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La leggenda del “santo bevitore”

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Presentazione sul tema: "La leggenda del “santo bevitore”"— Transcript della presentazione:

1 La leggenda del “santo bevitore”
Dott.ssa Valentina Stigliano A.S.M.N. Reggio Emilia Riccione, 12/05/2010

2 STORIA CLINICA Anamnesi patologica remota
Maurizio B. 53 aa Sdr. Ansioso depressiva Epatopatia cronica su base etilica Resezione gastrica e colecistectomia Già noto al SERT e ai servizi sociali Abita da solo al II piano senza ascensore Ha scarsa cura di sé e dell’ambiente in cui vive E’ separato con un figlio che va a trovarlo occasionalmente

3 Anamnesi patologica recente
Recente ricovero per febbricola, diarrea e calo ponderale DIAGNOSI DI SETTICEMIA E M. DI CROHN Il pz giunge presso il nostro servizio ambulatoriale nel Novembre 2009. Scarsamente attendibile nel riportare i dati anamnestici e compliante durante la visita. E.O: Ipostenia agli AAII Ipotrofia globale Ipoestesia T/D AAII più marcata distalmente ROT assenti bilateralmente Incertezza nella marcia

4 NEUROPATIA PERIFERICA
SOSPETTO DIAGNOSTICO Pz FUNZIONALE

5 APPROCCIO DIAGNOSTICO
Screening dell’assetto nutrizionale (vit B12, ferritina, sideremia, transferrina, prealbumina, colinesterasi) Valutazione neurologica: conferma diagnostica e indicazione ad EMG

6 CONTROLLO AMBULATORIALE
Dicembre 2009 peggioramento del quadro clinico: Ulteriore perdita di forza con numerosi episodi di caduta accidentale Dolore crampiforme/puntorio AAII, specie di notte Ridotta autonomia nelle ADL Riscontro di malnutrizione secondaria a malassorbimento generalizzato (esami ematochimici) Sofferenza sensitivo-motoria agli AAII (EMG)

7 DIAGNOSI POLINEUROPATIA A GENESI CARENZIALE E SETTICEMICA

8 APPROCCIO TERAPEUTICO
Setting riabilitativo Terapia Farmacologica Progetto/Programmariabilitativo

9 SETTING RIABILITATIVO
Presa in carico ambulatoriale con sedute di rieducazione neuromotoria di un ora 3 volte la settimana Attivazione dei servizi sociali per garantire l’accesso del paziente al servizio

10 PROGETTO RIABILITATIVO
Recupero autonomia nelle ADL Miglioramento delle autonomie nelle IADL Recupero autonomia nella deambulazione Recupero autonomia nell’esecuzione delle scale Valutazione eventuali ausili Attivazione percorso sociale Training del caregiver Valutazione barriere architettoniche

11 PROGRAMMA RIABILITATIVO
Rinforzo muscolare Esercizi di equilibrio e coordinazione Addestramento ai passaggi/trasferimenti Training deambulatorio Addestramento alle scale in salita ed in discesa T.O per facilitare autonomia nelle ADL

12 TERAPIA FARMACOLOGICA
Gabaergici BZD Dieta priva di scorie Supporto multivit. per os

13 CONTROLLO AMBULATORIALE A FINE CURA
Recupero di forza agli AAII Autonomia nei passaggi e trasferimenti Deambulazione autonoma per tratti medi con l’ausilio di due antibrachiali Autonomia nell’esecuzione delle scale con singolo appoggio Discreta autonomia nella cura della persona Miglioramento dell’assetto nustrizionale/trofismo muscolare/tono dell’umore

14 CRITICITA’ Numerose problematiche relative ad aspetti psico-sociali:
Servizio navetta messo a disposizione dai servizi sociali per pazienti disabili. Preleva i malati dalla propria abitazione e li riaccompagna a fine trattamento Minima collaborazione familiare nella organizzazione all’interno del domicilio Discreta partecipazione del paziente mediante somministrazione di farmaci stabilizzatori del tono dell’umore

15 GRAZIE


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