La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Lezione 25 ottobre 2017.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Lezione 25 ottobre 2017."— Transcript della presentazione:

1 Lezione 25 ottobre 2017

2 Distinzione delle poste dello SP per il loro grado di liquidità/esigibilità
ATTIVITÀ, in base alla loro liquidabilità (attitudine a convertirsi in cassa nel breve periodo, 12 mesi convenzionali dalla data di riferimento del bilancio): attività fisse - attivo fisso o immobilizzato attività correnti le PASSIVITÀ in ragione della loro esigibilità al termine del successivo esercizio (le poste passive sono aggregate, a seconda del grado di esigibilità i.e. in funzione del tempo entro il quale è previsto il sostenimento dell’esborso monetario: passività consolidate passività correnti (esborso, per convenzione, entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio)

3 Schema di riclassificazione secondo il criterio di liquidità/esigibilità

4 Liquidità-esigibilità: caratteristiche
Lo SP funge da rendiconto delle risorse e degli impieghi delle fonti finanziarie La riclassificazione dello SP può essere fondata solo su criteri di provenienza o temporali TEMPORALE (attitudine a diventare liquide ed esigibili entro un lasso di tempo – B/M/L): rileva il tempo del ciclo monetario, i.e. la velocità di trasformazione degli impieghi in denaro PROVENIENZA (NATURA): rileva l’origine delle fonti di finanziamento (proprie o di terzi)

5 Le indicazioni ritraibili dalla classificazione finanziaria
Validità del criterio “per esigibilità e liquidità”, integrato da quello “per natura e provenienza” Ad es., la voce del passivo “obbligazioni decennali”, indica durata (L/T), provenienza (terzi finanziatori), natura finanziamento a titolo oneroso rimborsabile al termine del periodo a cedole periodiche

6 considerazioni sulle classificazioni
Lo schema legale del 2424 prevede l’indicazione del totale dell’attivo circolante, ma non del passivo circolante Entrambi servono agli stakeholder per percepire la differenza tra le due grandezze: il CCN Ancora a differenza del 2424, negli schemi di SP riclassificati secondo corretti principi contabili i crediti vs soci per versamenti ancora dovuti sono esposti a rettifica del PN e non come autonoma attività: per la prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica, ciò indica con chiarezza che il valore contabile del PN è in parte solo apparente

7 Altre considerazioni sulle classificazioni
Vanno specificati i rapporti con le società controllate dalla controllante: i.e. occorre specificare anche i crediti verso le società controllate dalla controllante Le spese di pubblicità e ricerca non vanno più capitalizzate e pertanto non trovano più evidenza tra le immobilizzazioni immateriali Sono capitalizzabili solo i costi di sviluppo

8 Ratei e risconti Secondo lo schema del codice civile, ratei e risconti attivi sono classificati in modo asistematico Diversamente, in uno stato patrimoniale riclassificato opportunamente, ratei e risconti attivi sono attività circolanti oppure attività immobilizzate Analoghe considerazioni possono porsi per i ratei e i risconti passivi, che assumono veste di passività circolanti oppure di passività fisse

9 Ratei e risconti attivi
Ratei attivi: parte di credito di pertinenza dell’esercizio successivo; il credito verrà incassato al termine del periodo (affitto) Risconti attivi, per costi sospesi all'esercizio successivo: è come se fosse un credito per una prestazione che ho pagato anticipatamente (affitto) e che al ho diritto ancora a ricevere, per la parte relativa all’esercizio successivo)

10 Ratei e risconti passivi
Ad esempio, Ratei passivi (parte di debito di pertinenza dell’esercizio successivo: pagherò alla scadenza) Risconti passivi, per ricavi sospesi all'esercizio successivo (è come se fosse un debito per una prestazione che mi è stata pagata anticipatamente e che devo ancora erogare, per la parte relativa all’esercizio successivo)

11 risconti attivi ad es. i risconti attivi su leasing a ML-decennale (maxi canoni anticipati per diminuire l’importo del finanziamento) andranno inseriti: nell’Attivo Immobilizzato e non nell’Attivo Corrente (STATO PATRIMONIALE riclassificato secondo il "criterio finanziario”) nelle Attività Immobilizzate Nette e non nel CCN (STATO PATRIMONIALE riclassificato secondo il "criterio della pertinenza gestionale”)

