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Effetti delle fluttuazioni del tasso di disoccupazione sui lavoratori

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Presentazione sul tema: "Effetti delle fluttuazioni del tasso di disoccupazione sui lavoratori"— Transcript della presentazione:

1 Effetti delle fluttuazioni del tasso di disoccupazione sui lavoratori
Il mercato del lavoro: dalle forme concorrenziali a quella monopolista (Cap. 4 – Borjas) Effetti delle fluttuazioni del tasso di disoccupazione sui lavoratori

2 Piano della lezione L’equilibrio e il benessere sociale
Riassumiamo i motivi per cui le curve di offerta e domanda potrebbero spostarsi … e se ragioniamo in presenza di uno “Stato Sociale”? La presenza di razionalità limitata o mancanza di informazione perfetta, cosa provoca? E se i mercati non fossero di concorrenza perfetta?

3 L’equilibrio del mercato del lavoro – Figura L’equilibrio su un mercato del lavoro concorrenziale Area che rappresenta il surplus del produttore ALLOCAZIONE EFFICIENTE DELLE RISORSE DÌ LAVORO Surplus del lavoratore 3 Guadagni totali dello scambio

4 Il benessere sociale Nell’equilibrio di concorrenza perfetta riesco a dimostrare come il sistema sociale ottenga il risultato ottimo quando: Impiegando in modo alternativo il lavoro si ottiene una produttività marginale con un valore minore di quello che si raggiungerebbe lavorando nelle imprese (EL), oppure Impiegando il tempo libero in modo alternativo si otterrebbe un risultato in termini di utilità minore (EH)

5 Che cosa può muovere l’equilibrio nel mercato del lavoro?
L’offerta può essere influenzata da flussi di immigrazione, da partecipazione di soggetti che non lavoravano (giovani, anziani, donne), da interventi pubblici ….. La domanda può essere influenzata da mutamenti tecnologici, dal cambiamento della domanda del bene prodotto (con lo stesso lavoro), da riduzioni dei costi per effetto di politiche governative …..

6 Spostamento dell’offerta di lavoro
Variazione nelle preferenze dei lavoratori Cambiamento nelle opportunità di impiego alternativo Immigrazione (ed emigrazione) Interventi regolamentativi

7 Spostamento dell’offerta di lavoro: il caso immigrazione, un esempio
L’immigrazione causa: eccedenza di lavoro (ma di che tipo?) pressione verso il basso sui salari convenienza per le imprese nell’assumere più lavoratori diminuzione del prodotto marginale del lavoro . . . . . e del relativo valore un nuovo equilibrio

8 Spostamento dell’offerta di lavoro
W S1 S2 W1 Domanda L1 Quantità di lavoro

9 Spostamento dell’offerta di lavoro
(Caso sostituibilità lavoratori diversi) W S1 1. L’immigrazione aumenta l’offerta di lavoro... S2 W1 W2 2. ...riduce Il salario Domanda L1 L2 Quantità di Lavoro

10 Spostamento dell’offerta di lavoro
W S1 1. L’immigrazione aumenta l’offerta di lavoro... S2 W1 W2 2. ...riduce Il salario Domanda 3. …e aumenta l’occupazione L1 L2 Quantità di Lavoro

11 Spostamento della domanda di lavoro
Variazione del prezzo del prodotto Progresso tecnologico Offerta di altri fattori produttivi (capitale) Variazione nelle politiche di incentivazione/disincentivazione della produzione

12 Spostamento della domanda di lavoro: un esempio
Incremento della domanda di software causa: convenienza per l’impresa nell’assumere più informatici (perché?) pressione verso l’alto sui salari diminuzione del prodotto marginale del lavoro .. . . . . e del relativo valore un nuovo equilibrio

13 Spostamento della domanda di lavoro
W Offerta W1 D2 D1 L1 Quantitàdi Lavoro

14 Spostamento della domanda di lavoro
W Offerta 1. Un aumento della domanda di lavoro... W1 D2 D1 L1

15 Spostamento della domanda di lavoro
W Offerta W2 1. Un aumento della domanda di lavoro... W1 2. ...aumenta il salario... D2 D1 L1 L2 3. …e aumenta l’occupazione

