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Digital Media in Italia 2006/09/13

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Presentazione sul tema: "Digital Media in Italia 2006/09/13"— Transcript della presentazione:

1 Digital Media in Italia 2006/09/13
Proposta di azioni per dare all'Italia una posizione leader nei “digital media” Digital Media in Italia 2006/09/13 2006/09/13 dmin.it - presentazione

2 Che cos’è la proposta dmin.it
Una proposta per massimizzare la circolazione dei digital media Realizzando i benefici insiti nel processo di convergenza digitale Facendo dell’Italia un paese di riferimento nel settore Propone tre aree di intervento servizi di rete a larga banda servizi di distribuzione e consumo di contenuti servizi di pagamento online. NB: "digital media" sono contenuti espressi mediante tecniche numeriche, trasportabili su reti numeriche ed elaborabili con dispositivi programmabili 2006/09/13 dmin.it - presentazione

3 I principi ispiratori della proposta
Preservare una corretta dinamica della concorrenza nei mercati in cui operano i fornitori di servizi, di contenuti e di sistemi di pagamento, che devono mantenere ampia libertà nell’adottare le soluzioni tecnologiche più consone allo sviluppo dei loro business Facilitare la più ampia fruizione di contenuti e servizi da parte di tutti i cittadini attraverso opportuni criteri di accesso e interoperabilità e con la tutela di adeguati strumenti normativi e concertativi. 2006/09/13 dmin.it - presentazione

4 Il contesto della proposta
I digital media offrono una quantità di vantaggi Le tecniche numeriche modificano sostanzialmente i ruoli e le modalità operative tradizionali delle catene Utilità degli interventi normativi e regolamentari ma finora c’è stata solo la rincorsa all’evoluzione di altri fattori Finora sono falliti i tentativi di innovare le catene del valore Oggi si tende a mantenere inalterate le catene del valore tradizionali con tecniche di "controllo" basate su tecnologie proprietarie Il fenomeno complessivo è amplificato e rafforzato dalle dimensioni globali della rete Internet. 2006/09/13 dmin.it - presentazione

5 dmin.it - presentazione
Necessità di agire In questo scenario globale le realtà economiche italiane del settore non hanno la forza di emergere Di conseguenza alcuni tratti culturali nazionali sono destinati ad essere oscurati da fenomeni esogeni Serve una politica nazionale del settore che individui uno spazio di iniziativa italiana L’azione politica non può contrapporsi alle forze di mercato e trattati internazionali dmin.it propone azioni che introducono la possibilità di dare spazio alla cultura ed ai contenuti italiani consentono ai consumatori di evitare gli aspetti negativi di un rapporto rigidamente vincolato da pochi fornitori globali di servizi 2006/09/13 dmin.it - presentazione

6 Le catene del valore per i "non digital media"
Per far giungere i contenuti creati da un autore ad un utente finale è necessario un modello di business – concretizzato in una “catena del valore” In ogni catena del valore si ritrovano delle funzioni base: gli autori ed i consumatori agli "estremi“ e gli intermediari che operano tra gli estremi 2006/09/13 dmin.it - presentazione

7 Cosa cambia con i digital media
Dispositivi elettronici per acquisire contenuti digitali di qualità e PC/software permettono a chiunque dotato di produrre opere pronte ad andare sul mercato con costi bassissimi Le reti permettono ad autori/produttori/editori di raggiungere milioni di consumatori con costi di distribuzione minimi favorendo nuovi fenomeni di consumo come quello della Long Tail Combinando opportunamente reti, digital media ed infrastrutture hardware e software si generano nuove forme di intermediazione Così forme tradizionali di intermediazione tendono a scomparire spingendo gli intermediari ad espandere il loro ruolo ad altre funzioni nella catena del valore. 2006/09/13 dmin.it - presentazione

