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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale

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Presentazione sul tema: "Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale"— Transcript della presentazione:

1 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale Seminario di Storia contemporanea 2018

2 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 7. La guerra fredda ( ) Kruscev accusato di «avventurismo» in politica estera (crisi di Cuba) e di aver compromesso i rapporti con la Cina comunista esce di scena nel 1964 Il successore, Leonid Breznev, deve fronteggiare subito l’escalation del conflitto in Vietnam: un’occasione, per i sovietici, di ricomporre le relazioni con Mao Mao acconsente al transito dei rifornimenti militari al Vietnam sul territorio cinese ma respinge ogni forma di collaborazione politica Pechino prosegue nella sua politica di aggregazione dei PC asiatici in chiave antimperialista e di rifiuto di accordo con i nazionalisti del Terzo mondo

3 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Fallisce il tentativo di Mao di egemonizzare il comunismo vietnamita in guerra con gli USA a causa della volontà del leader del PC del Vietnam, Ho Chi Minh, di preservare la sua autonomia, di non rinunciare agli aiuti sovietici, di non chiudere la porta a un negoziato che evitasse la divisione del Paese in due come nel 1954 Ho Chi Minh diverge da Mao anche dal punto di vista ideologico: affine ai sovietici nel rivendicare ruolo del nazionalismo come forza rivoluzionaria in lotta contro l’imperialismo e assertore della preminenza dell’URSS nel conflitto bipolare Lo scenario della minaccia sovietica a Nord e della presenza militare USA a Sud radicalizza politica interna di Mao

4 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 La «rivoluzione culturale» cinese del 1966: la propaganda anti-sovietica (l’URSS come Paese «social-imperialista» governato da classe di burocrati), l’uso del terrore di massa contro gli apparati dello Stato e i ceti colti delle città Analogie con il Terrore staliniano del : l’attacco alle gerarchie militari e del partito per rafforzare dominio assoluto del leader La partita decisiva per l’egemonia del comunismo internazionale persa da Mao nel Vietnam: Mosca intermediario dei negoziati di pace con gli USA nel 1968

5 Il comunismo internazionale alla fine degli anni Sessanta:
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Il comunismo internazionale alla fine degli anni Sessanta: - smarrita ogni nozione di unità non solo a causa del dissidio tra URSS e Cina, ma anche per l’azione autonoma di Cuba e della Jugoslavia - persa la sfida nel mondo post-coloniale perché in generale (Mediterraneo, Africa, America Latina) il nazionalismo si rivela una forza più attrattiva del comunismo - l’emergere della cultura «terzomondista» in Occidente segnala la caduta del mito dello Stato rivoluzionario espresso dall’URSS e la distanza delle nuove generazioni dai codici politici e simbolici della Guerra fredda

6 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Il duplice volto del ‘68: - In Occidente parole d’ordine anti-autoritarie e un generale rifiuto dei muri della Guerra fredda (la «controcultura») - In Europa centrorientale, rivendicazioni per basilari diritti civili e politici - punto di incontro la ricerca da parte degli intellettuali di un «marxismo buono» (Luxemburg, Gramsci, Lukacs) La «primavera di Praga» e la paura sovietica del contagio «contro-rivoluzionario»: si replica la risposta della forza e del monopolio del comando come nel ‘56 ungherese

7 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 La differenza con il 1956 è la disunità del movimento comunista internazionale: appoggio alle riforme di Praga da parte di Tito e il PCI L’intervento militare compiuto nell’ottica esclusiva dell’alleanza militare del Patto di Varsavia e non in nome dell’internazionalismo comunista La fine del «socialismo dal volto umano» e il trionfo della logica imperiale con la «dottrina Breznev»: l’interdipendenza tra assetti interni e politica estera del campo socialista dominato dall’URSS

8 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 Oltre agli italiani e ai francesi, disapprovano l’invasione anche i PC del Belgio, della Norvegia e della Gran Bretagna: un polo del comunismo occidentale? Il PCI assestato sul «policentrismo» del Memoriale di Jalta, il vincolo di lealtà verso l’URSS anche per motivi di natura organizzativa e finanziaria Le conseguenze del 1968: crollano la legittimità e l’immagine del «socialismo reale», colpo definitivo dopo il 1956 I movimenti «terzomondisti» (Cina, Cuba) non bilanciavano il tracollo del mito sovietico

