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P. Forster Sinottica dolore: Sinottica generale Approcci terapeutici

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Presentazione sul tema: "P. Forster Sinottica dolore: Sinottica generale Approcci terapeutici"— Transcript della presentazione:

1 Seminario DOLORE per artigiani di medicina popolare DN 1) Introduzione al dolore
P. Forster Sinottica dolore: Sinottica generale Approcci terapeutici Tipi di dolori neurogeni Compiti diagnostici Fatti Fisiologici / Anatomici Termini tecnici anatomici e fisiologici Riassunto © P. Forster & B. Buser

2 Sinottica generale Interpretazione culturale del dolore
Dolore come componente religiosa, di punizione divina, mistica, ideologica, di esperienza, di motivazione, di prova di coraggio, di iniziazione, …. Fino in tempi recenti persisteva un'attitudine cristiana di interpretare dolore e malattia come "punizione di Dio". Si è conservata in forma laica come "conseguenza di aver sbagliato nutrizione, stile di vita, regole salutari, …". Vi garantisco, che facendo "tutto bene", potete soffrire di dolori e facendo "tutto male" potete non essere soggetti al dolore. La superstizione mette solo "in colpa" il poveretto che soffre già. Poco sportivo. Dolore come percezione individuale La percezione di un dolore è un evento socio-psico-somatico molto complesso. Psichico nel senso di conflitto (e l'arrangiarsi con lui) tra biologia e cultura (valori, comportamenti, motivazioni, percezioni, …). Dolore come fatto biologico Dolore come manifestazione cosciente del sistema "gestionale" dell'organismo con il compito di proteggere quest'ultimo di lesioni. Questo si chiama "dolore autoprotettivo, acuto". Persistendo a lungo questa forma, si creano delle strutture (plasticità nervosa) e funzionamenti (apprendimento del dolore) "aberrati". Questo si chiama "dolore neurogeno, cronico" o malattia algesica". Può persistere (come malattia) anche se non c'è più il "rischio organico di lesione" o la componente autoprottetiva. Il compito diagnostico Diagnosticamente è da scoprire, che grado di "autoprotettivo / neurogeno" c'è e quali componenti (biologiche, psichiche, sociali) sono coinvolte, determinanti, amplificanti, mitiganti; se il dolore è "infiammatorio" o meno, … L'approccio terapeutico L'approccio terapeutico si basa da una parte sulle valutazioni diagnostiche del medico / terapista e dall'altra sugli strumenti, possibilità e capacità sia del cliente che dal terapista. Indipendentemente alla valutazione diagnostica e all'approccio terapeutico, il dolore è una realtà che mette il cliente in ira, disperazione, depressione, emarginazione e molte altre "-ioni". E' spregiativo e cinico, arrogante e ignorante non rispettare il dolore al medesimo livello come della sete, la fame, il sonno, il bisogno di coccole. Come terapisti abbiamo il compito, di mitigare il dolore con tutti gli strumenti disponibili (che siano del tipo rimedio, tocco o parola). © P. Forster & B. Buser

3 Sinottica approcci terapeutici
Il dolore (come ogni patologia umana) si tratta con i tre strumenti del medico: Il tocco (che può essere effettuato anche con un' ago o un'elettrodo per impulsi elettrici o i bisturi del chirurgo) La parola (e fosse anche solo per una consolazione) Il rimedio (che può essere un farmaco ultramoderno o un'antica pozione) Sinottica approcci terapeutici Una volta "capito" un dolore, si tenta di dare "un colpo di mano terapeutico" all'organismo e alla persona colpita per facilitare primo, la gestione e poi la liberazione del dolore. Approcci terapeutici non sono prevalentemente "antidolorifici" ma possono essere le più svariate misure fisiche, chimiche, biologiche, comportamentali o psichiche. Quali sono i tre strumenti basilari per trattare il dolore? © P. Forster & B. Buser

