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trapianto allogenico a ridotta intensità

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Presentazione sul tema: "trapianto allogenico a ridotta intensità"— Transcript della presentazione:

1 trapianto allogenico a ridotta intensità
Funzione timica dopo trapianto allogenico a ridotta intensità in pazienti con neoplasie ematologiche Divisione di Ematologia, Università di Torino Roberto Sorasio Congresso Regionale SIE Marche, Senigallia, 23/10/2008

2 Immunodepressione post trapianto allogenico
DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

3 Ricostituzione immunologica post-trapianto
Chemioterapia, TBI, Farmaci immunosoppressori, GVHD, età D Precursori pre-timici TRAPIANTO: Precursori CD34+ T memory T naive D PAZIENTE: T naive T memory D Regime di condizionamento NEI PRIMI MESI: RICOSTITUZIONE TIMO-INDIPENDENTE Espansione periferica dei T memory del donatore con limitato repertorio del TCR IN SEGUITO: RICOSTITUZIONE TIMO-DIPENDENTE Generazione di nuovi linfociti T naive dalle PBSC del donatore. Ripristino di una risposta antigene-specifica non presente nel repertorio dei linfociti T maturi trapiantati.

4 Valutazione della funzionalità timica: citofluorimetria
Rufer et al, 2001 CD45RA T memory CD45R0 T naive Yangqiu Li et al, 2005 T naive migrati dal timo possono convertire il fenotipo a CD45R0 CD45RA+/CD45R0+: memory/effector CD45RA DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

5 Valutazione della funzionalità timica: biologia molecolare
TRECs (T-cell Receptor Excision Circles) result from the deletion of the TCRδ region during TCRα locus rearrangement in the thymus

6 Disegno dello studio Studio osservazionale
Pazienti con neoplasie ematologiche sottoposti a trapianto allogenico a ridotta intensità Prelievo di sangue periferico pre trapianto e a 3, 6, 12, 18, 24 mesi post trapianto Analisi citofluorimetrica per le isoforme di CD45 (CD45RA e CD45R0) e di CD62L Analisi quantitativa dei TRECs mediante real time PCR su DNA estratto da cellule mononucleate (PBMC) e da cellule sortate CD4 positive e CD8 positive DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

7 Risultati: caratteristiche dei pazienti
53 età media 52 (range 23-66) m/f 17/14 età media donatori 50 (range 26-67) DIAGNOSI Mieloma multiplo 36 (67.9%) Leucemia mieloide acuta 2 (3.8%) Leucemia linfatica cronica 6 (11.3%) Leucemia mieloide cronica 1 (1.9%) Linfoma di Hodgkin 3 (5.6%) Mielodisplasia 4 (7.5%) Linfoma non Hodgkin REGIMI DI CONDIZIONAMENTO TBI 2 GY 26 (49%) Fludarabina+melphalan+TBI 2 Gy Fludarabina+TBI 2 Gy 19 (35.8%) Thiotepa+ATG+ciclofosfamide Thiotepa+ciclofosfamide Thiotepa+melphalan+ciclofosfamide Thiotepa+melphalan+ciclofosfamide+ATG

8 Risultati: risposta e tossicità
CD34+ infuse x 106/KG 7.23 (range ) RISPOSTE remissione completa 19 (35.8%) remissione parziale 24 (45.3%) malattia stabile 7 (13.2%) progressione della malattia 3 (5.7%) GRAFT VERSUS HOST DISEASE ACUTA Nessuna 23 (43.4%) grado I 11 (20.7%) grado II 15 (28.3%) grado III 4 (7.5%) grado IV GRAFT VERSUS HOST DISEASE CRONICA 8 (15%) GVDH cronica limitata 5 (9.4%) GVDH cronica estesa 40 (75.6 %)

9 Risultati: citofluorimetria
Cellule/μl Cellule/μl CD4+ naive: CD45RA+/CD45R0-/CD62L+ CD4+ memory: CD45RA-/CD45R0+/CD62L- CD4+ memory/effector: CD45RA+/CD45R0+ DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

10 Risultati: TRECs nelle cellule CD4+
Pazienti: Mediana: p=0.02 DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

11 Risultati: TRECs nelle cellule CD8+
Pazienti: Mediana: p=0.007 DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

12 Risultati: TRECs nelle PBMC
Pazienti: Mediana: p<0.001 p=0.03 p=0.02 DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

13 Risultati: TRECs e CD4 naive
DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

14 Risultati: TRECs e funzione timica
Pre trapianto allogenico anni post trapianto Pendenza= +0.61, p= Pendenza= -0.97, p=0.02 Età al trapianto Età al trapianto DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

15 Risultati: TRECs e funzione timica
CD8+ CD4+ Paziente con timo a 1,5 anni dal trapianto Paziente senza timo a 1,5 anni dal trapianto DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

16 Risultati: TRECs e CD34 infuse
Pendenza= +1.2, p=0.28 DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

17 Risultati: TRECs e ATG PBMC CD4+ 1 ANNO POST TRAPIANTO
NO SI’ NO SI’ NO SI’ p=0.39 NO SI’ p=0.21 2 ANNI POST TRAPIANTO

18 Risultati: TRECs e GVHD
A 3 e 6 mesi dal trapianto: non differenze significative tra chi ha avuto GVHD acuta e chi non l’ha avuta A 1 anno dal trapianto: nei pazienti che hanno avuto GVHD acuta si osserva un livello di TRECs CD8 più basso, ma nessuna differenza su PBMC e su CD4 A 1 anno dal trapianto: i pazienti che hanno sviluppato GVHD cronica presentano livelli di TRECs più bassi, ma la differenza è significativa solo su PBMC; se però consideriamo i pazienti che ad un anno dal trapianto sono ancora on immunosuppression troviamo differenze più marcate. DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

19 Risultati: TRECs e GVHD cronica
A 2 anni dal trapianto i pazienti on immunosuppression a 1 anno dal trapianto presentano livelli significativamente più bassi di TRECs sia su CD4 che su CD8. p=0.003 p=0.003 Off IS a 1 anno dal trapianto On IS a 1 anno dal trapianto Off IS a 1 anno dal trapianto On IS a 1 anno dal trapianto DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

20 Conclusioni La quantificazione dei TRECs in associazione con analisi citofluorimetriche permette di valutare la funzionalità timica residua nei pazienti osservati. I risultati ottenuti dimostrano l’esistenza di una attività timica anche in pazienti anziani sottoposti a trapianto allogenico non-mieloablativo. In presenza di GVHD si osserva una diminuzione della capacità del timo di educare i linfociti T. Sono in corso valutazioni di spectratyping, che permetteranno di analizzare il repertorio del TCR allo scopo di individuare eventuali alterazioni qualitative della timopoiesi. DIVISIONE UNIVERSITARIA DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI TORINO, ITALY

21 trapianto allogenico a ridotta intensità
Funzione timica dopo trapianto allogenico a ridotta intensità in pazienti con neoplasie ematologiche Divisione di Ematologia, Università di Torino Roberto Sorasio GRAZIE Congresso Regionale SIE Marche, Senigallia, 23/10/2008


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