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I fattori di rischio legati all’utilizzo delle principali macchine e attrezzature per la manutenzione del verde.

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Presentazione sul tema: "I fattori di rischio legati all’utilizzo delle principali macchine e attrezzature per la manutenzione del verde."— Transcript della presentazione:

1 I fattori di rischio legati all’utilizzo delle principali macchine e attrezzature per la manutenzione del verde

2 La Sicurezza (D.Lgs 81/2008): art. 21 e 71
Uso di macchine conformi ai requisiti di sicurezza Impiego di DPI Contenimento dei carichi di lavoro Riduzione del rumore e delle vibrazioni Riduzione o assenza di gas di scarico Allontanamento dell’operatore dall’esposizione al pericolo

3 La diffusione degli attrezzi elettrici-elettronici
Utensili ergonomici Maneggevolezza e leggerezza Riduzione degli sforzi Protezione dell’operatore Riduzione o assenza di gas di scarico Allontanamento dell’operatore dall’esposizione al pericolo Asta telescopica Impugnature regolabili Organo di lavoro orientabile

4 MOTOSEGA

5 USI DELLA MOOTOSEGA La motosega è una macchina portatile in caricamento destinata al taglio della legna; è considerata tanto utile quanto pericolosa. La motosega con lama diamantata è una macchina destinata al taglio di materiali diversi dal legno e in particolare al taglio di solai, muri, metalli teneri e vetro

6 DESCRIZIONE Le motoseghe si possono suddividere nelle seguenti classi.

7 DESCRIZIONE

8 DESCRIZIONE Protezione da infortunio da contraccolpo ‘‘kickback’’
La motosega è dotata di: Protezione delle mani all’impugnatura anteriore e posteriore Freno catena Protezione da infortunio da contraccolpo ‘‘kickback’’

9 MOTOSEGA Attenzione!

10 MOTOSEGA Prima e dopo l’uso
Controllare integrità scudo freno catena e blocco catena; Controllare solidità e corretto montaggio barra guida catena; Controllare tensione catena; Controllare che il grilletto funzioni morbidamente, che ritorni a zero quando rilasciato Eliminare i residui di lavorazione, dalla lama e dai getti olio; Rifornire i serbatoi di olio (lubrificazione della catena) e di miscela; Controllare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza; Affilare i denti taglienti della catena; 

11 MOTOSEGA Avviamento La motosega deve essere avviata a terra. Per difficoltà oggettive (operatore sul cestello dell’autoscala o sulla scala italiana) si può avviare la motosega “in aria”. IN OGNI CASO IL BLOCCO LAMA DEVE ESSERE SEMPRE INSERITO DURANTE L’AVVIAMENTO.

12 MOTOSEGA Avviamento Evitare accellerate appena avviata la motosega (usura precoce tra cilindro e pistone), lasciare al minimo il motore per almeno 30 secondi. Verificare che la catena sia correttamente lubrificata (procedura illustrata nella parte pratica)

13 MOTOSEGA Prima dell’uso
Se dobbiamo utilizzare la scala italiana appoggiata al tronco, dobbiamo prevedere un ancoraggio con fune tra l’ultimo pezzo di scala e il tronco L’operatore in caso di utilizzo della scala italiana deve indossare il cinturone Valutare la possibilità di mettere un cordino tra cinturone dell’operatore e la motosega per i seguenti vantaggi: - posso salire sulla scala avendo le mani libere - in caso di caduta accidentale della motosega evitiamo che la stessa cada sugli altri operatori.

