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Sparta e Atene
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La Grecia delle poleis La penisola greca era suddivisa in numerose città-stato, ciascuna delle quali controllava un territorio limitato. Tra VII e V sec. a.C. emersero Sparta e Atene Sparta si impose nel Peloponneso Atene si impose in Attica Sparta e Atene incarnavano due modelli opposti di vita e di governo 2
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Le fonti sulla storia di Sparta
Le fonti letterarie e archeologiche per ricostruire la storia di Sparta sono scarse Scena di combattimento (VI sec. a.C.) Alcune notizie sono ricavabili dai poeti Tirteo e Alcmane (VII sec. a.C.), che vissero a Sparta Le principali fonti scritte provengono da autori ateniesi, spesso polemici nei confronti di Sparta L’ateniese Senofonte (IV sec. a.C.), al contrario, ha esaltato la struttura politica spartana Nelle fonti greche Sparta è il simbolo stesso dell’oligarchia 3 3
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Le origini di Sparta Sparta fu fondata nel Peloponneso dai Dori sui resti della città micenea di Lacedemone (X sec. a.C.) Priva di accesso al mare e di terre fertili, Sparta scelse la via della conquista militare Occupazione della Laconia (VIII sec. a.C.) e della Messenia (VII sec. a.C.) Sparta Dopo la prima fase di espansione, la politica di Sparta si orientò al mantenimento dell’equilibrio interno, economico e sociale Sparta aveva l’aspetto di un agglomerato di villaggi ed era priva di mura 4
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La società spartana La società di Sparta era suddivisa in tre classi
Spartiati Il ceto dominante, dedito esclusivamente alle attività belliche Iloti La maggioranza priva di diritti civili e assegnata alla coltivazione dei campi Perieci Gli abitanti delle comunità sottomesse Il rapporto numerico tra le classi spartane era fortemente squilibrato Gli spartiati erano un’esigua minoranza 5
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L’educazione spartana
A Sparta la collettività valeva più del singolo individuo La società spartana era una società chiusa incentrata sui valori militari Guerriero spartano (VI sec. a.C.) Gli Spartiati si dichiaravano homóioi («uguali») e consumavano i pasti in comune I neonati deboli o malformati erano gettati dal monte Taigeto Erano sottoposti sin dall’età di sette anni a un duro allenamento Erano tenuti all’addestramento militare fino ai sessant’anni
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Il sistema politico spartano
Sparta era governata da due re M. Blondel, Licurgo (1823) Al leggendario legislatore Licurgo, la tradizione attribuisce l’introduzione di altri organismi politici (VIII-VII sec. a.C.) Eleggeva i magistrati Assemblea generale degli spartiati Apélla Giudicava i crimini più gravi 2 re + 28 gheronti (anziani) Gherusía 5 magistrati Éfori Proponevano le leggi
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Atene: la città dell’olivo
Dopo l’invasione dei Dori, Atene rimase a lungo una roccaforte micenea Atene sorgeva a 4 chilometri dalla costa Il suo entroterra era fertile e ricco di miniere d’argento e cave di pietra Aveva 3 porti: in origine il più importante era il Falero L’abitudine ai contatti esteri rese Atene la città più internazionale e colta della Grecia Sviluppo delle attività commerciali
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L’Atene aristocratica
All’inizio dell’età arcaica il potere era in mano agli aristocratici L’ecclesía aveva potere elettivo ma non decisionale Ogni anno l’ecclesía (l’assemblea cittadina) eleggeva 9 arconti di stirpe aristocratica Giustizia Religione Esercito Scena di vita aristocratica (VI sec. a.C.) Al termine del mandato, gli arconti entravano nell’Areopago, il principale organo costituzionale
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L’ordinamento in tribù
Atene presentava un ordinamento tribale che la tradizione faceva risalire a Teseo Teseo e il Minotauro (VI sec. a.C.) La popolazione era suddivisa in Tribù Ghéne Stirpi aristocratiche Fratrie Gruppi di famiglie Tíasi Famiglie non nobili Solo l’appartenenza alle fratria garantiva la piena cittadinanza Gli stranieri potevano registrarsi negli orgheónes
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La riforma draconiana A partire dal VII sec. molte città greche si dotarono di leggi scritte vincolanti per tutti i cittadini La riforma di Dracone introduce il principio della responsabilità personale La prima legislazione ateniese risale a Dracone ( a.C.) Legge sull’omicidio Omicidio involontario Omicidio volontario Introduzione del diritto penale Tribunale degli efeti Areopago Esilio Pena di morte
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Abolizione della schiavitù per debiti
La riforma di Solone Per risolvere i contrasti socio-economici interni alla città, nel 594 a.C. Solone fu nominato arbitro e legislatore M. Blondel, Solone (1823) Cancellazione dei debiti Abolizione della schiavitù per debiti Ordinamento della cittadinanza in quattro classi sulla base del censo Timocrazia La riforma privilegiava i grandi possidenti perché la suddivisione teneva conto solo del reddito agricolo
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Le quattro classi di censo
La rendita agricola alla base del censo era calcolata in medimni Petancosiomedimni Grandi proprietari con una produzione cerealicola di almeno 500 medimni I classe II classe Cavalieri Proprietari in grado di permettersi un cavallo da guerra 1 Medimno = 52,5 l III classe IV classe Zeugiti Piccoli proprietari in possesso di almeno una coppia di buoi Teti Coloro che non possedevano terre
