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MERCEOLOGIA DELLE FIBRE TESSILI

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Presentazione sul tema: "MERCEOLOGIA DELLE FIBRE TESSILI"— Transcript della presentazione:

1 MERCEOLOGIA DELLE FIBRE TESSILI
La merceologia delle fibre tessili studia tutti quei materiali di diversa origine che possono essere trasformati in fibre tessili.

2 Le fibre tessili sono sostanze
presenti in natura ( naturali) o prodotte dall’uomo ( man made) , di aspetto filamentoso e fusiforme, che si prestano ad essere filate e tessute, sia per la loro morfologia, sia per le loro caratteristiche di resistenza, elasticità e flessibilità.

3 Spesso vengono annoverate tra le fibre tessili anche quei materiali, a fibra corta, che, pur non potendo essere filate, vengono feltrate, cioè attaccate tra di loro a formare uno strato di un certo spessore ed una certa consistenza simili al tessuto (feltro).

4 PROPRIETA’ DELLE FIBRE TESSILI

5 I caratteri più importanti sono quelli
·       Morfologici-organolettici ·       Fisici ·       Chimici ·       Fisiologici

6 Requisiti : dimensionali Lunghezza ,Finezza Lucentezza organolettici
                      Sofficità                     Morbidezza MANO                       Voluminosità Fisico-meccanici Igroscopia, stabilità termica, resistenza a trazione, allungamento percentuale

7 La lunghezza La lunghezza e la finezza di una fibra sono molto importanti sia per la lavorazione che per la qualità del prodotto finito.

8 La lunghezza si misura in millimetri
Una fibra per essere filata ha bisogno di una lunghezza minima di 5mm. Le fibre più corte si hanno nel lino e nella canapa, mentre la lana ha delle fibre piuttosto lunghe ( da 40mm a 350 mm). Un caso a parte è rappresentato dalla seta che è l’unica fibra naturale ad essere prodotta con un filo continuo. Le fibre man made possono essere in filo continuo o in fiocco.

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10 La finezza ·       La finezza, cioè il diametro della fibra, si misura in micrometri Il micrometro (simbolo: µm) è un'unità di misura della lunghezza corrispondente a un milionesimo di metro (cioè millesimo di millimetro). La vigogna ed il lino azzurro sono tra le più fini, avendo fibre anche di soli 5m di diametro. I peli setolosi di pecore e cammelli sono tra le fibre più grossolane arrivando anche a 140m (0,14 mm). Si misura con il titolo.

11 La lucentezza ·       La lucentezza è dovuta alla rifrazione ed alla riflessione della luce sulla superficie della fibra stessa,più questa è levigata con superficie uniforme priva di asperità e solchi più aumenta la sua lucentezza. Le fibre naturali sono normalmente meno lucenti di quelle sintetiche; a volte le fibre sintetiche, per renderle più simili alle naturali, vengono opacizzate con opportuni trattamenti.

12    La sofficità ,la morbidezza e la voluminosità, sono dette MANO .
Una fibra ha mano sostenuta se al tatto risulta rigida e poco soffice, ha invece mano lenta se è morbida ed elastica alla pressione. Un tessuto prodotto con fibra di mano troppo sostenuta è rigido Un tessuto prodotto con fibra di mano troppo lenta è cascante

13 Caratteri fisico-meccanici
Essi comprendono sia i requisiti fisici che quelli meccanici Igroscopicità Stabilità termica Comportamento nei confronti della combustione Feltrabilità ;Coibenza; Tenacità; Allungamento a rottura ; Resistenza; Elasticità

14    Igroscopicità è la capacità di una fibra di assorbire umidità dall’ambiente
Essa si misura in base alla percentuale massima di acqua che la fibra può assorbire senza apparire bagnata. La lana e le fibre alginiche sono le più igroscopiche ( la lana può assorbire fino al 33% del peso senza dare la sensazione di bagnato).

15 In relazione all’igroscopicità vi è il tasso di ripresa che rappresenta la massima percentuale di acqua che una fibra può contenere per essere commercializzata e si misura in percentuale sul peso secco del materiale (cioè la quantità in grammi di acqua assorbita a 20°C da 100 g di fibra, precedentemente essiccata, esposta per un’ora ad una umidità del 65%; esso varia dal 18% della lana all’1,5% del poliestere)

16 Collegato al tasso di ripresa vi è il peso mercantile, cioè il peso della merce secca più il tasso di ripresa. In base a questo avvengono le contrattazioni. I tassi di ripresa sono fissati dalla legge 883 del 26/11/1973.

