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Dr. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione

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Presentazione sul tema: "Dr. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione"— Transcript della presentazione:

1 Dr. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione
Titolo: La fase delle investigazioni nei procedimenti per reati in materia di infortuni sul lavoro Dr. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione Roma 20 – 21 Ottobre 2011

2 Tassi di infortunio regionali standardizzati
Cosa c’entra questa qui? 2

3 Percentuale infortuni gravi sul totale infortuni

4 Indici di incidenza infortuni mortali per regione

5 Alcuni dati su infortuni e malattie professionali
Il numero di morti per malattie professionali è da 2 a 4 volte maggiore rispetto a quelli per infortunio Gli immigrati sono il 6% della popolazione lavorativa regolare (circa 3 milioni) Gli infortuni che interessano gli immigrati sono circa il 15% del totale, quindi hanno un rischio più che doppio degli Italiani

6 Alcuni dati su infortuni e malattie professionali
Nel 2010 – dati ANMIL: infortuni 980 infortuni con esito mortale Ogni anno mediamente infortuni con invalidità permanente nuove malattie professionali, il 10% delle quali conduce a morte. Nel 2010 aumentate del 22% le denunce

7 IN ITALIA CHI FA LE INVESTIGAZIONI NEI PROCEDIMENTI PER REATI IN MATERIA DI INFORTUNI SUL LAVORO E QUALI ALTRE ATTIVITA’ SVOLGE ?

8 Personale dei Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Italia 2008-2009
PROFILO PROFESSIONALE N. PERSONALE N. UPG PERSONALE LAUREATO 1220 805 1264 865 Medici 940 610 960 654 Ingegneri 177 125 204 138 Biologi 29 16 26 13 Fisici 4 5 Chimici 70 50 69 55 Altro personale laureato 24 21 TECNICI DELLA PREVENZIONE 2768 2074 2543 2206 AMMINISTRATIVI 529 - 558 ASSISTENTE SANITARIO/INFERMIERE 404 41 400 38 TOTALE 5060 2956 4893 3145 8

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12 Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di Lavoro
Piano Nazionale Triennale Edilizia interventi ispettivi/anno, proporzionati, per ciascuna regione e P.A. alla consistenza numerica delle unità locali delle imprese attive nei rispettivi territori l’intervento ispettivo nel 5% delle unità locali del territorio e, per le Regioni che hanno già raggiunto l’obiettivo, il mantenimento dei livelli di attività già erogati cantieri ispezionati all’anno sul territorio nazionale, ripartiti a livello regionale secondo parametri connessi alle specificità del rischio delle specifiche realtà

13 Interventi di prevenzione e controllo Inchieste malattie professionali
Anno 2008 Attività Anno 2009 Sopralluoghi Aziende ispezionate 51.913 Cantieri ispezionati 54.117 21.682 Inchieste infortuni 19.273 10.417 Inchieste malattie professionali 10.171 13 13

14 N° di sopralluoghi effettuati
ITALIA

15 Copertura territoriale delle aziende con dipendenti per regione, 2008/2009
5%

16 Copertura territoriale delle aziende con dipendenti, ITALIA 2006-2009
5% PATTO PER LA SALUTE nei LL 4% LEA 2009 2006 2007 2008 2009 Aziende ispezionate Aziende con dipendenti 16 16

17 Percentuale di cantieri ispezionati sui notificati, ITALIA 2006-2009
17 17

18 Percentuale di cantieri non a norma su quelli ispezionati,
ITALIA 18 18

19 N° di aziende agricole ispezionate
ITALIA 19 19

20 N° di inchieste infortuni concluse, 2006/2009

21 % di inchieste infortuni concluse con violazione, 2008/2009
21 21

22 Individuazione violazioni Prescrizioni al contravventore
Procedura di intervento in presenza di violazioni che prevedono sanzioni penali Individuazione violazioni Prescrizioni al contravventore Difficoltà nella individuazione del contravventore Notizia di reato (corredata da verbale accertamenti e rilievi e elezione domicilio – se presente il contravventore)

23 Verifica adempimento alle prescrizioni e pagamento sanzioni
Procedura di intervento in presenza di violazioni che prevedono sanzioni penali Verifica adempimento alle prescrizioni e pagamento sanzioni Comunicazione alla Procura Possibili provvedimenti interdittivi (sequestro – D.L.vo 758/94)

