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ALLENIAMOCI A VIVERE INSIEME
LO SPORT INTEGRATO COME DIMENSIONE DEL PROGETTO DI VITA C.I.P. DI PIACENZA E AS.SO.FA: Percorsi, video, testimonianze anche nell’autismo LF
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Perché lo sport? Lo sport viene definito come l'insieme delle attività, individuali o collettive, che impegnano e sviluppano determinate capacità psicomotorie, svolte a fini ricreativi, riabilitativi e salutari. Lo sport non è solo utile alla salute ma racchiude in sè diversi aspetti: 1. Aspetti neuro e psicomotori (sport come attività motoria) 2. Aspetti educativi (sport come apprendimento) 3. Aspetti ludici (sport come divertimento)
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Sport come prestazione assoluta (Paralimpiadi) Sport per tutti Come espressione del “bisogno di movimento” (Maslow, 1954)
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Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti della persone con disabilità
“Ogni persona con disabilità ha diritto di sperimentare un’attività sportiva all’interno del proprio Progetto di Vita, al pari di chiunque altro”
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Doveri degli Stati membri:
incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile delle persone con disabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli; garantire che le persone con disabilità abbiano la possibilità di organizzare, sviluppare e partecipare ad attività sportive e ricreative specifiche per le persone con disabilità e, a tal fine, incoraggiare la messa a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, di adeguati mezzi di istruzione, formazione e risorse; garantire che le persone con disabilità abbiano accesso a luoghi che ospitano attività sportive, ricreative e turistiche; garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport, incluse le attività previste dal sistema scolastico; garantire che le persone con disabilità abbiano accesso ai servizi forniti da coloro che sono impegnati nell’organizzazione di attività ricreative, turistiche, di tempo libero e sportive.
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Progetti sportivi come intervento di comunità
Sport come strumento per attivare risorse, mobilizzare potenzialità, facilitare scambi, produrre senso sociale e interventi di rete Sport come attivatore di risorse comunitarie, di reti locali, di lavoro in equipe, con forte tensione verso il territorio inteso come moltiplicatore di risorse in cui anche non professionisti possono contribuire alla realizzazione di programmi di benessere e integrazione
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Obiettivi Migliorare salute e benessere psicofisico
Favorire integrazione sociale Dare un senso al tempo libero
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Proposta di attività sportive mirate
Valutazione di: Attitudini motorie Motivazioni a fare sport o interesse per uno sport specifico Possibilità di inserimento sociale Figura educativa da affiancare
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Aspetti educativi dello Sport
Educare alle autonomie: Personali Sociali Intersoggettività
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Educare al rispetto delle regole: nella vita quotidiana, e di regole specifiche dello sport
Educare all’esplorazione dell’ambiente
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Strutturazione iniziale del lavoro:
Organizzazione e strutturazione spazio temporale e dei materiali Realizzazione di schemi e strumenti per facilitare la comprensione delle richieste dell’ambiente Sostegno e aiuto da parte di un operatore/volontario
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L’ESPERIENZA AS.SO.FA. Il lavoro inizia in Associazione attraverso l’osservazione e la valutazione degli interessi e dei bisogni educativi. Le indicazioni che emergono servono per sfruttare positivamente i punti di forza, individuare la necessità di supporti
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Gli Sport Bocce (2008) Nuoto (2010) Basket (2009) Calcetto (2011)
Judo (2009) Ginnastica dolce (2015) Pattinaggio (2016) Gruppi integrati rispetto alle disabilità e con persone normotipiche condotti da istruttori CIP coadiuvati da educatori e volontari As.so.fa
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Il lavoro viene sempre svolto in rete con la famiglia, la scuola, l’AUSL, i centri diurni, le associazioni interculturali a cui fanno capo i mediatori, associazioni sportive e federazioni e tutti quegli enti ed istituzioni che contribuiscono a portare avanti il progetto di vita della persona. Questo prevede incontri periodici con gli istruttori con lo scopo non solo di monitorare il percorso ma anche di rivalutare periodicamente gli obiettivi e condividere eventuali problematiche. Tale approccio prevede da subito la costruzione di gruppi integrati di lavoro (durante i laboratori pomeridiani di tempo libero) cosa che facilita il passaggio al gioco di squadra integrato tipico della nostra esperienza.
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Collaborazioni CIP CSI SPORTABILE JUDO CLUB SAKURA LE CLUB
ASSOCIAZIONE KEEP MOVING LEPIS AICS POLISPORTIVA PODENZANO 1945 FIB - BOCCIODROMO DI NIVIANO E MONTECUCCO
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Il lavoro inizia in Associazione attraverso l’osservazione e la valutazione degli interessi e dei bisogni educativi.
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L’associazione, nel tempo, dal 2008 ad oggi ha sperimentato molteplici inserimenti di persone con diversi tipi di disabilità, prevalentemente intellettiva e a basso funzionamento. Questo ha reso possibile la messa a punto di un protocollo di base, suscettibile di variazioni qualora si renda necessario per esigenze emergenti dai singoli casi ed anche da quelle relative al percorso sportivo che è in evoluzione continua
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Ap-prendere: il processo maieutico della GdL consiste
nel favorire la comunicazione e l’espressione riconquistando le seguenti istanze: La motivazione come protensione e desiderio secondo il principio di piacere connesso all’imprinting del placet per ritrovare gradualmente la rimessa in gioco di sé La presa sulla realtà attraverso i vissuti e il rinforzo della memoria degli stessi con tutti i linguaggi L’apprendimento da intendersi come presa in sé di scelte incoraggiate e valorizzate La trasformazione creativa dei vissuti, trasposti in tutti i linguaggi
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La valorizzazione della persona attraverso il riconoscimento del gruppo
La comparazione e lettura di tutte le tracce espressive per l’emergere della buona immagine di se come trasformatore della realtà per possedere e non essere posseduti La socializzazione per dar senso anche ai comportamenti apparentemente insensati con il contenimento e rinforzo del gruppo.
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Il lavoro propedeutico permette di individuare lo sport più adatto e di progettare le condizioni migliori per l’inserimento e l’efficacia dell’intervento. Questo avviene attraverso l’affiancamento dell’istruttore durante l’attività sportiva e il monitoraggio e lo scambio costante rispetto all’andamento. L’operatore As.so.fa si pone come facilitatore e modello che agevola l’apprendimento attraverso il coinvolgimento corporeo
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Tutto ciò permette di raggiungere l’obiettivo di abbinare alla preparazione sportiva un processo di abilitazione utile anche nella vita quotidiana.
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L’approccio allo sport come tassello del progetto di vita e la presa in carico globale della persona nel lavoro di rete, insieme al rapporto 1:1 nel gruppo integrato ha permesso alle persone coinvolte di realizzare il progetto sportivo.
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