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IL MONDO DEI “BARBARI” 1 Capitolo 7

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Presentazione sul tema: "IL MONDO DEI “BARBARI” 1 Capitolo 7"— Transcript della presentazione:

1 IL MONDO DEI “BARBARI” 1 Capitolo 7
Tra II e IV secolo si intensificano i movimenti migratori di popolazioni “barbariche” verso i confini dell’Impero romano La disgregazione dell’Impero romano portò alla formazione di alcuni regni formati da popoli barbari: i cosiddetti “regni romano-barbarici” si basavano sul tentativo di convivenza tra popoli, tradizioni, religioni e culture diverse La maggior parte dei “barbari” era costituita da tribù germaniche piuttosto primitive, organizzate in clan familiari composte da guerrieri e dedite alla razzia Dopo il breve regno di Odoacre, in Italia si insediano gli Ostrogoti di Teodorico, che fanno della capitale Ravenna una ricco centro culturale Un esempio di arte barbarica: un guerriero della civiltà goto-alanica in una fibbia di bronzo 1

2 I LUOGHI V secolo 2 I flussi migratori delle popolazioni “barbariche”
e la divisione territoriale dell’Europa nel V secolo 2

3 CRONOLOGIA 455 406 II-IV secolo 494-526 476-493 500 357 410 3
Saccheggio di Roma da parte dei Visigoti di Alarico Sconfinamento dei Germani nell’Impero romano Regno di Teodorico, re degli Ostrogoti, in Italia Grandi migrazioni di popolazioni “barbariche” dall’Asia verso Occidente 500 357 410 Deposizione di Romolo “Augustolo” da parte del re germanico Odoacre, che poi regna sull’Italia Proclamazione dell’Editto di Teodorico Penetrazione del popolo degli Unni in Crimea Saccheggio di Roma da parte dei Visigoti di Alarico II secolo d.C. V-VI secolo d.C. 3

4 Connotazione negativa
BARBARI o NON BARBARI? Con il termine “barbari” i Greci indicano tutti i popoli che, non parlando la lingua greca, emettono suoni che alle loro orecchie sembrano inarticolati o simili a un balbettio Con questo termine, invece, i Romani indicano, dal punto di vista politico, tutti gli stranieri, e dal punto di vista culturale tutti i popoli che hanno costumi giudicati rozzi e incivili Connotazione negativa del termine “barbaro”, che è associato a un concetto di generale inciviltà Oggi si continua a utilizzare il termine “barbari”, consapevoli però degli elementi pregiudiziali e della visione “romanocentrica” che esso implica La storiografia dell’Europa settentrionale invece, riguardo alla caduta dell’Impero romano d’Occidente, non parla di “invasioni barbariche” ma di “migrazioni di popoli” Il volto di un “barbaro” in una statua del III secolo. 4

5 LA CIVILTA’ DEI GERMANI Uomini di guerra
La maggior parte dei “barbari” che si insediano nell’Impero è costituita da tribù germaniche Un cavaliere germanico con lancia e scudo Originarie della Scandinavia, queste popolazioni si spostano nell’attuale Germania centro-meridionale Il nome latino “Germani” deriva dalla parola germanica Wehr-mann, cioè “uomo di guerra”, “guerriero”. I Romani attribuiscono genericamente questo nome a tutti i popoli schierati lungo la frontiera del Reno e del Danubio: questi popoli non costituiscono una nazione unitaria, ma ciascuno rivendica fieramente la propria identità 5

6 LA CIVILTA’ DEI GERMANI L’organizzazione sociale
La struttura fondamentale della società germanica è costituita dal clan, formato dall’unione di più famiglie patriarcali imparentate tra loro La maggior parte dei “barbari” è costituita da tribù germaniche piuttosto primitive, organizzate in clan familiari composte da guerrieri e dedite alla razzia Il clan è un’unità economica, militare e politica autonoma: i diversi capi-clan si riuniscono periodicamente in assemblea La società germanica è organizzata gerarchicamente: dopo gli uomini liberi (minoranza che gestiva il potere) vengono i semiliberi (legati alla terra) e infine gli schiavi Inizialmente, in caso di guerra vengono nominati alcuni comandanti temporanei; più tardi essi assumono poteri simili a quelli di un sovrano 6