16 Supponiamo che aumentino di 1€/ora le trattenute previdenziali a carico dell’imprenditore
Costo totale del lavoro per l’impresa… W Offerta W1 +1 2. … il salario W0 ...diminuisce 1. Una riduzione W1 della domanda di lavoro... W0 -1 D1 Se volesse continuare ad assumere L1, dovrebbe pagare… D2 L2 L1 3. …e l’occupazione diminuisce

17 Se la trattenuta fosse a carico del lavoratore…
Se volesse continuare ad offrire L1, dovrebbe richiedere… W 1. La trattenuta diminuisce l’offerta di lavoro... S2 W0 +1 S1 W1 W0 2. ...aumenta Il salario Domanda W1 -1 3. …e l’occupazione diminuisce Salario effettivo per il lavoratore Quantità di Lavoro L2 L1

18 Gli effetti delle trattenute in busta paga
Dai grafici precedenti è evidente che una trattenuta contributiva/previdenziale a carico di uno dei due agenti induce una perdita netta di benessere Se l’offerta di lavoro è rigida, questa perdita si scarica tutta sul lavoratore, in caso contrario è ripartita tra le due parti (vedi fig. p.115 Borjas)

19 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi
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20 In un mercato concorrenziale le trattenute in busta paga riducono il benessere sociale
Perdita sociale netta =1 20

21 Cosa accade invece con un sussidio?
Il sussidio riduce il costo del lavoro e quindi la domanda aumenta. L’entità dell’aumento dipende dall’elasticità della curva di domanda e dell’offerta L’effetto si distribuisce sia sul salario che sull’occupazione: E’ stato stimato che, se l’elasticità dell’offerta è pari a 0,3 e quella della domanda è - 0,5, un sussidio che riduce il costo di assumere del 10% aumenta il salario del 4% e l’occupazione del 2%.

22 Il sussidio all’impresa (quello tipico è la fiscalizzazione degli oneri sociali)
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23 Mentre l’obbligo di fornire un beneficio
Cosa cambia, quando alla trattenuta si sostituisce un obbligo di fornire un beneficio al lavoratore? L’equilibrio cambia e dipende da quanto è valutato positivamente dal lavoratore (vedi p. 117 Borjas) Proprietà importante dell’equilibrio competitivo: finché fornisce un certo valore ai lavoratori, il beneficio obbligatorio è preferibile alla trattenuta in busta paga perché porta a una riduzione più piccola dell’occupazione.

24 L’effetto dei benefici obbligatori dipende dalle preferenze dei lavoratori (e. asilo aziendale)
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25 Supponiamo ora che l’equilibrio non sia istantaneo
Freeman propone nel 1976 una interpretazione dei disallineamenti che si possono formare tra domanda e offerta di lavoro: il Cobweb model o modello della ragnatela nel mercato del lavoro degli ingegneri HP: Occorre tempo per formare un nuovo ingegnere La scelta di diventare ingegneri dipende dalle condizioni di mercato presenti per gli ingegneri al momento della scelta dell’università (non ci sono aspettative razionali, cioè non si conosce esattamente il mercato nel futuro)

26 Non ho un numero sufficiente di laureati
L’equilibrio del mercato del lavoro – Il modello della ragnatela (Cobweb model) Non ho un numero sufficiente di laureati Conseguono la laurea Eccesso di offerta: il salario scende Meno laureati 26

27 MERCATI DEL LAVORO NON CONCORRENZIALI
Mentre nei mercati del lavoro concorrenziali, in equilibrio ogni impresa nell’industria ha lo stesso prezzo concorrenziale p e paga un salario costante w a tutti i lavoratori, indipendentemente da quanti ne assume, nei mercati non competitivi cambiano le condizioni sia per il lavoro che per i prodotti venduti

28 Mercati del lavoro non concorrenziali: monopsonio
Strutture di mercato del lavoro non competitive: Il monopsonio: monopolio dal lato della domanda di lavoro Il monopolio sul mercato del prodotto Una sola impresa domanda un “particolare tipo di lavoratori”, per cui questi possono offrirsi richiedendo salari più elevati (curva di offerta più inclinata, rispetto a quella che si osserva in caso di domada tra imprese concorrenti) 28

