossima lezione


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