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PubblicatoMario Buzzi Modificato 6 anni fa
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel +39 348 7357325 Introduzione La “Legionella pneumophila” venne scoperta nel 1976 a Filadelfia, in seguito a numerosi casi mortali di polmonite tra i delegati dell'American Legion. In quella occasione vennero contagiate 221 persone che avevano presenziato ad una conferenza nel Belview Stratford Hotel. I morti furono 34. La Legionella è un batterio ubiquo, che raramente si trova isolato nell'acqua senza che la sua moltiplicazione sia molto alta e cerchi di colonizzare altre zone favorevoli del circuito, o a motivo della sparizione del suo precedente ospite o a causa della presenza di altre zone adatte, come incrostazioni calcaree, biofilm, zone di protezione ecc.
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Condizioni di Crescita L’“habitat” ottimale è costituito dall’acqua tra 25° e 55°C. Il contagio avviene abitualmente per via respiratoria tramite goccioline o aerosol disperse da: docce, piscine, torri di raffreddamento, umidificatori dei respiratori, nebulizzatori, strumenti per O 2 terapia etc.. Valutazione epidemiologica del titolo batterico Concentrazioni inferiori a 10 2 ufc/l indicano una presenza limitata. Concentrazioni pari 10 3 ufc/l indicano una presenza non trascurabile. Concentrazioni di 10 3 -10 4 ufc/l possono provocare rari casi di infezione Infezioni sporadiche sono da mettere in relazione ad un titolo di 10 4 -10 6 ufc/l ©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel +39 348 7357325
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel. +39 348 7357325 Fattori che influenzano la velocità di crescita a)Temperature dell'acqua tra 20 e 45° C favoriscono la crescita, non essendo normale il suo sviluppo al di sotto di 20° C e non sopravvivendo al di sopra di 70° C. La temperatura ottimale di laboratorio per lo sviluppo di questo batterio è di 37°C e, senza dubbio, gli organismi possono mantenersi inattivi a temperature molto inferiori a 20° C, moltiplicandosi unicamente quando la temperatura sale ad un livello adeguato. b) La presenza di sedimentazioni, fanghi, materia organica e ferro in sospensione possono intervenire come fonti di sostentamento per la Legionella. c)Alcuni organismi incontrati nei sistemi idrici, come alghe, amebe e altri protozoi e batteri, possono servire come fonte addizionale di nutrimento per la Legionella, o fungere da ospiti, come il caso dell'ameba, oppure un "fango" di alghe che può diventare un ambiente stabile per la moltiplicazione e la sopravvivenza della Legionella. d)La Legionella può crescere nei protozoi e questo è apparso manifesto nel comprovare la sua rapida proliferazione in amebe di origine idrica.
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel. +39 348 7357325 e)La formazione di un biofilm all'interno di un sistema idrico, gioca un ruolo importante per la sua permanenza e produce condizioni favorevoli nelle quali la Legionella possa crescere. Una biopellicola o biofilm è uno strato di microrganismi contenuti in una matrice, la quale può formare una specie di fanghiglia sulla superficie in contatto con l'acqua. L'inclusione della Legionella nel biofilm e la sua reclusione all'interno di un protozoo può proteggerla dagli organismi liberamente sospesi nell'acqua, evitando la sua morte o inibizione. f)La presenza di sedimentazioni, fanghi, materia organica e ferro in sospensione possono intervenire come fonti di sostentamento per la Legionella. Ciò che non è presente non può crescere; In pratica, non occorre ottenere un basso livello di Legionella pneumophila ma ricercarne la sua eradicazione… Considerazioni
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.elceitaliana.com m.buzzi@elceitaliana.com – tel. +39 348 7357325 Tra i fattori che possono influenzare la permanenza del batterio vi può essere l'inefficacia dell'iperclorazione e dello shock termico in taluni casi di presenza della Legionella. Spiegando meglio questa situazione, l'iperclorazione da un lato interessa fortemente gli impianti e dall'altro lato è inefficace nei confronti del biofilm nel quale si annida la Legionella Parlando di shock termico, segnaliamo che esso invecchia gli impianti. Ci sono studi sufficienti, soprattutto negli ospedali francesi, che dimostrano che i suddetti shock termici diminuiscono il biofilm ma non lo eliminano, favorendone una possibile rifioritura. D'altra parte si parla di temperature da 60 a 70°C e che interessano solo il flusso d'acqua: in situazioni di incrostazioni, molto isolanti, in zone con corrosioni e biofilm, la temperatura viene molto ridotta e la Legionella, annidata, non viene raggiunta da temperature del livello desiderato. Per questo le autorità sono obbligate a favorire l'utilizzo di nuove tecnologie, rispettose dell'ambiente e che non apportino metalli ai circuiti, fornendo soluzioni globali che non comportino l'utilizzo di prodotti chimici.
