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PubblicatoMichelangelo Samuele Cappelletti Modificato 6 anni fa
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Trattamento non farmacologico del DELIRIUM INTERVENTI CHE CERCANO DI ACCEDERE ALLA RISERVA COGNITIVA, ALLE ESPERIENZE VISSUTE DELLA PERSONA, A CIO’ CHE HA ACQUISITO, APPRESO DURANTE TUTTA LA VITA SGD,
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I caregiver • “Sono potenzialmente la TERAPIA NON FARMACOLOGICA più intensiva ed efficace di cui possiamo disporre”. Sono fonte di informazione sul paziente, ma anche veicolo perché la cura possa essere messa in atto. • Hanno una forte influenza sul benessere del paziente. • Non sono solo oggetto dell’intervento non farmacologico ma possono esserne anche attori.
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Supporto dei Familiari: Riduzione delle complicanze cardiovascolari con regime di visite aperto in UCI UVP RVP 222 pazienti ricoverati in UCI Riduzione dei sintomi ansioni Riduzione delle complicanze Cardio Vascolari 222 pazienti ricoverati in UCI Fumagalli S et al, Circulation, 2006 Mossello, SIGG, 2009
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Stimolazione multisensoriale
Il metodo “SNOEZELEN” nasce in Olanda negli anni ’70; il termine (che è un neologismo) deriva da due verbi olandesi: Snuffelen = “cercare fuori” o “esplorare” Doezelen = “rilassare” o “sonnecchiare” sinonimo di “stimolazione multisensoriale controllata” E’ utilizzata per persone con gravi disabilità intellettive che vengono esposte ad un ambiente “calmante” e “stimolante” sui cinque sensi chiamato Snoezelen Room che utilizza effetti luminosi, colori, suoni, musiche,immagini, profumi ecc.
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Modello di gestione multiprofessionale del delirium.
Dalla Snoezelen Room…alla Delirium Room Area di stimolazione multisensoriale che diventa il mezzo per comunicare, per entrare in relazione empatica con il pz.. L’esperienza piacevole, è condivisa con gli operatori e stimola l’interazione; migliora l’orientamento; stimola la mobilità Favorire la presenza di caregivers per condividere l’nterazione calmare ulteriormente il paziente Utilizzare le protesi acustiche e occhiali per migliorare la percezione degli stimoli. Modello di gestione multiprofessionale del delirium. OBIETTIVI: Riduzione della contenzione fisica e farmacologica Riduzione delle complicanze Riduzione della mortalità Contenimento della degenza media
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Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna,
Dott.ssa M.L. Lunardelli 2009: Inaugurata l’Unità di degenza “Delirium Room”: una risposta all’anziano fragile ricoverato in ospedale Una Unità di Cura per pazienti Anziani affettti da patologia acuta con una Delirium Room può migliorare lo stato funzionale e ridurre la durata della degenza dei pazienti che sviluppano Delirium. Flaherty JH et al. J Gerontol A Biol Sci Med Sci 2010
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RISULTATI OSSERVAZIONALI
Ancora pochi studi in letteratura EFFETTI POSITIVI Ridotto utilizzo di psicofarmaci con conseguente riduzione dei costi; riduzione delle cause di “incidenti” attraverso il miglioramento dell’umore e del comportamento riduzione della contenzione fisica RISULTATI OSSERVAZIONALI Rilassamento Parziale/Totale; Riduzione della Perseverazione; Riduzione dell’Affaticamento; Aumento Capacità di ascolto e conversazione; Aumento dell’Interazione con ambiente Snoezelen e persone presenti
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L’UNITA’ SNOEZELEN L’unità consente lo spostamento in varie zone grazie alla compattezza di un sistema di trasporto che consente di attivare rapidamente gli strumenti. Stimolazioni : visive ottenibili con il ricorso alla colonna a bolle visivo - tattili - ludiche, attivabili tramite le fibre ottiche maneggiabili visive e personalizzabili, grazie all’impiego del tubo ad aria degli specchi e del proiettore olfattive attraverso l’erogatore di aromi uditive, grazie all’utilizzo di impianto stereo La plurisensorialità è possibile collegando stimoli legati a specifici scenari (ad es. se Maria ama la campagna, si potranno proiettare scene di prati, erogando aromi di lavanda e diffondendo musica di canto di uccelli)”
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L’UNITA’ SNOEZELEN L’unità snoezelen può essere trasportata nella stanza ed in prossimità del letto del paziente ed ottenere effetto analogo alla Delirium Room. Può essere utilizzata una poltrona morbida con ruote che accoglie il paziente in posizione fetale e da cui non riesce ad alzarsi da solo; può essere trasportato su una di queste poltrone nell'area Snoezelen, dove evitando così qualsiasi tipo di contenzione riesce ad rilassarsi e addormentarsi.
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Ed inoltre… BOLLA PROSSEMICA: DISTANZA INTIMA E RELAZIONALE TOCCO
USO DELLA VOCE ILLUMINAZIONE RISVEGLIO NOTTURNO INDOTTO DAL RUMORE NEL REPARTO SPOSTAMENTI RICOVERI NOTTURNI
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Reality Orientation Therapy (ROT)
Terapia di riorientamento alla realtà Insieme di stimolazioni multimodali (verbali, visive, scritte e musicali) finalizzate a incrementare il grado di orientamento del paziente rispetto a sé, alla propria storia, al tempo, all’ambiente circostante. di tipo formale (sedute di gruppo strutturate) o di tipo informale con stimolazioni durante l’arco della giornata da parte del personale di asistenza; ausili mnesici ambientali ) utile nella demenza di grado lieve-moderato In grado di migliorare, almeno temporaneamente, il livello cognitivo (Zanetti, 1995; Spector, Cochrane, 2000; Spector, 2003) Può essere inserita nelle attività quotidiane (es. ricordare la data o il programma della giornata, informazioni sulla propria famiglia o città)
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Terapia occupazionale
RCT: 135 anziani con demenza lieve-moderata (MMSE 19/30) randomizzati a 10 interventi di terapia occupazionale (paziente + caregiver) vs. controllo Qualità della vita Autonomia attività quotidiane Graff ML et al., BMJ, 2006; Graff ML et al., J Gerontol A Med Sci, 2007
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Attività con l’Ausilio di Animali (AAA) e stato psico-comportamentale
Studio controllato non randomizzato su 10 anziani istituzionalizzati con demenza e disturbi psico-comportamentali NPI - Ansia 1 2 3 4 5 p=0.04 Base Controllo AAA OERS – Tristezza (3 ore dopo) 1 2 Base Controllo AAA p=0.03 OERS – Tristezza (sedute) 1 2 Base Controllo AAA p=0.03 Empatia uomo animale Ansia Tristezza Agitazione Apatia Mossello E et al., Int Psychogeriatr, 2011
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Grazie per l’attenzione
MIRELLA NAPPINI
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