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Conoscenza e simulazione mentale

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Presentazione sul tema: "Conoscenza e simulazione mentale"— Transcript della presentazione:

1 Conoscenza e simulazione mentale
Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali

2 Storia dello studio della menta
Mente: oggetto di studio dei cognitivisti a partire dagli anni ’50 Esempi di studio della mente: (il magico numero ) paradigma TOTE

3 Correnti in psicologia: Primo cognitivismo
APPROFONDIMENTO G.A Miller The magical number seven, plus or minus two: some limits on our capacity for processing information in "Psychological Review" 1956 quantità d’informazione che l’uomo può elaborare (nella memoria a breve termine) (span) e trasmettere: 7 unità (chunk) ± 2 per volta (lo span diminuisce all’aumentare della grandezza dei chunks) Possiamo raggruppare più informazioni facendo uso di altre conoscenze o associazioni già apprese . chunks chunks span

4 Correnti in psicologia: Primo cognitivismo
TOTE (Miller, Galanter, Pribram, 1960): modello cognitivo del comportamento (risultato di un problem solving e un piano di azione), 4 fasi: 1)Test (valuto gli elementi dell’ambiente e la loro congruenza con lo scopo); 2)Operate (se sono congruenti: passo all’azione); 3)Test (se non sono congruenti, ritesto la situazione); 4)Exit (concludo l’azione). Non una sequenza prefissata di stimoli e risposte, ma continuo monitoraggio delle informazioni e dell’azione (feedback)

5 Storia dello studio della menta
La mente computazionale. Analogia mente-computer, su impulso delle nuove tecnologie e della messa a punto di calcolatori (computer) sempre più avanzati. Esseri umani e calcolatori hanno in comune la capacità di usare simboli (numeri) L’analogia riguarda ad esempio, i sistemi di calcolo vedi club abaco: calcoli basati su immagini mentali che rappresentano la quantità numerica a secondo delle posizioni spaziali delle palline che compongono l’abaco. Gli esperti di abaco hanno attivazioni cerebrali mentre fanno i calcoli diverse da coloro che fanno lo stessa operazione senza ricorrere all’abaco

6 Storia dello studio della menta
La mente modulare. Secondo Fodor la mente non interagisce con l’ambiente esterno sul piano percettivo e motorio; è un sistema chiuso (vedi ipotesi –infondata- del mentalese, linguaggio formale della mente) La mente è composta da «cassettini», dei moduli fissi dominio-specifici, innati, ciascuno si occupa di un dominio (es. elaborazione dei volti, delle parole ecc.) e ciascuno produce una rappresentazione del mondo esterno e ciascuno è localizzato a livello neuronale I moduli non comunicano tra loro, ma ogni modulo può accedere solo ai risultati dei processi di un altro modulo, non al processo stesso o alle informazioni usate. Sono il risultato dell’adattamento evolutivo dell’essere umano Questa prospettiva non è stata verificata, è tuttora un’ipotesi non confermata

7 Scienze cognitive ’70-’80 Serie di studi sui processi cognitivi che si differenziano per oggetti di studio specifici e approcci diversi (anche basati sul neuroimaging = bioimmagini: es. PET tomografia ad emissione di positroni; fMRI: risonanza magnetica funzionale: EEG: elettroencefalogramma). Risulti principali e conetti di fondo: 1)MENTE SITUATA (2010): costante interazione sensomotoria della mente e del cervello con l’ambiente Gestaltisti sull’importanza della percezione: Lewin (un gestaltista) Teoria del campo (1935): C = f (P, A) il comportamento (C) di un individuo è una funzione regolata da fattori interdipendenti costituiti dalla sua persona (P) e dall'ambiente fenomenico (A)

8 Scienze cognitive 2)GROUNDED COGNITION (1998): ogni conoscenza (simulazione) ha fondamento nell’esperienza, ovvero nella percezione che filtra l’esperienza e nell’azione (es. Barsalou; Gibbs sulle metafore es. bollire di rabbia) 3)MENTE RADICATA NEL CORPO (embodied mind) (2000): l’attività mentale (rappresentativa) si costituisce a partire dalle informazioni sensoriali e percettive provenienti dal corpo embodied cognition on line: in presenza dello stimolo fisico embodied cognition off line: in assenza dello stimolo fisico NB: ANALOGIE CON REALTA’ FENOMENICA INCONTRATA E RAPPRESENTATA DI METZGER (Gestaltista) 4)MENTE SIMULATIVA