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.elceitaliana.com m.buzzi@elceitaliana.com – tel +39 348 7357325 Deve assicurare il raggiungimento e il mantenimento dei livelli efficaci del disinfettante in tutti i punti dell’impianto; Deve essere ripetibile; Deve avere un impatto minimo sull’impianto; Deve essere realizzabile in tempi compatibili con l’attività alberghiera/sanitaria; Deve comprendere una verifica dell’efficacia Caratteristiche del trattamento di bonifica
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel. +39 348 7357325 L’acqua ECA è una soluzione di acqua e cloruro di sodio che è stata sottoposta all’elettrolisi ed è stata separata in due prodotti, Anolyte e Catholyte. L’Anolyte è un efficace liquido biocida che uccide i microrganismi, inclusi i batteri, i virus, le spore e i funghi. Il Catholyte ha molte delle proprietà dei detergenti non schiumosi. La caratteristica tecnologica del pretrattamento catodico della soluzione anodica delle apparecchiature Envirolyte consente di generare Anolyte Neutro ANK, una soluzione ecologicamente sicura, con ampia attività antimicrobica, utilizzabile per pulizia, disinfezione, sterilizzazione. L’Anolyte Neutro ANK non è la semplice miscela di Anolyte e Catholyte, ma è una soluzione di agenti ossidanti (acido ipocloroso, ioni ipoclorito, biossido di cloro, ozono, perossido di idrogeno, ossigeno libero) in condizione metastabile. La coesistenza a lungo termine di antagonisti ossidanti metastabili garantisce che i film idratati siano stabilizzati dall’idrogeno disciolto. Il contenuto totale di sostanze disciolte nell’Anolyte Neutro ANK non supera i 0,5 g/l ed il livello di pH è regolabile tra 5,5 e 8,5. Tecnologia ECA di Envirolyte Cos'è l'Acqua Attivata Elettrochimicamente ECA?
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ANK – ANOLYTE Neutro L’Anolyte Neutro ANK è utilizzato ovunque il pH sia importante (corrosioni) e dove la possibile evaporazione del cloro non può essere evitata. L’Anolyte Neutro ANK è molto efficace nei confronti di batteri e virus ed è principalmente usato per disinfettare piscine, acque potabili o altre fonti d’acqua. Inoltre, l’Anolyte Neutro è largamente utilizzato per disinfettare/sterilizzare oggetti (pavimenti, muri, attrezzature, alimenti, ecc.). Regime Cloro attivo mg/l pH ORP mV (potenziale redox) Modello di generatore Envirolyte Anolyte Neutro~500-700~5.5-8.5~700-900 Ogni unità Envirolyte EL o ELA progettata e predisposta per produrre ANK-Anolyte Neutro ANK - Anolyte Neutro è un liquido biocide trasparente incolore con un leggero odore di cloro. È composto principalmente da Acido ipocloroso (HClO) e ione Ipoclorito (OCl - ) che gli attribuiscono attività sporicide e biocide superiori. Le sostanze attive sono conformi alle direttive EC 98/8 e 03/2032 riguardanti la commercializzazione sui mercati di liquidi biocidi. Sostanze attiveCAS-NoEINECS-NoPeso/vol %Simboli Cloruro di Sodio7647-14-5231-598-30.26%NaCl Acido Ipocloroso + Ione Ipoclorito 90-92-3 + 7681-52-9 231-959-5 + 231-668-3 0.05% HClO + OCl Acqua7732-18-5231-791-299.69%H20H20 ©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel. +39 348 7357325
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Efficacia ANOLYTE + Bacteria ParametroUnitàValori iniziali5 min.10 min.30 min.60 min. pHUnità pH8,1 8,0 Cloro residuoUnitàmg/l0,7 Potenziale re-doxmV825---- Legionella pneumophilaufc/100ml1,5 x10 5 120020000 Batteri eterotrofi ufc /ml < 11200200< 1
