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RETE DI SCUOLE RISPO DI PRATO Il modello SIC di Prato:

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Presentazione sul tema: "RETE DI SCUOLE RISPO DI PRATO Il modello SIC di Prato:"— Transcript della presentazione:

1 RETE DI SCUOLE RISPO DI PRATO Il modello SIC di Prato:
La Scuola Integra Culture Scandicci, 18 Novembre 2017

2 Dati Osservatorio scolastico provinciale 2016 (Marzo 2017)
La popolazione a Prato abitanti . Prato è la terza città dell’Italia Centrale è la provincia più giovane della Toscana - indice di vecchiaia 153,7 rispetto alla Regione Toscana, interessata a progressivo invecchiamento per allungamento della vita e calo delle nascite, con un alto indice di vecchiaia: ogni 100 sotto i 15 anni, 195,4 sono sopra 65 anni (a livello nazionale l’indice è 161,4) Tra 0-14 anni ,3 % rispetto a 12,7% reg. Popolazione scolastica 0-18 anni ,9 % rispetto a 16,1% reg Popolazione ultra 65 anni ,3 % rispetto a 24,4% reg Presenza totale stranieri % della popolazione Dati Osservatorio scolastico provinciale 2016 (Marzo 2017)

3 Dati Osservatorio scolastico provinciale 2016 (Marzo 2017)
Gli stranieri a scuola Popolazione scolastica complessiva Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Scuola secondaria di II grado Alunni stranieri ,1% di cui primo inserimento 15,1 % 699 sc. infanzia sc. Primaria Media nazionale 9,2 % Media regionale 13 % (maggiore è Emilia Romagna con 15,3%) Dati Osservatorio scolastico provinciale (Marzo 2017)

4 Tipologia delle etnie presenti a Prato
Circa 90 cittadinanze Cina ,5% Albania ,6% Romania ,3% Marocco ,4% Pakistan ,9% Nigeria ,9% Bangladesh ,5% Altre ,8% Dati Osservatorio scolastico provinciale 2016 (Marzo 2017)

5 Dati Osservatorio scolastico provinciale 2016 (Marzo 2017)
Per ordine scolastico DISTRIBUZIONE DEL TOTALE STRANIERI NELLE SCUOLE Scuola dell’infanzia ,4 % Scuola primaria ,1% Scuola sec di I grado ,5% Scuola sec di II grado % Dati Osservatorio scolastico provinciale (Marzo 2017)

6 Presenza straniera rispetto ad autoctoni
Scuola sec di I grado ,4 % rispetto a 14,2% reg Scuola primaria ,1 % rispetto 13,4% reg Scuola dell’infanzia ,5 % rispetto a 13,8% reg Scuola sec di II grado ,5 % rispetto a 10,3% reg Dati Osservatorio scolastico provinciale (Marzo 2017)

7 Dispersione scolastica e abbandono
Prato evidenzia il livello più alto di dispersione scolastica a livello regionale nel ,2% di cui M 19,2% F 13,2% 49,5 % NON italiani media italiana 31,3% media UE 19 % 14,6% italiani Strategia Europa 2020: abbandoni scolastici sotto il 10% Italia: da 18,8% a 16% UE 14,1% Dati Osservatori Scolastico provinciale 2016 (Marzo 2017)

8 Inserimento scolastico e intercultura
Anni ‘90 Emergenza affrontata con interventi di compensazione Tramite mediazione linguistica Anni 2000 – 2010 Facilitazione linguistica con laboratori e integrazione in classe Presenza di facilitatori e mediatori ---formazione docenti di classe Fase odierna “Verso la Classe inclusiva” Oltre il facilitatore ……il tutor

9 La Scuola Integra Culture (S.I.C.) Un accordo tra Scuole/Enti Locali
Il “Protocollo Provinciale per l’accoglienza degli alunni stranieri e lo sviluppo interculturale del territorio pratese” è stato sottoscritto per la prima volta nel 2007, e rinnovato per i successivi trienni nel 2009, nel 2012 ed attualmente per il triennio I Protocolli hanno operato in continuità e hanno soprattutto ricercato la messa a sistema di procedure e buone prassi per costruire un modello territoriale efficace e condiviso tra gli enti locali e tutti gli attori coinvolti nel processo.