17 Comportamento al calore
per azione del calore le fibre naturali, sia animali che vegetali, non fondono ma si decompongono. La lana a 100°C diventa ruvida, a 130°C inizia a decomporsi, a 200°C imbrunisce e a 300°C carbonizza

18 Comportamento nei confronti della combustione
Le fibre animali bruciano con caratteristico odore di sostanza cornea bruciata e lasciano un residuo abbondante e carbonioso. Le fibre vegetali bruciano velocemente con fiamma viva e con caratteristico odore di carta bruciata.

19 Le fibre artificiali si comportano come le fibre naturali, a seconda dell’origine.
Le fibre sintetiche bruciano con fumo denso e acre e con fiamma verdognola; tendono a fondere e sono assai difficili da spengere anche quando siano state allontanate dalla fiamma.

20 Flame retardant Negli ultimi quarant’anni abbiamo assistito ad uno sviluppo tecnico-scientifico impressionante  nel settore tessile antifiamma. In principio erano utilizzati dei trattamenti ignifughi (a base di composti di Cromo, Titanio)  spalmati sui tessuti, principalmente su cotone. Tuttavia il cromo godeva di un grande svantaggio: accertata azione tossica e cancerogena; il Titanio e Zirconio invece sono poco resistenti ai lavaggi.

21 L’azione  ignifugante di questi prodotti, detti FR (Flame Retardant) consiste nell’impedire la formazione di sostanze catramose ed invece favorire quelle carboniose perché bruciano con più difficoltà, evitando il diffondersi della combustione.

22 A partire dagli anni ’60, parallelamente alla crescita industriale si è giunti ad una strabiliante scoperta: le fibre tessili sintetiche termoresistenti. I tessuti ignifughi (intrinsecamente ignifughi, oppure trattati con prodotti antifiamma, applicati sulla superfici sono realizzati in maniera tale da bruciare solo in presenza di una quantità di ossigeno molto più alta di quella che si trova normalmente nell'aria - pari a circa il 21% - oppure in grado di ridurre la temperatura dei gas di combustione, in modo che questi  non alimentino la fiamma. Il  tessuto ignifugo è  autoestinguente in cui le fiamme si spengono dopo l’allontanamento.

23 Intrinsecamente ignifugo significa che il tessuto
non ha subito trattamenti di finissaggio ignifuganti risultando quindi privo di  sostanze superficiali applicate che possiedono potenziali tossici, Le proprietà antifiamma non decadono perciò né dopo le  manutenzioni ed i lavaggi, né a causa delle condizioni di utilizzo.

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25 protezione intrinseca: indumenti in fibra DuPont™ Nomex®
. Oltre 40 anni fa, DuPont comprese la necessità di creare indumenti ignifughi che offrissero una protezione adeguata a chi è esposto ai pericoli degli incendi. Gli scienziati DuPont inventarono la fibra Nomex®, un rivoluzionario materiale ignifugo che protegge vigili del fuoco, operai, agenti di polizia e militari da calore intenso, fiamme e incendi. La fibra Nomex® riduce le rotture e mantiene una barriera inerte e stabile tra le fiamme e la pelle, in modo da proteggere la persona dall'esposizione diretta. In questi casi estremamente pericolosi, la fibra Nomex® consente al tessuto di indurirsi e proteggere il corpo dalla carbonizzazione, rimanendo al contempo morbida fino a quando si raffredda. Inoltre, la fibra Nomex® non si squaglia e non sgocciola, a differenza di altri tessuti che si deteriorano generando l'ulteriore rischio di ustioni causate da materiale squagliato.

26 ·       Feltrabilità: è la proprietà caratteristica della lana e delle fibre animali in genere.Consiste nella saldatura delle fibre tra loro per effetto combinato del calore e dell’umidità; essa è dovuta alla struttura a scaglie di queste fibre( lana) ·       Coibenza:è la proprietà delle fibre tessili ad essere più o meno isolanti dal calore ·       Tenacità: indica il carico in grammi necessario a rompere il fili di finezza standard ( si misura in kg/mm2).