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel. +39 348 7357325 80 volte più efficace dell’ipoclorito; Non è influenzato dalla temperatura; Non è corrosivo; Non è caustico; Non comporta pericoli per gli utenti; Non obbliga a fermare gli impianti durante i trattamenti d’urto; Non è pericoloso per gli operatori; Rimuove il biofilm; Richiede tempi di contatto contenuti; È innocuo per l’ambiente. Vantaggi dell’uso dell’Anolyte Neutro ANK
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel. +39 348 7357325 23° Meeting EWGLI, Madrid 11-13 Maggio 2018 Autore: LAURA FRANZIN, Osp. Amedeo di Savoia, ASL T02, TORINO Titolo: Valutazione di due sistemi di disinfezione per l’eradicazione di Legionella dalla fornitura d’acqua di un ospedale Premessa: Le infezioni nosocomiali vengono prevenute con misure di controllo contro la proliferazione della Legionella nei sistemi di distribuzione idrica. Tuttavia una completa eliminazione del batterio è difficile da ottenere con qualsiasi sistema di disinfezione. In questo studio valutiamo l’efficacia di due metodi di disnfezione continua per eradicare la Legionella dalle forniture d’acqua di un ospedale Metodi: Sistema 1 è acqua elettroattivata contenente sodio ipoclorito (neutral Anolyte); sistema 2 è una soluzione di perossido di idrogeno e argento. I sistemi sono stati installati su due distinte fornuiture d’acqua dell’ospedale dopo il serbatoio dell’acqua calda e prima della distribuzione dell’ACS. Per lo studio sono stati definiti sette punti di prelievo per ciascun circuito. Due campioni sono stati presi prima dell’installazione; dopo il trattamento, 8 campioni sono stati analizzati periodicamente per 5 mesi, per un totale di 70 analisi per ogni sistema. Risultati: Sistema 1. I campioni dell’acqua del circuito 1 mostravano contaminazione da Legionella di 60-180 cfu/L nel serbatoio dell’acqua calda e 30-16000 cfu/L nei punti distali. Dopo l’avvio della disinfezione continua (cloro libero 0,3-1,2 mg/L, cioè 0,6 mg/L) tutti i campioni sono risultati negativi. Conclusioni: Il sistema 1 è stato efficace nell’eradicazione della Legionella dalla fornitura d’acqua dell’ospedale, con una concentrazione di cloro libero >0.2 mg/l (livello suggerito dalle norme italiane 0.2 mg/L). Il sistema 2 basato su perossido di idrogeno e argento non è stato efficace alle concentrazioni suggerite dal produttore. Testimonianze
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.tecnecologia.com info @tecnecologia.com – tel. +39 348 7357325 ISPESL QUINTA RACCOLTA DI CONTRIBUTI TECNICI, NORMATIVI E DI ATTUALITA’ SULLA SALUTE E LA SICUREZZA DEL ALVORO 5. I MEZZI Dl DISINFEZIONE PERLE TUBAZIONI D'ACQUA SANITARIA … Altro metodo di disinfezione relativamente recente e l'Anolyte, un potente agente ossidante ad elevata capacità disinfettante, basato sulla tecnologia Electro Chemical Activation (ECA), un processo di elettrolisi in cui si formano delle specie chimiche reattive altamente potenti in grado di distruggere batteri e sostanze organiche. Tale tecnica presenta numerosi vantaggi come facilita di utilizzo, biodegradabilità, basso consumo energetico e costi di installazione e manutenzione contenuti.
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©Acqua Attiva – Imp. Envirolyte – www.elceitaliana.com m.buzzi@elceitaliana.com – tel. +39 348 7357325 Schema di impianto di disinfezione Envirolyte
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