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Prova d'autore per un nuovo WELFARE

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Presentazione sul tema: "Prova d'autore per un nuovo WELFARE"— Transcript della presentazione:

1 Prova d'autore per un nuovo WELFARE
La Salute vicino a Casa La Casa della Salute Terre e Fiumi Prova d'autore per un nuovo WELFARE 1 1

2 PREMESSA “L’insufficiente coerenza e coordinamento nell’erogazione delle cure è sicuramente la principale causa della inadeguata risposta ai bisogni della popolazione” (indagine OCSE 2007) L’incremento dei soggetti affetti da patologie croniche rende indispensabile il rafforzamento delle cure primarie e l’integrazione fra i professionisti del territorio (sanitari e sociali) e gli specialisti ospedalieri OGGI più che in passato vi è la necessità di operare strategie per rispondere ai bisogni di salute contenendo i costi, garantire efficacia, appropriatezza sicurezza e sostenibilità del sistema

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4 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE
EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Le Case della Salute Rappresentano il completamento di un percorso progettuale che racchiude tutti gli elementi utili alla realizzazione di una rete per facilitare l’accesso ai servizi di assistenza territoriale: 1. Intercettazione della domanda 2. Continuità delle cure 3. Gestione della cronicità Emilia Romagna ha emanato la DGR 291/2010; in corso le nuove riflessioni. Non sono modelli standardizzabili. Dipendono dalla storia (spesso riconversioni di ospedali), dal tipo di territorio, dalla “carta d’identità” della popolazione. LA MEDICINA DI INIZIATIVA IL SELF MANAGEMENT 4 4

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6 La Casa della Salute possibile protagonista di un nuovo welfare
- è pienamente visibile ed inserita nella comunità - è accogliente ed attenta ai bisogni - offre un intervento multi-professionale - realizza l'integrazione socio-sanitaria - sostituisce il paradigma dell'attesa con quello dell'iniziativa - attua processi fondati sul protagonismo del paziente - non si limita ad un intervento riparatorio e di tamponamento ma attiva tutte le risorse - non è autoreferenziale ma attua una funzione di “maternage “ verso la comunità 6

7 La Casa della Salute come evoluzione della Medicina del Territorio
Costituzione di Team Integrati: professionisti sanitari che condividono intenti tramite la realizzazione di un approccio di continuità assistenziale e centrato sul paziente Passaggio da un sistema ospedale-centrico ad uno territorio-centrico Parole Chiave prevenzione/stili di vita intercettazione/supporto fragilità cronicità (PDTA) integrazione dei professionisti del sociale e del sanitario 7

8 La Casa della Salute come luogo della partecipazione del cittadino
Non più solo utente, ma cittadino competente, agente della propria salute, individuale e collettiva, attraverso l'attivazione di momenti di confronto finalizzati alla definizione degli obiettivi di salute e alla valutazione dei risultati ottenuti, sostenendo anche il ruolo dei caregivers 8

9 AZIENDA USL FERRARA Abitanti: n. 354.073 Distretti: n. 3
Nuclei di Cure Primarie: n. 13 Medici di Medicina Generale: n. 268 Medici Pediatri di Libera Scelta: n. 39 Medicine di Gruppo: n. 16 (34% degli assistiti) Pediatrie di Gruppo: n. 2 Ospedali di Comunità: n. 2 Case della Salute funzionanti: n. 6 CdS Codigoro abitanti n CdS Portomaggiore-Ostellato abitanti n (+ Argenta) CdS “Terre e Fiumi” Copparo abitanti n CdS Pontelagoscuro - CdS Cittadella S. Rocco abitanti n CdS Comacchio abitanti n Case della Salute programmate: n. 1 CdS Bondeno abitanti n 9 9 9

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11 LE CASE DELLA SALUTE osco osco CdS Terre e Fiumi CdS Pontelagoscuro
CdS Codigoro CdS Cittadella S.Rocco CdS Comacchio CdS Portomaggiore Ostellato osco