8 Entra il Digital Rights Management/1
L'uso di tecnologie DRM di protezione proprietarie permette di realizzare catene del valore dei digital media pressoché identiche alla catene del valore tradizionali Si inducono alterazioni nell’ecosistema di business: Si crea un legame univoco e indissolubile fra contenuto e la tecnologia richiesta per la sua fruizione Si introducono alti costi Di distribuzione per autori/produttori per la necessità di preparare contenuti per sistemi DRM diversi Di piattaforma elevati, per l’assenza di standard industrialmente accettati Di acquisizione e mantenimento del cliente per chi controlla la parte finale della catena del valore 2006/09/13 dmin.it - presentazione

9 Entra il Digital Rights Management/2
Si inducono alterazioni nell’ecosistema di business (cont.): Chi controlla con un sistema DRM proprietario può condizionare sia gli stadi a monte sia quelli a valle della catena del valore Il DRM di protezione proprietario può influenzare negativamente l'utente finale: Limitazione nell’uso del contenuto: il DRM di protezione "impedisce" certe azioni lecite per l'utente; Penalizzazione economica: l’utente non può sentire/vedere un contenuto, legittimamente acquisito, su un dispositivo diverso da quello previsto dal fornitore; Filtraggio nei fatti della distribuzione dei contenut: può non essere consentito il passaggio su alcune piattaforme; Costo di apparati: per avere un'ampia scelta di contenuti l’utente deve dotarsi di più apparati; Frustrazione ed incertezza che induce rallentamento nell’adozione di nuove tecnologie 2006/09/13 dmin.it - presentazione

10 L’impatto sull’Italia
Un DRM proprietario fornisce, a chi lo detiene, uno strumento di controllo sulla catena del valore di potenza mai prima sperimentata Il DRM di protezione proprietario può essere utilizzato per creare pochissime entità commerciali, tendenzialmente su scala globale con la possibilità di monopolizzare i processi di autorizzazione a trattare contenuti premium Il ruolo dell'autore, con poche eccezioni, è marginalizzato e relegato a "work for hire" perché l’autore non avrà altra possibilità all’infuori di quella di affidarsi a pochi giganti mondiali della distribuzione L'utente finale rischia di non poter accedere liberamente alle fonti di propria scelta per soddisfare il proprio desiderio di pluralismo culturale I "walled garden" rendono obbligate/limitate, le scelte dei consumatori generando strozzature lungo la catena del valore I protrarsi di questi fenomeni nel medio e lungo periodo può marginalizzare il ruolo del nostro Paese in questo mercato 2006/09/13 dmin.it - presentazione

11 Lo scopo della proposta
L’obiettivo della proposta è di creare le condizioni per lo sviluppo di soluzioni capaci di coniugare il desiderio di comunicare senza vincoli con quello di informare ed essere informati senza vincoli Chi troverà queste soluzioni potrà godere di vantaggi competitivi rilevanti, di cui beneficerà anche il suo “sistema-paese” Paesi con grandi mercati potranno esplorare tutte le opzioni L’Italia deve limitarsi ad un numero limitato di direzioni promettenti, per guadagnarsi una posizione vantaggiosa nel mondo in evoluzione del business digitale 2006/09/13 dmin.it - presentazione

12 I fondamenti della proposta
La proposta dmin.it, richiede la azioni in tre diverse aree: La massima apertura delle tecnologie per la gestione dei diritti dei digital media; La massima apertura delle reti La massima apertura dei sistemi di pagamento. Per i fornitori dei diversi servizi, la proposta si fonda su due principi: mantenere la libertà di adottare le soluzioni tecnologiche che reputano consone alle specifiche offerte di contenuti di servizi di rete, e di sistemi di pagamento garantire un’offerta minima di interoperabilità agli utenti dei loro servizi che la richiedano L'imprenditore può utilizzare sia forme interoperabili sia forme proprietarie ed interoperabili nella fornitura di servizi di contenut, di rete e di pagamento, Il consumatore ha la possibilità di accedere a tali servizi, e di fruire di qualsiasi contenuto del mondo digitale in modo semplice ed economico 2006/09/13 dmin.it - presentazione

