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Esercitazione di Statistica Economica
Università degli Studi Roma Tre Corso di Statistica Economica Prof.ssa Marusca De Castris a.a. 2017/2018 Esercitazione di Statistica Economica «Analisi delle distribuzioni delle imprese, delle unità locali e degli addetti del Sistema imprenditoriale italiano» Dott. Stefano Daddi (Istat)
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Obiettivo: interrogare i dati dal sito del Censimento dell’Industria e dei servizi ed utilizzare alcuni strumenti statistici tramite il software Excel Passi generici per l’analisi: Step 1 = estrazione dati dal data warehouse Istat dedicato al Censimento dell’Industria e dei Servizi; Step 2 = elaborazione dati con Excel Step 3 = rappresentazione grafica con Excel
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Esercizio n. 1 (file imprese_regioni
Esercizio n.1 (file imprese_regioni.xls): Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel «Step 1» Collegarsi al sito dei dati del Censimento dell’Industria e dei Servizi: censimentoindustriaeservizi.istat.it/Index.aspx Selezionare l’area di estrazione: Dati di sintesi 2011→ Sedi e risorse umane → Sedi centrali e risorse umane → Imprese Sul riquadro di destra è possibile osservare il risultato dell’interrogazione fatta È possibile specializzare l’interrogazione dal menù Personalizza → Seleziona.
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 1»
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 1»
Nello specifico: Territorio = tutte le regioni e Italia; Tipo Dato = numero unità attive; Tipologia unità = impresa; Ateco 2007 = totale; Forma giuridica = totale; Classe di addetti = totale; Anno = 2001 e 2011; Nel sottomenù Disposizione degli assi: Dimensione verticale → Territorio; Dimensione orizzontale → Tipo dato e Anno; Visualizza i dati (esegue l’interrogazione con i requisiti richiesti) Esportazioni → Excel → Exporta.
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 1»
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 2»
Calcolare le variazioni assolute: ∆ 𝑛 𝑖,𝑡 = 𝑛 𝑖,𝑡 − 𝑛 𝑖,𝑡−1 dove: i = i-esima modalità del carattere (in questo caso la Regione); t e t-1 identificano rispettivamente il tempo attuale e quello precedente (in questo caso e 2001) Calcolare le frequenze relative: 𝑓 𝑖 = 𝑛 𝑖 𝑛 𝑖 = 𝑛 𝑖 𝑁 ; Calcolare le frequenze percentuali: 𝑝 𝑖 = 𝑓 𝑖 ×100 ; Calcolare le variazioni relative: 𝑣 𝑖,𝑡 = ∆ 𝑛 𝑖,𝑡 𝑛 𝑖,𝑡−1 = 𝑛 𝑖,𝑡 − 𝑛 𝑖,𝑡−1 𝑛 𝑖,𝑡−1 = 𝑛 𝑖,𝑡 𝑛 𝑖,𝑡−1 −1= 𝑡˗1𝐼 𝑡 −1; Calcolare i tassi di crescita relativi medi: 𝑔 𝑖,𝑡 = 𝑣 𝑖,𝑡 𝑇−1 dove: T = numero di anni tra t e t-1 (in questo caso T=10) Numero indice calcolato al tempo t con base al tempo t-1
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 2»
Il $ anteposto ad un riferimento (o di cella o di riga) lo blocca ed è possibile riutilizzare la funzione trascinandola senza perdere il riferimento bloccato
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 3»
Per creare un grafico su excel Selezionare una cella sul foglio Dal menù principale: Inserisci → Istogramma → Colonne raggruppate Selezionando l’area del grafico vuota: Dal menù degli strumenti: Strumenti grafico → Progettazione → Seleziona Dati → Intervallo dati grafico (inserire l’area dei dati da rappresentare)
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 3»
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 3»
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 3»
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel 2011 «Step 3»
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Esercizio n.1: Analizzare la distribuzione regionale delle imprese nel 2001 e nel «Alcune interpretazione dei risultati» variazione assoluta imprese Italia = 341˙984 nel 2011 ci sono state poco meno di 342 mila imprese attive in più rispetto al 2001; a) frequenze percentuali unità attive Piemonte 2001 = 18,40%. b) frequenze percentuali unità attive Piemonte 2011 = 18,34%. la Lombardia presenta la più grande quota parte delle imprese attive italiane sia nel che nel 2011; a) variazioni relative percentuali unità attive Friuli-Venezia Giulia=0,14%. b) variazioni relative percentuali unità attive Lazio = 18,66%. Il Friuli Venezia Giulia è la regione che ha avuto il più basso incremento, rispetto al 2001, di imprese attive nel 2011; Il Lazio è la regione che ha avuto il più alto incremento, rispetto al 2001, di imprese attive nel 2011
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Esercizio n. 2 (Lazio_unita
Esercizio n.2 (Lazio_unita.xls): Analizzare la distribuzione provinciale nel Lazio delle unità locali e degli addetti nel 2001 e nel «Step 1» Come per l’Esercizio n.1 selezionare l’area di estrazione: Dati di sintesi 2011→ Sedi e risorse umane → Unità locali e risorse umane → Imprese Specializzare l’interrogazione dal menù Personalizza → Seleziona; La differenza, nello specifico, è nella selezione del Territorio, nel Tipo di dato e nella Tipologia di unità: Territorio = tutte le province del Lazio e la Regione Lazio; Tipo Dato = numero unità attive e numero addetti; Tipologia unità = unità locali delle imprese; Ateco 2007 = totale; Forma giuridica = totale; Classe di addetti = totale; Anno = 2001 e 2011; La Disposizione degli assi, la Visualizzazione dei dati e l’Esportazione è come fatta per l’Esercizio n.1
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Esercizio n.2: Analizzare la distribuzione provinciale nel Lazio delle unità locali e degli addetti nel 2001 e nel «Step 1» Insieme di dati: Sedi e risorse umane Tipologia unità unità locali delle imprese Ateco 2007 totale Forma giuridica Classe di addetti Tipo dato numero unità attive numero addetti Anno 2001 2011 Territorio Lazio 381040 454180 Viterbo 21352 24367 57057 62130 Rieti 9728 10510 25883 25373 Roma 285663 344509 Latina 33618 39974 105787 123244 Frosinone 30679 34820 111812 114686
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Esercizio n.2: Analizzare la distribuzione provinciale nel Lazio delle unità locali e degli addetti nel 2001 e nel «Step 2 e Step 3» Calcolare le variazioni assolute, le frequenze relative e le variazioni relative, come nell’esercizio n.1, sia per il numero di unità locali, sia per il numero di addetti; Rappresentare i risultati (come nell’esercizio n.1) sia per il numero di unità locali, sia per il numero di addetti.
