Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
DAL RANCORE… AL PERDONO
PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI DAL RANCORE… AL PERDONO SECONDA PARTE: …AL PERDONO Anno Pastorale 8° giorno
2
7. Perdonare è lottare C’è ancora un altro aspetto da considerare in questo nostro itinerario: il combattimento spirituale che ogni cristiano si trova necessariamente ad affrontare, una lotta a tutto campo che abbraccia:
3
le proprie fragilità, i vizi, i peccati, le tentazioni diaboliche, tutto ciò che in qualche modo vuole portarci lontano da Dio, da noi stessi e dagli altri.
4
Si tratta di capire quale strategia adottare: infatti, un combattimento affrontato facendo affidamento sulle sole forze umane, confidando solo sulla propria intelligenza o sulla buona volontà, porta già alla sconfitta;
5
invece, se condotto con sapienza e intelligenza, diventa un’esperienza feconda di purificazione e di crescita umana e spirituale.
6
Bisogna, pertanto, rivestirsi dell’armatura di Dio, come raccomanda san Paolo scrivendo agli Efesini:
7
«Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza
«Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. [...] Là nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti» (Ef 6,10.12).
8
Il maligno nutre un profondo odio verso Dio dal quale è stato irrevocabilmente condannato per la sua disobbedienza,
9
ma anche verso l’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio e, quindi, tenta in tutti i modi di distruggere il progetto di amore che Dio ha per l’umanità, cercando di dissuadere l’uomo da ogni proposito di bene.
10
Egli muove continuamente guerra ai figli di Dio seminando zizzania e divisione, attuando le sue perverse strategie, facendo leva soprattutto su tutte le fragilità psicologiche dell’uomo,
11
in modo da far nascere in lui un sentimento di scoraggiamento per farlo desistere dal percorrere la via del perdono, innescando il dubbio sui buoni propositi, alimentando il sospetto e il pregiudizio, fino a fare percepire l’inutilità del pregare per i propri nemici.
12
Questo aspetto della tentazione, che spinge a desistere dal fare il bene e soprattutto dal perdonare, non deve essere sottovalutato,
13
in quanto il maligno proprio su questo ambito investe tanto, trova un terreno fertile e congeniale per lavorare indisturbato.
14
Infatti, lui sa che il perdono ci rende simili a Dio, ci fa addirittura suoi figli e, quindi, tenta in tutti i modi di seminare divisione nel cuore dell’uomo, della famiglia, delle comunità e dei popoli.
15
Per questo, Gesù, conoscendo bene le strategie del demonio e le fragilità dell’uomo, invita continuamente alla vigilanza dicendo:
16
«Vegliate e pregate per non entrare in tentazione
«Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole» (Mc 14,38).
17
Vigilanza e preghiera, quindi, sono le armi che ci vengono messe a disposizione per affrontare la lotta contro le proprie passioni, i vizi e le tentazioni diaboliche.
18
Essere vigilanti significa avere un cuore attento alle mozioni dello Spirito, un cuore che sa fare il giusto discernimento su ciò che porta a Dio e su cosa allontana da lui, che sa fare da guardia a tutti i doni che il Signore ha posto nel cuore, come un tesoro prezioso che deve essere custodito dalle improvvise incursioni diaboliche che vogliono rubare la grazia di Dio.
19
Essere vigilanti significa anche custodire i pensieri, perché rimangano sempre illuminati dalla parola di Dio e non si lascino inquinare da pensieri contrari alla sua volontà.
20
Infine, la vigilanza ci permette di non essere distolti da quello che è l’impegno primario per ogni cristiano, e cioè l’amore per Dio e per i fratelli.
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.