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Siamo a Firenze, nell’anno 1265
Siamo a Firenze, nell’anno La primavera esplode nei colori dei fiori, nei profumi dell’aria, nell’allegria delle feste
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Circola molto denaro, le strade risuonano degli strumenti degli artigiani, dei canti che accompagnano il lavoro
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Dante nasce in questa casa, in Piazza San Martino
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La madre di Dante si chiama Donna Bella
La madre di Dante si chiama Donna Bella. Il padre, Alighiero Alighieri, è cambiavalute, cioè compra e vende denaro, come fanno oggi le banche
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La nascita del bambino è accolta con gioia
La nascita del bambino è accolta con gioia. Viene battezzato, come i suoi antenati, nel Battistero di San Giovanni e prende il nome di Dante, un nome di buon augurio, che significa “colui che dà” ed è davvero molto quello che egli ha donato agli uomini di tutti i tempi
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Dante ha solo sei anni quando muore la mamma e in lui rimane un grande vuoto. Diventato grande, suo padre desidera avviarlo a far pratica per diventare un buon commerciante, un notaio o un esperto cambiavalute…
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ma Dante è molto ostinato ed ha altre idee per la testa…
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Comincia ben presto a leggere i poeti antichi, conosce benissimo Virgilio, Orazio, Ovidio, Stazio e cerca di imitare la loro poesia in latino
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Il suo autore preferito è Virgilio (qui raffigurato tra le Muse)
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Un giorno, quando Dante ha nove anni, succede qualcosa che segnerà tutta la sua vita. Durante una festa, incontra Beatrice, la figlia di Folco Portinari. Per Dante è un colpo di fulmine
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Dante spera e sogna sempre di rivederla, ma dovranno passare degli anni prima che il suo sogno si realizzi.
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E intanto, come si usa allora, Dante viene fidanzato, a dodici anni, con una ragazzina di nome Gemma Donati, che appartiene ad una ricca e potente famiglia fiorentina Torre e stemma dei Donati
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Il tempo passa veloce, Dante è ormai un giovane che passa le sue giornate tra lo studio dei classici, la filosofia, la teologia… e le allegre serate con gli amici
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Alla passione per l’arte, la poesia e la musica, si unisce la passione politica
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È un tempo di lotte sanguinose: i comuni italiani combattono tra loro sotto le insegne dei guelfi, sostenitori del Papa, o dei ghibellini, sostenitori dell’imperatore
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A Firenze si contrappongono due potenti famiglie, i Cerchi e i Donati e, al loro fianco, si schierano rispettivamente due partiti, i guelfi bianchi e i guelfi neri
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Stemma dei Cerchi
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L’impegno politico non distoglie Dante dai suoi studi, né riesce a fargli dimenticare l’amore per Beatrice. La rivede un giorno in una chiesa di Firenze: sono passati ben nove anni dal loro primo incontro e Beatrice intanto si è sposata con un mercante.
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Ma presto Beatrice muore: è il 1290 e ha solo ventiquattro anni
Ma presto Beatrice muore: è il 1290 e ha solo ventiquattro anni. Dante vive un periodo di grande disperazione. Dopo un po’ sposa Gemma Donati. Avranno quattro figli: Pietro, Jacopo, Antonia e Beatrice
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Dante descrive il suo amore per Beatrice in un’opera in lingua volgare LA VITA NOVA
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Ormai uomo, nel 1295 Dante si iscrive all’Arte dei medici e degli speziali, partecipa attivamente alla vita politica di Firenze e ricopre importanti cariche pubbliche
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Stemma dell’Arte dei medici e degli speziali
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Intanto a Firenze le lotte continuano
Intanto a Firenze le lotte continuano. Dante decide di stare dalla parte dei Bianchi Nel 1301, mentre Dante è a Roma, papa Bonifacio VIII manda a Firenze Carlo di Valois con l’incarico ufficiale di fare da paciere, ma con il compito di mettere al potere i Neri.
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Dopo una serie di vicende, i Neri prendono il sopravvento a Firenze e la loro vendetta si accanisce sui Bianchi Nel 1302 il governo fiorentino dei Neri condanna Dante all’esilio: non potrà mai più rientrare nella sua amata città
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Padova, casa dell’esilio di Dante
Brescia, Treviso, Padova, Lucca: Dante gira da una corte all’altra, chiedendo ospitalità ai signori Sono anni di nostalgia e di umiliazioni. Dante spera sempre di poter rientrare a Firenze, ma le speranze muoiono ad una ad una. Padova, casa dell’esilio di Dante
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Trascorre l’ultima parte della sua vita a Ravenna, presso Guido Novello da Polenta, che lo accoglie con gioia. Qui Dante porta a termine la Divina Commedia, composta quasi tutta durante l’esilio
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Qui Dante muore nel 1321
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Le opere più importanti di Dante sono:
La Divina Commedia La Vita Nova Il De Vulgari Eloquentia: un trattato in latino sulla lingua volgare Il Convivio: un trattato di argomento scientifico – filosofico Il De Monarchia: un trattato in latino sulle diverse forme di governo
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