7 LA CIVILTA’ DEI GERMANI La vita quotidiana
Non conoscono la proprietà privata, ma le terre vengono divise tra i diversi clan L’agricoltura è molto primitiva La battaglia e il bottino sono normali metodi di arricchimento e di affermazione personale I Germani vivono in piccole comunità o insediamenti sparsi I contatti commerciali con altre popolazioni sono molto scarse: gli scambi avvengono soprattutto tramite il baratto Triente d’oro di Recaredo I, re dei Visigoti 7

8 LA CIVILTA’ DEI GERMANI Il diritto germanico
Dal punto di vista giuridico la società dei Germani è molto diversa dalla nostra In epoca più tarda viene introdotta la possibilità di rimediare all’offesa tramite il pagamento di una somma in denaro, detto guidrigildo La vendetta (o faida) è lo strumento principale per riparare un torto subìto Nella società germanica non esistono delitti e pene, ma solo offese personali e vendette Per risolvere gravi contese personali ci si affida al duello In età medievale il diritto germanico introduce l’ordalìa, un’antica pratica giuridica per la quale l’innocenza o la colpevolezza dell’accusato viene rimessa al giudizio di Dio tramite una prova fisica 8

9 I REGNI ROMANO-BARBARICI (1)
Sulle rovine dell’Impero romano d’Occidente sorgono i cosiddetti regni romano-barbarici, chiamati così perché si basano su un evidente dualismo Da un lato si basano sulla potenza e sulla tradizione guerriera dei vincitori Dall’altro si basano sulla grande eredità della civiltà e del diritto dei Romani La Chiesa ha un Ruolo importante per l’integrazione tra civiltà germanica e civiltà romana: molti popoli si convertono infatti al Cristianesimo Importante ricordare che tra Romani e Germani vige la personalità del diritto: si gode cioè di diritti diversi a seconda della diversa appartenenza etnica I barbari possono contare sulla forza delle loro armi, ma sono in minoranza rispetto alla popolazione “sottomessa”: oltre alla gestione del potere si assumono la difesa del territorio, lasciando ai Romani, più esperti, il settore dell’amministrazione 9

10 I REGNI ROMANO-BARBARICI (2)
I più importanti regni romano-barbarici ERULI LONGOBARDI sulle rive del Danubio Dal basso corso del fiume Elba fino alla penisola italiana OSTROGOTI ANGLI e SASSONI Goti dell’Est: prima di arrivare in Italia si stanziano nell’odierna Russia e Ucraina nei territori della Britannia abbandonati dai Romani VISIGOTI BURGUNDI FRANCHI ALAMANNI VANDALI Goti dell’Ovest: situati più e ovest, si stabiliscono in Spagna nella zona alpina della Rezia tra il Lago di Ginevra e Lione il regno più potente, stanziato in Gallia nell’odierna Andalusia 10

11 L’ITALIA TRA V e VI SECOLO L’avvento degli Ostrogoti
Dopo il breve regno del barbaro Odoacre ( ), l’Italia viene conquistata dagli Ostrogoti di re Teodorico, che stringe un accordo con l’imperatore romano d’Oriente Zenone Rilievo raffigurante un duello a cavallo tra Teodorico e Odoacre. Zenone, infatti, concede a Teodorico il titolo di patrizio e la delega a rappresentarlo in Italia, ottenendo così due obiettivi: Un solido dell’imperatore Zenone, che grazie alla sua abilità politica riuscì a tenere lontano dal suo regno la minaccia germanica allontanare da Bisanzio il pericolo ostrogoto legittimare lui stesso il potere di Teodorico in Italia 11

12 L’ITALIA TRA V e VI SECOLO Il regno di Teodorico
Si ha un periodo di breve ripresa economica, anche grazie ai provvedimenti presi da Teodorico in campo economico Il regno di Teodorico in Italia dura circa trent’anni ( ) Teodorico cerca di creare una pacifica convivenza tra vincitori e vinti Teodorico tenta di raggiungere accordi con gli altri regni romano-barbarici, anche con un’accorta politica matrimoniale Ravenna viene abbellita e diveta un nuovo centro culturale Teodorico nel 500 emana un importante editto, che sancisce la territorialità del diritto Il Mausoleo di Teodorico, oggi nel centro di Ravenna 12


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