4 Sinottica tipi di dolori neurogeni
Ci sono molteplici tipi di dolori neurogeni (cronici, non prevalentemente infiammatori). Di seguito tre dei più frequenti: Circolo vizioso dolore articolare - tensione muscolare Diversi tipi di mal di testa Memoria dolorofica dopo lesioni di nervi Il dolore di un'articolazione (trauma, artrosi, …) per via di archi di riflesso muscolare stimola un muscolo da contrarsi. Spesso la contrazione muscolare aumenta il dolore e così via. Si ipotizza, che nei dolori di mal di testa, specialmente in forme emicraniche siano coinvolti processi che provocano reazioni vasali. Certi saranno di tipo "spasmo vasale", altri si baseranno sulla liberazione di sostanze neurogene come prostaglandine, bradichinine, sostanza P, glutammato, serotonina, istamina, …. Si ipotizza, che dei nervi lesi ma funzionanti (operazioni, traumi), vanno avanti da produrre ed emanare sostanze come glutammato, sostanza P,…. Questi inducono in cellule adiacenti del midollo vertebrale l'apertura di canali di calcio. Il calcio nella cellula induce la cellula (neurone) a produrre neurotrasmettitori neurogeni e da formare nuovi ricettori e dendriti (neuroplasticità, memoria dolorifica). © P. Forster & B. Buser

5 Sinottica compiti diagnostici
Quali sono i principali strumenti per diagnosticare un determinato tipo di dolore? Visto che il "dolore" come percezione e sensazione è il risultato di processi complessi, in diagnostica si tenta di capire di che tipo di dolore si tratta, per poi poter rimediare adeguatamente con gli strumenti terapeutici. Si usa maggiormente anamnesi e visita medica, ev. test funzionali e spesso anche esami di laboratorio e altri metodi apparativi come strumenti diagnostici. Il seguente grafico presenta un esempio diagnosticamente semplice: Si presenta un signore di 34 anni, falegname, che si è fatto male tre giorni fa alla mano sinistra con uno scalpello. La ferita è infiammata (dolore, rosso, caldo, gonfio e fa male a muoverla) ed emette pus. Esempio Vaccinazione tetano (medico) Anestesia locale Pulitura della ferita Disinfezione (Aeth. Lavanda) Bendaggio "ad aria" Fissaggio dell'arto Antiinfiammatori (phlogenzym) Ev. Analgesici locoli e sistemici Esercizio: Cosa c'è da intraprendere e da consigliare? …………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… © P. Forster & B. Buser

6 Sinottica fatti fisiologici / anatomici
Nocicettori: stimolati per calore, tensione meccanica, agenti chimici Fibre A-delta e C conducono impulsi algesici al midollo Centro di smistamento: all'organo di mira per reazione riflessiva, verso centri superiori per elaborazione, modulato da impulsi provenienti da questi centri superiori Tratti ascendenti (p.es. Tratto spinotalamico) Tratti discendenti che modulano il dolore in senso di smorzamento o amplificazione Tronco cerebrale: centri di modulazione e reazioni neurofisiologiche Mesencefalo: "colorazione" del dolore (inconscio) e reazioni ormonali e neurofisiologiche (respirazione, polso, pressione, ansia, paura, stress, …) Corteccia cerebrale: il dolore diventa cosciente in tutte le sue componenti Non si tratta poi solo di capire i meccanismi del dolore (patologia, diagnostica) ma altrettanto il funzionamento di interventi sociali, psichici e sanitari in questo sistema biologico, per poter prevedere delle terapie razionali e integrali. Questo è e rimane difficile (nei dolori neurogeni) e l'intuito combinato con l'esperienza ci guida spesso meglio del nostro ridicolo sapere. © P. Forster & B. Buser