12 Aggio/disaggio su prestiti
La sola ipotesi espressa di rateo o risconto nel c.c. Emissione di prestito obbligazionario: disaggio (perdita, se il prezzo di emissione è < al valore nominale del prestito) o aggio (utile, se il prezzo di emissione è > del valore nominale del prestito) Il disaggio va ripartito negli esercizi di durata del prestito, con l’iscrizione di specifici risconti attivi, in quote costanti o in rapporto all’ammontare del debito residuo o secondo altro criterio della dottrina Fiscalmente gli oneri finanziari sono deducibili in ogni periodo per una quota, in conformità al piano di ammortamento

13 La competenza delle imposte
principio contabile n.25 OIC: le imposte rappresentano per le imprese un costo sostenuto per la produzione del reddito e, come tutti gli altri costi, sono contabilizzate secondo il principio della competenza economica le imposte di competenza sono quelle dovute sul reddito calcolato secondo le norme del c.c. i disallineamenti permanenti tra risultato civilistico e imponibile fiscale non determinano la rilevazione di imposte anticipate o differite in quanto non vanno riassorbiti in periodi successivi

14 imposte anticipate e differite
Per il “disallineamento temporaneo” avremo imposte differite: la normativa fiscale considera deducibili dei costi di competenza futura ovvero considera non tassabili dei ricavi di competenza nell’esercizio in corso imposte anticipate: quando costi di competenza sono fiscalmente deducibili in esercizi futuri ovvero quando ricavi futuri, per competenza, saranno tassati dell’esercizio in corso

15 imposte anticipate e differite
“crediti per imposte anticipate”: sono un diritto della società a corrispondere minori imposte nei successivi esercizi, più che un credito Analogamente opera il “fondo imposte differite”, che indica al contrario un debito verso l’Erario In entrambi i conti si dovrebbe distinguere la quota parte che si esaurisce entro il termine del successivo esercizio rispetto quello che può dare invece luogo a minori (o maggiori) pagamenti di imposte negli esercizi ulteriormente successivi

16 Motivi del calcolo della fiscalità differita
il trattamento delle imposte dirette deve essere lo stesso di quello dei costi sostenuti dall'impresa nella produzione del reddito Ciò in ossequio ai principi di competenza e di rappresentazione veritiera e corretta della situazione economico-patrimoniale Tali imposte vanno pertanto contabilizzate nel medesimo esercizio in cui sono stati contabilizzati i costi e i ricavi cui le stesse fanno riferimento, indipendentemente dal momento di versamento Il calcolo delle imposte di competenza presuppone la quantificazione delle imposte differite e anticipate: le differite integrano le imposte correnti le anticipate ne rappresentano una rettifica

17 Perché devo rilevare le imposte differite?
L’esigenza di imputare le imposte differite origina sostanzialmente dalla necessità di: rappresentare con veridicità e correttezza il bilancio; determinare con precisione le imposte di competenza del periodo; impedire la distribuzione di utili non realmente conseguiti (la mancata contabilizzazione delle imposte differite fa crescere l’utile d’esercizio distribuibile) Considerazioni analoghe valgono, con le debite differenze, per quelle anticipate

18 Presupposti del differimento/anticipo
Generano imposte differite Costi fiscalmente deducibili nell’esercizio in corso ma di competenza futura Ricavi tassati in periodi successivi ma di competenza dell’esercizio in corso Generano imposte anticipate Costi fiscalmente deducibili in esercizi futuri, ma di competenza nell’esercizio in corso Ricavi tassati nell’esercizio in corso, ma di competenza di esercizi futuri

19 criteri di calcolo imposte differite/anticipate
Applicazione delle aliquote vigenti alla data di redazione del bilancio e aggiornamento annuale in caso di variazione delle aliquote per modifica normativa Utilizzo di un’aliquota media nel caso in cui siano previste aliquote diverse per scaglioni di reddito Contabilizzazione delle imposte anticipate solo se è certo ragionevolmente che, negli esercizi futuri, l’imponibile sarà almeno pari all’importo da recuperare principio analogo vale per la rilevazione di imposte anticipate derivanti da perdite fiscali riportabili in anni successivi: qui però, oltre alla ragionevole certezza di conseguire in futuro imponibili fiscali, è necessario che le perdite in questione derivino da circostanze ben identificate e ragionevolmente non ripetibili

