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Apparato riproduttore dei pesci ossei
Il riconoscimento del sesso dei pesci non è cosa semplice. In alcune specie si può distinguere una condizione detta dimorfismo sessuale, cioè una o più differenze morfologiche che permettono di individuare il sesso degli esemplari; in altre specie che non hanno caratteristiche morfologiche che possono definire il sesso, si ricorre all'analisi delle gonadi
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Apparato riproduttore
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Apparato riproduttore
Nei maschi sono presenti due testicoli, con condotto deferente che sbocca nell'orifizio urogenitale; nelle femmine, due ovari con ovidotti. Non sono sempre presenti gonodotti ben definiti, sono assenti per esempio nei Salmonidi e nelle anguille.
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l colore e la forma delle gonadi permette di individuare il sesso:
Le gonadi dei pesci l colore e la forma delle gonadi permette di individuare il sesso: gli ovari possono essere fusi completamente o solo parzialmente nella parte della pinna caudale e hanno un colore che varia sulle tonalità del rosso i testicoli, generalmente di colori chiari, tendenti al bianco, sono appaiati, generalmente allungati e, durante il periodo della deposizione, sono riconoscibili perché pieni di liquido seminale
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Le gonadi dei pesci Le gonadi possono essere classificate sulla base dello stadio di maturazione. Le gonadi in entrambi i sessi variano in dimensione e forma a seconda delle specie e, nel medesimo individuo, in relazione al ciclo riproduttivo annuale (fasi di riposo e di attività durante la quale possono occupare gran parte della cavità del corpo, immediatamente prima o durante l'ovodeposizione). La maggior parte dei Teleostei (pesci ossei) e tutti i Condroitti (pesci cartilaginei), presentano sessi separati. Tuttavia nei teleostei si presenta una condizione particolare che è quella dell'ermafroditismo. Questa condizione comporta la presenza delle gonadi dei due sessi nello stesso individuo.
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Riproduzione
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Strategie riproduttive
Il successo riproduttivo delle specie dipende da peculiari adattamenti in grado di favorire lo sviluppo dell'embrione. I Teleostei devono la loro prosperità alla straordinaria fecondità: essi sono, per lo più, ovipari e depongono diverse migliaia o anche milioni di uova in un breve periodo riproduttivo. Il pesce neonato è quasi sempre debole e facile preda di altri animali: l'alta mortalità della prole è compensata dal numero di uova deposte e fecondate, spesso disseminate nell'acqua in enormi quantità e abbandonate poi a loro stesse. La femmina del merluzzo, per esempio, depone da 2 milioni e mezzo a 10 milioni di uova che abbandona nella corrente, mentre il pesce persico depone le uova inglobate in nastri gelatinosi che aderisce alle alghe e ai fondali.
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Strategie riproduttive
I pesci che depongono meno uova, di solito lo fanno in ambienti più riparati e ne curano lo sviluppo almeno fino alla schiusa. Il maschio di una specie di pesce gatto, per esempio, protegge le sue uova covandole all'intero della bocca e non mangia finché queste non si sono dischiuse. Altri hanno evoluto un metodo di trasporto delle uova sempre con loro, normalmente all'interno della loro bocca o in cavità branchiali o speciali opercoli del corpo. Il maschio del cavalluccio marino, invece, è provvisto di un marsupio dove la femmina depone sino a 500 uova. In vari pescecani e razze, le uova fecondate sono trattenute lungo le vie genitali femminili dove compiono per intero il proprio sviluppo al termine del quale vengono partoriti piccoli vivi. Alcuni pesci costruiscono nidi e cure per le uova e i piccoli che nasceranno.
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