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LE VIE DEL PELLEGRINAGGIO
CLASSE II D ANNO SCOLASTICO LE VIE DEL PELLEGRINAGGIO VIA FRANCIGENA
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La Via Francigena, anticamente chiamata
Introduzione La Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta talvolta anche Franchigena, è il percorso di un pellegrinaggio che da Canterbury portava a Roma e costituiva una delle più importanti vie di comunicazione europee in epoca medioevale.
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Percorso della Via Francigena ieri
Il pellegrinaggio a Roma, in visita alla tomba dell'apostolo Pietro era nel medioevo una delle tre “peregrinationes maiores” insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. L' Italia per questo era percorsa continuamente da pellegrini da ogni parte d'Europa diretti a Roma. Nella maggior parte dei casi i pellegrini seguivano le Strade consolari romane. I pellegrini provenienti soprattutto dalla Francia cominciarono ad entrare in Italia dal passo del Monginevro, dando così alla strada, che da lì arrivava a Roma, il nome di Francigena , cioè dei francesi.
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Percorso della via Francigena oggi
A partire dal 1994 la Via Francigena è stata considerata Itinerario Culturale del Consiglio d' Europa assumendo, alla pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale. Si sviluppa su di un percorso di 1600 km. Le città attraversate dall' itinerario originale sono 33. Parte da Canterbury e arriva a Dover per attraversare la Manica; da Calais passando per Reims, Besancon e Losanna si arriva alle Alpi che vengono passate al colle del Gran San Bernardo. Dalla Valle d' Aosta si scende a Vercelli, Pavia e si attraversano gli Appennini tra le province di Piacenza e Parma. Da Pontremoli si prosegue per Lucca, Porcari, AltoPascio, S.Giminiano. Colle di Val d' Elsa , Poggibonsi , Siena , Viterbo per terminare a Roma.
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Storia della Via Francigena I ROMANI E I LONGOBARDI
La Via Francigena ebbe origine dalle antiche strade romane. Nata sui resti di queste strade,in parte decadute dopo la fine dell'Impero e le invasioni barbariche, fu completata dai Longobardi che, evitando le zone controllate dai Bizantini, collegarono il regno di Pavia con la Tuscia, realizzando la cosiddetta via di Monte Bardone. Era quella strada che da Parma, attraversando l'Appennino nei pressi dell'odierno passo della Cisa, (Mons Longobardorum) discendeva in val di Magra, raggiungendo così, attraverso Lucca, Fucecchio, Siena e la valle d'Orcia i territori della Tuscia.
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I Franchi Alla dominazione longobarda successe quella dei Franchi che prolungarono questa strada verso la Francia, sino al Mare del Nord, da qui appunto il nome Francigena. La Via Francigena divenne così una delle vie di comunicazione e di commercio più importanti del medioevo che collegava il Mediterraneo con i territori d'Oltralpe.
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Cammino di spiritualità e purificazione
Col rifiorire della spiritualità, la via francigena divenne in breve tempo una delle strade su cui passavano i numerosi pellegrini diretti a Roma e a Gerusalemme e, in senso inverso, quelli che si recavano a Santiago di Compostela. Il pellegrinaggio,in quel tempo, rappresentava per molti una grande aspirazione. Inteso come cammino di purificazione, accomunava le diverse classi sociali: il ricco e il povero, il mercante al cavaliere, l'uomo di chiesa e il comune pellegrino.
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Il pellegrino Sigerico
Su queste strade di grandi pellegrinaggi sorsero diversi ospizi, abbazie, oratori dove i viandanti poterono trovare ristoro alle fatiche del viaggio. È grazie a un pellegrino di quel periodo, il vescovo Sigerico, che oggi è possibile ricostruire con una certa precisione il tracciato Via Francigena. Questi era l'arcivescovo di Canterbury che nel 990 d.C. si recò a Roma dal Papa, per ricevere l'investitura, il pallium e, durante il viaggio di ritorno, scrisse un diario in cui annotò, giorno dopo giorno, la cronaca del suo viaggio con tutte le tappe percorse per raggiungere Canterbury .