12 Conoscenza della Comunità
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Conoscenza della Comunità 6 comuni in unione (unione terre e fiumi con sede in Copparo), abitanti, zona di pianura, attività agricola, artigianato ed imprenditorialità scarse, 1 Casa della Salute NCP 28 medici di medicina generale, 2 associazioni in rete, 2 medicine di gruppo, una pediatria di gruppo e mantenimento degli ambulatori pediatrici sul territorio, 3 punti di guardia medica, 1 ambulatorio di Nucleo h12 per le piccole urgenze ambulatoriali dentro la Casa della Salute, che garantisce assistenza dalle 8 alle 20 nei giorni feriali gestito in turni da 26 medici di medicina generale, una degenza territoriale (OsCo) gestita da personale infermieristico oss e da 8 mmg 13 13 13 13

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16 Attivazione ambulatorio di Nucleo di Cure Primarie H12 presso il Presidio S. Giuseppe con lo scopo di garantire la continuità assistenziale per le urgenze ambulatoriali e la presa in carico dei pazienti con patologie croniche facilitandone i percorsi assistenziali. Il servizio è attivo tutti i giorni feriali dalle 8 alle 20 con la presenza continuativa di un medico di Medicina generale e un infermiere. Presso l’ambulatorio di Cure Primarie di Copparo si alternano 29 MMG (su 31) del Nucleo di Cure Primarie di Copparo associati in rete e 6 infermieri. La cartella informatizzata dei MMG attarverso il Portale SOLE garantisce la rete informatica presso la sede di Nucleo Prosegue formazione NOA e PDTA Anno 2010

17 Anno 2011 Partecipazione all’ Ambulatorio H12 di 29 MMG su 31
Implementazione cartella infermieristica cartacea basata (Gordon) Predisposizione di una scheda informatizzata trasmessa in modalita’ elettronica sul sistema GESI della specialistica per valutazione infermieristica inviata ai MMG nella cartella informatizzata Realizzazione di AUDIT su tematiche organizzative e assistenziali - MMG, Infermiere, Specialista Ambulatoriale e Ospedaliero - MMG, Infermiere, Medici e Infermieri 118 Attivazioni di percorsi per i pazienti cronici avvio progetto diabete (NOA) Predisposizioni di protocolli con PPS Formazione sulla cronicita’ Attivazione di un sistema di monitoraggio dell’attività Anno 2011

18 Anno 2012 dall’Ambulatorio di Nucleo alla Casa della Salute

19 Lo sviluppo della Casa della Salute
Anno Lo sviluppo della Casa della Salute

20 Tipologia servizi erogati
Punto Unico di Accesso integrato Socio-Sanitario (PUA) Medicina Generale: Tipologia attività n. pazienti anno 2016 Ambulatorio H12 di Nucleo 10.916 Piccola traumatologia (percorso radiologia/ortopedia) 625 Progetti di medicina d’iniziativa (carta del rischio CV) 196 Presa in carico di patologie croniche (diabete e BPCO) 195

21 Ambulatorio Infermieristico:
Tipologia attività n. pazienti anno 2016 Utenti 2637 Prestazioni infermieristiche 3317 Medicazioni 1803 Monitoraggio progetti patologie croniche 123 Progetti condivisi con altri servizi (DSM – ambulatorio disturbi di ansia) 30 Educazione sanitaria 162 Continuità Assistenziale (ambulatorio e sede di Guardia Medica): Tipologia attività n. prestazioni anno 2016 Visite domiciliari 3.118 Visite ambulatoriali 3.383

22 Pediatria di Libera Scelta in Associazione:
Tipologia attività n. bambini vaccinati 0-6 anni anno 2016 Pediatria di Gruppo con progetto in gestione delle vaccinazioni pediatriche 1.234 Ambulatorio Infermieristico Pediatrico: Tipologia attività n. prestazioni anno 2016 Prelievi 96 Tamponi orofaringei 220 Campioni urina (sacchetto ai neonati) 148 Terapie parenterali (enantone, antibiotici) 36 Informazioni, consigli, edicazione sanitaria… 483 Informazioni telefoniche 384 23