14 MOTOSEGA Durante l’uso
Assicurarsi che gli oggetti da tagliare siano stabili; Verificare che non ci siano, nel raggio d’azione, persone non necessarie; Assicurare la massima libertà di movimento durante l’utilizzo; Non avviare la motosega se la catena si trova in un’apertura di taglio; Trasportare la motosega con lama posta indietro; Lavorare in accelerazione, assumendo una posizione stabile e sicura; Iniziare con la lama sollevata dalla superficie da tagliare e avvicinarla al materiale mentre gira al massimo Tagliare con la parte della lama più vicina al manico e mai con la punta Cercare di non fare calare il numero di giri del motore

15 MOTOSEGA Durante l’uso
Assicurarsi che nell’oggetto che si sta per tagliare non vi siano condutture energetiche (fili elettrici, tubazioni gas) Liberare la sega a catena agendo sul comando della frizione Afferrare l'utensile saldamente, con entrambe le mani

16 MOTOSEGA Durante l’uso
Con la motosega è possibile effettuare sia tagli orizzontali che verticali Per eseguire il taglio di un albero devono essere effettuati una serie di tagli con una precisa sequenza

17 MOTOSEGA Durante l’uso
Con la motosega è possibile effettuare sia tagli orizzontali che verticali Per eseguire il taglio di un albero devono essere effettuati una serie di tagli con una precisa sequenza

18 MOTOSEGA Abbattimento

19 MOTOSEGA Abbattimento

20 MOTOSEGA Abbattimento

21 MOTOSEGA Durante l’uso
Capire come la tensione del ramo o del tronco da tagliare agisce sullo stesso è importante per evitare che la barra rimanga incastrata con la probabilità che la stessa non possa essere più estratta! Il taglio di rami o tronchi deve essere “guidato” da una fune che ne impedisca la caduta incontrollata (per es. pericolo di scalciamento della scala). Il nodo muratore è normalmente sufficiente per ancorare la fune.

22 MOTOSEGA Dopo l’uso Mai rifornire il serbatoio a motore acceso, se la manovra avviene a motore caldo, deve esserci una persona con estintore a protezione Per spegnere, lasciare girare per alcuni secondi il motore al minimo, per facilitarne il raffreddamento Portare l’interruttore in posizione di ‘‘STOP’’ Lasciare la motosega pronta a un nuovo utilizzo

23 MOTOSEGA Dopo l’uso Effettuare un’accurata pulizia della motosega con l’ausilio di un compressore Controllare lo stato della sega a catena e se necessario affilarla o sostituirla Effettuare il rifornimento di miscela e olio per la lubrificazione della catena Lasciare la motosega pronta a un nuovo utilizzo

24 MOTOSEGA Rischi E’ uno degli attrezzi che causa il maggior numero di infortuni. Tagli durante il montaggio catena e controllo tensionamento; La lacerazione o amputazione di arti; Proiezione di materiale (schegge di legno, sassi, terra, chiodi o ferri) Rottura della catena con conseguente proiezione della stessa; Ustioni per contatto con parti surriscaldate Schiacciamento a seguito di caduta incontrollata dell’albero L’operatore è esposto anche a rumore e vibrazioni Il contatto accidentale con la lama in movimento può provocare gravi Vi è poi un rischio che deriva dalla proiezione di schegge o faville Non perdere il controllo dell’attrezzo per via di discontinuità in ciò che si taglia e in particolare alla fine del taglio Non lasciare la motosega incustodita ancora in moto Utilizzare sempre gli appropriati DPI

25 MOTOSEGA DPI Durante l’uso del motosega, oltre alla divisa da intervento, è obbligatorio l’uso di: elmo occhiali (in dotazione sull’elmo) guanti calzature di sicurezza maschera antipolvere cuffia aperta cinturone (in caso di utilizzo della scala) sia da parte del personale che impiega direttamente l’attrezzatura che da quello che lo assiste o che si trovi ad operare nelle sue immediate vicinanze.

26 DECESPUGLIATORE

27 Rischi legati all’utilizzo del decespugliatore
Il decespugliatore è un macchinario soggetto a marcatura CE (DPR 459/96), costituito essenzialmente da un motore, da un sistema di trasmissione e da un utensile rotante in metallo o nylon; il suo peso è compreso tra 4 e 12 kg; l’apparecchiatura é utilizzata nel giardinaggio, nella manutenzione stradale, in agricoltura e silvicoltura. I rischi correlati al suo utilizzo, qui sotto riportati e descritti, sono rilevanti e di diversa natura