10 SOGGETTI FIRMATARI 19 Istituti Comprensivi
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE REGIONE TOSCANA UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE PROVINCIA DI PRATO COMUNE DI PRATO COMUNE DI CANTAGALLO COMUNE DI CARMIGNANO COMUNE DI MONTEMURLO COMUNE DI POGGIO A CAIANO COMUNE DI VAIANO COMUNE DI VERNIO 19 Istituti Comprensivi Il coordinamento diocesano delle scuole paritarie Scuole private paritarie 9 Tra Licei e Istituti –Scuola secondaria Il CPIA di Prato

11 L’obiettivo Successo scolastico Mettere a sistema un MODELLO innovativo e integrato a livello territoriale CONTRASTO ABBANDONO Accoglienza Continuità ordini Tramite Azioni Consolidate Enti locali Scuole Azioni di Rete 7 reti territoriali Azioni di Sistema Coordinate da SIC, con Università, Agenzie Formative, Centri ricerca, Esperti

12 Circuito Economico/Attori/Attività
Regione Toscana Provincia di Prato Comuni Secondaria II grado Infanzia, Primaria e Secondaria I grado Sviluppate su tutte le reti e territori in collaborazione e cofinanziamento EE.LL. Attività consolidate Progettazione delle singole reti Su esigenze/contesti territoriali Azioni di rete In integrazione altri progetti Sperimentazioni Per il funzionamento Per l’innovazione Azioni di Sistema Valentina Sardi

13 Attività consolidate per….
Protocollo di accoglienza d'Istituto Patto educativo Corresponsabilità Classi di accoglienza di rete N.A.I. L’accoglienza Laboratori ITA L2 - Lingua per comunicare (annuali) Laboratori ITA LS - Lingua per lo studio (annuali/periodici) Test ingresso e valutazione uscita Laboratori Insegnamento lingua italiana Corsi estivi ITAL2 e ITA Lingua per lo Studio Corsi recupero competenze Campus residenziali/attività estive multiculturali Extrascuola Mediazione linguistico-culturale a chiamata o sportelli c/o Istituti Scuola/Famiglia

14 Azioni di sistema Per l’innovazione
Comunicazione/Condivisione e Confronto buone prassi Monitoraggio Tecnico-Didattico Raccolta documentazione e materiali SITO WEB Per il funzionamento Giochi cooperativi Scuola Infanzia (esperti ex Centro Int.le Empolese-Valdelsa) Formazione/Ricerca Azione Italstudio e valutazione (Docenti UNI. Parma) Formazione docenti e operatori (Sinergia con UGUADI – UNI FIRENZE) Continuità tutti gli ordini - curriculum verticale (Esperti UNI Bicocca Milano) Tutoraggio Peer to Peer Lingua cinese per docenti e studenti Per l’innovazione Valentina Sardi

15 Progettazione di Rete Reti Prato (Centro/Nord/Sud) Rete Ist. Superiori Rete Val Bisenzio Rete Medicei Rete Montemurlo Implementazione laboratori ITAL2 e ITA Lingua per lo Studio Laboratori Genitorialità e Intercultura con associazioni locali Formazione docenti e operatori Materiali didattici Integrazione progetti territoriali (P.I.E.T.R.O.) (Scioglilingua) Valentina Sardi

16 Il modello per il primo ciclo d’Istruzione nel Comune di Prato
Il Comune di Prato, entro la più ampia cornice dell’ “Accordo provinciale per l’accoglienza degli alunni stranieri e o sviluppo interculturale del territorio pratese”, offre alle scuole del primo ciclo dell’istruzione una serie di attività e servizi che sono andati a costituire negli anni un vero e proprio “modello” di intervento. Il Comune di Prato ha cercato di impostare un modello organizzativo e metodologico di intervento, basandosi soprattutto sull’apporto e il coinvolgimento della scuola, attraverso incontri con i dirigenti di rete e con i dirigenti di tutti gli istituti e soprattutto attraverso incontri periodici con i docenti incaricati di funzione strumentale per l’intercultura Le attività a cui si fa riferimento sono sostenute sia da risorse dell’Accordo Provinciale, che da risorse proprie del Bilancio del Comune di Prato, oltre a quelle provenienti dal finanziamento di progetti esterni, nazionali o europei (es. fondi FEI).

