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Comunicazione di Francesco Montemurro, Ires Morosini.
Osservatorio sulle residenze per gli anziani in Italia. I risultati Coordinamento: Raffaele Atti Comunicazione di Francesco Montemurro, Ires Morosini.
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Finalità Costituire un quadro conoscitivo approfondito delle strutture residenziali per gli anziani, anche con riferimento a quelle più «opache» Fornire elementi di giudizio sul livello di comunicazione delle strutture residenziali Individuare situazioni di criticità e buone pratiche Fornire ai cittadini e alle famiglie informazioni preziose sulla distribuzione delle strutture residenziali e sulle caratteristiche principali di ciascuna di esse, allo scopo di offrire un servizio di orientamento in caso di necessità; Promuovere la partecipazione delle famiglie alle attività di valutazione dei servizi residenziali Potenziare l’interlocuzione con gli enti territoriali interessati e con le associazioni sociali in materia di servizi residenziali rivolti agli anziani. Stimolare il mercato dei servizi residenziali a migliorare le prestazioni Contribuire a migliorare la programmazione socio-sanitaria delle Regioni.
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Le informazioni Dati conoscitivi sulle attività svolte da tutte le strutture residenziali rivolte (anche) agli anziani e ubicate in Italia, identificate sulla base della visione di motori di ricerca, pagine gialle, siti web pubblici e privati e altre informazioni on line e off line (elenchi regionali e forniti da altri enti). Elemento fondamentale La banca dati si alimenta di informazioni comunicate dalle stesse strutture residenziali e/o da altre fonti informative. Le fonti sono riportate nella scheda informativa elaborata per ciascuna struttura residenziale.
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Per ciascuna struttura residenziale:
La scheda informativa Per ciascuna struttura residenziale: denominazione e indirizzo, sede legale e sede operativa; riferimenti (telefono, sito web, indirizzo mail); natura giuridica; tipologia struttura (rsa, casa di riposo, casa albergo, ecc.); utenza target (anziani auto/non autosufficienti), n. posti letto, tipologia camere; regime di accreditamento/convenzionamento; prestazioni (servizi) standard e opzionali, descrizione dei servizi a cura dell’ente; informazioni sul personale impiegato (in organico e non) e sulla presenza delle principali figure professionali, descrizione del personale a cura dell’ente; possesso di certificazioni di qualità; presenza della carta dei servizi ed eventuali collegamenti internet (link); eventuale giudizio di sintesi sulla trasparenza e sulla comunicazione al cittadino; tariffe minime e massime, ulteriori informazioni sulla base della disponibilità dei dati; relazioni con i familiari; link ad articoli di giornale o altre fonti che offrono informazioni sull’operato della struttura altre informazioni (da concordare).
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Azioni Mappatura territoriale delle strutture residenziali – Rsa, Case di riposo, Case alloggio per anziani, Case albergo, ulteriori tipologie; strutture pubbliche e private (for profit e no profit, enti religiosi, ecc.). Fonti informative: ISTAT, Ministero dell’Interno, Motori di ricerca, Regioni, Associazioni di terzo settore, Pagine Gialle, Guida Monaci, SPI CGIL, altre. Le informazioni sulle singole residenze vengono integrate tra loro. Vengono esaminati e utilizzati anche i siti web delle singole strutture. Le operazioni di rilevazione delle informazioni vengono codificate e “tracciate” (con indicazione delle fonti utilizzate, dei collegamenti internet disponibili e della data di elaborazione/aggiornamento dati), in modo tale da poter garantire un adeguato livello di trasparenza e di ripetibilità delle attività svolte.