29 Consideriamo due tipi di imprese monopsoniste:
IPOTESI: Monopsonista vende in concorrenza: può vendere la quantità di output che vuole, ma ad un prezzo costante p. Consideriamo due tipi di imprese monopsoniste: A) un monopsonista perfettamente discriminante: il datore di lavoro paga salari differenti ad ogni lavoratore assunto, in più la Curva di offerta di lavoro = costo marginale per assumere i lavoratori. Nel grafico il monopsonista ha bisogno di pagare w10 euro per attirare il decimo lavoratore e w30 per attirare il trentesimo lavoratore. B) un monopsonista non discriminante : ogni lavoratore aggiuntivo chiede di più, ma il maggior salario viene corrisposto in ugual misura a tutti i lavoratori precedentemente assunti Curva di offerta più bassa del costo marginale

30 Monopsonio perfettamente discriminante
Equilibrio di mercato per monopsonista perfettamente discriminante: punto A (S = D) occupazione E*, come in concorrenza perfetta salario w*, non è il salario competitivo perché è il salario pagato per attirare l’ultimo lavoratore assunto: gli altri lavoratori ricevono salari inferiori, ed ogni lavoratore riceve il suo salario di riserva. 30

31 Monopsonio perfettamente discriminante
W S W* W30 VMPL W10 L10 L30 L* Quantità di Lavoro

32 Mercati di monopsonio non discriminante
2) Monopsonista non discriminante: deve pagare lo stesso w a tutti i lavoratori, indipendentemente dal salario di riserva del lavoratore Quindi deve aumentare il salario a tutti i lavoratori quando desidera assumere un lavoratore in più: curva di offerta di lavoro ≠ costo marginale di assumere. Tab. 4 – 4: w = 4€ (nessun lavoratore); w = 5€ (1 lavoratore, costo totale 5€, costo marginale 5€); se impresa vuole assumere due lavoratori deve aumentare il salario a 6€ (costi totali 12€, costo marginale per di secondo lavoratore 7€) => al crescere dell’ impresa il costo marginale è sempre maggiore. 32

33 Numero di individui che vogliono lavorare Costo marginale del lavoro
L’equilibrio del mercato del lavoro – Mercati del lavoro non concorrenziali: monopsonio Salario (w) Numero di individui che vogliono lavorare a quel salario (E) w x E Costo marginale del lavoro 4 - 5 1 6 2 12 7 3 21 9 8 32 11 Tabella Calcolo del costo marginale di assumere di un monopsonista non discriminante 33

34 Mercati del lavoro non concorrenziali: monopsonio
Condizione di max profitto per monoposonista non discriminante: Se MCE < VMPE => l’impresa dovrebbe assumere lavoratori in più Se MCE > VMPE => il monopsonista dovrebbe licenziare alcuni occupati. 34

35 L’equilibrio del mercato del lavoro – Mercati del lavoro non concorrenziali: monopsonio
Equilibrio nel punto A: occupazione EM (da MCE= VMPE ) e salario wM (su S, in corrispondenza di EM). Due proprietà importanti: EM < E* (conc. perfetta): in un monopsonio esiste sottoccupazione e l’allocazione delle risorse non è efficiente. wM < w* (conc. perfetta); wM < VMPM: i lavoratori sono “sfruttati” (pagati meno del valore marginale del prodotto che ottengono con il loro lavoro) 35

36 L’equilibrio del mercato del lavoro – monopsonio non discriminante
Perdita sociale 36

37 L’equilibrio del mercato del lavoro – monopsonio non discriminante
Monopsonio e salario minimo L’imposizione di un salario minimo in un mercato monopsonistico può aumentare sia i salari che l’occupazione. Fig. 4 – 11: equilibrio iniziale di monopsonista non discriminante nel punto A (EM, wM). Hip.: il governo impone un salario minimo => impresa adesso può assumere fino a lavoratori al salario (perché questi volevano lavorare ad un salario w ≤ ) => MCE = (costante) per E < 37