9 MENTE SIMULATIVA: Simulazione come rappresentazione
SIMULAZIONE : competenza esclusivamente umana (dal lat. Similis=simile) è la riproduzione di eventi del mondo esterno attraverso delle rappresentazioni mentali e attivazioni neurologiche Gli stimoli esterni sono elaborati da aree del cervello (attivazione neuronale) Formazione di mappe cerebrali

10 Mappe cerebrali e immagini mentali (o rappresentazioni, simulazioni)
La funzione del nostro cervello è di creare mappe cerebrali in corrispondenza delle esperienze che facciamo. Una mappa cerebrale è un modello neurale che riproduce meccanicamente quanto succede nel nostro organismo e nell’ambiente esterno. E’ in costante mutamento, in relazione alle interazioni che abbiamo con l’ambiente es. Rispetto a uno stimolo visivo, specifiche popolazioni di neuroni attive nel sistema visivo umano estraggono le diverse caratteristiche dello stimolo stesso come la forma, i colori, l’orientamento, il movimento, la grandezza ecc Ad ogni esperienza (interazione con l’ambiente) corrisponde una specifica mappa cerebrale, suscettibile di cambiamento

11 Mappe cerebrali e immagini mentali
L’elaborazione delle mappe cerebrali non riguarda solo la modalità visiva, ma qualsiasi modalità sensoriale, nonché il sistema motorio e la memoria La totalità di tali mappe costituisce la base della nostra mente. Un’immagine mentale (o simulazione, rappresentazione) è la rappresentazione psicologica di percezioni, azioni generata dalla corrispondente mappa cerebrale momentanea di una data situazione. Cervello e mente non sono due realtà dicotomiche, sono caratterizzati da un’interdipendenza intrinseca: non vi è l’una senza l’altro e viceversa. NB: Attenzione al riduzionismo biologico (vedi caso bambini selvatici, come il caso Genié)

12 Simulazione e rappresentazione
le mappe cerebrali (o simulatori) sono sistemi: -distribuiti nelle varie aree del cervello; -dinamici (suscettibili di cambiamento, in base all’esperienza) -multimodali (generati dai vari modi con cui viviamo l’esperienza: aspetti visivi, emotivi, ideativi, immaginativiecc.) -comunicano tra loro attraverso circuiti nervosi di interconnessione. Ad es. circuito percezione e azione: legame intrinseco (basato su connessione neuronale) di percezione visiva e cognizione motoria (ciclo percezione-azione)

13 Simulazione e rappresentazione
Le informazioni (attraverso mappe cerebrali) motorie, sensoriali, immaginative, affettive, motivazionali ecc riferite a un’esperienza interagiscono tra loro per elaborare una rappresentazione (simulazione) unitaria, multimodale e situata (agganciata a contesti concreti) dell’esperienza stessa L’insieme delle rappresentazioni è la nostra conoscenza del mondo, che è in costante contatto con il mondo e suscettibile di cambiamenti

14 Simulazione e rappresentazione
Rappresentazioni (o simulazioni) rivolte al futuro: pensiero prefattuale (se x allora y) consente di pianificare, di guidare i nostri comportamenti futuri Rappresentazioni (o simulazioni) rivolte al passato: pensiero controfattuale (percorso ipotetico rivolto ad episodi del passato) consente di vagliare eventuali percorsi alternativi

15 Simulazione e rappresentazione
Attività motorie: possono essere rappresentate (simulate) mentalmente in assenza del loro svolgimento e il tempo di esecuzione reale e simulato non cambia (verificato sperimentalmente); lo svolgimento reale e quello simulato attivano le stesse mappe cerebrali (circuito percezione-azione) Creatività: creare, attraverso al simulazione, nuove combinazioni che danno vita a nuovi oggetti o scenari (Vedi ristrutturazione cognitiva nell’insight di Köler e pensiero produttivo di Wertheimer e Dunker; tutti gestaltisti…)

16 Simulazione e rappresentazione
Rappresentazioni (o simulazioni) rispetto ad altri individui: empatia (rappresentazioni mentali degli stati emotivi altrui) e imitazione attraverso neuroni specchio: Gli stessi neuroni si attivano (dando vita a mappe cerebrali) sia quando un individuo svolge un’azione sia quando osserva, per poterla riprodurre (imitare), qualcuno che la fa. Implicano una proiezione di sé sull’altro e una simulazione dell’azione/sentimento altrui Consente la comprensione delle intenzioni altrui (ad es. alla base della comprensioen dell’ironia: Theory of Mind)


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