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Ciò che si formò in seguito
Successivamente dall' itinerario antico si formarono, per ragioni sociali ed economiche, diverse diramazioni, fino a giungere ai nostri giorni in cui non sempre è possibile ripercorrere l' intero tragitto di Sigerico. La Via Francigena costituì un eccezionale passaggio di segni, emblemi, culture e linguaggi dell'Occidente Cristiano, un passaggio continuo che ha permesso alle diverse culture europee di comunicare e di venire in contatto, forgiando la base culturale, artistica, economica e politica dell' Europa Moderna; è nota la frase del poeta Goethe secondo cui la coscienza d' Europa è nata sulle vie di pellegrinaggio
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Simboli Il pellegrino non viaggiava solo, ma in gruppo e portava con sé i simboli del pellegrinaggio: la conchiglia per Santiago di Compostela, la croce per Gerusalemme, la chiave per S. Pietro a Roma.
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Scopo / Motivazioni I pellegrini che volontariamente decidevano di intraprendere questo cammino erano sostanzialmente spinti da tre motivazioni : * ricercare la purificazione spirituale per ottenere un posto in Paradiso. * sciogliere un Voto. * Adempiere all'imposizione di una penitenza ed espiare le proprie colpe e peccati.
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La via Francigena oggi Dopo la riscoperta avvenuta negli anni Settanta del cammino di Santiago ci si rese conto che anche in Italia esisteva un simile percorso di pellegrinaggio, la via Francigena. Come era successo per il cammino spagnolo anche il percorso della Francigena giaceva quasi interamente sotto l'asfalto delle autostrade e delle statali che, col tempo, avevano ricalcato il tracciato di quelle che già erano state le strade principali del Medioevo e dell'età Romana.
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L'interesse, da prima limitato agli studiosi e poi estesosi a molti, ha fatto nascere una rete di amanti della Francigena. Con vernice e pennello, i nuovi pellegrini hanno cominciato a seminare sentieri e percorsi, e cercato di recuperare il tracciato originario, anche se a volte sono stati costretti a deviare dal percorso di origine.
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Curiosità Un viaggio di questo tipo, svolto soprattutto a piedi, facilita il contatto con la natura e con le persone, richiamo straordinario e ben conosciuto dai pellegrini. Nel pellegrinaggio infatti il viaggio è importante come la meta; ci si ferma per meditare, per scoprire, per capire l'arte, la storia, la cultura, la natura, la religiosità del luogo. Ripercorrere oggi questi antichi cammini può contribuire a mettere a confronto, far dialogare e unire i popoli, favorendo la trasmissione di valori,di cultura e di conoscenza.
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Per percorrere questo percorso ci vogliono 5 giorni andando alla velocità di 30 km orari. In genere una velocità di marcia di 30 km al giorno è considerata un ritmo eccellente che richiede un allenamento precedente. Non è il caso di esagerare con le precauzioni: le raccomandazioni sono qui le stesse di una marcia o di un percorso di trekking, con l'unica possibile differenza della maggiore durata nel tempo e nello spazio.
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Assistenza e accoglienza
L'altro fatto importante da conoscere l’ospitalità e la disponibilità: in tutta l'Italia si possono trovare alberghi pensioni e agriturismi. Gli indirizzi sono facilmente reperibili sulle guide turistiche d'Italia e su internet nei vari siti dedicati al turismo. Per chi invece compie il suo cammino con lo spirito tradizionale del pellegrino, vi sono luoghi di ospitalità più consoni alla dimensione che ci si appresta a vivere.
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Anche la Francigena, come il cammino di Santiago, è un tesoro dal punto di vista turistico che ha portato le amministrazioni pubbliche a prendere coscienza dell'importanza del fenomeno oltre che a suscitare gli interessi di alcuni “approfittatori, ad esempio deviando il percorso pur di farlo passare nei pressi di qualche bar o di qualche ristorante.
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Simbolo storico dei pellegrini della Via Francigena
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Percorso della Via Francigena
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