13 dmin.it - presentazione
I vantaggi dell’iDRM diventa più facile soddisfare il desiderio di consumo dell’utente finale può accedere ad una gran varietà di contenuti e servizi usando gli stessi dispositivi, con l’effetto di amplificare le potenzialità di consumo dei contenuti; diminuisce l’incentivo all’uso di contenuti ottenuti in modo non legale con un singolo dispositivo si può accedere a qualsiasi contenuto si possono costruire catene del valore non “bloccanti” il controllo dei diritti viene esercitato in maniera rigorosa ma flessibile ed equo con tecnologie iDRM; si abbassa la soglia d’ingresso alle catene del valore si favorisce l’attività creativa degli autori e l’innovazione di business, (nuovi intermediari che si agganciano alle catene del valore introducendo nuove funzionalità); abilita il massimo riutilizzo del contenuti e dei media digitali permette la scomposizione/ricomposizione e l’aggregazione/integrazione per costruire nuovi prodotti e opere derivate 2006/09/13 dmin.it - presentazione

14 Caso 1: DTT, contenuti pay
Soggetti principali: A, telespettatore in possesso di un dispositivo in grado di ricevere i canali diffusi in broadcast via DTT; B, fornitore/aggregatore di contenuti con diritti in esclusiva sui contenuti x, che intende offrirli su DTT C operatore di rete o aggregatore/fornitore di contenuti presente sul mercato DTT Modalità attraverso cui si realizza il servizio: B “affitta” il servizio di diffusione da C o trova “spazio” nel palinsesto di C I contenuti di B sono gestiti e protetti attraverso iDRM; A accede ai contenuti di B utilizzando un dispositivo interoperabile sul mercato. Condizioni iDRM che permetta tutti i modelli di business (PayTV, PPV, ecc.) Siano presenti sul mercato dispositivi interoperabili 2006/09/13 dmin.it - presentazione

15 Caso 2: Satellite, contenuti pay
I soggetti sono analoghi a quelli del caso DTT: A, telespettatore in possesso di un dispositivo in grado di ricevere i canali diffusi in broadcast via satellite; B, fornitore/aggregatore di contenuti con diritti in esclusiva sui contenuti x, che intende offrirli su satellite, C operatore di rete o aggregatore/fornitore di contenuti presente sul mercato. La modalità operativa sarà: B “affitta” il servizio di diffusione da C o trova “spazio” all’interno del palinsesto di C. I contenuti di B sono gestiti e protetti attraverso il DRM interoperabile aperto; A accede ai contenuti di B utilizzando un device che ha scelto ed acquistato sul mercato tra quelli che garantiscono interoperabilità. Condizioni Come per DTT 2006/09/13 dmin.it - presentazione

16 dmin.it - presentazione
Caso 3: IPTV I soggetti in questo caso saranno: A, sottoscrittore dei servizi di connettività e di IPTV di B B, operatore di rete; C, operatore di rete con diritti in esclusiva sui contenuti x, che eroga ai propri clienti (di cui A non fa parte) in modalità IPTV. Le modalità del servizio inizialmente C chiede interconnessione con l’operatore B per i servizi di IPTV. Una volta realizzata l’interconnessione, il cliente A accede ai contenuti x attraverso le stesse forme e lo stesso device che utilizza quando usufruisce dei contenuti IPTV erogati in proprio da B. In ogni caso la qualità del servizio erogato sarà data dal minimo tra le QoS dei due operatori B e C. Condizioni Il dispositivo utilizzato da A è interoperabile rispetto a qualunque offerta di IPTV 2006/09/13 dmin.it - presentazione

