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LA DIDATTICA PER COMPETENZE

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Presentazione sul tema: "LA DIDATTICA PER COMPETENZE"— Transcript della presentazione:

1 LA DIDATTICA PER COMPETENZE
UNA NUOVA REALTÀ DELL’APPRENDERE A SCUOLA Roma, 14 Dicembre 2017 Ore 16.15 Elisa Tempesta

2 DIDATTICA PER COMPETENZE
La Riforma della scuola (così come prevista dei DPR 87 e 88 del 2010) pone una grande importanza dal passaggio dalla DIDATTICA DELLE CONOSCENZE alla DIDATTICA DELLE COMPETENZE Tale passaggio è considerato la condizione essenziale per ottenere negli allievi UN APPRENDIMENTO EFFICACE cioè stabilmente acquisito, in termini di conoscenze, abilità e competenze

3 LA STRADA MAESTRA DIDATTICA PER COMPETENZE
La didattica delle competenze è LA STRADA MAESTRA PER ORGANIZZARE UNA FORMAZIONE CHE RIESCA AD INCIDERE SULLA CULTURA, SUGLI ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI DIVENTANDO PATRIMONIO PERMANENTE DELLA PERSONA

4 IL CONCETTO EUROPEO DI COMPETENZA
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 Aprile 2008 Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

5 IL CONCETTO EUROPEO DI COMPETENZA
CONOSCENZE Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

6 IL CONCETTO EUROPEO DI COMPETENZA
ABILITÀ Indicano le capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). .

7 IL CONCETTO EUROPEO DI COMPETENZA
COMPETENZE Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

8 LA COMPETENZA È QUINDI DA INTENDERE COME LA MOBILITAZIONE DI CONOSCENZE, ABILITÀ E RISORSE PERSONALI, FINALIZZATE ALLA RISOLUZIONE DI PROBLEMI, GESTIONE DELLE SITUAZIONI, MA ANCHE ASSUMERE E PORTARE A TERMINE COMPITI IN CONTESTI SOCIALI, DI STUDIO, DI LAVORO E DI SVILUPPO PERSONALE.

9 L’INTERVENTO E L’INTEGRAZIONE CON LE RISORSE E LE CAPACITÀ PERSONALI
MA COSA DISTINGUE IN MANIERA COSÌ POTENTE LA COMPETENZA, DALLE CONOSCENZE ED ABILITÀ PRESE DA SOLE? L’INTERVENTO E L’INTEGRAZIONE CON LE RISORSE E LE CAPACITÀ PERSONALI

10 LE OTTO COMPETENZE CHIAVE DI LISBONA
Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Competenza digitale; Imparare ad imparare; Competenze sociali e civiche; Spirito di iniziativa e Imprenditorialità; Consapevolezza ed espressione culturale.

11 Si passa: da conoscenze astratte a conoscenze contestualizzate dal sapere teorico e ripetuto al sapere applicato e generativo(competenze) dalla didattica disciplinare all’interdisciplinarietà dalla focalizzazione sui contenuti alla centralità del soggetto che apprende dalla scuola chiusa dentro le sue aule a una scuola aperta alla realtà dai tradizionali modi di apprendere (per ascolto, memorizzazione, ripetizione) a un apprendimento per partecipazione, collaborazione, costruzione da una didattica standardizzata a una personalizzata (ogni studente ha “bisogni educativi speciali”)

12 In sintesi la competenza si apprende in situazione e dall’esperienza. È un agire riflessivo che si fonda sui saperi e sulle conoscenze che l’allievo non solo ha appreso passivamente, ma di cui ha fatto esperienza reale, concreta, vissuta. Così l’allievo riconosce e affina lo scopo del suo agire, costruisce il senso del suo essere nel mondo.

13 Come possono le scuole fornire l'apprendimento un'attività
le competenze e la motivazione necessarie a rendere l'apprendimento un'attività permanente?