27 ·       Allungamento a rottura: esprime l’allungamento percentuale subito dal fili prima di rompersi ( si misura con apposita macchina l’allungamento massimo prima che il filo si rompa; si imposta poi la proporzione L i : 100 = all r : x e si ottiene l’allungamento percentuale.

28 ·       Resilienza: è la capacità che deve avere una fibra tessile di opporsi all’immagazzinamento di energia meccanica,cioè di deformarsi senza subire un cambiamento dimensionale permanente. ·       Elasticità: è la capacità di lasciarsi deformare in modo reversibile.

29 Caratteri fisiologici:
I caratteri fisiologici riguardano le reazioni che le fibre tessili possono provocare sul corpo umano.queste reazioni dovute a proprietà fisiche e chimiche della fibra possono facilitare la vestibilità di una fibra, renderla più adatta a produrre indumenti estivi oppure invernali , indirizzarla verso una particolare fascia di consumatori.

30 I caratteri fisiologici non sono oggettivi e quindi tabulabili, m soggettivi cambiando da persona a persona Allergenicità Senso di caldo o di fresco Vestibilità

31 ·       Allergenicità: le fibre naturali sono senz’altro più ipoallergeniche di quelle artificiali e sintetiche, cioè creano meno problemi di allergie e irritazioni al contatto con la pelle.

32 Senso di caldo e di fresco
·       : dipende dalla coibenza, da fattori strutturali e morfologici. La lana per esempio è molto coibente perché oltre ad avere una bassa conducibilità termiche, avendo una struttura arricciata parzialmente feltrata, racchiude un gran volume d’aria , e l’aria, come sappiamo, è un buon isolante termico. Inoltre avendo molta igroscopicità, assorbe umidità dall’aria ricevendo il calore latente di condensazione che contribuisce a dare il senso di caldo al corpo. La lana essendo un isolante termico può essere usata anche per indumenti estivi.

33 ·       Vestibilità: è anch’esso un carattere fisiologico e varia da persona a persona.

34 Proprietà chimiche delle fibre tessili
Riguardano il comportamento delle fibre tessili nei riguardi degli agenti chimici; le fibre reagiscono in maniera diversa con i reagenti chimici e solventi secondo la loro struttura e composizione chimica. La lana è composta di proteine; le fibre vegetali da cellulosa e lignina; le fibre artificiali da proteine, cellulosa e derivati; le fibre sintetiche da polimeri sintetici di composizione simile alle materie plastiche. Sottoponendo le fibre a saggi chimici si verifica la loro composizione

35 Caratterizzazione merceologica
delle fibre tessili

36 Densità e Peso Specifico
È una proprietà molto importante perché si riflette sul peso dei tessuti e sul potere coprente di una fibra. Es : - per il cotone varia con il grado di maturazione - per le fibre sintetiche → modificabile

37 La produzione mondiale di fibre tessili, espresse in peso, non consente un’idea precisa circa la possibilità di ottenimento di prodotti finiti. Il peso specifico reale è legato alla natura chimica ed alla struttura fisica delle fibre, mentre quello apparente è il peso delle unità di volume della fibra nel suo insieme, compreso lo spazio tra fibre e fibre (Una fibra arricciata avrà un peso specifico apparente molto diverso da quello reale, al contrario le fibre lisce).

38 Tale classificazione non poteva essere basata sul
Titolo Sia da un punto di vista commerciale che per gli impieghi industriali è stata avvertita la necessità di stabilire una classificazione dei tessuti. Tale classificazione non poteva essere basata sul   diametro dei filati (la sezione non è mai cilindrica) si è ricorso così ad elementi facilmente ed esattamente controllabili: Lunghezza e Peso (ISO)

39 varia notevolmente nelle diverse fibre
Dimensioni Lunghezza: varia notevolmente nelle diverse fibre è limitata per le fibre naturali(tranne la seta) illimitata per le fibre chimiche e Finezza

40 Peso in grammi di 1000 m di filato TEX = P = peso in g del campione
Il Titolo è la grandezza che esprime il grado di FINEZZA di un filato.. Peso in grammi di 1000 m di filato TEX = P = peso in g del campione ℓ = lunghezza in m TEX