20 Imposte differite: esempi
OPERAZIONE NORMATIVA FISCALE Proventi conseguiti a titolo di contributo o liberalità (TUIR art. 88, c.3, lett.b) - sono considerati dal TUIR sopravvenienze attive Possibile rateizzazione del provento entro il quarto anno successivo al conseguimento Plusvalenze su beni patrimoniali e strumentali possedute per più di tre anni (TUIR art.86 comma 4) Possibile rateizzazione della plusvalenza entro il quarto anno successivo al conseguimento NO: TUIR art.89 c.2: dividendi rilevati per competenza. Si tratta di differenze permanenti Il 5% dei dividendi è imponibile al momento della percezione differenza permanente: a una certa data, differenza tra reddito imponibile e risultato civilistico che non è destinata ad annullarsi negli esercizi successivi: es. componenti negativi o positivi di reddito parzialmente/totalmente indeducibili o esenti ai fini fiscali

21 differenze positive permanenti
Non generano imposte anticipate o differite Reddito Fiscale < Reddito Civilistico in quanto ci sono costi fiscalmente deducibili anche se non iscritti a C/E e ricavi fiscalmente esenti o tassati catastalmente. Esempi: Reddito degli immobili determinato catastalmente in misura inferiore al reddito civilistico Proventi soggetti a ritenuta a titolo d’imposta o imposta sostitutiva Proventi in esenzione d’imposta Plusvalenze da partecipazioni esenti (quota non tassabile) Dividendi distribuiti da società di capitali (quota non tassata)

22 differenze negative permanenti
Non generano imposte anticipate o differite. Il Reddito Fiscale è > del Reddito Civilistico per la presenza di costi e oneri fiscalmente indeducibili. Esempi: Liberalità: come regola generale le erogazioni liberali non sono fiscalmente deducibili o lo sono entro i limiti di cui agli artt. 95 e 100 Interessi passivi: deduzione limitata e proporzionale in presenza di proventi esenti (art società di persone) Spese generali: deduzione limitata e proporzionale in presenza di proventi esenti (art. 109) Spese di rappresentanza indeducibili Costi relativi a immobili il cui reddito viene determinato catastalmente: indeducibili se si riferiscono ad immobili che non costituiscono beni strumentali né beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività dell'impresa (art. 90) Imposte indeducibili: specificamente indicate dalla legge (art. 99) Sanzioni: il costo di una violazione non può generare riduzione di imposta

23 Componenti positivi di reddito che generano imposte differite:
Differimento della tassazione delle plusvalenze relative a beni posseduti da più di 3 anni ex art. 86 Differimento della tassazione dei contributi pubblici in c/esercizio nei casi tassativamente indicati dalla legge e dei contributi in c/capitale ex art Rivalutazione di partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Dividendi rilevati per competenza e tassabili per cassa (quota tassabile)

24 componenti negativi di reddito che generano imposte differite:
Ammortamenti ordinari superiori all’ammortamento civile, anche a seguito di spese incrementative Ammortamenti a seguito di rivalutazione di immobili (civilistica e civilistica-fiscale; v. § Rivalutazione) Ammortamento integrale per i beni di importo non superiore a € 516,46: ai sensi dell’art. 102 Ammortamenti di beni immateriali superiori alla quota prevista dal codice civile: ai sensi dell’art. 103 Accantonamenti fiscali superiori alla previsione civilistica: per rischi su crediti e per interessi di mora ai sensi dell’art. 106 per lavori ciclici di manutenzione ai sensi dell’art per spese di ripristino o sostituzione beni gratuitamente devolvibili ai sensi dell’art ; per operazioni e concorsi a premio ai sensi dell’art per imposte deducibili ai sensi dell’art. 99.2 Rilevazione per cassa di costi non di competenza (es. contributi ad associazioni di categoria, art. 99.3) Spese relative a più esercizi (art. 108) con imputazione al conto economico superiore a quanto civilistica- mente consentito: spese per studi, ricerche, pubblicità, propaganda, rappresentanza fino a € 25,82, spese di costituzione, altre spese pluriennali. Utili su cambi, non riconosciuti fiscalmente