7 Termini tecnici anatomici
Di seguito saranno usati termini tecnici sanitari in parte non di comune usanza, in altra parte usati in medicina con definizioni ben precise (e non "all'incirca" come spesso in gergo). Conviene guardare la lista seguente ed eventualmente anche consultare un'enciclopedia medica (pes. Garnier, De La Mare: Enciclopedia medica) Termini generali: Dolore: percezione, sensazione corporea sgradevole Trauma: Affezione dall'esterno fisica o psichica Infezione: aggressione di germi patogeni Infiammazione: risposta immunitaria a stati tessutali alterati Stress: reazione di autoconservazione prevalentemente ormonale Diagnosi: tentativo di dare un nome a un disagio Terapia: tentativo di "rimediare" un disagio Plasticità nervosa: Capacità di neuroni di adattarsi a nuove condizioni Termini anatomici, morfologici: Sistema nervoso periferico: tratti, gangli e plessi nervosi all'infuori dell' sistema nervoso centrale (delimitata dalla "dura mater") Nocicettore: sensore nervoso specializzato a detettare stimoli di ogni tipo che potrebbero essere nocivi per l'organismo fibre A-delta: nocicettori "veloci". Inducono dolori chiari, acuti, pungenti fibre C: nocicettori "lenti": inducono dolori ottusi, poco delimitati Sistema nervoso centrale: Interno della "dura mater". Spina e cervello. Midollo dorsale, spina: prolungamento di tratti nervosi del cervello nella spina dorsale Cervello: contenuto nervoso del cranio tronco cerebrale, medulla oblongata: regione tra cervello e spina. Pons: Smistamento tra strutture cervellari e midollari Limbico: Parte del cervello responsabile dei i nessi ormonali e affettivi di funzioni vegetative e mentali. Per il dolore sono importanti le tre sezioni: thalamus gyrus insula corticale, cortex: parte del cervello (sottile strato superficiale) responsabile di rendere coscienti delle funzioni più profonde Esempio: puntura con ago © P. Forster & B. Buser

8 Termini tecnici fisiologici
Termini fisiologici: I seguenti tre sistemi nervosi hanno "un'aggancio" alla periferia e l'altro nel sistema nervoso centrale: Sistema nervoso sensibile: Tratti nervosi (afferenti) che conducono segnali di organi di sensi specifici (vista, udito, equilibrio, olfatto, gusto), propriocettivi (di muscoli striati: tensione, lunghezza) e comuni (temperatura, pressione, tatto, vibrazione, dolore) nel sistema nervoso centrale. Sistema nervoso vegetativo (autonomo): parte del sistema nervoso (efferente) responsabile per l'adattamento, la coordinazione e la sincronizzazione di tutti gli organi alle condizioni momentanee vigenti. Simpatico: Tratti nervosi (efferenti) che abilitano gli organi ad attività di alerta dell'organismo (ghiandole, muscoli lisci viscerali e altri) Parasimpatico:Tratti nervosi (efferenti) che abilitano gli organi ad attività di recupero, riparazione, riconvalescenza e di riposo dell'organismo (ghiandole, muscoli lisci viscerali e altri) Sistema nervoso somatico (volontario): parte del sistema nervoso responsabile per il movimento dei muscoli striati. Esempio: qualcuno di lancia una palla da tennis. Senza riflettere tenti di prenderla. Spiega "neurologicamente"! Esempio: hai fame e passi davanti a un pizzaiolo ambulante. Che odore! Ti viene la saliva in bocca. Spiega "neurologicamente"! Sistema nervoso vegetativo Sistema nervoso somatico © P. Forster & B. Buser

9 Riassunto Suggerimenti per questa e la prossima lezione? ……………………
Cosa abbiamo imparato: All'origine del dolore c'è uno stimolo nel tessuto connettivo, valutato potenzialmente nocivo dall'organismo. Dei sensori specializzati (nocicettori, nervi sensibili a terminali liberi) lo percepiscono e lo communicano al sistema nervoso centrale. Viene paragonato e valutato in diverse tappe e fatti scattare autonomamente diversi meccanismi per prevenire, evitare, rimediare, …. Se ritenuto necessario passa fino al livello della corteccia cerebrale e diviene "cosciente". Solo sotto questa condizione e in questo momento si sente dolore. Durante questo percorso vengono generati dei segnali efferenti (discendenti), capaci di modulare (amplificare o smorzare) i segnali ascendenti a diversi livelli. L'uso continuo di determinati neuroni (cellule nervose), promuove (specie se stimolati di segnali nervosi di ritorno) la formazione di nuovi dendriti (terminali nervosi) che fanno diventare un "vicolo nervoso" man mano "un'autostrada nervosa" (plasticità nervosa). Così il dolore acuto (avvertenza di potenziale pericolo organico) diventa malattia di dolore cronico (forse il potenziale pericolo non c'è più da molto tempo)! Come spera o si immagina di poter utilizzare queste conoscenza? ………………………………………………………………………… Suggerimenti per questa e la prossima lezione? …………………… …………………………………………………………………………………………… © P. Forster & B. Buser


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