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I caratteri della riforma di Solone
Con la riforma di Solone i diritti politici dipendevano dal patrimonio, non dal sangue Pentacosiomedimni Cavalieri Ekklesiasterion, Paestum (V sec. a.C.) Collegio dei 9 arconti Funzioni esecutive e militari Areopago Consiglio degli anziani Tutti i cittadini potevano prendere parte all’ecclesía, l’assemblea popolare, e all’eliéa, il tribunale popolare
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La tirannide di Pisistrato
Le riforme di Solone scontentarono sia i nobili sia il popolo: se ne avvantaggiò l’aristocratico Pisistrato, che nel 561 a.C. occupò militarmente l’acropoli Armodio e Aristogitone nell’atto di assassinare Ipparco Pisistrato fu tiranno di Atene fino al 528 a.C. Politica di prestigio culturale e politico Consenso dei ceti popolari Gli succedettero i figli Ippia e Ipparco, che si alienarono il consenso con il loro dispotismo
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La riforma di Clistene Nel 508 a.C. Clistene introdusse la prima costituzione democratica della storia La prima tappa fu una nuova suddivisione del territorio cittadino L’Attica fu ripartita in demoi Ogni demos comprendeva dieci tribù La tribù era composta da tre trittie, collocate in zone diverse del territorio Ciascuna tribù rispecchiava tutte le componenti della società ateniese
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Gli arconti e la boulé Clistene modificò radicalmente l’organizzazione politica ateniese Le operazioni militari e la difesa erano affidate a dieci strateghi Il potere esecutivo spettava a dieci arconti, uno per ogni tribù Gli arconti erano affiancati dalla boulé, il Consiglio dei cinquecento, con funzioni amministrative e di governo Bouleterion, Priene (III sec. a.C.) La boulé era composta da cinquanta rappresentanti per tribù scelti a sorte
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L’ecclesía: l’assemblea popolare
L’organo supremo dello Stato era l’ecclesía, l’assemblea di tutti i cittadini Potere giudiziario delegato all’eliéa Elezione di arconti e strateghi Competenza in materia di politica estera A partire dal V sec. a.C. l’ecclesía si riuniva sulla collina della Pnice La democrazia ateniese era una democrazia diretta: ogni cittadino poteva proporre e votare direttamente le leggi
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L’ostracismo I cittadini ritenuti pericolosi per l’assetto democratico erano condannati all’esilio per dieci anni tramite ostracismo Óstrakon con il nome di Temistocle Il nome del nemico dello Stato veniva scritto su un óstrakon («coccio») Il provvedimento doveva essere approvato da almeno 6000 cittadini Nato per difendere la costituzione democratica, l’ostracismo divenne uno strumento per eliminare avversari politici e cittadini scomodi
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I tratti della democrazia ateniese
La riforma di Clistene avviò Atene verso la democrazia Il processo democratico era garantito da L. von Klenze, Acropoli (1846) collegialità libertà di parola estrazione a sorte brevità delle cariche rappresentanza territoriale votazione a maggioranza L’evoluzione in senso democratico di Atene rappresentò una trasformazione rivoluzionaria della gestione dello Stato
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I limiti della democrazia ateniese
La costituzione di Clistene realizzò l’uguaglianza teorica di tutti i cittadini, ma non tutti gli abitanti di Atene erano cittadini Gli schiavi e le donne erano esclusi dalla cittadinanza Gli stranieri residenti erano detti meteci: non avevano diritto di cittadinanza ma godevano di limitati diritti politici Una donna e la sua schiava (IV sec. a.C.) Nel V sec. a.C. Atene contava abitanti, di cui solo erano cittadini
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La cultura arcaica: la lirica
L’espressione letteraria caratteristica dell’età arcaica fu la lirica Suonatore di lira (VI sec. a.C.) Arte di suonare la lira come accompagnamento al canto Poesia epica Narrava le vicende degli eroi a un pubblico indifferenziato Poesia lirica Forma di espressione individuale e privata Poesia d’occasione Cerimonie nuziali Celebrazioni pubbliche Banchetti Vittorie ai giochi
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La cultura arcaica: il simposio
L’istituzione socio-culturale tipica di Atene era il simposio, il grande banchetto Simposio (IV sec. a.C.) Era diviso in due parti La cena, a cui partecipavano anche le donne La seconda parte, che durava fino all’alba e a cui erano ammessi solo gli uomini Il vino si serviva mescolato all’acqua in un grande vaso detto cratere Si discuteva degli argomenti più vari
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La cultura arcaica: la donna
Le donne greche si mostravano raramente in pubblico: vivevano per lo più relegate nel gineceo Il loro scopo era generare figli e occuparsi della casa Menelao si innamora di Elena (V sec. a.C.) La donna greca era priva di diritti politici e non poteva amministrare i propri beni Rispetto alle altre donne greche, le spartane godevano di una certa libertà culturale ed economica
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La costituzione da Atene a oggi
La costituzione democratica ateniese conteneva già alcuni principi ispiratori delle costituzioni moderne Sovranità popolare Libertà di parola Isonomia (uguaglianza di fronte alla legge) Partecipazione diretta Prima riunione parlamentare dell’Italia unita Attualmente il processo legislativo è più complesso Proposta di legge Approvazione delle Camere Promulgazione
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