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PubblicatoMarilena Colombo Modificato 6 anni fa
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10 FEBBRAIO 2018 SABATO - V SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO SANTA SCOLASTICA vergine UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode. Antifona Venite, adoriamo Cristo, gioia e corona delle vergini. SALMO 66 Tutti i popoli glorifichino il Signore Sia noto a voi che questa salvezza di Dio viene ora rivolta ai pagani (At 28, 28) Dio abbia pietà di noi e ci benedica, * su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, * fra tutte le genti la tua salvezza. Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. Esultino le genti e si rallegrino, † perché giudichi i popoli con giustizia, * governi le nazioni sulla terra. Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. La terra ha dato il suo frutto. * Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio * e lo temano tutti i confini della terra. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Venite, adoriamo Cristo, gioia e corona delle vergini.
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Inno La carità divina congiunge santa Scolastica all'eterno convito nel regno dei beati. La fiamma dello Spirito ha impresso nel suo cuore il sigillo indelebile dell'amore di Dio. O sorella dei poveri, intercedi per noi; sostieni i nostri passi nella via della pace. Tu guidaci alla vetta della santa montagna, dove i miti possiedono il regno del Signore. Sia lode al Padre e al Figlio, sia onore al Santo Spirito, al Dio trino ed unico nei secoli sia gloria. Amen.
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1^ Antifona Chi si fa piccolo come un bambino sarà il più grande nel regno dei cieli. SALMO 130
Confidare in Dio come il bimbo nella madre Imparate da me che sono mite ed umile di cuore (Mt 11,29) Signore, non si inorgoglisce il mio cuore * e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, * superiori alle mie forze. Io sono tranquillo e sereno † come bimbo svezzato in braccio a sua madre, * come un bimbo svezzato è l'anima mia. Speri Israele nel Signore, * ora e sempre. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Chi si fa piccolo come un bambino sarà il più grande nel regno dei cieli.
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2^ Antifona In sincerità e gioia, mio Dio, offro a te tutti i tuoi doni. SALMO 131, 1-10 (I) Le promesse divine fatte a Davide Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre (Lc 1, 32). Ricordati, Signore, di Davide, * di tutte le sue prove, quando giurò al Signore, * al Potente di Giacobbe fece voto: «Non entrerò sotto il tetto della mia casa, * non mi stenderò sul mio giaciglio, non concederò sonno ai miei occhi * né riposo alle mie palpebre, finché non trovi una sede per il Signore, * una dimora per il Potente di Giacobbe». Ecco, abbiamo saputo che era in Efrata, * l'abbiamo trovata nei campi di Iàar. Entriamo nella sua dimora, * prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi. Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, * tu e l'arca della tua potenza. I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, * i tuoi fedeli cantino di gioia. Per amore di Davide tuo servo * non respingere il volto del tuo consacrato. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona In sincerità e gioia, mio Dio, offro a te tutti i tuoi doni.
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3^ Antifona Dio ha dato al Cristo il trono di Davide, il suo regno sarà senza fine. SALMO 131, 11-18 (II) Elezione di Davide e di Sion Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono fatte le promesse ... cioè a Cristo (Gal 3, 16). Il Signore ha giurato a Davide † e non ritratterà la sua parola: * «Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono! Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza † e i precetti che insegnerò ad essi, * anche i loro figli per sempre sederanno sul tuo trono». Il Signore ha scelto Sion, * l'ha voluta per sua dimora: «Questo è il mio riposo per sempre; * qui abiterò, perché l'ho desiderato. Benedirò tutti i suoi raccolti, * sazierò di pane i suoi poveri. Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, * esulteranno di gioia i suoi fedeli. Là farò germogliare la potenza di Davide, * preparerò una lampada al mio consacrato. Coprirò di vergogna i suoi nemici, * ma su di lui splenderà la corona». Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona Dio ha dato al Cristo il trono di Davide, il suo regno sarà senza fine.
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V. Venite, ammirate le opere del Signore: R
V. Venite, ammirate le opere del Signore: R. ha fatto cose stupende sulla terra. Prima Lettura: Dalla lettera ai Galati di san Paolo, apostolo 5, , 18 Consigli riguardo alla carità e allo zelo Fratelli, se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. Qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione. Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo. Se infatti uno pensa di essere qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso. Ciascuno esamini invece la propria condotta e allora solo in se stesso e non negli altri troverà motivo di vanto: ciascuno infatti porterà il proprio fardello. Chi viene istruito nella dottrina, faccia parte di quanto possiede a chi lo istruisce. Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l'occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede.
