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SEMINARIO Caffaro e Brescia - I nuovi dati Martedì 20 Ottobre 2015 Auditorium Museo Civico di Scienze Naturali - Brescia DALLA CONOSCENZA DEI DATI.

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1 SEMINARIO Caffaro e Brescia - I nuovi dati Martedì 20 Ottobre 2015 Auditorium Museo Civico di Scienze Naturali - Brescia DALLA CONOSCENZA DEI DATI AMBIENTALI AGLI INTERVENTI DA SVILUPPARE Angelo Elefanti - Regione Lombardia Paolo Casciano - Regione Lombardia Donata Balzarolo – Fondazione Lombardia per l’Ambiente

2 In sintesi Ruolo di RL: Accordo di Programma Soggetto attuare per sperimentazione aree agricole Finanziamento studi realizzati da Arpa Finanziamento progetto plume alla Provincia Valore del lavoro arpa di approfondimento delle conoscenze per: Ridefinire le priorità negli interventi pubblici (Rogge, interventi sostitutivi) Rivalutare gli interventi di mise a carico di privati (dimensionamenti) Definire estensione delle aree di intervento (aree agricole interessate) Attività in corso e programmi che si avvarranno delle nuove conoscenze Dati disponibili e accessibili a tutti Progetto di sperimentazione di tecniche di biorimedio da parte di ERSAF (aree agricole di interesse) Prima applicazione del Regolamento per Bonifica aree agricole (in approv.): Definizione delle aree Utilizzo degli esiti degli studi sviluppati da ASL su contaminazione nella catena alimentare Interventi sulle rogge, priorità in relazione alla contaminazione dei sedimenti Interventi di messa in sicurezza della falda

3 Il SIN Brescia – Caffaro, ruolo della Regione
SIN Istituito con Legge 179/2002, art.14 e D.M. n. 308/06 La Regione ha sottoscritto, con Ministero ed EE.LL., l’AdP «per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e successiva bonifica del Sito» del 29/09/2009 per € propone la programmazione sul SIN (disponibili ulteriori € ) e provvede alla gestione finanziaria degli interventi finanzia interventi a favore degli EE.LL. (€ 1,540 mil.), di Arpa per analisi dei suoli e dei sedimenti su aree interne ed esterne al SIN (€ ), della Provincia per lo studio dei plumes (€ ) coordina tavoli territoriali per istruire proposte alle CdS attua interventi avvalendosi di Enti e società regionali (Arpa ed Ersaf)

4 Attività previste dall’AdP in corso
progettazione interventi di MISE e bonifica acque di falda avvio MISE e progettazione bonifica rogge avvio MISE e progettazione bonifica terreni aree pubbliche avvio MISE e sperimentazione della bonifica terreni aree agricole avvio MISE nelle aree private residenziali, progettazione MISP discariche «Via Caprera», «Vallosa» e «Pianera» e realizzazione dei relativi interventi MISE acque di falda caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica area Pianerino monitoraggio qualità acque falda SIN valutazioni epidemiologiche e attività bio-monitoraggio matrici alimentari.

5 Risultati indagini ARPA contaminazione aree agricole
Le indagini hanno consentito di definire estensione e stato di contaminazione delle aree agricole interessate dalla contaminazione, funzionale a: applicare metodi e regole di bonifica delle aree agricole calibrare ordinanze da parte dei Sindaci sulle aree stesse

6 MISE e sperimentazione bonifica dei terreni (aree agricole)
Soggetto attuatore Regione Lombardia, che ha incaricato Ersaf per: mantenimento coltre di copertura e piantumazione, sperimentazione tecnologie biorimedio per valutare efficacia rimozione contaminanti, con applicazione ad altre aree agricole in caso di esiti positivi Ersaf ha concluso le prime tre fasi della sperimentazione: identificazione contaminanti presenti e livelli di concentrazione indicativi ricostruzione trend contaminazione con profondità ricostruzione modello 3D contaminazione In corso l’attività di sperimentazione in vaso di specie vegetali

7 Quadro riassuntivo aree a ottobre 2015

8 sperimentazione bioremediation
Tre aree investigate: A, R e T In collaborazione con: Comune di Brescia, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Milano, Sapienza Università di Roma R T A

9 Punti campionamento Fasi 2 e 3

10 10 tesi sperimentali 7 controlli Sperimentazione in vaso
Prelievo e preparazione del terreno Allestimento serra Prove in vaso Ricerca bibliografica, valutazioni e scelta delle specie: 10 tesi sperimentali 7 controlli Per un totale di 235 vasi

11 Attività di Arpa ed Ersaf funzionali ad applicare il previsto regolamento per la bonifica delle aree agricole Il D.Lgs 152/06 prevede l’emanazione di un regolamento per bonifica aree agricole Proposta elaborata dal Ministero in collaborazione con Regioni ed Arpa ed in fase di approvazione Buona qualità dei terreni agricoli lombardi (Progetto Soil Mapping) La Regione, per le aree agricole oggetto di contaminazione: identifica le superfici interessate interviene per caratterizzare i suoli Elabora con Arpa ed ASL proposte di gestione volte ad evitare la propagazione dei contaminanti nella catena alimentare (specie coltivabili e commercializzabili, modalità di coltivazione in sicurezza….)