17 dmin.it - presentazione
Caso 4: WebTV/1 Nella sua forma più generica i soggetti sono: A, cliente; B, operatore di rete, di cui A è cliente per i servizi di connettività; C, Content Provider con diritti in esclusiva sui contenuti x; D, operatore di rete, di cui C è cliente. Modalità operative su due lati, tramite “Internet service agnostic” : C può rendere visibili i propri servizi, attraverso indirizzi pubblici e facendo uso di porte TCP standard A è in grado di: indirizzare il servizio WebTV di C (indirizzi IP pubblici) interoperare con tale servizio (porte TCP standard) fruire del contenuto con trasporto in rete di tipo Best Effort. 2006/09/13 dmin.it - presentazione

18 dmin.it - presentazione
Caso 4: WebTV/2 Condizioni Esistenza di dispositivi basati su iDRM Una forma di inteconnessione tra B e D (attraverso accordi di peering, oppure attraverso Internet ed operatori terzi) La QoS del servizio di accesso scelto da A deve essere “adeguata” al tipo di contenuto fornito da C C deve poter ottenere a condizioni di mercato quanto gli è necessario per mettere in rete i propri contenuti Se i contenuti sono a pagamento il rapporto economico è comunque diretto tra A e C 2006/09/13 dmin.it - presentazione

19 I vantaggi della proposta
Nell’ambito della banda larga si creerebbe un “mercato” omogeneo nazionale con un numero potenziale di consumatori eguale agli abbonati broadband complessivi si svilupperebbe un modello innovativo italiano, potenzialmente esportabile, che metterebbe il consumatore di fronte ad una pluralità di offerta, arricchita in modo specifico da una presenza importante di medi e piccoli fornitori nazionali. Nell’ambito del broadcasting si realizzerebbe una situazione di simulcrypt per i fornitori di contenuti in esclusiva che distribuiscono su piattaforme proprietarie (e.g. Set Top Box). Questi devono distribuire i propri contenuti – con regole di business da essi definite – perché siano fruibili anche attraverso un Set Top Box aperto acquistabile sul mercato 2006/09/13 dmin.it - presentazione

20 dmin.it - presentazione
Sistema DRM aperto/1 Le specifiche tecniche Sono sviluppate da un comitato Aperto alle parti italiane interessate Con il mandato di preparare le specifiche entro una data assegnata Sono pubbliche Sono Realizzate in codice aperto (Open Source Software) Si prestano a realizzazioni, usando le sole specifiche, di Hardware, Software, Contenuti, Servizi Non sono prescrittive di un particolare modello di business, in particolare devono permettere La gestione di forme di rilascio di contenuti solamente "gestiti" e non "protetti“ La realizzazione di modelli di business innovativi La realizzazione di qualsiasi legittimo ruolo di intermediazione L'evoluzione delle specifiche stesse Contengono le regole di governance della piattaforma, in particolare Le modalità della certificazione degli elementi di cui al punto 1.4 L'assunzione di responsabilità Le fonti di autofinanziamento La soluzione delle contese, ecc. 2006/09/13 dmin.it - presentazione

21 dmin.it - presentazione
Sistema DRM aperto/2 Chiunque può realizzare, richiedere ed ottenere certificazione se conformi ed offrire alle parti interessate gli elementi di cui al punto 1.4 Chiunque può accedere direttamente a qualunque opera a condizioni non discriminatorie I contenuti rilasciati in esclusiva su una qualsiasi catena del valore proprietaria devono essere rilasciati sulla piattaforma a condizioni non discriminatorie nei confronti delle condizioni usate per le altre catene del valore (ad esempio tempo, qualità e costo "compatibili") Libertà di contrattazione. Gli utilizzatori possono negoziare l'uso delle opere di cui hanno o hanno acquisitoi diritti contro l'utilizzo delle informazione d'uso di tali opere 2006/09/13 dmin.it - presentazione

