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E quando l’alcol se ne va e rimane la violenza?
A. C. A. T. Grosseto Nord A. C. A. T. Grosseto Sud Centro Alcologico Territoriale Funzionale PRESENTANO Un incontro tra le famiglie dei CAT e la comunità, il tema è: ALCOL E VIOLENZA IN FAMIGLIA E quando l’alcol se ne va e rimane la violenza? Azelio Gani Servitore – Insegnante Club “La Scelta”
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definizione di “VIOLENZA” secondo l’O. M. S.
una definizione di “VIOLENZA” secondo l’O. M. S. “uso intenzionale di forza fisica o di potere, minacciato o messo in atto, che causa o che ha un’alta probabilità di causare LESIONI, MORTE, DANNO PSICOLOGICO, DIFFICOLTÀ NELLO SVILUPPO O DEPRIVAZIONE”
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Violenza contro le donne, è una pandemia, in Italia sono state SEICENTOCINQUANTUNO donne uccise negli ultimi cinque anni, SEI donne su DIECI, in tutto il mondo, hanno subito almeno un aggressione sessuale nel corso della loro vita, quasi sempre ad opera di mariti e familiari. Inoltre la violenza domestica è una realtà quotidiana per oltre SEICENTO MILIONI di donne. Sono CENTODICIOTTO le donne uccise nel nostro Paese solo nel 2012 (e CIRCA IL 70% dal proprio partner.
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MA QUALE VIOLENZA? Violenza fisica: schiaffi, pugni, spinte, calci bruciature, ossa e denti rotti, sia contro la donna, il suo corpo, i figli, gli animali domestici, gli oggetti cari… Violenza psicologica: Controllo e minacce, continue critiche, umiliazioni, insulti davanti ai figli, agli amici, ai colleghi.
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MA QUALE VIOLENZA? VIOLENZA SESSUALE: la donna è obbligata ad avere rapporti anche contro la sua volontà, anche con altre persone in presenza del partner. Ogni rifiuto provoca aspre critiche, colpevolizzazione, violenza ECC…. VIOLENZA ECONOMICA: controllare e ostacolare l’indipendenza del partner, appropriarsi e gestire i soldi, così l’altro deve sempre chiedere per ogni esigenza.
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ALCOL E COMPORTAMENTO Normalmente si individuano due aspetti nel rapporto tra alcol e comportamento dell’aggressività dovuta all’alcol e quello dell’abuso alcolico da parte delle vittime. Si può considerare violenza ogni abuso di potere FISICO, SESSUALE, PSICOLOGICO, ECONOMICO controllo che si manifesta attraverso il sopruso.
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ALCOL E COMPORTAMENTO Questi diversi tipi di violenza possono presentarsi isolatamente, ma spesso sono combinati insieme, in modo che una forma di violenza apra le porte all'altra. Ciò accade soprattutto quando tra chi subisce la violenza e il suo persecutore esiste un rapporto affettivo (è il partner, il padre, l'amico di famiglia) Anche nelle aggressioni subite da estranei tuttavia la violenza fisica si può accompagnare a minacce, umiliazioni e limitazione della libertà di movimento.
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Secondo il Programma Aziendale “salute mentale e dipendenze patologiche” AUSL Reggio Emilia
Esiste un’elevata correlazione tra problemati-che alcolcorrelate e la violenza domestica e che queste circostanze costituiscono chiari fattori di rischio per le donne e i minori che sperimentano quotidianamente in un contesto familiare questi fenomeni. La relazione tra uso di alcol e l’aggressione è complessa, molti criminali, per esempio, stavano bevendo al momento che hanno commesso i loro crimini, ma l’alcol non era necessariamente la causa dei crimini. Comportamenti impulsivi: L’alcol può compromettere la capacità del cervello di controllare l’aggressività impulsiva.
