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5° modulo: movimentazione dei pazienti - tecniche

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Presentazione sul tema: "5° modulo: movimentazione dei pazienti - tecniche"— Transcript della presentazione:

1 5° modulo: movimentazione dei pazienti - tecniche
In questa sezione vengono illustrate le modalità di Movimentazione dei pazienti Di traino e spinta di letti/barelle/carrozzine SPP HSR corso MMP multimed

2 Paziente non autonomo MOVIMENTAZIONE Carico Discale a rischio elevato
La necessità, nei reparti di degenza, di provvedere alla movimentazione dei malati deriva, nella maggior parte dei casi, dall’impossibilità degli stessi di eseguire in piena autonomia gli spostamenti e i cambi posturali. Questa esigenza porta inevitabilmente gli operatori ad eseguire movimenti e a sopportare carichi che possono presentare rischi per la propria salute. I rischi possono, tuttavia, essere notevolmente ridotti utilizzando tecniche corrette e introducendo nella pratica lavorativa l’utilizzo di ausili per la movimentazione dei pazienti. Paziente non autonomo MOVIMENTAZIONE Carico Discale a rischio elevato SPP HSR corso MMP multimed

3 Obiettivi della movimentazione perché si deve movimentare il paziente non autosufficiente?
L’esigenza di eseguire operazioni di movimentazione dei malati può nascere da diversi obiettivi: Riabilitativo-educativo: il paziente verrà coinvolto nella manovra di movimentazione con lo scopo di raggiungere il massimo livello di autonomia. Preventivo: il paziente verrà mobilizzato ad intervalli regolari per impedire l’insorgenza di complicanze legate all’immobilità (lesioni da decubito, retrazioni tendinee, complicanze polmonari…). Esecutivo: la manovra di mobilizzazione è richiesta per l’esecuzione di azioni infermieristiche o d’indagini diagnostiche. SPP HSR corso MMP multimed

4 Eseguire correttamente un’azione di movimentazione di un paziente richiede un’attenta valutazione di diverse componenti così riassumibili SPP HSR corso MMP multimed

5 Valutazione potenziale motorio
La prima variabile da considerare è il potenziale motorio residuo del paziente, cioè il grado di collaborazione che può offrire durante la mobilizzazione. E’ necessario quindi un’attenta valutazione del soggetto per poter pianificare la manovra e l’eventuale scelta degli ausili. Alcune semplici domande possono aiutare l’operatore: Il paziente è in grado di comprendere ed eseguire ordini semplici per poter collaborare durante la manovra? Ha dolore o non può eseguire alcuni particolari movimenti (ferite chirurgiche, presenza di protesi..)? E’ in grado di sorreggere il capo? Ha forza nelle braccia? Ha forza nelle gambe? Mantiene la stazione seduta e/o la stazione eretta? SPP HSR corso MMP multimed

6 valutare preventivamente il potenziale motorio del paziente, consente di comprendere che cosa il paziente è in grado di fare da solo per ridurre i carichi sull’operatore (ciò che il paziente sa muovere evitiamo di farlo noi!) – alcuni esempi Da una Comprensione possiamo capire se il paziente ha sensibilità e se l’articolazione è attiva o passiva Dolore o movimenti “impossibili”, muovendo a letto gli arti inferiori possiamo verificare il grado di articolarità di un paziente e quindi decidere se possiamo fargli assumere alcune posture oppure no Equilibrio del capo, se un paziente ha ad es. il capo ciondolante è inutile metterlo seduto su una normale carrozzina, dopo un po’ inevitabilmente perderà la sua posizione di equilibrio SPP HSR corso MMP multimed

7 Gli operatori – cosa valuto
Capacità fisiche: non tutti hanno le stesse capacità fisiche/idoneità Capacità di relazione: può accadere talora che un operatore non sia accettato da un paziente, se vi è la possibilità far interagire con il paziente l’operatore che ha più confidenza Capacità professionali: non tutti hanno il medesimo livello di formazione/addestramento, chi ha più esperienza dovrebbe assumere un ruolo da leader nel gruppo Numero disponibile. A volte siamo da soli a volte in due o più, a seconda di quanti siamo le azioni da svolgere possono essere ripartite diversamente SPP HSR corso MMP multimed