22 dmin.it - presentazione
Rete aperta Gli operatori di reti a larga banda bidirezionali offrono accesso ai servizi della loro rete in modalità bundled e unbundled, con le caratteristiche tecniche di loro scelta Qualunque utente della rete (fornitore di contenuti, intermediario o utente finale) può richiedere ed ottenere da un generico operatore di rete il solo servizio di accesso alla "big Internet" bidirezionale (address space e porte IANA) in modalità "service agnostic" e dunque tale da non dare diverse priorità al trasporto di diversi tipi di informazioni a meno che ciò non sia richiesto dall'utente con banda e altre caratteristiche tecniche che già rientrano nello spettro dell'offerta dell'operatore, a condizioni economicamente non discriminatorie rispetto ad altre offerte e/o bundle dell'operatore Gli operatori di reti a larga banda bidirezionali garantiscono l'interoperabilità dei servizi tra di loro concordano ed assicurano (per ogni eventuale offerta al cliente che preveda un livello di QoS oltre il best effort) livelli specifici di QoS ai punti di peering in modo tale da fornire agli utenti un livello di QoS definito in modalità end to end. 2006/09/13 dmin.it - presentazione

23 Sistema di pagamento aperto
Account basati su circuiti di appoggio ad incasso garantito (ad esempio conti correnti, carte di credito, incassi bancari ecc.) Gestione delle transazioni attuata tra account con accesso ai circuiti di appoggio su base periodica oppure a richiesta Chiunque può aprire un account appoggiato su uno strumento di pagamento ad incasso garantito, e.g.: conto corrente tradizionale carta di credito carta prepagata domiciliazione bancaria (e.g. delle bollette telefoniche, elettriche, gas,...) borsellini elettronici 2006/09/13 dmin.it - presentazione

24 Caratteristiche del sistema di pagamento aperto/1
Un account con saldo positivo potrà non avere alcun circuito d'appoggio ad esso associato L’account potrà avere uno o più intestatari (persone fisiche o persone giuridiche) Sull’account potranno essere eseguite tutte le tipologie dispositive (incassi e pagamenti) tipiche dei conti correnti tradizionali Una singola persona fisica o giuridica potrà disporre di un numero arbitrario di account L’account disporrà di tutte le funzioni informative, ad esempio i movimenti, i saldi di conto corrente e le condizioni applicate Sull’account si potranno effettuare le operazioni di carico/scarico in Euro reali dai circuiti di appoggio 2006/09/13 dmin.it - presentazione

25 Caratteristiche del sistema di pagamento aperto/2
Ad ogni account sarà possibile associare uno o più strumenti di pagamento di appoggio da e verso i quali regolamentare periodicamente le transazioni economiche reali in Euro La relazione tra account e circuiti d'appoggio è molti-a-molti Qualsiasi impresa può decidere di offrire sul mercato gli account alle condizioni economiche che preferisce, ma esplicitando il fatto di rispettare o meno i protocolli stabiliti da un’autorità da definire Qualsiasi impresa potrà anche proporsi come erogatore di servizi “multibanca virtuale” in modo del tutto simile, dal punto di vista delle funzionalità, a quanto avviene nel mercato del corporate banking con i cosiddetti Centri Applicativi e le cosiddette Strutture Tecniche Delegate. 2006/09/13 dmin.it - presentazione

26 dmin.it - presentazione
Cosa viene dopo Divulgare la conoscenza della proposta Comunicare la proposta a ministeri competenti organi tecnici ad essi collegati autorità di sorveglianza dei mercati mondo politico mondo economico e dell’industria, manifatturiera e dei servizi università Definire una strada per l’attuazione delle necessarie azioni operative Definizione standard necessari Scelta delle tecnologie di riferimento Sviluppo dei componenti/sottosistemi eventualmente mancanti Azioni normative di indirizzo Costituzione degli enti necessari azioni di marketing dell’idea e delle possibilità che essa apre nei confronti dei cittadini Costituire un tavolo di guida operativo con tutti i rappresentanti delle parti interessate, coordinato da una componente istituzionale, dotata di potere decisionale. 2006/09/13 dmin.it - presentazione


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