23 Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.)
Tipologia attività n. pazienti anno 2016 Livello 1 325 Livello 2 76 Livello 3 40 Sportello Unico (Cup, scelta/revoca…): Tipologia attività n. prestazioni anno 2016 Prenotazioni 16.080 Scelte/revoca 5.160 Esenzioni 3.840 Altre attività 1.200

24 Poliambulatorio con Punto di Accoglienza (PDA) Poliambulatorio:
Tipologia attività Neurologia Oculistica (interventi ambulatoriali) Oculistica (altre prestazioni) Odontoiatria/Ortodonzia Ortopedia Ostetricia e Ginecologia (Consultorio) Pap-test spontaneo Pap-test screening Pneumologia Radiologia Reumatologia Urologia Tipologia attività Cardiologia Chirurgia Generale Chirurgia Vascolare (ecodoppler) Dermatologia Dietologia Geriatria Laboratorio Analisi Endocrinologia (visita + ecografia) Oncoematologia Medicina Sportiva Nefrologia (visite + dialisi)

25 PSICHIATRIA ADULTI n. 460 pazienti in carico
UONPIA n. 436 pazienti in carico DSM-DP n. 104 pazienti in carico tossicodipendenti SERT n. 56 pazienti in carico centro alcologico n. 60 pazienti in carico centro antifumo Ambulatorio UVG e UVM Ambulatorio Servizio di Sanità Pubblica Ambulatorio Sorveglianza Sanitaria Medicina del Lavoro (Psal) Medicina Legale (Commissioni Invalidi Civili) Ambulatorio Veterinario Territoriale Magazzino Farmaceutico con distribuzione diretta farmaci per patologie croniche Punto di consulenza educativa genitoriale in integrazione con i Servizi educativi del Comune Sedi di Associazioni di Volontariato: Avis, Auser, Anteas, A.Di.Co, Ado, Ant 26

26 Ospedale di Comunità Osco
Degenza territoriale con n. 20 posti letto (n. 229 ricoveri anno 2016) Team multiprofessionale 9 MMG 1 Responsabile Organizzativo Infermieristico 8 infermieri 11 OSS … medici specialisti, fisioterapisti, assistente sociale ….

27 “Ospedale di Comunità”
L’Os.Co. è una struttura di degenza territoriale, inserita nella rete dei servizi distrettuali, a forte gestione infermieristica, che prevede la presenza di infermieri e operatori sociosanitari 24 ore su 24, con assistenza medica garantita dai Medici di Medicina Generale e dai Medici della Continuità assistenziale, con il supporto degli specialisti. 28

28 L’unità di ricovero Os. Co
L’unità di ricovero Os.Co. è posta sotto la responsabilità del Direttore del Dipartimento delle Cure Primarie (DCP). La responsabilità clinica del paziente è affidata al medico di medicina generale La responsabilità organizzativa è affidata al personale infermieristico, che gestisce direttamente il paziente assumendo come modello il case-management. 29

29 Pazienti caratterizzati da relativa stabilità clinica e da
necessità assistenziali medio elevate, che richiedono Monitoraggio permanente in regime residenziale (ad esempio modificazione della terapia, fasi di scompenso non grave, fase post-dimissione in assenza di possibilità temporanea di adeguato supporto terapeutico o assistenziale domiciliare). 30

30 MODELLO ORGANIZZATIVO ASSISTENZIALE
Il MMG è presente in struttura in modo programmato dal lunedì al sabato con accessi di circa 2 ore complessive nel corso della giornata; i turni di presenza per medico sono organizzati con una cadenza settimanale Durante l’assenza del MMG in caso di richiesta di intervento in emergenza-urgenza sono possibili due opzioni: 1. chiamata al MMG in turno su Os.Co. (reperibilità telefonica 8-20), 2. chiamata dell’emergenza territoriale 118 Nelle ore notturne, festivi e prefestivi e altri concordati è previsto l’intervento del Medico di Continuita’ Assistenziale secondo gli accordi vigenti. 31