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Prima Lettura: Dalla lettera ai Galati di san Paolo, apostolo 5, , 18 Consigli riguardo alla carità e allo zelo Vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio. D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen. Responsorio R. Ciascuno raccoglie ciò che seminato. Chi semina nella carne, raccoglie corruzione; * chi semina nello spirito, raccoglie vita eterna. V. E' lo Spirito che dà vita, la carne non giova a nulla: R. chi semina nello spirito, raccogli vita eterna.
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Seconda Lettura: Dai «Dialoghi» di san Gregorio Magno, papa (Lib
Seconda Lettura: Dai «Dialoghi» di san Gregorio Magno, papa (Lib. 2, 33; PL 66, ) Poté di più colei che più amò Scolastica, sorella di san Benedetto, consacratasi a Dio fin dall'infanzia, era solita recarsi dal fratello una volta all'anno. L'uomo di Dio andava incontro a lei, non molto fuori della porta, in un possedimento del monastero. Un giorno vi si recò secondo il solito, e il venerabile suo fratello le scese incontro con alcuni suoi discepoli. Trascorsero tutto il giorno nelle lodi di Dio e in santa conversazione. Sull'imbrunire presero insieme il cibo. Si trattennero ancora a tavola e, col protrarsi dei santi colloqui, si era giunti a un'ora piuttosto avanzata. La pia sorella perciò lo supplicò, dicendo: «Ti prego, non mi lasciare per questa notte; ma parliamo fino al mattino delle gioie della vita celeste». Egli le rispose: «Che cosa dici mai, sorella? Non posso assolutamente pernottare fuori del monastero». Scolastica, udito il diniego del fratello, poggiò le mani con le dita intrecciate sulla tavola e piegò la testa sulle mani per pregare il Signore onnipotente. Quando levò il capo dalla mensa, scoppiò un tale uragano con lampi e tuoni e rovesci di pioggia, che né il venerabile Benedetto, né i monaci che l'accompagnavano, poterono metter piede fuori dalla soglia dell'abitazione, dove stavano seduti. Allora l'uomo di Dio molto rammaricato cominciò a lamentarsi e a dire: «Dio onnipotente ti perdoni, sorella, che cosa hai fatto?». Ma ella gli rispose: «Ecco, ho pregato te, e tu non hai voluto ascoltarmi; ho pregato il mio Dio e mi ha esaudita. Ora esci pure, se puoi; lasciami e torna al monastero». Ed egli che non voleva restare lì spontaneamente, fu costretto a rimanervi per forza. Così trascorsero tutta la notte vegliando e si saziarono di sacri colloqui raccontandosi l'un l'altro le esperienze della vita spirituale. Non fa meraviglia che Scolastica abbia avuto più potere del fratello. Siccome, secondo la parola di Giovanni, «Dio è amore», fu molto giusto che potesse di più colei che più amò. Ed ecco che tre giorni dopo, mentre l'uomo di Dio stava nella cella e guardava al cielo, vide l'anima di sua sorella, uscita dal corpo, penetrare nella sublimità dei cieli sotto forma di colomba. Allora, pieno di gioia per una così grande gloria toccatale, ringraziò Dio con inni e lodi, e mandò i suoi monaci perché portassero il corpo di lei al monastero e lo deponessero nel sepolcro che aveva preparato per sé. Così neppure la tomba separò i corpi di coloro che erano stati uniti in Dio, come un'anima sola. Responsorio R. Scolastica, vergine consacrata, supplicava il Signore che il fratello non si allontanasse da lei. * Più ottenne dal Dio del suo cuore, perché più amava. V. Quanto è buono e soave che i fratelli vivano insieme! R. Più ottenne dal Dio del suo cuore, perché più amava.
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Orazione Santifica la tua famiglia, o Signore, per l'intercessione e l'esempio di santa Scolastica, e concedi a noi di amarti e servirti con purità di cuore, per sperimentare la gioia della tua amicizia. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.
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