24 Utile una politica giudiziaria severa in questi casi
Procedura di intervento in presenza di violazioni che prevedono sanzioni penali In caso di mancata ottemperanza o mancato pagamento ripresa del processo penale Utile una politica giudiziaria severa in questi casi Sensazione di un accettabile funzionamento del sistema (rimozione dei rischi, sanzione tempestiva, non ingolfamento delle Procure) Utile un collegamento con la Procura nei casi di rischio grave e nei casi di mancata ottemperanza

25 Indagini delegate dal P.M
Opportuno che venga delegato il Servizio e non il singolo operatore Se il mandato è preciso solo accertamenti mirati La conclusione può essere: Relazione in cui si evidenzia l’assenza di reati Relazione con C.N.R. e prescrizioni - Relazione con Sanzioni amministrative

26 Indagini per infortunio
Su delega della Magistratura D’iniziativa (per lo più) E’ possibile effettuare indagini in tutti i casi procedibili d’ufficio? Necessaria una definizione dei criteri da seguire (gravità, tipologia infortunio, settore lavorativo, frequenza di accadimento, ecc)

27 Indagini per infortunio
Migliori risultati quando si interviene tempestivamente Raramente il P.M. assume la direzione delle indagini Poche indagini rispetto al n. di infortuni Pochi casi con individuazione di responsabilità Pochi casi a giudizio Pochi giudizi con condanna

28 Problemi nel flusso informativo
Omissione di referto Sottostima della prognosi nel certificato iniziale Mancata ricostruzione della prognosi legata a certificati successivi

29 Modalità conduzione indagini per infortunio
Ricostruzione della dinamica Individuazione dei determinanti e non del fattore di infortunio Distinzione tra determinanti e modulatori Distinzione tra prevenzione e protezione Individuazione delle eventuali violazioni che hanno nesso causale con l’infortunio

30 Modalità conduzione indagini per infortunio
Su queste prescrizioni e applicazione D.L.vo 758/94 Raccolta delle prove (verbali accertamento e rilievi – dichiarazioni testimoniali da soggetti informati sui fatti) Valutazione della possibile applicazione della responsabilità amministrativa Rapporto alla Procura con individuazione responsabili e reati (contestazione art. 589 – 590 c.p.)

31 Gestione delle informazioni relative agli infortuni
Opportuno un flusso diretto da 118 e P.S. ai Servizi Collegamento con INAIL per tempestiva segnalazione di infortuni che esitano il lesioni gravi Sistematica attivazione di indagini in procedibili d’ufficio ed in quelli con dinamica “sospetta” Immediato collegamento con PM nei casi mortali, con prognosi riservata e di notevole gravità Coniugare tempestività degli interventi e possibilità di dirigere le indagini da parte del PM

32 Indagini per infortunio
La sensazione è che vi sia spazio di miglioramento Motivare di più i servizi Specializzazione dei P.M. e conduzione delle indagini più convinta da parte dei PM Concordare criteri di selezione dei casi e di conduzione delle indagini Utilizzare in prevenzione le conclusioni delle indagini

33 Responsabilità amministrativa e danni da lavoro
Preliminarmente è necessario valutare sempre se la responsabilità amministrativa è applicabile in relazione a: 1) Caratteristica dell’impresa 2) Presenza di nesso tra violazione di norme ed evento 3) Interesse o vantaggio 4) Collegamento tra evento che ha causato la lesione e carenze del SGS

34 Responsabilità amministrativa e danni da lavoro
Se è applicabile la responsabilità amministrativa occorre riferire al magistrato: Se c’è un SGS Se è idoneo ed efficacemente applicato (parte più difficile)

35 Alto tasso di illegalità
Il contesto Alto tasso di illegalità Violazioni ricorrenti di normative degli anni ’50 Attenzione al rispetto degli aspetti formali e non di quelli sostanziali Scarsa sensibilizzazione e formazione degli imprenditori nei confronti delle responsabilità del datore di lavoro.