31 Risultati a seguito dell’attivazione
della Casa della Salute “Terre e Fiumi”

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33 Trend dei ricoveri ospedalieri a seguito dell’attivazione
della Casa della Salute “Terre e Fiumi”

34 Trend dei ricoveri ospedalieri ripetuti dopo implementazione
della Casa della Salute “Terre e Fiumi”

35 Impatto della Casa della Salute
Tasso standardizzato di ospedalizzazione per patologie croniche *1.000 residenti (somma di BPCO, scompenso cardiaco e diabete Azienda USL 2011 2014 Impatto della Casa della Salute Ferrara NCP con CdS (Copparo) 3,9 3,5 -0,10 ricoveri ogni assistiti Altri NCP senza CdS 3,6 3,3 36

36 Accessi NON URGENTI al Pronto Soccorso *1.000 residenti
Azienda USL 2011 2014 Impatto della Casa della Salute Ferrara NCP con CdS (Copparo) 28,1 13,1 -4,5 accessi ogni assistiti Altri NCP senza CdS 32,1 21,6 Si riferisce agli accessi avvenuti nelle ore diurne dei giorni feriali e che hanno avuto come esito la dimissione al domicilio 37

37 DEL NOSTRO MODELLO di CASA della SALUTE
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitari Locale di Ferrara SERVIZIO SANITARIO REALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara 3 ASPETTI RILEVANTI DEL NOSTRO MODELLO di CASA della SALUTE NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI (CABINA DI REGIA della CdS presenza stabile di 1 rappresentante dei Cittadini, ) NUOVI RUOLI DEI PROFESSIONISTI E LAVORO IN TEAM (GRUPPO CASI COMPLESSI, OsCo ….) APPROCCIO ALLA PERSONA E AI SUO BISOGNI, NON STRETTAMENTE SANITARI (CAMMINATE, GUIDA PARTECIPATA, INCONTRI CON LA COMUNITA') 38 38 38 38 38

38 ESEMPLIFICAZIONE DI EFFICIENZA PER IL CITTADINO IN CASO DI BISOGNO COMPLESSO
MMG CUP Specialista MMG CUP 1 2 3 4 5 6 CUP Specialista MMG TAPPE 6 7 8 ? = Bisogno MMG CUP Specialista PDA Specialisti TAPPE 1 2 3 3 = Considerando che ogni tappa significa spostamenti, tempo impegnato ed eventuali disagi

39 Aspetti principali della Casa della Salute
Accoglienza e orientamento ai servizi sanitari, sociosanitari e assistenziali Assistenza sanitaria per problemi ambulatoriali urgenti Possibilità di completare i principali percorsi diagnostici che non necessitano di ricorso all’ospedale Gestione delle patologie croniche, attraverso l’integrazione dell’assistenza primaria coi servizi specialistici presenti.

40 Impostazione delle linee di servizio nella Casa della Salute

41 Strumenti relativi all’organizzazione chiara definizione delle responsabilità
• Afferenza al DCP: la casa della salute e gestita dal DCP che coordina le attivita erogate e cura le interfacce con gli altri Dipartimenti • Mmg coordinatore del nucleo responsabile del governo clinico • Le relazioni organizzative tra i diversi setting assistenziali sono presidiate dall’infermiere (care manager) • I “percorsi assistenziali” definiti dai professionisti (le reti cliniche) sono agiti all’interno della rete organizzativa (disease management).

42 Modello assistenziale: i ruoli professionali nel PDTA
MMG Responsabile clinico del team e del assistito con funzione di supervisione e orientamento delle attività del team verso obiettivi condivisi e misurabili Un MMG assume la funzione di coordinatore INFERMIERE Ha autonomia e responsabilità su funzioni specifiche alla gestione assistenziale del paziente sulla base del protocollo operativo condiviso Attua il supporto all’autocura attraverso interventi di counselling e di educazione con rinforzo delle informazioni relative agli stili di vita, alla terapia… 43

43 PDTA della BPCO Ha l’obiettivo di raccogliere dati di prevalenza sulla BPCO nel territorio dell’ NCP di Copparo e di attuare il monitoraggio sulla patologia eventualmente riscontrata e di attuare progetti di educazione sanitaria ai pazienti. La prima fase del progetto ha preso avvio nel mese di marzo 2012. Individuazione tra i pazienti fumatori >40aa. di soggetti a rischio di sviluppare malattia e gestione di 1° e 2° livello, secondo linee guida GOLD.