41 Per la seta e le fibre sintetiche
DENARO Td = 9000 Td = Tex + 9 Per la seta e le fibre sintetiche

42 Nei paesi anglosassoni si adotta il “Sistema Cotoniero” Nm l/p x 0,59
Sistema Metrico Nm l /p ℓ = lunghezza P = un g di filato Nei paesi anglosassoni si adotta il “Sistema Cotoniero” Nm l/p x 0,59

43 ü Prodotta meccanicamente nelle fibre chimiche
Crettatura Le fibre da fiocco presentano ondulazione o crettatura spontanea nelle fibre naturali. ü   Prodotta meccanicamente nelle fibre chimiche L’ondulazione consente strutture complesse nell’unione delle fibre e conferisce una certa sofficità. Con il processo di TESTURIZZAZIONE è possibile ottenere un tipo di ondulazione anche sul filo continuo sintetico in modo di poter disporre di tessuti soffici come quelli ottenuti da fiocco.

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45 Caratteristiche Meccaniche
Sono proprietà importanti sia per le caratteristiche del prodotto finale che per la tecnologia di lavorazione

46 raion cuproammoniacale 1,5- 2,3 10-50 Acetato 1,3- 1,5 25-45 Nylon-6,6
Tipo di fibra Tenacità (g/dtex) Allungamento a rottura % Lana 1,1- 1,4 30-40 Seta 3,3- 5,5 13-25 Lino 5,5- 6,5 1,84,5 Cotone 3,0- 4,9 6-10 raion viscosa 1,8- 5,0 raion cuproammoniacale 1,5- 2,3 10-50 Acetato 1,3- 1,5 25-45 Nylon-6,6 4,6- 7,6 16-43 Nylon-6 4,0- 7,5 15-60 Poliestere 4,2- 6,8 20-60 Polivinilalcool 4,0- 6,0 20-25 Polivinilcloruro 2,4- 4,1 17-24 PoliviniEdencloruro 1,5- 2,1 15-25 Poliaerilonitrile 1,8- 4,7 26-28 Polipropilene 2,5- 7,0 14-60 ModacrWche 3,5- 4,2 14-34 Politetrafuoretilene 1,6- 1,8 10-15 Gomma 0,2- 0,3 Spandex 0,6- 0,9 Vetro 6,3- 7,9 3-4 carbone (grafite) 7,8-13,5 0,44,2

47 Peso in grammi occorrente a provocare la rottura della fibra
Carico di rottura Peso in grammi occorrente a provocare la rottura della fibra

48 Si esprime come allungamento % A% carico di rottura / titolo
È la differenza tra la lunghezza del provino al momento della rottura (L) e la lunghezza iniziale (Lo). Si esprime come allungamento % A% carico di rottura / titolo

49 Curve carico-allungamento
La curva che si ottiene ponendo ü   in ascissa l’Allungamento (in mm) ü   in ordinata il Carico (in g) Per facilitare l’operazione di confronto tra le varie fibre si può trasformare: ü   Allungamento → Allungamento % ü   Carico → Tenacità

50 Curva che tende verso l'alto
Indice fibra - rigida e tenace

51 Curva che tende verso destra
Fibra con scarsa resistenza ed elevato allungamento

52 All’elasticità di una fibra sono correlati : ü Ingualcibilità
È la proprietà per cui una fibra tende a ritornare alla lunghezza originale, una volta rimossa la sollecitazione che ne ha provocato l’allungamento. Una fibra sarà elastica se ad un forte allungamento si accompagna un elevato RECUPERO ELASTICO: All’elasticità di una fibra sono correlati : ü   Ingualcibilità ü   Resistenza all’uso e stabilità dimensionale dei manufatti

53 Assorbimento di umidità
Le fibre assorbono umidità a seconda della loro natura. Idrofile idrofobe Tale assorbimento si traduce in un vantaggio nel senso che viene favorita la climatizzazione del corpo, ma prolunga i tempi di asciugatura. Tale parametro si valuta in base alla ripresa di umidità, ossia al contenuto % di umidità della fibra in condizioni definite: 65% umidità a 21 °C riferito al peso secco di una fibra ( mantenendo la fibra in stufa a 105 – 110 °C fino a peso costante).


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