38 L’equilibrio del mercato del lavoro – monopsonio non discriminante
Se impresa vuole assumere E > => MCE coincide con la curva originale (crescente: il monopsonista deve pagare di più di a tutti i lavoratori assunti) La curva MCE è la retta spezzata in grassetto Fig.4-11 Condizione di max profitto: MCE = VMPE ( = ) La legislazione del salario minimo aumenta sia il livello di occupazione dell’impresa (da EM a ) che il salario ricevuto dai lavoratori (da wM a ) Non esiste disoccupazione: tutti quelli che cercano un lavoro al salario minimo possono trovarlo. 38

39 L’equilibrio del mercato del lavoro – Mercati del lavoro non concorrenziali: monopsonio
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40 L’equilibrio del mercato del lavoro – monopsonio non discriminante
Se cambiare lavoro non è oneroso: “legge del prezzo unico” Ma se esistono costi di mobilità: non ha senso accettare qualsiasi lavoro solo perché è pagato di più (potrebbe essere: costi della mobilità > aumento remunerazione) => inerzia nel mercato del lavoro: impresa deve pagare un premio di salario per attrarre lavoratori già occupati in altre imprese e far sostenere loro i costi della mobilità => S inclinata positivamente! 40

41 L’equilibrio del mercato del lavoro – monopsonio non discriminante
Altra spiegazione: il datore di lavoro fa fatica a monitorare i suoi lavoratori quando aumenta l’occupazione. Soluzione: offrire ai lavoratori un salario più elevato di quello che potrebbero guadagnare in imprese più piccole => aumentano i costi per i lavoratori se fossero sorpresi a fare i furbi e venissero licenziati => si riducono gli incentivi a fare gli scansafatiche Questa è l’idea sottostante ai salari efficienti 41

42 Dal Monopsonio al monopolio
L’imprese è sempre unica, ma dal mercato del fattore si passa a quello del bene Dal Monopsonio al monopolio

43 Un secondo motivo: Cosa succede quando sul mercato opera una sola impresa o poche imprese sul lato del prodotto? Si ha monopolio quando nell’industria opera una sola impresa (anche se i confini di industria possono essere arbitrari). Affinché un’impresa mantenga la propria posizione di monopolista ci devono essere barriere all’entrata sufficientemente elevate.

44 Barriere all’entrata: possono assumere forme diverse
Economie di scala Economie di varietà Differenziazione del prodotto e fedeltà alla marca Costi inferiori per l’impresa già esistente Proprietà o controllo di importanti fattori di produzione Proprietà o controllo delle reti di vendita al dettaglio o all’ingrosso Protezione legale Fusioni e acquisizioni Tattiche aggressive Intimidazione (queste ultime si basano su una minaccia credibile di comportamento aggressivo da parte del monopolista)

45 Equilibrio in monopolio
La curva di domanda dell’impresa coincide con la domanda di mercato  variando la quantità offerta l’impresa è in grado di influenzare il prezzo La condizione di massimo profitto è RMG=CMG L’extraprofitto (area tratteggiata) è tanto più elevato quanto meno elastica è la domanda p CMG CME pm RMG D Qm Q

46 Un confronto tra concorrenza e monopolio
Confronto tra equilibrio in un’industria monopolista e in una perfettamente concorrenziale (assumendo che abbiano le stesse configurazioni di costo) nel breve periodo in concorrenza perfetta si produce un bene in quantità maggiore e a un prezzo inferiore nel lungo periodo in concorrenza perfetta i prezzi sono al livello minimo possibile p CMG pm pc CMG=CMe pcLP RMG D QcLP Qm Qc Q

47 … e per quanto riguarda la domanda di lavoro
RMG CMG Qm Qc pm pc CMG=CMe pcLP QcLP w/p Fissato dal mercato w/p* Essendo la domanda Di beni in valore= P*Q, che corrisponde al PmgL*P domanda di Lavoro. In monopolio, Invece di p abbiamo Rmg L LM LC I prezzi sono ovviamente diversi nei due mercati: per ottenere uno stesso rapporto Il salario in un mercato monopolistico sarà più elevato di quello concorrenziale


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