25 Imposte anticipate: possibili casi
OPERAZIONE NORMATIVA FISCALE Compensi agli amministratori: civilmente deducibili quando deliberati Deducibili fiscalmente (TUIR art.95 comma 5) quando effettivamente corrisposti* Svalutazione crediti: OIC15. la parte eccedente i limiti del TUIR può essere dedotta (TUIR art.106 c.1): 0,50% annuo sino al 5% del totale dei crediti iscritti in bilancio Ammortamento beni materiali Art n. 2 e OIC 16 Deducibili entro quote annuali (dm e TUIR art.102) *Si vuole allineare la posizione dell’impresa a quella della persona fisica, passando così per l’impresa dal criterio di competenza a un criterio di cassa

26 componenti negativi di reddito, che generano imposte anticipate
Ammortamenti fiscali di beni immateriali inferiori alla quota prevista dal codice civile: ex. art. 103 Interessi passivi indeducibili per effetto del superamento del limite del 30% del Rol ai sensi dell’art. 96 (NB: occorre in questo caso che vi sia ragionevole certezza del recupero degli stessi) Accantonamenti fiscali inferiori alla previsione civilistica: per rischi su crediti e per interessi di mora ai sensi dell’art. 106 per lavori ciclici di manutenzione ai sensi dell’art per spese di ripristino o sostituzione beni gratuitamente devolvibili ai sensi dell’art ; per operazioni e concorsi a premio ai sensi dell’art per imposte deducibili ai sensi dell’art Quota spese di rappresentanza parzialmente deducibili: per 1/3 deducibili (per spese di rappresentanza sostenute ante 2008) Spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione non imputate ad incremento del costo, superiori al 5%: art. 102 Costi fiscalmente deducibili per cassa, quando il pagamento è successivo alla competenza: Compensi fissi amministratori (art. 95.5), Imposte diverse da quelle sui redditi e da quelle per le quali è prevista la rivalsa, anche facoltativa (art. ora 99.1), Contributi ad associazioni sindacali e di categoria (art. 99.3), 10% dell’Irap (si veda § Irap) Maggiori accantonamenti necessari per adeguare a sopravvenute modificazioni normative e retributive i fondi per TFR e i fondi di previdenza del personale dipendente: art. 105 Perdite su cambi, non riconosciute fiscalmente

27 componenti positivi di reddito, che generano imposte anticipate
Rimanenze materie prime, sussidiarie, prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e merci, con valore fiscale superiore a quello iscritto in bilancio: artt. 92 e 110 Opere, forniture e servizi di durata infrannuale, con valore fiscale superiore a quello in bilancio (ricordare, valutazione base per il fisco è "al costo", per il codice civile può essere "al corrispettivo"): art. 93 Partecipazione e titoli, con valore fiscale superiore a quanto iscritto in bilancio: art. 94

28 IMPOSTE ANTICIPATE voci di bilancio
Conto Economico: voce interessata 22 c) “imposte anticipate” (AVERE - componente negativo di reddito) Stato Patrimoniale: voce dell’Attivo C.II.4-ter “attività per imposte anticipate” (DARE- simile a un credito): ammontare delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri, per differenze temporanee deducibili o per il riporto a nuovo di perdite fiscali (OIC 25, par. 11). MINORI IMPONIBILI IN ESERCIZI FUTURI

29 Imposte anticipate. Esempio: ammortamento immobilizzazione materiale
Avvio dell’ammortamento: Costo attività: 100 Ammortamento economico-tecnico: 50% Ammortamento fiscale: 20% (non viene tenuto in considerazione l’obbligo di riduzione al 50% per il 1° esercizio)

30 Differenze Temporanee Aliquota Imposta reddito Imposte anticipate CE
Piano ammortamento Anni Amm.to civilistico Amm.to fiscale Differenze Temporanee Aliquota Imposta reddito Imposte anticipate CE Attività per Imposte anticipate (SP) 1 50 20 30 27,5% (8,25) 8,25 2 (8.25) 16,5 3 -20 5,5 11 4 5 Nei primi due esercizi le quote di ammortamento civilistico applicate sono costanti e pari al 50% del cespite. Fiscalmente la quota massima deducibile è pari a 20. Dal terzo esercizio è concluso il piano di ammortamento civilistico e continua solo quello fiscale.