9 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Il conflitto URSS-Cina raggiunge l’apice nel marzo 1969 con uno scontro armato sul fiume Ussuri Da quel momento, i due giganti del comunismo mondiale in concorrenza tra loro anche per instaurare dialoghi diplomatici con gli USA Breznev riconferma l’impianto di politica estera del predecessore Kruscev: «coesistenza pacifica» e sforzo per migliorare gradualmente i «rapporti di forza» con il mondo capitalista nel contesto giudicato favorevole della «distensione» La soppressione della «primavera di Praga» significati anche interni: stop a ogni ipotesi di riforma

10 Anni Settanta: segnali di instabilità del sistema occidentale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Il dialogo bipolare con l’Amministrazione Nixon e l’Ostpolitik del socialdemocratico Willy Brandt visti come riconoscimento della propria sfera di influenza Il nesso tra la normalizzazione autoritaria in Cecoslovacchia e la distensione nuovo paradigma conservatore della strategia sovietica Anni Settanta: segnali di instabilità del sistema occidentale - il ritiro americano dal Vietnam - lo shock petrolifero seguito alla guerra dello Yom Kippur - lo scandalo del Watergate e la caduta di Nixon

11 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 La crisi economica e la crisi di leadership del sistema occidentale sembra rinverdire la vecchia idea del crollo del capitalismo L’equilibrio con gli Stati Uniti misurato esclusivamente in termini strategici e di potenza alimenta le illusioni sul futuro del socialismo e incoraggia una ripresa dell’intervento nel Terzo mondo, anche a causa dell’avvicinamento tra Pechino e Washington Fine della dittatura in Portogallo e guerra civile in Angola tra comunisti e nazionalisti (1974): intervento vittorioso cubano-sovietico e sfida aperta all’influenza americana

12 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Mosca più cauta in Europa: forte influenza del PC portoghese su nuovo governo militare ma una «democrazia popolare» in Europa occidentale mette a rischio la distensione e dunque l’URSS non lo appoggia In Cile pochi mesi prima destituzione violenta del governo di sinistra di Salvador Allende con la complicità americana Nella versione congelata della divisione bipolare della metà degli anni Settanta non è possibile un cambio di regime nel campo avversario Gli accordi di Helsinki (1975) sul reciproco riconoscimento delle sfere di influenza sanzionano la parità strategica e rappresentano il culmine della politica estera eurocentrica dell’URSS

13 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Per Mosca, gli accordi di Helsinki sommati alla vittoria in Angola e in Vietnam, e alla «rivoluzione dei garofani» in Portogallo significano che i rapporti di forza stanno diventando favorevoli all’URSS Nuovo intervento cubano-sovietico in Africa in appoggio a Menghistu in Etiopia ( ) Espansionismo militare in Africa via di legittimazione che integra quella diplomatica per un rilancio delle fortune del socialismo su scala mondiale, anche come risposta all’alleanza tra USA e Cina

14 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Per Mao l’URSS alleata del Vietnam è il nemico principale: l’appoggio ai Khmer rossi e il genocidio in Cambogia Alla morte di Mao (1976) il successore Deng Xiaoping non muta la politica filo-atlantica e antisovietica: la guerra tra Vietnam e Cambogia (1978), primo conflitto armato tra due Stati comunisti sostenuti rispettivamente da URSS e Cina Se all’apparenza l’Asia sudorientale è totalmente «rossa», in realtà prevalgono i conflitti nazionali e inter-etnici sull’internazionalismo: il comunismo non è più un antagonista unitario del sistema capitalista

15 Mosca non coglie la portata drammatica dell’erosione in corso
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Quale futuro per il comunismo inteso nel senso originario di movimento mondiale con simili conflitti intestini e se è lecito perfino allearsi con il nemico storico? Mosca non coglie la portata drammatica dell’erosione in corso La sovraesposizione imperiale dell’URSS non produce alcun ritorno sul piano dell’immagine internazionale e anzi mette a rischio la distensione L’invasione dell’Afghanistan nel riacutizza la Guerra fredda e produce un danno irreparabile di legittimazione creando un «Vietnam sovietico»

