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Telecrazia: il caso De Gaulle
La leadership del Generale de Gaulle in Francia e le sue interazioni col sistema e le logiche dei media
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Le styliste au pouvoir De Gaulle entra nella storia il 18 giugno 1940 attraverso i microfoni di Radio Londra. Fu un capolavoro di comunicazione e l’inizio, da parte del generale, dell’utilizzo intelligente e spregiudicato dei media al servizio del potere.
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Vantaggio strategico della televisione
De Gaulle si presenta un innovatore soprattutto rispetto alla politica francese della III e IV Repubblica i cui i deputati e i leader politici usavano un tipo di comunicazione più impersonale, utilizzando la tribuna del parlamento e dei congressi di partito « Or voici que la combinaison du micro et de l’écran s’offre à moi au moment même où l’innovation commence son foudroyant développement. Pour être présent partout, c’est la soudain un moyen sans égal. … Le soir, le spectacle paraît sur la scène universelle… Par le son et par l’image, je suis proche de la nation »
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La tv negli anni ‘50, ‘60 Il piccolo schermo si presentava alla stregua di un’autentica rivoluzione sia sul piano comunicativo, sia sotto il profilo politico, con il passaggio dal primato dell’eloquenza parlamentare a quello della retorica tv e l’affermazione di una legittimità di tipo mediatico e “catodico”.
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Il monopolio televisivo
76 apparizioni tra il ’58 e il ’69 Il primo intervento in tv del 13 giugno 1958 nel telegiornale serale delle ore 20:00 fu fallimentare. il 27 giugno 1958, nella seconda apparizione televisiva, dimostra di aver fatto tesoro dei suggerimenti avuti. De Gaulle instaura il monopolio assoluto del piccolo schermo La prima volta che i francesi potranno vedere attraverso il tubo catodico gli avversari politici del presidente sarà per la prima campagna presidenziale, nel 1965.
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La strategia comunicativa del Generale
Allocuzioni Conferenze stampa Allocuzioni annuncio Il metodo della conferenza stampa lo usa nei grandi annunci internazionali. Una sorta di affermazione scenografica della propria autorità davanti al mondo e al Paese. Allocuzioni programmatiche Allocuzioni di fine anno DEPOLITICIZZAZIONE DELLA RETORICA GOLLISTA Che non significa una vocazione antipolitica, ma il non utilizzo del lessico politico ordinario. Termini come politica, governo sono quasi assenti nei discorsi del generale. Si nota una frequenza assidua di termini come Francia, Stato, Paese, Popolo, parole simbolo che richiamano un universo di valori nei quali i francesi possono identificarsi. Utilizza un linguaggio fortemente personalizzato (artifici retorici e combinazioni lessicali, metafore, conia nuovi termini)
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Uscita di scena la tv nelle famose giornate di maggio si rivelò un’arma a doppio taglio, mostrando un capo dello stato incapace di frenare le violenze, e sancendo la progressiva ascesa di Pompidou. Gli eventi del ‘68 e la loro mediatizzazione, sancirono una svolta decisiva nella storia del Gollismo. «Cesso di esercitare le mie funzioni di presidente della repubblica. Questa decisione ha effetto da mezzogiorno di oggi.»
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Conclusioni È proprio in questo periodo, quindi, che viene sancita quella legittimità catodica che si sarebbe progressivamente affermata come uno dei principali fattori di comunicazione e condizionamento politico delle democrazie contemporanee.
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