31 La quota di ammortamento pari a 30 (50-20) è fiscalmente indeducibile
La quota di ammortamento pari a 30 (50-20) è fiscalmente indeducibile. Ciò si verifica nei primi 2 anni Il debito fiscale è maggiore rispetto a quanto avverrebbe considerando solo gli ammortamenti iscritti in bilancio civilistico. Le maggiori imposte nel primo anno sono pari a 8,25 (imposte anticipate). Contabilmente, avremo: In ognuno dei primi due anni pago più imposte (8,25, e cioè il 27,5% di 30), in quanto rispetto i criteri fiscali e non quelli civilistici La voce in DARE è assimilabile a un credito verso l’Erario (la parte di imposte che devo versare per legge per l’anno in corso, ma per il bilancio civilistico di competenza di esercizi successivi). Al del 2° esercizio avrò una attività pari a 16,5 La voce in AVERE sostanzialmente rettifica ai fini del bilancio il COSTO delle imposte correnti sul reddito nelle pagine successive, per questo esempio, emerge un debito verso l’Erario di 283,5 di imposte correnti, in quanto le devo corrispondere per legge in relazione a quell’esercizio, ma evidenzio anche le imposte anticipate, che le rettificano, in quanto su 283,5 ci sono 8,25 di competenza civilistica di futuri esercizi DARE AVERE Attività per imposte anticipate (C.II.4 ter) 8,25 Imposte anticipate (voce 22, C.E.)

32 riassorbimento (reversal) della fiscalità differita negli esercizi
Dal terzo esercizio, contabilmente, avremo un progressivo impiego dell’attività: DARE AVERE Imposte anticipate (voce 22, CE) 5,5 Attività per imposte anticipate (voce C.II.4 ter, SP)

33 ONERE FISCALE 1 2 3 4 5 Risultato d’esercizio ante imposte 1.0001 Reddito imponibile 1.0302 9803 IRES CORRENTI 283,254 269,54 Imposte anticipate (8,25)5 RIASSORBIMENTO (reversal) 5,56 IMPOSTE (voce 22CE) 2757

34 IMPOSTE ANTICIPATE 2° esempio
Rilevazione di imposte anticipate per compensi agli amministratori non ancora corrisposti €5.000 I compensi saranno corrisposti nell’esercizio X+1 Aliquota Ires 27.5%

35 IMPOSTE ANTICIPATE: C/Economico
Il bilancio, prima del calcolo delle imposte, al 31/12/X presenta i seguenti valori: Valore della Produzione €50.000 Costi della Produzione € di cui … … € (compensi amministratori) Risultato prima delle imposte €30.000

36 IMPOSTE ANTICIPATE: calcolo valori
innanzitutto: calcolare la maggiore imposta da liquidare in conseguenza della disciplina fiscale. Nell’esempio, la deducibilità dei compensi va rinviata all’esercizio successivo e si ottiene così una maggiore imposta nell’anno in corso Imposte di competenza = x 0.275 = 8.250 Costi fiscalmente indeducibili nell’esercizio I = 5.000 Maggiore imposta anticipata = x = 1.375

37 Rilevazione delle imposte correnti
Scrittura che rileva le imposte correnti, cioè quelle esigibili ( ), con il relativo debito tributario imposte correnti a debiti tributari Poi vanno rilevate le imposte anticipate (quelle esigibili pur non essendo di competenza) e il relativo “credito” (attività per imposte anticipate): la scrittura elimina dal bilancio civilistico gli effetti della normativa fiscale Attività x imposte anticipate a imposte anticipate (voce dell’attivo) (componente + di reddito) (accendo un credito e rettifico nel bilancio civile i costi)

38 Il risultato a Conto Economico
i conti di costo “imposte correnti” e “imposte anticipate” confluiranno così in Conto Economico: Risultato prima delle imposte Imposte correnti Imposte differite Imposte anticipate Utile Risultati al termine delle operazioni: Utile netto di non influenzato dagli effetti della normativa fiscale Debito tributario per imposte correnti (SP B.2 Passivo) Attività per imposte anticipate (SP C.II.4-ter Attivo) – in altri termini si tratta di un credito d’imposta che utilizzerò nell’esercizio in cui pagherò i compensi agli amministratori

39 IMPOSTE ANTICIPATE: seguito - C/E
Nell’esercizio in cui vengono corrisposti i compensi la situazione economica è: Valore della Produzione € Costi della Produzione €25.000 Risultato prima delle imposte €75.000