36 Il quadro normativo Migliorabile, ma non era e non è il problema anche se mancano molti dei 50 decreti attuativi previsti dal D.L.vo 81/2008 Il problema è il mancato rispetto delle leggi e per questo le nuove norme non hanno determinato riduzioni drastiche degli infortuni come era legittimo sperare

37 Il sistema sanzionatorio
Giudizio positivo sul D.L.vo 758/94 Buona anche la dinamica adottata per le sanzioni amministrative. Necessaria maggiore chiarezza sulle possibilità d’intervento in caso di non ottemperanza Ancora da sperimentare la responsabilità amministrativa degli Enti che appare difficile da applicare ma ricca di potenzialità

38 Pubblico Ministero e Polizia Giudiziaria
Direzione diretta del P.M. di singole indagini di grande rilevanza (infortuni gravi, situazioni di alto rischio) Indirizzi alla polizia giudiziaria su: Modalità di conduzione inchieste infortuni Modalità di esercizio dell’attività di P.G. nell’attività di iniziativa

39 Pubblico Ministero e Polizia Giudiziaria
Riesame critico periodico dell’operato della polizia giudiziaria ed emanazione di indirizzi finalizzati a migliorare l’efficienza del sistema Protocolli condivisi per la gestione delle indagini per infortuni e malattie professionali

40 Elementi principali del protocollo in corso di stipula in Toscana
Finalità del protocollo Garantire le indagini nei casi procedibili d’ufficio riducendo quindi l’attuale parziale inadempienza Assicurare copertura omogenea nel territorio Adottare protocolli di indagine omogenei in tutta la Regione

41 Elementi principali del protocollo in corso di stipula in Toscana
Come attuarlo Migliorare i flussi informativi Unico collettore i DP, ricostruire le prognosi, INAIL principale attore informa subito ed al superamento della prognosi ed alla definizione delle invalidità , ma anche 118 e P.S. Formulare prognosi credibili

42 Elementi principali del protocollo in corso di stipula in Toscana
Maggiore attenzione delle Procure su questo tema e maggiore collaborazione Procure Servizi magistrati specializzati, presenti in giudizio, reperibili per infortuni gravi,

43 Elementi principali del protocollo in corso di stipula in Toscana
Diverso approccio dei servizi aumento notevole del numero di indagini indagare su responsabilità amministrativa indagini a stepp conclusione indagini entro 60 giorni

44 Elementi principali del protocollo in corso di stipula in Toscana
Impegni per tutte le ASL: Sensibilizzare alla individuazione di prognosi non di comodo Sensibilizzare all’obbligo di referto ed alla redazione completa e chiara Sensibilizzare i medici alla immediata redazione del referto per tutti i casi di morte in qualche modo ricollegabili al lavoro Estendere le nomine di upg Adeguare gli organici

45 Elementi principali del protocollo in corso di stipula in Toscana
Non verranno effettuate indagini: - se l’infortunato è un autonomo o il datore di lavoro - negli incidenti stradali - Negli infortuni scolastici avvenuti in aula o palestra - Quando si ritenga probabile NON poter sostenere in giudizio l’esistenza di lesioni gravi - Negli infortuni avvenuti in ambito domestico

46 Elementi principali del protocollo in corso di stipula in Toscana
La Relazione dovrà specificare con chiarezza - I reati per i quali si procede (art. 589 e 590 c.p.) - La ricostruzione della dinamica dell’evento infortunistico; - Le eventuali violazioni alle normative riscontrate durante l’indagine, chiarendo quali di esse siano in relazione con l’evento infortunistico; - La ricostruzione dell’eventuale nesso causale;

47 Elementi principali del protocollo in corso di stipula in Toscana
- L’individuazione delle responsabilità individuali e le ragioni della attribuzione a ciascun soggetto; - Le motivazioni dell’eventuale impossibilità ad individuare responsabilità penali connesse con l’evento (accidentalità, forza maggiore); - L’eventuale responsabilità amministrativa dell’azienda; - Gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria che procedono comunicheranno con separata notizia di reato le contravvenzioni riscontrate durante l’inchiesta (a norma del Dlgs 758/94).

48 Rapporti Dipartimenti di Prevenzione – Procure: Spazi di miglioramento
Specializzazione dei Magistrati che consente maggiore professionalità e maggiore facilità di rapporti Rapporti periodici tra pool di magistrati e responsabili dei Servizi Incontri della Procura con tutti gli upg (utile per dare indirizzi ma anche per motivare gli operatori)

49 Rapporti Dipartimenti di Prevenzione – Procure: Spazi di miglioramento
Migliore conoscenza del fenomeno anche tramite sistemi di registrazione dedicati Partecipazione all’articolazione provinciale del comitato tecnico regionale ex art. 7 del D.L.vo 81 Il tempo impiegato prima per fornire gli indirizzi e concordare le procedure viene ampiamente risparmiato successivamente

50 Rapporti Dipartimenti di Prevenzione – Procure: Spazi di miglioramento
GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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