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Logica 17-18 Lezz
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Lez. 12 30/10/2017
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AVVISO Ho inserito una slide aggiuntiva nel file delle lezioni della settimana scorsa, in cui rispondo NEGATIVAMENTE alla domanda: se otteniamo solo cammini aperti dalla negazione di una certa fbf, non per questo possiamo concludere che la fbf in questione è una tautologia? Questa formula è un controesempio: P v Q (altro controesempio: (P v Q) v (P v R))
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nota su "a meno che" A meno che (non) = oppure
Il dolce lo porto io (I) a meno che (non) lo porti Mario (M) I M I M I M la negazione è pleonastica, paragonare a: "non ho detto niente" = "non ho detto alcunché"
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Cap. 4 - Il calcolo proposizionale
Nota sull'uso della parola "calcolo" Verranno usate le regole riassunte nella tabella 4.2 a p. 118
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Esercizio risolto 4.1 Soluzione Dimostrare: P → (Q → R), P, Q |– R
La prima premessa è un condizionale il cui antecedente è negato e il cui conseguente è a sua volta un condizionale. La riga 2 contiene l’antecedente. Perciò la derivazione del suo conseguente alla riga 4 è chiaramente un esempio di eliminazione del condizionale, così come il passo dalle righe 3 e 4 alla riga 5.
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Esercizio risolto 4.3 Soluzione Dimostrare: P & Q |– Q & P
L’ordine con cui otteniamo i due congiunti dalla congiunzione iniziale mediante &E è indifferente. Avremmo anche potuto scrivere ‘Q’ alla riga 2 e ‘P’ alla 3. Cìò avrebbe comunque consentito l’applicazione di &I per ottenere la conclusione alla riga 4
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condizionale, congiunzione e disgiunzione
Abbiamo visto la regola di eliminazione del condizionale (MP). Quella di introduzione è più complicata e la vedremo in seguito abbiamo visto le regole di eliminazione e introduzione della congiunzione. Adesso passiamo alle regole sulla disgiunzione
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Intro della disgiunzione
Per la regola di introduzione della disgiunzione guardiamo insieme dal libro l'esercizio 4.6, p. 97
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Lezione 13 31/10/17 DOMANI: VACANZA DISCUTERE ESAME INTERMEDIO
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Eliminazione della disgiunzione
Idea di fondo: Se ho P v Q e posso derivare R sia da P che da Q, allora posso asserire R Vediamo la regola all'opera nel prossimo esempio
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(P Q) & (P R), P → S, Q → S, P → T, R → T |– S & T
Esercizio risolto 4.9 Dimostrare: (P Q) & (P R), P → S, Q → S, P → T, R → T |– S & T Soluzione
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Consideriamo alcune "banalità"
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Esercizio risolto 4.5 Dimostrare: P |– P & P Soluzione
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Esercizio risolto 4.7 Dimostrare: P |– P P Soluzione
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Esercizio risolto 4.11 Dimostrare: P ↔ Q |– Q ↔ P Soluzione
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Introduzione del condizionale
Questa è una regola "ipotetica" Impariamola studiando insieme l'esercizio 4.12 p. 101
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Esercizio risolto 4.15 Soluzione Dimostrare:
(P & Q) → R |– P → (Q → R) Soluzione Ipotizziamo l’antecedente ‘P’ della conclusione alla riga 2. Per derivare il conseguente, cioè ‘Q → R’, ipotizziamo l’antecedente ‘Q’ di questo condizionale alla riga 3. Dato che questa è una nuova ipotesi, è richiesta una nuova linea verticale. Abbiamo ora assunto due ipotesi. Deriviamo ‘R’ da ‘Q’ alla riga 5. Ciò ci permette di scaricare l’ipotesi ‘Q’ e inferire ‘Q → R’ per →I alla riga 6. Abbiamo ora mostrato che ‘Q → R’ segue dalla nostra ipotesi originaria ‘P’. Quest’ipotesi rimane in vigore fino a che non la scarichiamo e inferiamo la conclusione voluta mediante un’altra applicazione di →I alla riga 7.
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