40 IMPOSTE ANTICIPATE: calcolo valori
Vanno determinate le imposte portando in deduzione, dalla base imponibile (e quindi dal bilancio fiscale e non civilistico), i costi relativi ai compensi degli amministratori Imposte di competenza = x 0.275 = Costi fiscalmente deducibili (derivanti dall’esercizio I) = Minore imposta dovuta (anticipata nell’esercizio I) = x = 1.375

41 Rilevazione imposte correnti
Si tratta della scrittura che rileva le imposte correnti, cioè quelle fiscalmente dovute ( ), con il relativo debito tributario imposte correnti a debiti tributari (costo di esercizio) (voce del Passivo) Poi vanno recuperate le imposte anticipate l’anno precedente così da attribuirle all’esercizio in corso, e chiudere il conto “Attività x imposte anticipate”, aperto l’esercizio precedente imposte anticipate a Attività x imposte anticipate

42 Il risultato a Conto Economico
i conti di costo “imposte correnti” e “imposte anticipate” confluiranno così in Conto Economico: Risultato prima delle imposte Imposte correnti Imposte differite Imposte anticipate Utile Risultati patrimoniali al termine delle operazioni: Utile netto di non influenzato dalla normativa fiscale Debito tributario per imposte correnti (SP B.2 Passivo) Attività x imposte anticipate 0 (SP voce C.II.4-ter Attivo)

43 Prospetti di bilancio e fiscalità differita
CE ATTIVO PASSIVO C.II.4-bis) crediti tributari B.2 Fondi per imposte, anche differite VOCE 22) imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate C.II.4-ter) imposte anticipate D.12 Debiti tributari

44 Esemplificazione imposte differite
Plusvalenze rateizzate Una impresa compra nell’esercizio 1 un macchinario del valore di euro Dare Avere Macchinario Iva a credito (22%) 22.000 Debiti vs Fornitori

45 Alla chiusura dell’esercizio in contabilità la situazione sarà
Dare Avere Ammortamento macchinari 20.000 F.do amm.to macchinari Effettuo l’ammortamento dell’impianto e il valore residuo è Nell’esempio si ponga che il macchinario sarà venduto dopo 4 anni per

46 Al momento della vendita in contabilità si effettueranno le registrazioni
Dare Avere Crediti vs clienti 29.280 Iva debito 5.280 Macchinari 24.000 Si registra l’alienazione dell’impianto e anche la diminuzione di attivo. In questo caso, paradossalmente, l’attivo va “in negativo” Dare Avere F.do amm.to macchinari 80.000 Macchinari Si chiude il fondo ammortamento eliminando il macchinario dall’attivo. L’ammortamento era stato effettuato sempre per euro annui Dare Avere Macchinari 4.000 Plusvalenza da realizzo Si riequilibra la “negatività dell’attivo, che va a zero (il macchinario non c’è più) attraverso lo storno a plusvalenza (è un componente positivo)

47 La tassazione della plusvalenza può essere splittata in 5 quote costanti, ex art. 86, 4°c. Tuir (possesso non inferiore a tre anni) Esercizio Valore civilistico plusvalenza Valore fiscale plusvalenza Differenza temporanea Imposte differite X 4.000 800 3.200 1004,8 X + 1 2.400 (251,2) X + 2 1.600 X + 3 X + 4 Totale

48 Imposte correnti (voce 22, CE) 251,2
Al momento della cessione dell’impianto, si origina una differenza temporanea pari a tra la plusvalenza civilistica (4.000) e quella fiscale per il primo anno (800). Il valore delle passività fiscali differite (quelle che al termine del 1° esercizio accantono perché verranno sostenute negli esercizi dal 2° al 5°) è pari a X 31,4 % = 1004,8 (31,4= 27,5 IRES + 3,9 IRAP) Dare Avere Imposte correnti (voce 22, CE) 251,2 Debiti tributari (D12, SP) Nel 1°esercizio l’imposta su 1/5 della plusvalenza è “corrente”. Il residuo (1004,8 sarà civilistcamente costo di competenza sempre del 1° esercizio, ma come imposta “differita”, nel senso che il suo pagamento ai sensi della legge fiscale avverrà negli esercizi successivi DARE AVERE IMPOSTE DIFFERITE (CE voce 22) – voce di costo 1004,8 FONDO IMPOSTE DIFFERITE (SP B.2) – debito vs Erario da pagare via via negli esercizi futuri Dall’esercizio 2 all’esercizio 5 abbiamo un debito fiscale che impone l’accantonamento di imposte differite passive per 1004,8 (= variazione in diminuzione pari a 4/5 della plusvalenza X 31,4%) effettuato al termine del 1° esercizio Dal punto di vista civilistico la competenza dell’onere tributario è dell’esercizio 1, quello nel quale si manifesta anche la connessa manifestazione economica positiva (la plusvalenza) Per ciò viene iscritto un costo di esercizio (CE22) a Conto Economico

