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Il dolore nella persona con deterioramento cognitivo

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Presentazione sul tema: "Il dolore nella persona con deterioramento cognitivo"— Transcript della presentazione:

1 Il dolore nella persona con deterioramento cognitivo
Daniele Villani UO Riabilitazione Neuromotoria - Unità Valutazione Alzheimer Casa di Cura «Figlie di San Camillo» - Cremona Barbara Rizzi Direttore Scientifico Associazione Vidas - Milano Venerdì 6 novembre ore 17.00/ Auditorium Ulisse Dalla nascita alla morte: quando la vita è anche dolore

2 PREMESSA Le persone con demenza severa sono soggette a condizioni che possono provocare dolore, sia fisico che psicologico. La difficoltà a riferire il dolore con le parole è il principale ostacolo al riconoscimento del dolore in questi pazienti. La maggior parte degli studi ha sistematicamente escluso le persone con demenza severa, impedendoci di conoscere la reale prevalenza del sintomo.

3 Paint Management in Frail, Community-Living Elderly Patients
Arch Intern Med. 2001; 161: Paint Management in Frail, Community-Living Elderly Patients Landi F et al (SILVERNET HC Study Group) Il dolore in geriatria e nei pazienti anziani che vivono in comunità è frequente ma è spesso sottodiagnosticato e sottotrattato soprattutto tra i pazienti più anziani e dementi.

4 Journal of the American Geriatrics Society
J Am Geriatr Soc. 2012; 60(3):413-9 The disappearing subject: exclusion of people with cognitive impairment and dementia from geriatrics research. Taylor JS et al 434 articoli tra il 2008 e il 2009 su Journal of the American Geriatrics Society 29%, demenza = criterio di esclusione 50%, MMSE (cut points variabile da 10 a 26) 14%, esclusione dei pazienti dementi = possibile limite della ricerca Quando si escludono i pazienti dementi dalla ricerca bisognerebbe essere consapevoli che si sta anche riducendo l’utilità clinica dei risultati dello studio

5 Cognitive status and analgesic provision in nursing home residents.
Br J Gen Pract. 2004; 54(509):919-21 Cognitive status and analgesic provision in nursing home residents. Closs SJ et al Pur non essendone chiaro il motivo, la prescrizione di analgesici diminuisce con l’aggravarsi del deterioramento cognitivo.

6 Dying with advanced dementia in the nursing home
Arch Intern Med. 2004; 164(3):321-6 Dying with advanced dementia in the nursing home Mitchell SL et al Due gruppi di pazienti a confronto: 1609 dementi 883 oncologici (120 giorni prima del decesso) Sei mesi prima di morire il dolore è presente nel 56,6% dei malati di cancro, nell’11,5% dei malati con demenza  è verosimile che il dolore fosse sottodiagnosticato nel secondo gruppo.

7 The clinical course of advanced dementia
N Engl J Med. 2009; 361(16): The clinical course of advanced dementia Mitchell SL et al La frequenza di «distressing symptoms» tra cui il DOLORE aumenta con l’approssimarsi della morte.

8 Il dolore non è mai stato registrato con una scala specifica.
J Palliat Med. 2008; 11(7):1023-8 Dying with advanced dementia in long-term care geriatric institutions: a retrospective study. Di Giulio P et al Su 141 pazienti in fase FAST ≥ 7c ricoverati in 7 RSA della provincia di Cremona, il dolore nell’ultimo mese di vita è segnalato nel 26% dei casi. Il dolore non è mai stato registrato con una scala specifica.

9 JPSM. 2014; 47: Dying With Dementia: Symptoms, Treatment, and Quality of Life in the Last Week of Life. Hendriks SA et al Il dolore è presente nell’ultima settimana di vita nel 52% dei casi seguito da agitazione (35%) e mancanza di respiro (35%).

10 J Palliat Med. 2013; 16:1-7 Treatments and Prescriptions in Advanced Dementia Patients Residing in Long-Term Care Institutions and at Home. Toscani F et al (End of Life Observatory-Prospective Study on Dementia Patients Care Research Group) Nonostante l’elevata prevalenza di patologie muscolo- scheletriche (69% in NH e 41,8% in HC) in 410 pazienti con demenza severa gli antidolorifici sono usati solo nell’8,1% dei casi.

11 Pain assessment in elderly adults with dementia.
Lancet Neurol. 2014; 13: Pain assessment in elderly adults with dementia. Hadjistavropoulos T et al 0 no discomfort  27 massimo discomfort Respiro rumoroso Vocalizzazioni negative Mancanza di espressione di appagamento Espressione triste del viso Espressione impaurita del viso Aggrottamento Linguaggio del corpo non rilassato Linguaggio del corpo teso Affaccendamento

12 PAINAD: PAIN Assessment in Advanced Dementia
Respiro (indipendentemente dalla vocalizzazione) Vocalizzazione Espressione facciale Linguaggio del corpo Consolabilità PUNTEGGIO 0-1: dolore assente 2-4: dolore lieve 5-7: dolore moderato 8-10: dolore severo

13 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE NEL PAZIENTE DEMENTE
VA SEMPRE TENTATA È OPPORTUNO VENGA FATTA MEDIANTE L’USO DI SCALE OSSERVAZIONALI VALIDATE È MEGLIO VENGA ESEGUITA DURANTE LE ATTIVITÀ PIUTTOSTO CHE A RIPOSO IN QUANTO RISULTA ESSERE PIÙ SIGNIFICATIVA VA SEMPRE RIPETUTA DOPO L’INIZIO DI UN TRATTAMENTO ANALGESICO

14 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE NEL PAZIENTE DEMENTE
BARRIERE/OSTACOLI POSSIBILI SOLUZIONI Incapacità del paziente di comunicare il dolore Applicare le scale osservazionali Inadeguatezza del professionista nella valutazione del dolore Formazione del personale perché si faccia «interprete» Persistenza di disparità razziali ed etniche Massima attenzione ai bisogni del malato, senza discriminare Diversa processazione del dolore in rapporto alla patologia neurodegenerativa Approccio olistico e non solo farmacologico nella gestione del dolore  Comunicazione con il malato (prognosi, evoluzione, DAT) Comunicazione con la famiglia

15 Grazie dell’attenzione


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