28 Rischi legati all’utilizzo del decespugliatore
Il decespugliatore è un macchinario soggetto a marcatura CE (DPR 459/96), costituito essenzialmente da un motore, da un sistema di trasmissione e da un utensile rotante in metallo o nylon; il suo peso è compreso tra 4 e 12 kg; l’apparecchiatura é utilizzata nel giardinaggio, nella manutenzione stradale, in agricoltura e silvicoltura. I rischi correlati al suo utilizzo, qui sotto riportati e descritti, sono rilevanti e di diversa natura

29 Rischi legati all’utilizzo del decespugliatore
Rumore L’entità del rumore cui sono esposti gli addetti all’utilizzo dei decespugliatori è generalmente superiore a 90 dB(A). Per una esposizione giornaliera (8 ore) superiore a 80 dB(A) i lavoratori sono considerati esposti al rischio rumore ed oltre i 90 dB(A) tale rischio è considerato particolarmente grave (Decreto Legislativo 277/91). Provvedimenti per limitare il rischio valutare periodicamente l’esposizione al rumore degli addetti; scegliere le attrezzature con il minor livello possibile di rumore e limitare la durata dell’esposizione; utilizzare i dispositivi di protezione individuale dell’udito: cuffie, inserti auricolari

30 Rischi legati all’utilizzo del decespugliatore
Vibrazioni L’entità delle vibrazioni a cui sono esposti gli arti superiori degli addetti all’utilizzo dei decespugliatori è spesso superiore a 5 m/s2; per una esposizione giornaliera (8 ore) superiore a 2,5 m/s2 i lavoratori sono considerati esposti al rischio vibrazioni (Direttiva Europea 2002/44/CE). I danni per la salute accertati possono consistere in disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari degli arti superiori (sindrome mano-braccio). Provvedimenti per limitare il rischio valutare l’esposizione alle vibrazioni ed attuare tutte le appropriate misure di prevenzione e protezione previste dalla nuova direttiva europea sulle vibrazioni, di prossimo recepimento; scegliere le attrezzature con il minor livello possibile di vibrazioni, dotate di dispositivi antivibranti sulle impugnature e lungo i raccordi di trasmissione del moto oltre a limitare la durata dell’esposizione; l’uso di guanti antivibrazioni certificati CE.

31 Rischi legati all’utilizzo del decespugliatore
Gas di scarico Gli scarichi nocivi emessi dai motori alimentati a benzina consistono principalmente in monossido di carbonio, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici e polveri fini che possono provocare conseguenze per la salute, anche irreversibili, a carico dell’apparato respiratorio, al cuore e al sangue Provvedimenti per limitare il rischio scegliere le attrezzature con il minor livello possibile di emissioni gassose; sottoporre l’attrezzatura a manutenzione periodica; accendere e utilizzare il decespugliatore in ambienti aperti e lavorare controvento; utilizzare mascherine facciali, dotate di filtro a carbone attivo e di elemento filtrante efficace contro le polveri (potenzialmente generate anche dall’operazione di taglio).

32 Rischi legati all’utilizzo del decespugliatore
Contatto con l’utensile L’utilizzo del decespugliatore comporta il rischio per l’operatore di venire in contatto con l’utensile da taglio, normalmente costituito da fili in nylon o da disco dentato in materiale plastico o metallico. Provvedimenti per limitare il rischio utilizzare se possibile il filo di nylon invece del disco rotante; adottare una protezione fissa sull’utensile, verificandone prima dell’inizio del lavoro, l’integrità ed il corretto fissaggio; verificare che l’utensile non ruoti a regimi del motore prossimi al minimo e che il comando dell’accelleratore sia del tipo ad azione mantenuta e risulti idoneamente protetto contro l’azionamento involontario; verificare che il dispositivo di arresto del motore sia raggiungibile senza lasciare l’impugnatura; impugnare saldamente l’apparecchio e lavorare solo in condizioni di equilibrio lontano da persone che potrebbero venire in contatto con l’utensile; utilizzare scarpe antinfortunistiche con puntale in acciaio e suola antisdrucciolo, guanti resistenti al taglio e abbigliamento idoneo per resistenza e aderenza.