49 Riflessi sul CE al termine del 1° esercizio
Il bilancio di esercizio registrerà componenti negativi di reddito per imposte per complessivi 1256, distinti tra imposte correnti (251,2) e differite (1004,8) 4000 x 31,4% = 1256 CE 22) Imposte sul reddito d’esercizio 1.256 Imposte correnti 251,2 Imposte differite 1004,8

50 A partire dall’esercizio X+1 e fino all’esercizio X + 4 si riduce la differenza temporanea originatasi nell’esercizio X, verificandosi il riassorbimento della fiscalità differita (c.d. reversal). La rilevazione contabile sarà la seguente: Dare Avere Fondo imposte differite (B.2) 251,2 Imposte differite (voce 22, CE) Le imposte sono state nel 1° esercizio tutte imputate a CE come costo (correnti o differite). Anno per anno, si stornano progressivamente dal fondo (diminuisce il debito). Contemporaneamente si inserisce in Avere la quota annuale di imposta differita (è quindi un componente positivo di reddito) Tale componente positivo è sostanzialmente compensato con la scrittura seguente, ove rilevo le imposte fiscalmente di competenza dell’esercizio (componente negativo di reddito) e, come controconto, evidenzio il debito tributario. Dare Avere Imposte sul reddito (IRES) 251,2 Debiti tributari (D12 – SP)

51 **nei 10.000 dell’esercizio X sono compresi i 4.000 di plusvalenza
ONERE FISCALE X X + 1 X + 2 X + 3 X + 4 Risultato* d’esercizio 10.000** 10.000 Reddito imponibile 6.800 (6.800 = – 3.200)*** 10.800**** ( = ) 10.800 IRES CORRENTI 2.135,2 (2.135,2 = X 31,4%) 3.391,2 (3391,2 = X 31,4%) Imposte differite 1.004,8 (1.004,8 = X 31,4%) RIASSORBIMENTO (reversal) (251,2) IMPOSTE (voce 22, CE) 3.140***** 3.140 *per semplicità e comparabilità si ipotizzano risultati eguali in tutti gli esercizi **nei dell’esercizio X sono compresi i di plusvalenza ***ai fini fiscali su sono componenti positivi da spalmare nei 4 esercizi successivi e cioè sono l’imponibile delle imposte differite ****in ogni esercizio, da X+1 a X+4, il bilancio fiscale è interessato dalla quota annuale di plusvalenza (800) *****in ogni bilancio di esercizio civilistico le imposte originate dalla plusvalenza generano un eguale impatto. Se non si fosse fatto così, il primo bilancio di esercizio civilistico sarebbe stato condizionato da una maggiore imposizione

52 IMPOSTE DIFFERITE: voci di bilancio
C/E: voce E22 b) “imposte differite” (elemento negativo di reddito) S/P: voce del Passivo B2) “fondi per imposte, anche differite” (fondo per un futuro debito tributario)

53 IMPOSTE DIFFERITE: esempio
Esempio: rilevare imposte differite derivanti da plusvalenze da alienazione Conseguita plusvalenza da alienazione €10.000 Rateizzazione della plusvalenza in 5 anni Aliquota Ires 27.5% in tutti i 5 anni

54 IMPOSTE DIFFERITE: C/Economico
Valore della Produzione €50.000 Costi della Produzione €20.000 Proventi e Oneri Straordinari € (Plusvalenze da alienazione) Risultato prima delle imposte (A-B+E) €40.000 (risultato nel bilancio civilistico in questa fase)

55 IMPOSTE DIFFERITE: calcolo valori
calcolo dell’imposta di competenza dell’anno Determinazione dell’imposta che esigibile nei prossimi 5 anni per la rateizzazione della plusvalenza: Imposta di competenza civilistica = x = Imposta relativa alla plusvalenza da ripartire in più esercizi = x = Quota annua di imposta relativa alla plusvalenza da differire = /5 = 550 Imposta da liquidare e da versare relativa agli esercizi futuri (dal 2° al 5°) = 550 x 4 = Imposte correnti (da liquidare e versare per il 1° esercizio) = – =