8 L’ambiente Il luogo dove verrà svolta la mobilizzazione dovrà essere valutato e organizzato al fine di impedire l’insorgenza di imprevisti. Immaginando la manovra si dovranno eliminare, quando possibile, tutti gli ostacoli (sedie, porte aperte, scarpe o ciabatte…) ed eventualmente spostare letti o comodini con ruote per ridurre al minimo lo spostamento del paziente. Tutto il materiale necessario dovrà essere a portata di mano. Caratteristiche ergonomiche - valutare ad es. l’accessibilità di un ausilio in un determinato ambiente prima ancora dle suo impiego Tipologia degli arredi - valutare se vi è la possibilità di spostare arredi mobili che ostruiscono la movimentazione Possibili ostacoli - presenza di gradini o rampe da superare SPP HSR corso MMP multimed

9 Gli imprevisti Durante la mobilizzazione possono insorgere numerosi imprevisti che l’operatore deve tenere in considerazione ed essere in grado di risolvere. Il paziente potrebbe scivolare, non aver capito le istruzioni, avere dolori improvvisi o reazioni di panico, avere un malore o contrazioni involontarie. Per ridurre al minimo questi rischi la parole d’ordine è comunicazione: prima di iniziare la manovra, l’operatore deve spiegare al paziente quello che succederà in maniera chiara e decisa. Il paziente deve potersi fidare degli operatori. Se la manovra viene svolta da più operatori, è necessario che uno si nomini leader e coordini ogni gesto con sicurezza e decisione. Istruzioni non chiare: può capitare di aver dato istruzioni non n perfettamente comprese o dia colleghi (per cui ad es. la movimentazione non è sincronizzata) oppure il paziente lavora in senso contrario al mio perché ha capito male le mie istruzioni Dolore: quando muovo l’arto al paziente questo avverte all’improvviso una fitta che non era stata valutata preventivamente come rischio Reazioni di panico – tipica è la razione da panico del paziente caricato sul sollevapazienti se prima non gli si è spiegato bene cosa e come si farà Malore – il paziente avverte una fitta improvvisa per una parte dolorante toccata che lo fa svenire SPP HSR corso MMP multimed

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Schede tecniche estratte dal MANUALE SULLE TECNICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI CON L’IMPIEGO DEGLI AUSILII supporto didattico per il “corso di formazione per formatori in ambito sanitario sull’impiego degli ausilii minori e maggiori per la movimentazione dei pazienti non collaboranti”, accreditato ECM, organizzato dall’IRCCS HSR per il personale infermieristico SPP HSR corso MMP multimed

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Schede tecniche estratte dal MANUALE SULLE TECNICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI CON L’IMPIEGO DEGLI AUSILII supporto didattico per il “corso di formazione per formatori in ambito sanitario sull’impiego degli ausilii minori e maggiori per la movimentazione dei pazienti non collaboranti”, accreditato ECM, organizzato dall’IRCCS HSR per il personale infermieristico SPP HSR corso MMP multimed

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Schede tecniche estratte dal MANUALE SULLE TECNICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI CON L’IMPIEGO DEGLI AUSILII supporto didattico per il “corso di formazione per formatori in ambito sanitario sull’impiego degli ausilii minori e maggiori per la movimentazione dei pazienti non collaboranti”, accreditato ECM, organizzato dall’IRCCS HSR per il personale infermieristico SPP HSR corso MMP multimed

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Schede tecniche estratte dal MANUALE SULLE TECNICHE DI MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI CON L’IMPIEGO DEGLI AUSILII supporto didattico per il “corso di formazione per formatori in ambito sanitario sull’impiego degli ausilii minori e maggiori per la movimentazione dei pazienti non collaboranti”, accreditato ECM, organizzato dall’IRCCS HSR per il personale infermieristico SPP HSR corso MMP multimed

15 azioni di traino e spinta
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16 La determinazione del rischio da azioni di spinta e traino
Si applica il Metodo di valutazione di Ciriello e Snook che Tenuto conto di Sesso Frequenza delle azioni di traino/spinta Altezza impugnaturra Lunghezza del tragitto Misurate con un dinamometro le forze di azione istantanee (alla partenza, in fase di curvatura, attraversamento varchi ascensori, …) e permanenti esercitate dall’operatore le rapporta rispetto a valori tabellati di letteratura E verifica se il rapporto valore misurato/valore tabellato è < 0,75 rischio basso 0,75<X < 1,25 rischio medio > 1,25 rischio alto SPP HSR corso MMP multimed

17 rischio da azioni di spinta e traino
In genere i NUOVI letti, le barelle le carrozzine se SONO CONSERVATE IN UONE CONDIZIONI FUNZIONALI NON determinano azioni di traino tali da determinare rischio elevato Costituiscono azioni ad alto rischio le azioni di traino/spinta di letti di vecchia generazione il superamento di rampe il superamento di gradini o l’effettuazione di cambi improvvisi di direzione o l’attraversamento di pavimentazioni accidentate che determinano un brusco rallentamento dell’azione di spinta Per questo è opportuno che vengano eseguite in questi casi in due operatori SPP HSR corso MMP multimed