44 PDTA della BPCO Sono stati realizzati:
AUDIT MMG, Infermiere, Specialista Ambulatoriale e Ospedaliero Formazione integrata sulla BPCO Formazione agli infermieri sull’attività di counseling Un sistema di monitoraggio dell’attività Questionario sulla qualità percepita dagli utenti Focus organizzativo con gli operatori coinvolti

45 Ruolo del MMG responsabile clinico
Identificazione assistiti idonei Compilazione check list + impegnativa Comunicazione all’infermiera di Nucleo Stadiazione dell’assistito elisa mazzini 46

46 RUOLO DELL’INFERMIERE
Chiamata attiva dell’assistito Compilazione scheda infermieristica Esecuzione spirometria, pulsossimetria Trasmissione dei dati al mmg attraverso una scheda informatizzata Gestione integrata MMG e infermiere STADIO 1 e 2 Programmazione percorsi educativi e follow up STADIO 3 e 4 Percorso con lo specialista (appuntamenti in agenda dedicata) elisa mazzini 47

47 Gestione integrata del paziente con BPCO in ambulatorio H12
Spirolab III in H12 48 48

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49 e trattamenti prevenzione
La MRC in un database Specialistico Regionale: Progetto PIRP Progetto a carattere prevalentemente clinico assistenziale composto da una fase formativa ed una attuativa. Gli obiettivi principali sono la riduzione della progressione della MRC e la prevenzione delle complicanze cardiovascolari - E’ sostenuto dall’Assessorato alla Sanità della Regione ER - Coinvolge tutte le strutture nefrologiche della Regione = 5750 pazienti 10 20 30 40 50 60 % Femmine Maschi CKD 1 CKD 2 CKD 3 CKD 4 CKD 5 Il riferimento ai centri specialistici in stadi tardivi (4°,5°) riduce le possibilità di effettuare strategie e trattamenti prevenzione - Non in grado di modificare il comportamento delle cure primarie ( Diagnosi precoce e LATE TO REFERRAL) 50 50

50 Oggi abbiamo 6712 pazienti con GFR calcolato (inzio 772)
Considerazioni sull’ attività di Screening Oggi abbiamo 6712 pazienti con GFR calcolato (inzio 772) I risultati ottenuti dimostrano che le cure primarie sono il driver vincente per fare diagnosi precoce di MRC: 10 20 30 40 50 60 % Femmine Maschi CKD 1 CKD 2 CKD 3 CKD 4 CKD 5 = 5750 pazienti Pro.Co.Re. 51

51 Pazienti con IR Riconosciuta
Tutto il sommerso dell’IRP Pazienti con IR Riconosciuta Possibilità di agire sui fattori modificabili della progressione, nonché sulla comparsa ed evoluzione delle co-morbidità Pazienti con IR non riconosciuta: Accelerazione della perdita irreversibile della funzione renale, maggiore incidenza e gravità di comorbidità

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54 Messaggi Chiave Identificare gli assistiti a rischio di diabete
Applicare regolarmente il Protocollo G.I. Identificare SUBITO i Diabetici non a target. Valutare il Rischio CV negli assistiti con diabete. Attivare percorsi educativi per la consapevolezza e l’autogestione del diabete.