56 Rilevazione delle imposte correnti
imposte correnti a debiti tributari Una volta rilevati i costi delle imposte correnti, vanno aggiunte le imposte di competenza dei successivi 4 anni, per poi attribuirle da un punto di vista economico ai singoli esercizi: imposte differite a fondo imposte differite Le imposte differite incidono negativamente sul CE del bilancio civilistico del 1° esercizio: la plusvalenza (componente positivo di reddito) rileva per competenza (civilistica) per l’esercizio nel quale il cespite è stato alienato; alla plusvalenza va correlato il corrispondente elemento negativo di reddito d’esercizio (imposta) Il fondo imposte differite è un debito ideale che accendo vs l’Erario e che estinguo di anno in anno, pro quota (550)

57 Il risultato a Conto Economico
i conti di costo “imposte differite” e “imposte correnti” confluiranno così nel CE del 1° esercizio: Risultato prima delle imposte Imposte correnti Imposte differite Imposte anticipate Utile Risultati al termine delle operazioni: Utile netto di non influenzato dagli effetti della normativa fiscale Debito tributario per imposte correnti (SP B.2 Passivo) Fondo per imposte differite (SP voce B.2 Passivo)

58 IMPOSTE DIFFERITE: seguito esempio
Nel 2°esercizio e in quelli successivi (sino al 5°), vanno rilevate le maggiori imposte (550€ anno) da corrispondere, frutto della rateizzazione dell’imposta calcolata sulla plusvalenza Le scritture contabili dovranno sterilizzare l’utile civilistico dalle maggiori imposte, non di competenza civilistica ma fiscalmente dovute

59 IMPOSTE DIFFERITE: risultato economico, prima delle imposte, nell’anno X+1
Valore della Produzione € Non inserisco ovviamente la plusvalenza (per competenza ha già interessato civilisticamente il bilancio del 1° esercizio) Costi della Produzione €25.000 Risultato prima delle imposte (A-B) €75.000

60 calcolo delle imposte correnti e differite
calcolo delle imposte di competenza dell’esercizio e di quelle che, pur essendo di competenza civilistica dell’anno precedente, diventano esigibili nell’anno in corso Imposte di competenza = x = Plusvalenza da riportare nel bilancio fiscale = 2.000 (1/5 di ) Maggiore imposta dovuta per il 2° esercizio, che era stata rinviata dal 1°esercizio = x = 550

61 Rilevazione delle imposte correnti (esigibili)
imposte correnti a debiti tributari (CE – costo) (SP – debito) Con la precedente scrittura si rilevano le imposte che per legge devono essere corrisposte all’Erario, prescindendo dalla loro competenza civilistica Poi, si rileva la quota di imposta che non è di competenza civilistica dell’esercizio in corso, per disinquinare il risultato civilistico: fondo imposte differite a imposte differite 550 Questa rilevazione permette di determinare l’utile al netto dell’effetto fiscale Il fondo imposte differite è in DARE: diminuisco progressivamente il debito verso l’Erario, man mano che matura l’esigibilità Le imposte differite sono in AVERE, e tale componente positivo di reddito compensa in parte le imposte correnti: in tal modo concorrono alla determinazione del reddito d’esercizio ai fini civilistici, che non viene influenzato dalle imposte semplicemente pagate nell’anno, ma solo da quelle di competenza

62 Il risultato a Conto Economico
Risultato prima delle imposte Imposte correnti Imposte differite Imposte anticipate Utile Risultati al termine delle operazioni: Utile netto di non influenzato dagli effetti della normativa fiscale Debito tributario per imposte correnti (SP B.2 Passivo) Fondo per imposte differite di ,00 – 550,00 = (SP voce B.2 Passivo) Analogo iter va seguito nei successivi tre esercizi fino all’azzeramento del fondo per imposte differite

63 TFR Il TFR risulta è appostato a parte nel c.c.
ha tuttavia chiara natura di debito, pur se particolare Come gli altri debiti, andrebbe scisso tra quanto scade entro il termine del successivo esercizio (breve) e quanto invece oltre (ML termine)


Scaricare ppt "Lezione 25 ottobre 2017."

Presentazioni simili


Annunci Google