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Islam, Media e islamofobia la costruzione dell’immaginario sull’islam

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Presentazione sul tema: "Islam, Media e islamofobia la costruzione dell’immaginario sull’islam"— Transcript della presentazione:

1 Islam, Media e islamofobia la costruzione dell’immaginario sull’islam

2 La costruzione del sapere e delle rappresentazioni
Una lunga storia : dalla dottrina alla storia all’ideologia Uno sguardo reciproco? Discorso dominante/maggioritario vs discorso subalterno/delle minoranze Come rappresentarsi e rappresentarci? Dalla raffigurazione all’immaginario collettivo

3 Il profeta Muhammad con un hijāb davanti al volto
L’aniconismo (assenza di raffigurazione) è previsto dal Corano, che vieta la rappresentazione diretta di Dio ma non esplicitamente del Profeta e delle figure umane. Il divieto di rappresentazione del Profeta (hadith) è conseguente, al fine di evitare l’idolatria. La comprensione del divino non è accessibile allo sguardo umano (principio di trascendenza).

4 Muhammad pronuncia il suo sermone d’addio

5 Il Profeta e l’angelo Gabriele Teheran, 1950 circa (MuCEM, Marsiglia)

6 L’harem e l’Oriente

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9 E’ in particolare dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 che le manifestazioni islamofobiche aumentano e che i paesi europei cominciano a interessarsene in modo più sistematico, anzitutto attraverso il lavoro dell’Osservatorio europeo su razzismo e xenofobia (dal 2007 Agenzia per i diritti fondamentali). Gli osservatori nazionali ed europei sui fatti religiosi ci mostrano un quadro poco incoraggiante di intolleranza e persistenza dei pregiudizi e delle discriminazioni contro i musulmani, soprattutto immigrati.

10 La fisionomia (colore della pelle) e i codici vestimentari in particolare sembrano veicolare una percezione dell’altro come arabo/immigrato/musulmano. E tale percezione – avvallata da pregiudizi ormai consolidati - giustificherebbe i frequenti fenomeni di esclusione, paura, discriminazione ecc. Esiste anche un’islamofobia istituzionale, che parte dall’alto, che coinvolge la politica e ricade sulla più generale eterofobia, intrecciadosi con essa ed in particolare con un’islamofobia “popolare”. Così la paura dell’altro diventa strutturale.

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13 Il termine islamofobia può essere una scusa per non “criticare” l’islam?

14 Dal sito di Magdi Allam, www. ioamolitalia
Dal sito di Magdi Allam, “Dopo 50 anni di movimento di liberazione della donna l'Europa si sta estinguendo e sarà colonizzata dall'islam”

15 Contro-islamofobia: Come ti reinvento il Jihad
Contro-islamofobia: Come ti reinvento il Jihad. La scommessa contro l’islamofobia di #MyJihad

16 Una dichiarazione di indipendenza europea è il “manifesto” di scritto da Anders Behring Breivik, l’uomo che ha ucciso 68 ragazzi sull’isola di Utøya e piazzato una bomba nel centro di Oslo. Nel documento (inviato a circa persone), indicava che le sue azioni faciliteranno l’esplosione di una guerra civile in Europa destinata a durare per decenni e a culminare nello sterminio dei marxisti europei e nell’allontanamento di tutti i musulmani dal territorio europeo.

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19 Francia, Charlie Hebdo annuncia: “Pubblicheremo vignette su Maometto” (2012)

20 Reazioni alla caricatura del Profeta

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23 Attentati alla sede di Charlie Hebdo a Parigi (7 gennaio 2015)

24 Carlos Latuff

25 Tutti leggono CHARLIE

26 Essere o non essere… tra media e identificazione

27 “tolleranza reciproca”

28 Chi parla dell’islam? Visioni speculari

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30 Pregiudizi FRATELLI MUSULMANI: PER L’EGITTO SON TERRORISTI, PER IL PD SONO DEPUTATI, COME IL MAROCCHINO DELLA PROTESTA DI LAMPEDUSA

31 Titoli e informazione Air France, hostess obbligate a indossare il velo in Iran: è rivolta (TGcom24) "Non contestiamo il velo bensì la sua imposizione", spiega il segretario del sindacato di categoria Le hostess di Air France dicono 'No' ai pantaloni e al velo sui voli per l'Iran (Repubblica) Riprendono i collegamenti aerei fra Parigi e Teheran. Ma molte assistenti di volo fanno obiezione di coscienza e chiedono di essere esentate dal servizio La rivolta delle hostess contro velo e pantaloni (Il Giornale)

32 BREAKING NEWS, INVASIONE
JIHAD SESSUALE: SBARCHI AL GIORNO DI CLANDESTINI

33 “Le teste di straccio, invadono l’Occidente Oggi, appare singolare, ma nell’epoca del colonialismo, qualcuno si era illuso di occidentalizzare l’slam mentre purtroppo, come tutti vediamo, avviene il contrario, è l’islam che sta islamizzando l’Occidente.” 30/12/2014, Armando Manocchia, direttore

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35 Carlos Latuff “il web è teatro di strategie per una guerriglia virtuale”
Carlos Latuff è un artista brasiliano di origini libanesi, le cui vignette ne hanno fatto un sostenitore in difesa, tra gli altri, dei popoli palestinese, iracheno, afghano. Si avvale della sua arte espressiva per denunciare le ingiustizie, tra cui i crimini di guerra, l’apartheid, l’imperialismo, lo sfruttamento e altre forme di oppressione diffuse in tutto il mondo. Tra i bersagli che più di frequente sono al centro delle sue vignette ci sono il governo degli Stati Uniti e quello di Israele (è nella black list); Latuff denuncia il loro ruolo nello sfruttamento e nell’oppressione di popoli innocenti in Iraq, Palestina, Afghanistan o altrove.

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37 Suggerimenti bibliografici
Massari Monica, Islamofobia. La paura e l’islam, Editori Laterza, Roma-Bari, 2006 Bruno Marco, L'Islam immaginato. Rappresentazioni e stereotipi nei media italiani, Guerini & Associati, Milano, 2008 Pace Enzo, Sociologia dell'islam. Fenomeni religiosi e logiche sociali, Carocci, Roma, 1999, - L'islam in Europa: modelli di integrazione, Carocci, Roma, 2004 Marchi Alessandra, « La Francia e l’islamofobia », Jura Gentium. Rivista di filosofia del diritto internazionale e della politica globale, Firenze 2010, pubblicazione on-line,


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