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Secondo quanto sostenuto da una ricerca condotta in Canada, e pubblicata sulla rivista Plos Medicine (Retail Sales of Alcohol and the Risk of Being a Victim of Assault ). Il consumo di alcolici sarebbe all’origine di numerosi episodi di violenza, i danni provocati dall’alcool non si limitano a colpire solo chi ne usa e abusa, dal danno organico fino al suicidio, ma molto spesso comportano danni gravi o fatali a terzi è stato osservato che il rischio di commettere un crimine violento è 12 volte più alto se nelle 24 ore precedenti si è consumato alcool. L’alcool è la sostanza psicoattiva più venduta più consumata e di facile accesso nel mondo occidentale e come molte altre sostanze, altera lo stato di coscienza e la capacità di valutazione. I dati della ricerca sono stati raccolti nell’Ontario, l’analisi estesa a tutti i casi ha dimostrato che l’aumento delle vendite di alcol era associato a un aumento del rischio relativo che si verificassero aggressioni . Abuso di alcol e il crimine: uno studio di J. Roizen pubblicato nel 1997 ha trovato che ben l’86 per cento degli omicidi sono stati commessi da persone che stavano bevendo al momento dei loro crimini. Un altro studio, di K. Pernanen pubblicato nel 1991, ha trovato che il 42 per cento dei crimini violenti hanno coinvolto l’uso di alcol.
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Secondo una ricerca effettuata dall’istituto Mario Negri
Bevitori problematici 4 milioni Alcol dipendenti milione 500 mila Decessi imputabili ad uso di alcol per anno: 35 mila EVENTI CORRELATI AL CONSUMO DI ALCOL: Incidenti stradali 40% Infortuni sul lavoro Lesioni 78% SUICIDI OMICIDI 65% VIOLENZE SESSUALI 88-88%
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Fortunatamente non tutti siamo portati a comportamenti così esasperati e brutali.
Quelli invece che non riescono a fare altrimenti spesso sono stati essi stessi vittime di un comportamento violento e sconsiderato da parte dei loro genitori o comunque, di chi li ha accuditi durante la loro infanzia. Queste persone sembrano vittime di un destino crudele che tende a trasmettersi attraverso le generazioni dai genitori ai figli.
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In questo modo i figli vittime di violenza hanno molte probabilità di diventare, loro malgrado, persecutori dei “PROPRI” figli e delle “PROPRIE” donne. E non avviene solo in condizioni di disagio economico o condizioni marginali, le violenze in famiglia avvengono in tutti i ceti sociali e maturano in contesti a loro volta violenti. Ancora troppi bambini vengono maltrattati dai loro genitori e il nostro orrore di fronte a questi comportamenti, non può essere mitigato dal sapere il tipo di infanzia vissuta da questi stessi genitori.
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Dobbiamo rifiutarci di vedere che talvolta i genitori agiscono in modo orribile, noi dobbiamo denunciare tutti gli episodi di cui veniamo a conoscenza per soccorrere le vittime, “i bambini come gli adulti, le vittime psicologiche come quelle fisiche”. Questo strano fenomeno doveva pur avere un valore adattivo un tempo se permane ancora oggi. In realtà, in quelle famiglie si tende a giustificare la collera del genitore nei confronti del figlio quando questo non si comporta secondo certe regole e certe aspettative. Dott. Paolo Mancino Psicologo Reg. Campania
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Tratto da "La Violenza Familiare" Stefania Brignone Psicologa Milano
Gli studi hanno dimostrato come gli abusi verbali, sessuali e fisici, spesso interven-gono sequenzialmente o simultaneamente. Infatti, possiamo affermare che nei casi in cui la violenza interviene questa non si manifesta come evento isolato nella vita della coppia, ma è parte integrante del processo di comunicazione interpersonale che le persone usano per regolare le loro vite quotidiane. Ecco che una comunicazione appropriata e verbalmente non aggressiva vede gli atti violenti e abusivi come la parte oscura della comunicazione e chi li commette come gli incompetenti nella comunicazione stessa. Tratto da "La Violenza Familiare" Stefania Brignone Psicologa Milano
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Violenza Verbale La violenza verbale oltre che una cosa disgustosa, è spesso l’origine di altre violenze vuoi perché non riusciamo a far accettare le nostre idee e le nostre azioni, è difficile sostenere un contradditorio civile, perciò ci si abitua a vivere cosi, senza amore, senza comprensione e con l’uso di violenza, prima verbale poi fisica. Certo controllarsi non è facile, a parte l'egocentrismo, perchè mettersi in silenzio, calmarsi ad ascoltare le ragioni dell’altro è difficile e spesso non lo sappiamo fare, nessuno ce l'ha mai insegnato è più facile inveire. Peccato, no? Ma è mia personale opinione che in questo nessuno di noi è completamente innocente... Azelio Gani
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dell’attenzione e spero di non avervi troppo annoiato
GRAZIE dell’attenzione e spero di non avervi troppo annoiato Azelio Gani
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