12 Attività di biomonitoraggio delle matrici alimentari
Stipulata Convenzione con ASL di Brescia per attuazione Progetto finalizzato a valutare eventuale passaggio di contaminanti dalle aree interessate all’inquinamento Caffaro, alle produzioni agricole Obiettivo primario del progetto è la protezione della salute pubblica Primi risultati trovato applicazione pratica a livello territoriale, con riflessi su ordinanze emanate per produzioni non interessate da contaminazione e relativi metodi di raccolta Importante lavoro proposizione e valutazione svolto da Tavolo tecnico aree agricole, comprendente Enti pubblici e associazioni agricoltori L’insieme delle attività indicate richiede la definizione delle aree di riferimento, oggetto delle approfondite analisi di Arpa

13 Risultati indagini ARPA sui sedimenti delle rogge
Individuati le concentrazioni di contaminanti ed ulteriori tratti di rogge interessati da contaminazione Dati da considerare per proporre: Priorità interventi riperimetrazione SIN

14 Rogge oggetto di indagini ARPA

15 Progettazione MISE rogge
Le rogge sono considerate un veicolo fondamentale della propagazione della contaminazione, derivante dagli scarichi un tempo realizzati dalla Caffaro Intervento sulle rogge è quindi prioritario per limitare nel tempo e nello spazio la contaminazione Dati ARPA adeguati a definire le tratte di maggior contaminazione e l’estensione della contaminazione In fase di appalto il progetto di messa in sicurezza d’emergenza rogge, primo stralcio, realizzato da Sogesid

16 Prima fase di Intervento sulle rogge
Interventi previsti, su circa 2 km di rogge Risultati indagini ARPA consentono la valutazione ulteriori tratti di rogge da mettere in sicurezza, con fondi già disponibili Tipologie di canalette: Sez. a Bicchiere Sezione ad «u»

17 Dati Arpa di monitoraggio della falda Differenze Piezometriche
20-24 metri 10-12 metri 2- 4 metri Innalzamenti complessivi del livello

18 Monitoraggio acque sotterranee
I dati ARPA confermano la provenienza delle principali fonti di contaminazioni Il modello elaborato da Sogesid su dati Arpa, potrà contribuire a: meglio definire l’evoluzione dei plume a valutazione la congruenza degli interventi già in atto a progettare interventi sulle sorgenti e sui plume, valutandone l’efficacia Modello di Trasporto degli inquinanti Tempo = 17 anni

19 Progetto di fattibilità per Mise e bonifica acque sotterranee
Presentate e discusse le prime proposte alternative di intervento sulla contaminazione della falda relative: interventi sulle sorgenti e sui plumes di contaminazione da Cromo VI e da solventi clorurati possibili interventi con trattamenti innovativi delle fonti di contaminazione, previa sperimentazione sito specifica In Situ Chimical Reactions (ISCR) Groundwater Circulation Wells (GCW) Trattamento nelle zone sorgenti Confinamento e risanamento del pennacchio di contaminazione Pump and Treat con scarico in corpo idrico superficiale Pump and Treat con reimmissione in falda

20 Conclusioni Maturati rilevanti livelli conoscitivi, resi disponibili al pubblico, ed avviati progetti di interventi sui terreni, sulle acque superficiali e sotterranee e affidati primi i lavori. Restano le criticità di gestione dei SIN e più generali delle bonifiche: Necessaria una semplificazione normativa in materia di bonifiche, Necessaria una organicità delle norme in materia di rifiuti, riporti, bonifiche, qualità acque, sulle modalità d’intervento sostitutivo e di rivalsa Necessario incentivare gli interventi dei soggetti interessati alla bonifica e alla riqualificazione delle aree contaminate

21 Conclusioni Per il SIN Brescia-Caffaro occorre:
completare la bonifica delle aree pubbliche in comune di Brescia, attuare interventi per la bonifica della falda, anche sostitutivi di soggetti inadempienti Intervenire nell’area dello stabilimento Caffaro e sulle discariche Monitorare nel tempo la salute e l’ambiente, rendendo i dati accessibili. Con la nomina del Commissario straordinario viene riconosciuta l’urgenza di tali interventi e Regione Lombardia supporterà il Commissario in questo cammino, avvalendosi delle conoscenze ora rese disponibili.


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