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Disponibilità di informazioni Informazioni sui Servizi
Le informazioni raccolte Disponibilità di informazioni Presenza di una Carta dei Servizi Esistenza di una pagina/sito web Disponibilità di informazioni chiare e dettagliate sulle rette Reperibilità di informazioni socio-anagrafiche: Di contatto (indirizzo della sede legale e di quella operativa, indirizzo mail, telefono, fax) Di forma (ragione giuridica, partita iva) Disponibilità di informazioni di carattere istituzionale (Regioni, ASL/ATS) Accreditamento/Convenzionamento Informazioni sui Servizi Servizi Sanitari e supporto psicologico: Assistenza infermieristica (generica o professionale), Assistenza medica, Assistenza medico-specialistica, Riabilitazione/Fisioterapia, Sostegno psicologico (all’utente o alla famiglia), Supporto nella prenotazione di visite specialistiche o esami Servizi Socio-Culturali: Animazione e Attività ludico-ricreative Servizi culturali quali la biblioteca, teatro, cinematografo Assistenza spirituale e religiosa Servizi Alberghieri: Servizio di ristorazione Assistenza di base o generica (per la cura e l’igiene) Lavanderia Attività di pedicure/podologia e parrucchiere Segretariato sociale 6 6
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Le informazioni raccolte
Informazioni sul Personale (organico o in convenzione) Medico e medico-specialistico Addetti alla riabilitazione e/o fisioterapia Personale infermieristico (generico o professionale) Personale con compiti educativi/animativi Personale addetto all’assistenza di base Addetti ai servizi generali o amministrativi Informazioni sulla Struttura Posti-letto: Autorizzati e accreditati, Dedicati a specifiche categorie di utenti (ad esempio, anziani autosufficienti, non-autosufficienti, persone affette da Alzheimer) Descrizione fisica della struttura: Suddivisione degli spazi in aree/sezioni, Presenza di spazi verdi, Disponibilità di palestre e/o attrezzature, ecc. Descrizione dei servizi offerti e del personale presente in struttura 7 7
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Premesse Sotto-dotazione dell’Italia relativamente alla presenza di strutture residenziali al confronto con i principali paesi europei Ritardo nei processi di innovazione sociale. Inadeguato sviluppo delle forme alternative ai ricoveri tradizionali. I servizi di comunità: piccole unità di convivenza, alloggi assistiti e con servizi, centri multiservizi integrati, ecc. Le strutture residenziali di assistenza, i centri diurni e gli altri servizi semiresidenziali dovrebbero svolgere con maggiore efficacia una funzione di raccordo tra le cure ospedaliere e i servizi presenti sul territorio con l’obiettivo di ridurre i ricoveri ospedalieri impropri e di assicurare supporto e sollievo alle famiglie impegnate nella cura a domicilio delle persone non autosufficienti.
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La distribuzione sul territorio Tot. Strutture: 3.809
Residenze per classe dimensionale e ripartizione geografica (valori percentuali). 9 9
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La ragione giuridica 10 10
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Distribuzione delle residenze rivolte agli anziani con ragioni giuridiche afferenti al settore privato. 11 11
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Distribuzione delle residenze rivolte agli anziani per presenza di servizi informativi e per la qualità - classi di dimensioni. Carta Servizi Sito web Info rette Totale strutture v.a. % Fino a 20 57 17,6 188 58,0 109 33,6 324 Da 21 a 50 352 33,9 770 74,2 457 44,0 1.038 Da 51 a 100 606 49,6 1.050 85,9 660 54,0 1.222 Oltre 100 346 62,3 503 90,6 321 57,8 555 Dato mancante 87 13,0 418 62,4 90 13,4 670 Totale 1.448 38,0 2.929 76,9 1.637 43,0 3.809 12 12
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Distribuzione delle residenze rivolte agli anziani per presenza di servizi informativi e per la qualità - regioni. Carta dei Servizi Sito web Info sulle rette Totale Strutture v.a. % Piemonte 266 45,0 578 97,8 214 36,2 591 Valle d'Aosta 2 25,0 4 50,0 1 12,5 8 Lombardia 453 68,9 539 82,0 540 82,2 657 Trentino Alto Adige 69 54,8 100 79,4 76 60,3 126 Veneto 196 61,6 292 91,8 191 60,1 318 Friuli-Venezia Giulia 34 18,0 114 50 26,5 189 Liguria 33 12,8 49,0 13,2 257 Emilia Romagna 83 31,1 229 85,8 93 34,8 267 Toscana 80 21,0 268 70,3 293 76,9 381 Umbria 15 30,6 69,4 9 18,4 49 Marche 57 37,0 66 42,9 55 35,7 154 Lazio 46 43,0 90 84,1 7,5 107 Abruzzo 25 54 77,1 13 18,6 70 Molise 5 9,4 21 39,6 7 53 Campania 7,8 132 79,5 4,2 166 Puglia 31 33,0 73 77,7 27 28,7 94 Basilicata 75,0 6 30,0 20 Calabria 14 20,9 30 44,8 - 67 Sicilia 6,8 145 70,7 1,0 205 Sardegna 23,3 19 63,3 11 36,7 Nord Ovest 754 49,8 1247 82,4 789 52,1 1.513 Nord Est 382 42,4 735 81,7 410 45,6 900 Centro 198 458 66,4 365 52,9 691 Sud e Isole 16,2 489 10,4 705 Totale 1.449 38,1 2929 1.637 3.809 13 13
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Le strutture residenziali per numero di servizi dichiarati
Nessun servizio dichiarato 1-3 4-7 8-11 12-15 Totale Piemonte 11,0 6,1 20,1 57,4 5,4 591 Valle d'Aosta 37,5 12,5 25,0 0,0 8 Lombardia 10,4 4,1 18,9 58,4 8,2 657 Trentino Alto Adige 19,0 3,2 28,6 49,2 126 Veneto 4,7 6,3 12,3 67,3 9,4 318 Friuli-Venezia Giulia 30,7 4,8 31,7 32,8 189 Liguria 3,5 9,7 53,7 2,3 257 Emilia Romagna 8,6 49,4 0,4 267 Toscana 11,5 3,9 29,7 54,9 381 Umbria 16,3 14,3 30,6 49 Marche 27,5 9,8 40,5 22,2 153 Lazio 13,1 11,2 26,2 40,2 9,3 107 Abruzzo 45,7 24,3 21,4 70 Molise 39,6 3,8 28,3 53 Campania 20,5 22,3 41,0 166 Puglia 8,5 35,1 34,0 94 Basilicata 30,0 20,0 40,0 10,0 20 Calabria 44,8 3,0 29,9 22,4 67 Sicilia 29,8 24,4 35,6 10,2 205 Sardegna 36,7 3,3 26,7 33,3 30 Nord-Ovest 15,6 8,1 23,7 48,6 4,0 1.513 Nord-Est 14,6 5,7 49,7 2,5 900 Centro 17,1 37,0 4,4 690 Sud e Isole 33,7 11,7 32,6 22,0 705 16,9 29,6 41,9 2,2 3.809 14 14
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Valore percentuale di residenze che non riportano informazioni sull’organico per territorio.
