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Torino 8 febbraio 2006 WWF ITALIA
“Ghiaccio Neve Città” sintesi dei dati in una presentazione in Power Point (ppt) > DOSSIER WWF OLIMPIADI "GHIACCIO, NEVE, CITTA'" Torino 8 febbraio 2006 WWF ITALIA
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Non è un bilancio Il WWF non è in grado di fare un bilancio ambientale: manca il quadro generale delle opere connesse, la verifica dell’efficacia dei piani di sostenibilità, la verifica della rimozione delle strutture temporanee Il WWF fa una prima valutazione sulla parte ambientale e sugli aspetti procedurali adottati Il WWF intende fare tesoro dell’esperienza di Torino per avere in futuro giochi olimpici sempre più sostenibili
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Il contesto da non dimenticare
Le altre candidature italiane alternative a Torino erano Tarvisio e Cortina L’alternativa a Torino valutata dal CIO era Sion L’esperienza di grandi eventi in aree naturali crea comunque impatti pesanti (Stelvio) La scelta di intervenire in un’area metropolitana che ha annesso un bacino turistico consolidato potenzialmente aiuta a diminuire gli impatti
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Parco Stelvio, cresta Sobretta 2.700 m
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Le scelte condivisibili di fondo
La suddivisione di in tre parti del villaggio olimpico (Torino, Sestriere, Bardonecchia) L’utilizzo di strutture esistenti (le torri Med e Valtur a Sestriere, una vecchia colonia a Bardonecchia, Torino Esposizioni, il Palavela, il Palazzetto del ghiaccio di TO) L’utilizzo della previsioni di PRG di TO per il villaggio olimpico e la scelta costruttiva (bioarchitettura) Rafforzamento del sistema trasportistico pubblico Certificazioni ambientali e piani di sostenibilità
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Le destinazioni post olimpiche
Mediamente ben ragionate sin dalla progettazione (Palasport Olimpico, Palavela, Oval Lingotto, l’impianto biathlon di Cesana) Grande rafforzamento degli impianti sportivi (dal palaghiaccio di Pinerolo, le piste di Sestriere ecc) Forte preoccupazione per le strutture e le tribune legate all’arrivo delle competizioni sciistiche (rimozione e ripristino dei luoghi)
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Il problema degli innevamenti
Obbligatorio ai sensi delle direttive CIO ma comunque pesante Da 1,8 milioni a 3,5 m2 nella VAS, a 5,5 milioni negli studi di fattibilità Non meno di metri cubi di acqua, decine di km di condutture Problema cruciale su tutte le Alpi (4693 km di piste di cui il 60% con innevamento artificiale)
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Il grave impatto del Bob
A Cesana è stata realizzata una pista da1435 metri con 19 curve ed un dislivello di 114 metri L’area scelta è di elevato valore paesaggistico Presenza nella zona di filoni di asbesto Si poteva realizzare una pista provvisoria Si poteva utilizzare la pista di Albertville
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Il grave impatto del trampolino
A Pragelato è stata realizzata una struttura composta da 5 trampolini contro i 2 richiesti dal CIO L’intervento è in area SIC Viene investita l’area del Torrente Chisone in area esondabile Difficile utilizzo post olimpico per la sovradimensione dell’impianto (anche per gli elevatissimi costi gestionali)
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L’area prima dell’intervento
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L’area dopo l’intervento
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Da Host City a Host State
Secondo il regolamento CIO tutte le manifestazioni devono svolgersi nella città ospitante (host city) Deroghe possono essere concesse solo per motivi geografici o topografici legati ad alcune discipline Cambiare le regole CIO allargando le zone che possono essere coinvolte da un evento olimpico potenzialmente diminuisce gli impatti, aumenta la possibilità di utilizzare impianti o cubature esistenti. Passare da “host city” a “host State”
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Perché Roma o Milano? Una proposta seria sarebbe candidare Roma e Milano, cioè l’Italia Possibilità di olimpiadi a cubatura zero Necessità di mettere nelle olimpiadi l’obiettivo di zero emissioni
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Il braciere simbolo Simbolo della sostenibilità può diventare lo stesso braciere olimpico: quello di Torino è paradossale (57 mt di ciminiera e una fiamma sino a 5 mt) Consuma m cubi di metano ora; in 15 giorni consumerà l’equivalente di una comunità di abitanti per un anno Simbolo del rispetto ambientale e del risparmio energetico a cui il Protocollo di Kyoto ci richiama
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Le richieste del WWF Avere dal CIO un tavolo di confronto sul regolamento olimpico Assumere la questione ambientale come prioritaria e dirimente Avere un osservatorio post olimpico che fornisca i dati completi degli interventi (compresi quelli connessi) e svolga un monitoraggio sui ripristini e sulle destinazioni e utilizzo di impianti e strutture Analizzare come compensare gli impianti di bob e trampolino Diminuire i consumi del braciere olimpico quale simbolo dell’impegno di tutti verso i cambiamenti climatici
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