17 Le attività: Interventi nel periodo estivo
Corsi di lingua intensivi (lingua per comunicare e lingua per lo studio), per alunnida 5 a 16 anni. La competenza linguistica viene testata in ingresso e in uscita e costituisce il presupposto di valutazione per l’inserimento nel laboratorio di facilitazione durante l’anno scolastico. Ai corsi partecipano ongi anno tra i 400 e i 500 bambini e ragazzi stranieri. Campus estivo Ulisse Giramondo: campo estivo finalizzato alla socializzazione e al perfezionamento della lingua: rivolto a ragazzi italiani e stranieri da 11 a 15 anni, che passano insieme il periodo estivo (sperimentato sia a Prato che residenziale) all’insegna dell’apprendimento, del gioco, della socializzazione, della condivisione di culture e saperi e delle lingue altre (sperimentazioni di lingua cinese e inglese).

18 Le attivita’: interventi durante l’anno scolastico
Settimana dell’accoglienza: ad inizio anno scolastico, all’interno delle scuole che hanno alunni N.A.I. vengono impiegati educatori o facilitatori per un periodo di accoglienza (circa 2 ore per gruppo ogni mattina) per iniziare un percorso di dialogo, socializzazione e conoscenza tra l’alunno e la scuola e fornire loro, nel contempo, i primi elementi di lingua per comunicare. Laboratori italiano L2: durante tutto l’anno, dopo l’esame delle competenze, vengono formati laboratori di facilitazione linguistica, (lingua per comunicare e lingua per lo studio). I laboratori sono tenuti da facilitatori con titoli per l’insegnamento dell’italiano L2. I laboratori, frequentati complessivamente da più di 700 alunni stranieri, interagiscono con la classe e vi sono una serie di strumenti, sia per la valutazione, che per offrire opportunità di successo scolastico all’alunno (PTT, Unità didattiche stratificate, etc.) che sono realizzate in stretta sinergia con i docenti curriculari. I facilitatori hanno una serie di ore non frontali per la programmazione con i docenti di classe, la presenza nei consigli e collegi e quant’altro.

19 Le attivita’: interventi durante l’anno scolastico
Comunicazione scuola famiglia: sono attivati presso le sedi di tutti gli istituti scolastici sportelli di mediazione linguistica-culturale nelle diverse lingue presenti a Prato, sia per i colloqui docenti-genitori che per necessità specifiche per un totale di più di 800 ore. Laboratori di preparazione all’esame di stato. Si tratta di laboratori di italiano L2 finalizzati alla preparazione per l’esame di stato, con approccio linguistico e attenzioni interculturali. Questi laboratori, come i precedenti, sono tutti svolti in stretta collaborazione con gli insegnanti di classe e i facilitatori dei laboratori linguistici, con cui con dividono schede di osservazione e di programmazione degli interventi.

20 Le attività: le sperimentazioni
Attraverso una serie di progetti sperimentali, Prato ha sviluppato una specifica metodologia di intervento, denominata ALC (Apprendimento Linguistico Cooperativo) che esce dalla logica del laboratorio linguistico per soli alunni non italofoni. I laboratori si svolgono infatti a classe intera con un approccio che fonde le strategie della facilitazione linguistica con procedure di tipo cooperativo, calibrando le attività in senso inclusivo per tutti gli studenti (sia italofoni che parlanti italiano L2). I laboratori lavorano sulle competenze socio-relazionali e linguistiche per tutti i livelli di italiano L2 (anche iniziali e A1) e sugli aspetti curricolari e disciplinari per quanto riguarda gli alunni italofoni e i parlanti italiano L2 a partire dal livello A2. Counselling psicologico: è a disposizione un team di esperti per intervenire, su richiesta della scuola, nelle situazioni di disagio che presuppongono competenze e attenzioni specifiche. L’intervento è richiesto e autorizzato con il coinvolgimento dei genitori su apposita modulistica.

21 Interventi educativi sull’infanzia a Prato
Nati nel Comune di Prato di cui 554 stranieri % Servizi educativi per l’infanzia Sistema integrato asilo nido comunale (n.7) asili accreditati convenzionati (n.35) Iscritti 383 bambini di cui 163 non italiani ,55% Iscritti 821 bambini di cui 193 non italiani ,50% Scuola dell’infanzia paritaria (di cui n. 8 gestite da Comune, n. 18 enti religiosi e/o cooperative) e scuola dell’infanzia statale (n.29) Presenza stranieri % con sezioni intorno all’80% (differenziazione determinata per collocazione territoriale più che per tipologia di scuola) Dati statistica Comune di Prato

