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PubblicatoStefano Santi Modificato 6 anni fa
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Yoga della Risata Progetto Alzheimer «Anime meravigliose» A cura di Maria Pia Nobile e Francesca Pieri Teacher di Yoga della Risata c/o International Laughter Yoga University In collaborazione con l’Associazione Amici Alzheimer Onlus Centro Diurno Le Betulle, Via Salorno, Infernetto (RM) Maggio – Giugno 2017
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Yoga della Risata Metodo ideato dal Dott. Madan Kataria nel 1995
Disciplina che combina esercizi di respirazione yoga ad esercizi di risata Apporta maggiore ossigenazione al cervello e più energia al corpo Scatena la produzione di endorfine e serotonina, diminuisce la produzione del cortisolo e vi è un aumento delle difese immunitarie Crea relazioni
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Ridere vuol dire prendersi cura della propria salute
Il Paziente Alzheimer esiste non per quello che comprende, ma per le emozioni che riesce a vivere si intuisce che non è de-mente (fuori dalla sua mente), ma Sente-mente (non capirà le parole, ma sente la Tua presenza e le Tue intenzioni) , non parla la nostra lingua ma nel fluire del suo sentire entra in relazione con l’ambiente e le persone circostanti. (L. Espanoli) La persona affetta da Alzheimer attraverso lo Yoga della Risata può ritrovare positività mettendo in luce le proprie emozioni in maniera istintiva e non filtrata.
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RISULTATI le persone affette da ALZHEIMER si sono lasciate coinvolgere con grande facilità, lasciandosi andare agli esercizi di risate e muovendo i loro corpi con determinazione e desiderio Dopo alcune sessioni le persone affette da Alzheimer erano più presenti, divertite e sorridenti. Alcune di loro interagivano di più tra loro fino a scambiarsi battute sull’attività che stavamo proponendo. le persone affette da ALZHEIMER non hanno mai sofferto, durante la sessione, disturbi del comportamento (ansia, vagabondaggio, aggressività fisica, aggressività verbale. Le persone affette da ALZHEIMER il giorno successivo, di fronte a un semplice “ho ho ha ha ha” , sorridevano e battevano le mani e anche il clima con tra gli operatori era più leggero. I familiari hanno colto il valore della sessioni proposta affermando : “Grazie perché in questa mezz’ora non ho pensato a nulla ed ora mi sento nuovamente carico di energia” . Gli Operatori hanno mostrato interesse e disponibilità a partecipare alle sessioni sia nel gruppo con le persone affette da Alzheimer che tra di loro.
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«Per noi guarire non è solo prescrivere medicine e terapie, ma lavorare insieme condividendo tutto in uno spirito di gioia e di cooperazione per migliorare lo stato dei malati» Patch Adams
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