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56 PDTA basato su linee guida RER
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara PDTA basato su linee guida RER Costruzione del percorso da parte del team integrato MMG CARDIOLOGO INFERMIERE Costruzione del Registro di patologie dello Scompenso 57 57

57 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE
EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara FASI DEL PERCORSO Identificazione, arruolamento e invio dei pazienti da parte dei MMG al Punto di Accoglienza con impegnativa specificando PERCORSO SCOMPENSO Programmazione della prima visita da parte dell'infermiere del PDA nell'agenda dedicata Esecuzione della 1° Visita specialistica con inquadramento congiunto cardiologo e infermiere ed elaborazione del PIANO di CURA INDIVIDUALE dove sono definiti gli OBIETTIVI a breve, medio e lungo termine 58 58

58 Programmazione presso l'ambulatorio infermieristico
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Trasmissione del Referto Specialistico e dell'Accertamento Infermieristico al medico curante in modalità SOLE Programmazione degli appuntamenti per le visite e gli accertamenti prescritti dal cardiologo da parte dell'infermiere Programmazione presso l'ambulatorio infermieristico degli interventi di educazione sanitaria e di counselling e dei follow up telefonici 59 59

59 Promuovere stili corretti di vita (DIETA, FUMO, ATTIVITA' FISICA)
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara L'Attività di COUNSELLING ha l'obiettivo di aumentare la assunzione di RESPONSABILITÀ DA PARTE DEL PAZIENTE nella gestione della propria malattia Accertarsi che il paziente abbia compreso l'importanza di monitorare il Peso, la Pressione Arteriosa e la comparsa di Edemi Declivi Spiegare come e perché contattare l'Ambulatorio dello Scompenso, l'importanza di non auto-sospendersi la terapia Attuare interventi di Educazione sanitaria sui Fattori di Rischio (fumo,obesità, sedentarieta'). Promuovere stili corretti di vita (DIETA, FUMO, ATTIVITA' FISICA) Educare alla corretta assunzione dei farmaci e loro gestione. 60 60

60 La Chiamata attiva telefonica
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara La Chiamata attiva telefonica ha l'obiettivo di monitorare periodicamente l'utente Sulla sintomatologia soggettiva Sulla assunzione dei farmaci Sulla capacità di svolgere le attività quotidiane Sulla modificazione della qualità del riposo notturno Sulla modificazione del peso corporeo 61 61

61 62 62 62 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA
Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara 62 62 62

62 Obiettivo del PROTOCOLLO
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Obiettivo del PROTOCOLLO CASI COMPLESSI COSTRUIRE un sistema formale e stabile di condivisione della presa in carico delle situazioni valutate complesse dal punto di vista sociale e sanitario 63 Conforti Patrizia 63 63

63 - Presenza STABILE dei servizi sociali
SVILUPPO CONCRETO dell'integrazione sociale-sanitaria e creazione di fiducia e alleanza tra gli attori coinvolti - Integrazione multi servizio CON - RIORGANIZZAZIONE DEI FLUSSI ASSISTENZIALI - Presenza STABILE dei servizi sociali - Presenza dei Medici di Medicina Generale - Creazione di un clima di rispetto e fiducia -Interventi centrati sulle persone e non sulle malattie - Lavoro centrato sulle competenze e non sulle professioni - Formazione mirata alle competenze di “sistema” e non solo su quelle della professione 64 64 64

64 INSIEME L’ idea Nell’anno 2015 è stato avviato un
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara L’ idea Nell’anno 2015 è stato avviato un processo di partecipazione attiva dei cittadini per accorciare le distanze tra la Comunità e la Casa della Salute La Casa della Salute come luogo della Comunità Uno spazio comune in cui chiedere e raccogliere proposte per : INSIEME Riprogettare Promuovere Fare Valutare 65 65 65

65 ERVIZIO SANITARIO REGIONALE
EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara La partecipazione della Comunità, delle Associazioni di cittadini, degli Amministratori L’ esperienza partecipativa ha visto protagonisti: Operatori, Cittadini, Rappresentanti delle Associazioni di Volontariato, i Comitati Consultivi Misti, UniBo 66 66 66

66 Le tappe 10 giugno 2015 è nata l’iniziativa
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Le tappe 10 giugno 2015 è nata l’iniziativa “La Casa della Salute Terre e Fiumi incontra i cittadini” È stata illustrata la Casa della Salute E’ stato lanciato il progetto della Guida Partecipata alla Casa della Salute E’ stato consegnato ai presenti un questionario sui temi da approfondire (indagine conoscitiva durata tutta l’estate) 67 67 67