22 AZIONI PER L’INFANZIA attivate da Accordo provinciale S.I.C
INTERVENTI DI SISTEMA Formazione docenti ed operatori su intercultura e insegnamento italiano L2 Progetti di innovazione e sperimentazioni Percorsi di continuità verticale fra ordini e gradi di scuola INTERVENTI A LIVELLO DI RETE DI SCUOLE Progetti di supporto alla genitorialità e di educazione alla cittadinanza INTERVENTI A LIVELLO DI SINGOLA SCUOLA Mediazione linguistico-culturale a chiamata o sportelli c/o Istituti

23 Progetto “Conoscersi per star bene insieme
Progetto “Conoscersi per star bene insieme. Crescendo con sguardi diversi” Realizzato da U.O.C Coordinamento Servizi Educativi del Comune di Prato tramite Coordinamento Pedagogico ed Organizzativo n. scuole Tipologia istituzione n. bambini n. famiglie n. Insegnanti 3 Servizi educativi comunali 250 21 7 Istituti statali 325 25 Istituti gestiti da enti religiosi 125 10

24 Finalità ed obiettivi progettuali
ALL’INTERNO DELLA SCUOLA Promozione dell’inclusione scolastica Migliorare le strategie e il livello di comunicazione Favorire lo scambio interculturale PER I GENITORI Costituire un “ponte di conoscenza” , attraverso l’inclusione scolastica dei figli, tra diverse storie familiari….(autoctoni, storie di migrazione, percorsi di famiglie miste o di famiglie da figli di immigrati ….) PER TUTTI Favorire la scoperta di stili propri di comunicazione e di relazione, di comunanze, di somiglianze e affinità a partire dai bambini La scuola diventa punto di incontro, si sperimenta l’andare oltre le stereotipie, i pregiudizi

25 Attività previste Stimolare scoperte e favorire curiosità, come spinta che facilita la creazione di occasioni di contatto reale e dialogo ricorso all’attività ludica Giochi strutturati, gioco libero ricorso al linguaggio artistico Lettura di opere di artisti e rielaborazione creativa ricorso ad altre forme di comunicazione Linguaggi figurativi, espressivi, mimici, la CAA ricorso all’approccio narrativo - la drammatizzazione - la biografia (elementi della storia diventano condizione generalizzata per comprendere le condizioni del migrante oggi)

26 Il valore dell’opacità, “abbassare le luci” sulle differenze
Cosa emerge dal ricorso ai linguaggi che favoriscono la SOCIALIZZAZIONE, veicolano gli APPRENDIMENTI, sollecitano NUOVE CURIOSITA’ COGNITIVE Si sottolineano le somiglianze e le affinità, si comprendono e si valorizzano le differenze, si scoprono i diversi stili di comunicazione e di relazione Il valore dell’opacità, “abbassare le luci” sulle differenze Il “diritto all’opacità” , a ridurre il rischio dell’essere protagonista (fare attendista) Esperienza esplorativa apre all’idea e all’atteggiamento di “ampliare il proprio contesto di conoscenza”, di saper gestire “l’insolito” e l’”inaspettato” Esperienza progettuale potenzia la compartecipazione e la condivisione, la gestione dei conflitti e dei diversi punti di vista, stimola alleanze e complicità Il “valore “ dell’opacità. Il “diritto” all’opacità.

27 La formazione dei docenti
FORMAZIONE “SUL CAMPO” basata su RICERCA-AZIONE concreti strumenti di conoscenza di carattere interculturale consapevolezza di esercitare un ruolo di mediazione coinvolgimento basato su momenti di riflessione, scambio umano e professionale e progettazione recupero di percorsi identitari individuali (storie di migrazioni dal sud Italia) Insegnante come esperto in relazione, socializzazione, comunicazione “non verbale”, con una “regia educativa ”del processo di inclusione

28 Il coinvolgimento dei genitori
Esperienze di condivisione delle attività ludiche all’interno della scuola con genitori di origine non italiana nel ruolo di interpreti, traduttori e anche mediatori culturali per diminuire le distanze e facilitare la comprensione oltre la traduzione letterale Esperienze di confronto e di dialogo su idee e pratiche, per interrogare reciprocamente i propri stereotipi Esperienze di riflessione sul tema dell’appartenenza alla cultura di origine, sulla costruzione di altra identità, sul recupero o meno della cultura dei genitori


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