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“SCONFIGGERE IL PECCATO”

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Presentazione sul tema: "“SCONFIGGERE IL PECCATO”"— Transcript della presentazione:

1 “SCONFIGGERE IL PECCATO”
LEZIONE 7 DELLA SCUOLA DEL SABATO “SCONFIGGERE IL PECCATO” SABATO 18 NOVEMBRE 2017 4° TRIMESTRE 2017 1 1 1 1 1 1 1 1

2 In che senso la grazia SOVRA-abbonda quando il peccato abbonda?
“Or la legge intervenne affinché la trasgressione abbondasse; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata” (Romani 5: 20) 1 In che senso la grazia SOVRA-abbonda quando il peccato abbonda? La grazia è sufficiente per perdonare tutti i peccati. La grazia annulla i terribili risultati del peccato. La grazia, per mezzo di Gesú, sconfigge la morte e ci dà la vita eterna. La grazia è in grado di trasformarci.

3 NOI, MEDIANTE IL BATTESIMO
2 Secondo Romani 6: 1-11, attraverso il battesimo, il cristiano muore al peccato. Cosa significa questo? NOI, MEDIANTE IL BATTESIMO GESÙ Muore il nostro vecchio uomo (i nostri desideri peccaminosi) e siamo liberati dal peccato Risuscita il nostro nuovo uomo (Poichè non serviamo più il peccato) Viviamo per Dio Morì al peccato una volta per sempre Risuscitò per sempre Vive per Dio “Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita” (Romani 6: 4)

4 Il credente che è morto al peccato attraverso il battesimo può continuare a peccare?
3 Sí, ma ora può scegliere o decidere che il peccato non lo domini. Il vecchio uomo DESIDERA vivere nel peccato. L’uomo nuovo DESIDERA vivere in Dio, benchè a volte può peccare. Non possiamo vincere il peccato da soli, ma solamente per fede e reclamando le promesse di vittoria, possiamo evitare che il peccato ci vinca. Ricordiamo che, malgrado pecchiamo, la grazia di Dio sovrabbonda. “Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze” (Romani 6: 12 )

5 Che cosa implica non essere sotto la legge ma sotto la grazia?
“Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia” (Romani 6: 14) 4 Che cosa implica non essere sotto la legge ma sotto la grazia? Essere sotto la legge significa usare la legge come via di salvezza. “La legge rivela il peccato (cap. 3: 20), grazie alla peccaminosità dell’uomo, la legge ingrandisce, per cosí dire, la trasgressione (cap. 5: 20). La legge non può perdonare i peccati nè fornire alcun potere per vincerli. Il peccatore che cerca salvezza sotto la legge troverà solo la condanna e sará più fortemente legato al suo peccato” (CBA, volume 6, su Romani 6: 14)

6 Che cosa implica non essere sotto la legge ma sotto la grazia?
“Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia” (Romani 6: 14) 4 Che cosa implica non essere sotto la legge ma sotto la grazia? Essere sotto la grazia significa usare la grazia come via di salvezza. “[Il cristiano] Riconosce che è un trasgressore della legge divina, che con la sua sola forza è completamente incapace di compiere le sue richieste, che giustamente merita di stare sotto la sua condanna, ma per la fede in Cristo si arrende alla grazia e alla misericordia di Dio. Allora, per grazia di Dio, il suo passato peccaminoso è perdonato e riceve il potere divino per camminare “in novità di vita” (CBA, volume 6, su Romani 6: 14)

7 (CBA, volume 6, su Romani 6: 15)
Poiché non siamo sotto la legge perché dobbiamo continuare ad osservarla? (Romani 6: 15) 5 “La supposizione che essere sotto la grazia significa che il credente ora è libero di disobbedire alla legge morale di Dio essendone immune, è tergiversare completamente tutto il proposito di Dio sul piano di salvezza. In primo luogo, Dio nel suo amore offrì la sua grazia al peccatore perché questi violó la legge divina. L’uomo è libero dal dominio del peccato per la grazia di Dio. Pertanto, come si può concepire che sia giusto e ragionevole mettersi deliberatamente di nuovo sotto l’antica schiavitù? Disobbedire alla legge di Dio significa diventare nuovamente servo del peccato, quindi la disubbidienza alla legge divina è peccato (1ª Giovanni 3: 4), e chiunque persevera nel peccato è servo del peccato (Giovanni 8: 34). Continuare a commettere il peccato dopo aver accettato la grazia di Dio che perdona e trasforma, significa negare il proposito basico di questa grazia. Chiunque nega che la grazia di Dio lo conduca a un’obbedienza sempre più perfetta alla legge divina, sta rifiutando questa stessa grazia e, pertanto, disprezza la liberazione e la salvezza” (CBA, volume 6, su Romani 6: 15)

8 Sei schiavo del peccato o dell’ubbidienza? (Romani 6: 16)
Schiavo dell’ubbidienza Morte Giustizia 7 In che modo diventiamo schiavi dell’ubbidienza [“servi della giustizia” (Romani 6: 18)]? “Ora sia ringraziato Dio, perché eravate servi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quell’insegnamento che vi è stato trasmesso” (Romani 6: 17) La dottrina o il giusto insegnamento ci aiuta a diventare “servi della giustizia”

9 Diventiamo servi di Dio. Il nostro frutto è la santificazione.
8 Che cosa otteniamo quando siamo liberati dalla schiavitù del peccato? (Romani 6: 19-23) Diventiamo servi di Dio. Il nostro frutto è la santificazione. Abbiamo la vita eterna in nostro Signore Gesù Cristo.

10 Vuoi essere servo del peccato o servo della giustizia?
“Così ora prestate le vostre membra per essere servi della giustizia, per la santificazione” (Romani 6: 19) Segui il consiglio di Paolo:


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