16 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 In parallelo, la politica di potenza brezneviana si attira le critiche dei PC occidentali, che portano avanti l’idea di una riforma per un «socialismo dal volto umano»: la questione degli intellettuali dissidenti Il progetto «eurocomunista» di Enrico Berlinguer: «compromesso storico», europeismo, distensione in chiave di superamento dei blocchi, riconoscimento dei valori della democrazia e del pluralismo, allentamento del legame organico con l’URSS Un’agenda politica destinata a scontrarsi con la «normalizzazione autoritaria» di Breznev ma anche con gli USA preoccupati di un «effetto domino»

17 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 1: Le questioni generali La guerra in Afghanistan e la scelta di Mosca di schierare nuovi missili di teatro in Europa orientale nel 1979 decreta la fine della distensione All’inizio degli anni Ottanta è evidente che il comunismo internazionale è frantumato e investito da una crisi etica e culturale prima ancora che economica Le economie centralizzate dei Paesi socialisti incapaci di gestire la transizione post-fordista: la nascita del sindacato indipendente Solidarnosc in Polonia (1980), primo contropotere di massa nell’Europa sovietica

18 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Mosca timorosa di una resistenza di massa evita l’intervento militare e tenta la strada della soluzione autoritaria dall’interno: il colpo di stato del generale Jaruzelski (1981) Crolla definitivamente la credibilità di ogni ipotesi di comunismo riformatore: le dichiarazioni di Berlinguer sull’esaurita capacità propulsiva del modello sovietico Immobilismo e incapacità di leggere il mondo contemporaneo: «gerontocrazie» formatesi ai tempi di Stalin, bloccato ogni ricambio generazionale La presidenza Reagan (1980) e il rilancio del confronto globale interpretati secondo la vecchia ottica del pericolo di guerra

19 - per i riformatori la speranza di un cambiamento interno
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Le correnti pacifiste e anti-americane nelle società occidentali, sviluppatesi in contrasto alle politiche di riarmo, ormai distanti dal mondo comunista e dall’influenza sovietica I successori di Breznev (morto nel 1982), Andropov e Cernenko, esponenti della vecchia guardia staliniana Dal ‘68 alla fine degli anni Settanta, con l’apice dell’URSS come superpotenza, tutti i comunisti, ortodossi e riformatori, illusi che gli equilibri del potere mondiale volgessero a favore del «campo socialista» - per gli ortodossi una conferma della politica di potenza globale come risposta alla globalizzazione nascente - per i riformatori la speranza di un cambiamento interno

20 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 L’URSS degli anni Ottanta interagisce sempre meno con il mondo e non ha alcun ruolo nella graduale trasformazione degli assetti internazionali da bipolari a multilaterali Sovraesposizione imperiale e perdita di influenza: URSS sempre più emarginata nel mondo arabo (espansione dell’integralismo islamico in Iran e in Afghanistan); in difficoltà nell’Estremo oriente a causa dell’alleanza Cina-USA; estromessa dal Medio Oriente (accordi Egitto-Israele) Infondata l’idea che la sconfitta americana in Vietnam combinata alla «rivoluzione dei garofani» in Portogallo aprisse nuovi scenari di radicalizzazione politica

21 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 1: Le questioni generali Infondata l’idea che la «crisi generale del capitalismo» portasse a una diffusione di regimi autoritari facendo tornare alla ribalta l’antifascismo: cadono tutte le dittature militari dell’Europa meridionale (Portogallo, Grecia e Spagna) Ormai le sole dittature in Europa sono quelle comuniste mentre acquista centralità nella politica internazionale la tematica dei diritti umani e aumentano gli scambi economici e culturali tra le due «Europe» dettati dalla Ostpolitik Proprio grazie alla distensione europea il divario impietoso tra società liberal-democratiche e comuniste diventava visibile e motivo di scontento crescente a Est: la Comunità europea polo di attrazione irresistibile

22 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 7 Il primato militare-industriale delle economie socialiste incapace di adeguarsi alle esigenze di un mondo sempre più votato alla produzione di massa e al consumo di beni L’Occidente esce dalla crisi con la rivoluzione dell’informazione, irricevibile dalle dittature sovietiche per motivi culturali, politici e ideologici Il nuovo dinamismo del capitalismo spazza via la stessa nozione di Terzo mondo: la sconfitta nella gara tra modelli di modernità, da una parte i conflitti interetnici e le carestie dei regimi marxisti-leninisti in Africa, dall’altra il decollo della Corea del Sud e della Malesia


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