33 Rischi legati all’utilizzo del decespugliatore
Pericolo di rimbalzo La proiezione di materiali (schegge di legno, piccoli sassi, frammenti di utensile) costituisce un rischio inaspettato e improvviso che può coinvolgere anche persone non direttamente impegnate nell’utilizzo del decespugliatore. Provvedimenti per limitare il rischio utilizzare se possibile, il filo di nylon invece del disco rotante; verificare prima dell’uso l’affilatura ed il corretto fissaggio del disco rotante; verificare che in un raggio di 15 metri dal punto di lavoro non vi siano altre persone; utilizzare casco antinfortunistico, visiera e pantaloni lunghi completi di robusti gambali.

34 Rischi legati all’utilizzo del decespugliatore
Ustioni La presenza di un motore a scoppio comporta il rischio di ustioni dovuto al contatto con superfici calde e, in casi rari ma possibili, di un incendio alimentato dal carburante. Provvedimenti per limitare il rischio non rimuovere le protezioni delle parti calde (marmitta, motore); verificare periodicamente l’integrità del serbatoio e del circuito di alimentazione; utilizzare guanti resistenti al calore e idoneo abbigliamento che copra parti estese del corpo; disporre sempre di un estintore efficiente nelle immediate vicinanze dell’utilizzatore

35 TAGLIAERBA Macchina equipaggiata di uno più fili flessibili non metallici , o altri elementi simili, rotanti liberamente su un perno, destinata a tagliare l’erba, le erbacce, o altra vegetazione non legnosa. La norma tecnica non solo individua i requisiti di sicurezza di queste macchine, ma stabilisce che, se un tagliaerba può essere attrezzato come un decespugliatore, la macchina risultante deve essere conforme ai requisiti previsti per il decespugliatore e viceversa.

36 TAGLIAERBA- VALUTAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI
Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe Calore, fiamme, esplosione Possibile Grave Notevole Inalazione di polveri e fibre Vibrazioni Modesta Accettabile Punture, tagli e abrasioni Urti, colpi, impatti e compressioni

37 PROCEDURE PER RIDURRE I RISCHI
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza (Art. 71 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE" (Art. 70 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) L'attrezzatura deve essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (Art. 70 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) Prima di utilizzare la macchina assicurarsi della sua perfetta efficienza, nonché dell'eliminazione di qualsiasi condizione pericolosa

38 PROCEDURE PER RIDURRE I RISCHI
Verificare la funzionalità dei comandi del tagliaerba Verificare il corretto fissaggio delle lame dentate del tagliaerba Verificare l'efficienza delle protezioni agli organi di trasmissione del tagliaerba (Allegato V, Parte I, Punto 6 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

39 DPI In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi: RISCHI EVIDENZIATI DPI DESCRIZIONE RIF.NORMATIVO Impigliamento, presa e trascinamento Tuta di protezione Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione /taglio/ perforazione Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII - punti 3, 4 n.7 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 UNI EN 340(2004) Indumenti di protezione. Requisiti generali Lesioni per caduta di materiali movimentati Scarpe antinfortunistiche Puntale rinforzato in acciaio contro schiacciamento/abrasioni/perforazione/ferite degli arti inferiori e suola antiscivolo e per salvaguardare la caviglia da distorsioni Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII - punti 3, 4 n.6 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 UNI EN ISO (2008) Dispositivi di protezione individuale – Metodi di prova per calzature Lesioni per contatto con organi mobili durante l’uso Guanti in crosta Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione/taglio/ perforazione delle mani Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII - punti 3, 4 n.5 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 UNI EN 388 (2004) Guanti di protezione contro rischi meccanici Inalazione di polveri e fibre Mascherina antipolvere FFP2 Mascherina per la protezione di polveri a media tossicità, fibre e aerosol a base acquosa di materiale particellare >= 0,02 micron. Art 75 – 77 – 78 , Allegato VIII-punto 3, 4 n.4 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 UNI EN 149 (2003) Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Semimaschera filtrante contro particelle - Requisiti, prove, marcatura. Proiezione di schegge Occhiali di protezione Con lente unica panoramica in policarbonato trattati anti graffio, con protezione laterale Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.2 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 UNI EN 166 (2004) Protezione personale degli occhi - Specifiche.


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