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Presenza di alcune figure professionali, valori assoluti
e % per livello di assistenza. 16 16
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Figure professionali in Organico
Numero di figure professionali previste in organico per ragione giuridica delle strutture (valori percentuali sulle strutture che presentano l’informazione sul personale). Figure professionali in Organico 1 2 3 4 o più Ex IPAB 3,0 4,0 10,4 82,7 Pubblico 2,0 6,0 11,6 80,4 Privato 5,3 7,3 10,1 77,3 Associazioni - 8,3 4,2 87,5 Cooperative 3,1 13,6 75,9 Privato di Mercato 7,6 7,0 8,4 77,0 Fondazioni 3,4 10,3 82,8 Onlus 6,5 80,1 Enti Religiosi 6,7 11,7 70,0 17 17
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Incidenza del numero di servizi a pagamento per ragione giuridica delle residenze (valori percentuali sulle strutture che presentano informazioni sui servizi) 18 18
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Presenza dei Servizi Sanitari (valori percentuali sulle strutture che presentano informazioni sui servizi). 19 19
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Servizio di Fisioterapia/Riabilitazione per utenza ospitata
e ragione giuridica delle strutture 20 20
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Rette massime per classi (in euro) e ragione giuridica delle residenza.
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Aree problematiche Forte differenziazione nella programmazione delle Regioni (accreditamento, integrazione degli interventi ed effetto sistema, finanziamenti, buone pratiche, innovazione sociale). I comportamenti regionali influenzano in modo significativo il livello di trasparenza delle informazioni rese ai cittadini. Rischio di disparità nell’accesso delle famiglie alle strutture La maggior parte delle Regioni non supporta in modo adeguato la comunicazione al pubblico delle strutture residenziali Solo quasi il 14% delle strutture residenziali sono a carattere pubblico. In generale, sono proprio le strutture pubbliche che praticano le tariffe più basse, comunicano la presenza di un maggior numero di servizi, informano di più sul personale. Forte evoluzione dell’offerta dell’area profit. In crescita soprattutto le srl Forte evoluzione delle case famiglia in franchising: attività imprenditoriale a basso costo (anche 20mila euro per avviare l’attività con il sostegno di gruppi imprenditoriali). Il rischio che persone senza competenze specifiche entrino nel mercato dei servizi residenziali è molto alto. Le Regioni non monitorano né regolano adeguatamente il fenomeno.
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Aree problematiche Distribuzione delle strutture residenziali troppo asimmetrica dal punto di vista geografico. Il 63% di esse si trova nel Nord Circa una struttura residenziale su cinque (3 su 10 nel Sud) non dà informazioni sui servizi offerti agli utenti Solo quattro su dieci offrono informazioni sulle rette Forte incidenza di rette alte, talvolta non giustificate dalla dotazione di servizi presenti (auto-dichiarazione) Solo il 38% pubblica la carta dei servizi, talvolta non aggiornata Circa il 57% delle strutture ubicate al Sud non riportano informazioni sull’organico del personale. In generale, una quota significativa di strutture riporta in modo generico le qualifiche degli operatori (es. operatore, addetto, infermiere generico, ecc.)
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Aree problematiche – ancora sulla Casa famiglia in franchising
L’evidenza empirica dimostra, configurandosi in buona parte dei casi queste iniziative (case famiglia in franchising) come attività imprenditoriali a basso costo (e con basse risorse strumentali), che da 4 a 6 anziani possono venire ammassati in un appartamento di metri quadrati, con spazi per l’intimità delle singole persone ridotti al minimo. L’esperienza di vita degli ospiti in diversi casi è più simile alla sopravvivenza che a una esistenza dignitosa. In diversi casi questi appartamenti sono ubicati in zone periferiche delle città, poco servite dai servizi pubblici. Al contrario, la programmazione sociale e urbanistica del Comune potrebbe prevedere l’insediamento di queste case famiglie in zone della città dotate di determinati requisiti.
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