18 SPINTA BARELLA/LETTO/CARRELLO
Se devi spostarti nella stanza utilizza sempre lo sblocco di tutte e quattro le ruote Se devi spostarti nei corridoi utilizza sempre le ruote direzionali (blocca le anteriori e mantieni libere le posteriori) Se il letto è ad altezza variabile posiziona il piano rete in prossimità della zona addominale (fig 1349 Se il letto è ad altezza fissa adegua la zona addominale all’altezza del piano rete flettendo le ginocchia al momento della partenza Posizionati sempre dal lato dei comandi Esegui una buona presa della barra su cui eserciti la spinta: pollice in opposizione alle dita e polsi in asse (fig 135) Mantieni i gomiti aderenti al corpo Posiziona gli arti inferiori uno davanti all’latro Contrai gli addominali prima di partire Mantieni la schiena in asse Inizia la spinta trasferendo il peso del corpo sulla gamba anteriore leggermente flessa (fig 136) Non eseguire movimenti bruschi ed evita la citofazione del tronco (fig 137) Immagine estratta dal “Manuale per la movimentazione dei carichi” di Lia Borri Edizioni “ad hoc” SPP HSR corso MMP multimed

19 ESECUZIONE DI UNA CURVA O SUPERAMENTO DI OSTACOLO
TRAZIONE DI UN LETTO Posizionati a fianco del letto Effettua la presa della parte tubolare della testiera con pollice in opposizione alle dita (fig 138) Mantieni sempre il gomito vicino al tronco, evitando di estenderlo Contrai gli addominali Determina lo spostamento del letto con gli arti inferiori In prossimità di una curva allarga la base di appoggio (fig 139) Direziona il letto trasferendo il tuo peso sull’arto inferiore esterno alla curva (fig 139) Mantieni la presa della mano con il gomito sempre vicino al tronco Per superare l’ostacolo l’operatore che esegue il traino si dispone fontalmente al collega fino al suo superamento (fig 139) Non eseguire movimenti bruschi e evita inclinazione e torsione del tronco (fig 140) ESECUZIONE DI UNA CURVA O SUPERAMENTO DI OSTACOLO Immagine estratta dal “Manuale per la movimentazione dei carichi” di Lia Borri Edizioni “ad hoc” SPP HSR corso MMP multimed

20 SUPERAMENTO DI UN GRADINO (ES
SUPERAMENTO DI UN GRADINO (ES. ACCESSO CABINA ASCENSORE) O ATTRAVERSAMENTO DI PORTE STRETTE Allinea le ruote anteriori corrispondenti alla direzione di spinta del mezzo e/o inserisci il blocco direzionale delle stesse Esegui una buona presa delle mani, posiziona il pollice in opposizione alle dita e mantieni i polsi in asse (Fig ) Mantieni i gomiti aderenti al corpo Posiziona gli arti inferiori uno davanti all’latro Contrai gli addominali prima di partire Mantieni la schiena in asse Se devi spingere inizia la spinta trasferendo il peso del corpo sulla gamba anteriore leggermente flessa Se devi tirare inizia il traino trasferendo il peso del corpo sulla gamba posteriore leggermente flessa Esegui l’azione preferibilmente in coppia Se sei da solo utilizza preferibilmente il traino che la spinta Non eseguire movimenti bruschi, evita la cifotizzazione del tronco ESEGUI IL TRASPORTO NECESSARIAMENTE IN COPPIA MOVIMENTAZIONE DI LETTI DI VECCHIA GENERAZIONE (CON UOTE PICCOLE) O ATTRAVERSAMENTO DI AREE DISERGONOMICHE (RAMPE, TRATTI CON CONTINUI CAMBI DI DIREZIONE) Immagine estratta dal “Manuale per la movimentazione dei carichi” di Lia Borri Edizioni “ad hoc” SPP HSR corso MMP multimed

21 ringraziamenti Il presente corso è stato predisposto grazie al contributo fornito dal Servizio Prevenzione e Protezione dai medici competenti del Servizio di medicina Preventiva dai Fisioterapisti del Servizio di Fisioterapia dai tecnici del Servizio di Ingegneria Clinica nel corso dell’attività di formazione e addestramento del personale infermieristico del San Raffaele dal 2003 al 2008 con percorsi formativi accreditati ECM. Ing Paolo Zani (Resp Scientifico dei corsi aziendali ECM in materia di MMP/MMC) SPP HSR corso MMP multimed


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