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Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione

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Presentazione sul tema: "Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione"— Transcript della presentazione:

1 Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione
Il rapporto tra il medico competente ed i servizi pubblici di prevenzione delle ASL Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione Firenze,

2 Motivi per migliorare il rapporto MC - Servizi
E’ un input del piano regionale di prevenzione (incrementare la collaborazione tra operatori sanitari per favorire l’emersione delle malattie professionali) E’ un obiettivo delle UU.FF. PISLL E’ un obiettivo delle associazioni dei medici competenti E’ un obiettivo della SIMLII

3 Come attuare il miglioramento
Livello Regionale: Periodici incontri con articolazione PISLL del comitato tecnico regionale per programmare iniziative e definire protocolli condivisi Livello ASL: Attivazione di iniziative di formazione e di confronto a livello territoriale (favorite dalle nuove dimensioni delle ASL) individuando in maniera condivisa: Argomenti Contenuti Docenti

4 Emersione delle malattie professionali
E’ una priorità per la Regione Toscana (piano regionale di prevenzione) Il contributo dei medici competenti è migliorabile (meno del 10% dei referti proviene dai medici competenti)

5 Valutazione dei rischi (interpello) Informazione, formazione
Possibile terreno della collaborazione: Valorizzazione del ruolo del medico competente come protagonista della prevenzione nei luoghi di lavoro a 360° Valutazione dei rischi (interpello) Informazione, formazione Primo soccorso Sorveglianza sanitaria Flussi informativi Partecipazione alla riunione periodica

6 Visita degli ambienti di lavoro (interpello)
Possibile terreno di collaborazione: Valorizzazione del ruolo del medico competente come protagonista della prevenzione a 360° Trasmissione dei risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria Visita degli ambienti di lavoro (interpello) Concorso per programmare il controllo della esposizione Promozione di stili di vita sani

7 Qualità della sorveglianza sanitaria
Obiettivo richiamato da piano nazionale e regionale di prevenzione e da piano nazionale di prevenzione in edilizia (sia in termini di assistenza che di controllo)

8 Criticità emerse: Tenuta della cartella clinica
Anamnesi Sintomi soggettivi Esame obiettivo organi bersaglio Rischi specifici e livelli di esposizione

9 Criticità emerse: Certificato di idoneità
Ritardi abnormi e non giustificati Mansioni diverse da quelle indicate nel DVR Limitazioni o prescrizioni non coerenti con profilo di rischio Note o consigli, non previsti, che generano ambiguità Assenza di data certa di consegna al lavoratore

10 Criticità emerse: protocollo sanitario
Troppo spesso standard Spesso non motivato da rischi specifici Spesso ridondante e poco orientato a rischi specifici Qualche volta condizionato dall’offerta di società di consulenza Scarso utilizzo di questionari standardizzati

11 Criticità emerse: Rispetto segreto professionale
Risposte trasmesse tramite il datore di lavoro Prescrizioni che evidenziano il problema di salute Custodia cartelle poco presidiata

12 Criticità emerse: Comunicazione
Lavoratori (informazione su significato esami ed esito degli stessi) RLS: tentativo regionale di disciplinare questo aspetto molto sentito dagli RLS. RSPP: scarso coinvolgimento del M.C. per VR, misure di prevenzione, scelta DPI Datore di lavoro: rapporti insufficienti e troppo spesso mediati da società di consulenza, pochi progetti di promozione della salute

13 Medico competente ed RLS - Criticità
Problema vissuto come prioritario da RLS Tentativo regionale di definire buone prassi che disciplinino il ruolo del MC, anche in rapporto con RLS nella: Valutazione dei rischi Riunione periodica Relazione sanitaria Sopralluogo Certificato di idoneità Sistemi di gestione della sicurezza

14 Occasioni per la verifica dell’attività del MC
Verifica routinaria dell’ottemperanza agli aspetti formali (nomina MC, certificati di idoneità, esistenza protocollo sanitario, partecipazione a sopralluogo, partecipazione a riunione periodica) Riscorso ex art 41 Piani mirati Segnalazioni/esposti Indagini per infortunio o malattia professionale

15 Proposte di miglioramento
Formazione condivisa con Università e società scientifiche di riferimento (oggi) Formazione per medici PISLL nell’area vasta aperte e condivise con i medici competenti Comunicazione in relazione a piani specifici di intervento Omogeneità di comportamento da parte dell’organo di vigilanza Lavorare insieme per promuovere progetti di promozione della salute

16 Obiettivi 2016 delle UU.FF PISLL che interessano i medici competenti
Emersione malattie professionali Miglioramento della qualità della sorveglianza sanitaria in termini di Appropriatezza del protocollo sanitario Qualità dei singoli accertamenti - Punti prioritari per una riflessione condivisa

17 INTERPELLO E MEDICO COMPETENTE
Visita medica preventiva in caso di riassunzione del lavoratore dopo breve periodo dal licenziamento Visita medica preventiva per studenti minorenni che partecipano a stage formativi Corretta applicazione art. 39 c. 4 Conflitto di interessi nelle ASL nell’espletare la sorveglianza sanitaria Visite mediche fuori dall’orario di servizio Valutazione dei rischi

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