67 LA CASA DELLA SALUTE “Terre e Fiumi”
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara LA CASA DELLA SALUTE “Terre e Fiumi” INCONTRA I CITTADINI 1 settembre 2015 Incontro con le Associazioni di Volontariato locali e Comitati Consultivi Misti CHI SIAMO e COSA POSSIAMO FARE INSIEME 9 settembre 2015 Incontro per costruzione gruppo di lavoro sulla Guida ai Servizi della Casa della Salute e coinvolgimento sulle iniziative del Settembre Copparese e sui Gruppi di Cammino 68 68 68

68 26-27-28 2015 Settembre Copparese
Incontri pubblici nella Casa della Salute sui temi: pericolo, rischio, sicurezza e prevenzione dell'incendio educare al primo soccorso La camminata della salute e pranzo di comunità cittadini, operatori, amministratori, volontariato 69 69 69

69 Il Servizio Dipendenze si presenta Associazioni di volontariato
15 ottobre 2015 Il Servizio Dipendenze si presenta Associazioni di volontariato a sostegno alle ludopatie La prevenzione e il benessere: la vaccinazione antinfluenzale 26 ottobre 2015 Presentazione della CdS Terre e Fiumi a rappresentanze sindacali degli Agricoltori e Associazione Artigiani dell’Unione dei 6 Comuni 26 novembre 2015 Presentazione e apertura mostra fotografica ”Dipendenze Quotidiane” Presentazione dell'Ospedale di Comunità OsCo nella sua forma di degenza territoriale 70 70 70

70 Gruppi di Cammino Casa della Salute “Terre e Fiumi” Dal 9 di giugno 2015 tutti i martedì, si sono svolte le camminate di gruppo, i partecipanti in media dai 12 ai 15 fra cittadini e operatori AUSL 71 71 71

71 I Cittadini hanno trovato un
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Sono state realizzate camminate di circa 6/8 Km lungo le ciclabili del copparese e in rappresentanza di eventi a valenza sociale dei comuni dell'Unione e altro. I Cittadini hanno trovato un appuntamento settimanale “con la loro Salute” occasione di incontro e socializzazione con gli operatori Il Gruppo di Cammino … nell’ambito delle iniziative dell’Ottobre rosa 72 72 72

72 con guida (ville, parchi ) e incontri con esperti
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Al programma delle camminate si sono affiancate uscite in bicicletta, visite alle “delizie del territorio” con guida (ville, parchi ) e incontri con esperti sulla alimentazione e corretti stili di vita 73 73 73

73 La Guida partecipata ai Servizi della Casa della Salute
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara La Guida partecipata ai Servizi della Casa della Salute I Cittadini…in Casa ☼ GRUPPO DI LAVORO coordinato dall'Ufficio Relazioni col Pubblico ☼ 5 incontri ☼ Stesura definitiva ☼ Validazione 8/02/2016 74 74 74

74 la prima pagina.... 75 Componenti del gruppo di lavoro:
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara la prima pagina.... Componenti del gruppo di lavoro: Bianchi Paola, cittadino Bonazza Marinella, operatore Conforti Patrizia, operatore Croci Annalisa, operatore Ghedini Giuseppe, CCM Mazzoni Paola, operatore Montanari Emanuela, operatore Occhiali Rosella, operatore Pezzoli Elisabetta CCM Vecchiatini Lara, operatore Zamboni Andrea, MMG Zecchi Enza, operatore Guida ai Servizi 75 75 75

75 Ma potenziali consiglieri, collaboratori, portatori d'interesse …..
I cittadini non sono solo utenti Ma potenziali consiglieri, collaboratori, portatori d'interesse ….. 76 76

76 La Salute non è solo Sanità
BEN-ESSERE BENE COMUNE PERSONA COMUNITA’ IDENTITA’ RECIPROCITA’ PARTECIPAZIONE 77 77 77 77


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