14 MOTIVARE ALL’ APPRENDIMENTO

15 Rendere l’ apprendimento una esperienza “seducente”
1) Partire dall’esperienza per arrivare alla sua rappresentazione 2) Operare per competenze significa esplicitare il significato dei saperi: Competenza come “sapere agito” Esercitare il pensiero critico; Esercitare scelte consapevoli Esercitare cittadinanza attiva Rendere l’ apprendimento una esperienza “seducente”

16 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Le modalità per la valutazione delle competenze sono tre: COMPITI DI REALTÀ OSSERVAZIONI SISTEMATICHE AUTOBIOGRAFIE NARRATIVE

17 IL COMPITO DI REALTÀ Prevede:
la valorizzazione delle conoscenze e delle abilità possedute in contesti moderatamente diversi da quelli della familiare pratica didattica; la costruzione di situazioni – problema tali da sollecitare la riorganizzazione delle risorse possedute dall’alunno.

18 CARATTERISTICHE DEL COMPITO DI REALTÀ
Deve partire da argomenti che interessano l’allievo; Deve nascere dalla problematizzazione e dalla discussione; Non è assimilabile ad una prova di verifica tradizionale; Richiede l’utilizzo di abilità e conoscenze possedute; Può essere disciplinare o interdisciplinare; Deve essere operativo, cioè richiedere attività laboratoriali (anche in classe, individuali o a piccoli gruppi), concrete e pratiche; Deve essere attinente al quotidiano, al vissuto, all’esperienza; Prevede un prodotto finale.

19 IL RUOLO DEL DOCENTE Osservare:
il grado di autonomia con cui gli allievi riescono ad utilizzare ciò che sanno (conoscenze) e ciò che sanno fare (abilità); le loro risorse interne; le risorse esterne impiegate per realizzare il compito.

20 ESEMPI DI “COMPITO DI REALTÀ’”
Scrivere una scena da rappresentare; Scrivere il biglietto d’invito ad una festa; Organizzare la visita ad un museo; Realizzare una guida per la sicurezza sulla strada; Realizzare un volantino per la guida turistica della propria città; Descrivere la classe; Spiegare come si realizza un esperimento scientifico in laboratorio; Spiegare le regole di un gioco; Organizzare un torneo sportivo con finalità solidali; Organizzare una fiera del dolce per la solidarietà; Intervista impossibile ad un autore della letteratura o a un personaggio storico studiato.

21 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
LE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE permettono: di rilevare il processo, ossia la capacità dell’alunno di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne (atteggiamenti, significati, valori) in maniera valida ed efficace, di valorizzare eventuali risorse esterne necessarie; di rilevare le competenze relazionali, ossia i comportamenti nel contesto del gruppo e della classe durante le attività.

22 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
LE AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE (NARRAZIONI COGNITIVE) Far raccontare agli alunni gli aspetti più interessanti del compito, le difficoltà incontrate e cosa hanno provato nello svolgimento del compito stesso; Far raccontare le scelte operative compiute o da compiere nell’affrontare un compito; Far descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i miglioramenti; Far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato.

23 ESEMPIO DI AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA (NARRATIVA)
Ti è piaciuto svolgere questo compito? È stato difficile per te? Sei soddisfatto del risultato? Proporresti delle modifiche? Hai saputo collaborare con i compagni? Hai saputo esprimere le tue opinioni? Quali difficoltà hai incontrato? Che cosa hai imparato a fare? Cosa hai appreso di nuovo rispetto a prima? Che rapporto c’è tra il lavoro svolto e le discipline di studio? Come valuti il lavoro svolto e perché?

24 INDICATORI DI COMPETENZA
Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche possono essere diversi Griglie Questionari Interviste E devono riferirsi ad aspetti specifici quali: autonomia (è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace)

25 INDICATORI DI COMPETENZA
partecipazione (collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo) responsabilità ( rispetta i tempi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta) flessibilità (reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte e soluzioni funzionali utilizzando in modo originale i materiali) consapevolezza (è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni).

26 “L’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto.” (Jean Piaget)

27 “Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità.”
Maria Montessori


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