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Esercizio n.2: Analizzare la distribuzione provinciale nel Lazio delle unità locali e degli addetti nel 2001 e nel «Step 3» La provincia di Rieti presenta un valore di -510 addetti
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Esercizio n.2: Analizzare la distribuzione provinciale nel Lazio delle unità locali e degli addetti nel 2001 e nel «Step 3» Il grafico areale è ottimo per rappresentare le quote in una distribuzione ma è poco adatta per confronti tra distribuzioni simili
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Esercizio n.2: Analizzare la distribuzione provinciale nel Lazio delle unità locali e degli addetti nel 2001 e nel «Step 3»
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Esercizio n. 3 (sezioni-unita-addetti
Esercizio n.3 (sezioni-unita-addetti.xls ): Analizzare la distribuzione nazionale delle unità locali e degli addetti, per sezioni ATECO 2007, nel 2001 e nel «Step 1» Insieme di dati: Sedi e risorse umane Territorio Italia Tipologia unità unità locali delle imprese Forma giuridica totale Classe di addetti Tipo dato numero unità attive numero addetti Anno 2001 2011 Ateco 2007 agricoltura, silvicoltura e pesca 33414 25890 98534 64547 estrazione di minerali da cave e miniere 5413 3344 36782 33123 attività manifatturiere 573108 467487
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Esercizio n.3: Analizzare la distribuzione nazionale delle unità locali e degli addetti, per sezioni ATECO 2007, nel 2001 e nel «Step 2» Calcolare le variazioni assolute, le frequenze relative e le variazioni relative, come nell’esercizio n.1, sia per il numero di unità locali, sia per il numero di addetti; Rappresentare i risultati (come nell’esercizio n.1) sia per il numero di unità locali, sia per il numero di addetti.
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Esercizio n. 4 (classe_addetti
Esercizio n.4 (classe_addetti.xls): Analizzare la distribuzione delle unità locali e degli addetti per classe di addetti nel 2001 e nel «Step 1» Insieme di dati: Sedi e risorse umane Territorio Italia Tipologia unità unità locali delle imprese Forma giuridica totale Ateco 2007 Tipo dato numero unità attive numero addetti Anno 2001 2011 Classe di addetti 1 2 749711 740681 3-5 611186 686070
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Esercizio n.4: Analizzare la distribuzione delle unità locali e degli addetti per classe di addetti nel 2001 e nel «Step 2 e Step 3» Calcolare le variazioni assolute, le frequenze relative e le variazioni relative, come nell’esercizio n.1, sia per il numero di unità locali, sia per il numero di addetti; Calcolare le frequenze cumulate 𝑁 𝑖 = 𝑗=1 𝑖 𝑛 𝑗 ∀𝑖=1,…,𝑘 dove: i = i-esima classe del carattere (in questo caso «Classe di addetti») k=numero totali di classi (in questo caso k=13). Ad esempio 𝑁 3 = sono il numero di unità locali che hanno almeno 5 addetti. Per conoscere la frequenza cumulata di un generico 𝑥 𝑧 ∈ ]𝑥 𝑖−1 , 𝑥 𝑖 ]: 𝑁 𝑥 𝑧 = 𝑁 𝑖−1 + 𝑁 𝑖 𝑥 𝑖 − 𝑥 𝑖−1 ( 𝑥 𝑧 − 𝑥 𝑖−1 ) 𝑁 𝑖 e 𝑁 𝑖−1 sono rispettivamente la frequenza cumulata della classe i-esima (cioè [𝑥 𝑖−1 , 𝑥 𝑖 ]) e i-esima-1 (cioè quella precedente ]𝑥 𝑖−2 , 𝑥 𝑖−1 ]). Ad esempio il numero di unità locali che hanno almeno 7 addetti è 𝑁 𝑥=7 = −6 7−6 = Rappresentare i risultati (come nell’esercizio n.1) sia per il numero di unità locali, sia per il numero di addetti.
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