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PubblicatoOttaviana Agnese Ippolito Modificato 6 anni fa
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IL RECOVERY NELL’AMBITO DELLA SALUTE MENTALE
Recuperare è possibile Marta Castro Cambòn
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IL RECOVERY Recovery significa trovare le parole più adatte a recuperare e mantenere la propria identità. La persona non è il disturbo Oltre alla patologia c’è altro
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Una prima visione della patologia
altro
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IL PERCORSO DI RECOVERY
Lavoro Cura di sé La patologia Rete famigliare risorse Reti sociali Identità e autostima Relazioni
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IL PERCORSO DI RECOVERY PUO’ RAPPRESENTARE MOLTE COSE
Consapevolezza Un punto di partenza interno alla persona Vedere la patologia da un diverso punto di vista Un percorso che richiede tempo e riflessioni La possibilità di vedersi «oltre» alla malattia Gestire il vivere Prendersi cura di se stessi e delle propria realtà di vita
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Il PERCORSO DI RECOVERY RICHIEDE
CONSAPEVOLEZZA TEMPO SPERANZA
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Il concetto di recovery è stato formulato dagli stessi utenti.
I servizi devono essere capaci di aiutare le persone ad attivare e utilizzare sia le risorse esterne che interne
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I servizi devono poter offrire diversi interventi basati su diversi elementi:
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Lavoro di rete
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Ascolto
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Continuità
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Punti di forza
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Utenti e Famigliari Esperti nei Servizi
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Linguaggio
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ASSISTENZA ORIENTATA AL RECOVERY
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La persona al primo posto
e al centro
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Facilitare l’accesso ai servizi
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Garantire assistenza
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Continuità
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Lavorare sui punti di forza
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Il linguaggio
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Pianificazione partecipata
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Inclusione nella e della comunità
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Identificare le barriere e abbatterle
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IL PERCORSO DI RECOVERY PERMETTE DI…
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Aumentare la fiducia
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IL CURING E IL PRENDERSI CURA
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La capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita aumenta
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FAVORIRE LO SCAMBIO DI PUNTI DI VISTA
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LA VITA DI UNA PERSONA CON UN DISTURBO MENTALE E’ COMPOSTA DA DIVERSE AREE
Rete famigliare Cura di sé Abilità per la vita Fiducia Identità e autostima Lavoro Reti sociali Responsabilità Salute mentale Relazioni
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LA RECOVERY STAR E’ UNO STRUMENTO CHE SERVE PER RIFLETTERE SU QUESTE AREE…
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ATTENZIONE!! NON E’ UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE MA DI RIFLESSIONE
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IL RECOVERY COLLEGE Cos’è?
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Scuola aperta a tutti Si studia il proprio benessere No distinzione di ruoli Collaborazione Scambio di punti di vista Le comunità locali partecipano Focalizzazione sulle risorse
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OGNUNO DI NOI HA UN SAPERE DATO DALLA PROPRIA ESPERIENZA DI VITA, CHE RAPPRESENTA UNA RICCHEZZA DA CONDIVIDERE
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UTENTI E FAMIGLIARI ESPERTI (Stanchina E. 2014)
Sono utenti e famigliari esperti che per la storia hanno acquisito un sapere esperienziale che li mette in condizione di fornire, alcune prestazioni riconosciute in diverse aree di attività in cui gli UFE sono coinvolti, con una media di presenza oraria su base settimanale di 8/9 ore.
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Attività di cui si occupano degli UFE
Accompagnamento in situazioni di crisi Presenza nelle équipe territoriali in caso di situazioni complesse Affiancamento in situazioni di crisi all’interno del reparto ospedaliero Presenza in comunità Accompagnamento Facilitazione dei percorsi di cura condivisi Facilitazione dei cicli di incontro per i famigliari Testimonianza nelle iniziative di sensibilizzazione Gestione del front office e del call center presso il CSM
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«Recovery significa trovare le parole più adatte a recuperare e mantenere una propria identità. Non sei il disturbo. Sei una persona, un essere umano che per qualche ragione deve avere a che fare con un’immensa sofferenza.» Boevink e Corstens
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BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Barbieri L., Basso L., Boggian L., et al. (2013), Storie di recovery, EricksonLive, Trento. Carrozza P. (2006), Principi di riabilitazione psichiatrica. Per un sistema di servizi orientato alla guarigione, FrancoAngeli. Milano. Davidson L., Tondora J., et al. (2012), Il recovery in psichiatria, Erickson, Trento. Dell'Acqua P. (2010), Fuori come va?, LaFeltrinelli, Milano. Folgheraiter F. (2004), Tossicodipendenti riflessivi. La teoria relazionale del recovery narrata dai protagonisti, Erickson, Trento. Folgheraiter F. (2007), La logica sociale dell’aiuto. Fondamenti per una teoria relazione nel welfare, Erickson, Trento. Folgheraiter F. e Cappelletti P. (2009), Saggi di welfare. Qualità delle relazione e servizi sociali Erickson, Trento.
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Folgheraiter F. (2012), Teoria e metodologia del servizio sociale
Folgheraiter F. (2012), Teoria e metodologia del servizio sociale. La prospettiva di rete, FrancoAngeli, Milano. Liberman R.P. (2012), Il recovery dalla disabilità. Manuale di riabilitazione psichiatrica, Giovanni Fioriti Editore, Roma. Maone A. e D'Avanzo B. (2015), Recovery: nuovi paradigmi per la salute mentale, Raffaelo Cortina Editore, Milano. Stanchina E. (2014), La partecipazione di utenti e familiari nella salute mentale, Erickson, Trento.
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