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SOCIOLOGIA DELLE PRATICHE CULTURALI (ex CULTURE URBANE)

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Presentazione sul tema: "SOCIOLOGIA DELLE PRATICHE CULTURALI (ex CULTURE URBANE)"— Transcript della presentazione:

1 SOCIOLOGIA DELLE PRATICHE CULTURALI (ex CULTURE URBANE)
Lez ottobre 2017 Prof.ssa Raffaella Ferrero Camoletto Ricevimento: mercoledì h.14,30-17,30 (concordare appuntamento concordato via Dipartimento di Culture, Politica e Società (CPS), CLE, 3° piano, blocco D4, stanza 3D403

2 Concetto di genere è la conformazione del corpo (dimorfismo sessuale) o la dotazione genetica (23° cromosoma XX o XY) a definire l’attribuzione di sesso o sono costruzioni culturali a far leggere determinati attributi fisici come sessuati? Es. assegnazione di sesso a neonato intersessuato (Kessler) Es. organizzazione spaziale delle differenze di genere Determinate caratteristiche fisiche divengono criteri di definizione e organizzazione di classificazioni sociali Genere = qualcosa che si apprende e che si fa (“doing gender”), più che qualcosa che intrinsecamente si è

3 Genere come costrutto plurale (molte forme di maschilità e femminilità) relazionale (maschile costruito in opposizione al femminile) situazionale (in contesti diversi, il genere si fa in modo diverso) Butler: genere come performatività: ripetizione di atti che producono l’apparenza di una sostanza e di una naturalità parodia come smascheramento della costruzione sociale del genere - undoing gender: superamento della logica binaria, queer

4 Genere come comunità di pratiche (Paetcher)
Comunità di pratiche (Wenger): aggregazioni di individui accomunati da un set di pratiche che definiscono la loro appartenenza e il loro status all’interno del gruppo => core participation (membri a pieno titolo) vs peripheral participation (apprendisti, novizi) Quindi le pratiche definiscono: - i confini del genere e i suoi tratti identificanti - i significati condivisi - la posizione dei soggetti nella comunità di genere (gerarchia, traiettorie)

5 Costruzione della femminilità:
Connell: emphasized femininity Holland: “the male in the head” Tolman: dilemmas of desire Doppia morale:

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8 Connell (1996): maschilità come configurazione di pratiche egemoniche/subordinate/complici/ marginali “Masculinity is not a fixed entity embedded in the body or personality traits of individuals. Masculinities are configurations of practice that are accomplished in social action and, therefore, can differ according to the gender relations in a particular social setting” Connell, R. W. (1996). Maschilità. Identità e trasformazioni del maschio occidentale. Feltrinelli Editore. Connell, R. W., & Messerschmidt, J. W. (2005). Hegemonic masculinity rethinking the concept. Gender & society, 19(6),

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10 Schrock & Schwalbe (2009): manhood acts «To be credited as a man, what an individual male must do, in other words, is put on a convincing manhood act (...). This requires mastering a set of conventional signifying practices through which the identity ‘man’ is established and upheld in interaction.» Schrock, D., & Schwalbe, M. (2009). Men, masculinity, and manhood acts. Annual review of sociology, 35,

11 Brannon & David (1976): Che cosa fa l’uomo «vero»
Brannon & David (1976): Che cosa fa l’uomo «vero»... «Non fare la femminuccia» (No sissy stuff) «Nella vita devi avere successo» (Be a big wheel) «Sii saldo come una roccia» (Be a sturdy oak) «Dà loro del filo da torcere» (Give ‘em hell) Brannon, R., & David, D. (1976). The male sex role: Our culture's blueprint of manhood, and what it's done for us lately. The forty-nine percent majority: The male sex role, 1-48.

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13 Paetcher (2003): masculinities as communities of practices «the learning of what it means to be male or female within a social configuration results in shared practices in pursuit of the common goal of sustaining particular localised masculine and feminine identities [...] It is what the learner learns as he or she moves from peripherality to full membership.» Paechter, C. (2003, February). Masculinities and femininities as communities of practice. In Women's studies international forum (Vol. 26, No. 1, pp ). Pergamon.

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15 Kaplan, D. , Rosenmann, A. , & Shuhendler, S. (2016)
Kaplan, D., Rosenmann, A., & Shuhendler, S. (2016). What about nontraditional masculinities? Toward a quantitative model of therapeutic new masculinity ideology. Men and Masculinities, X Test di scale di atteggiamenti su New Masculinity (NM), Traditional Masculinity: componenti chiave: (a) assertion of male status through competition, (b) emotional restrain and self-reliance, (c) toughness associated with risk-taking and aggression (d) staunch avoidance of femininity and effeminacy, as well as homophobia, (e) nonrelational, objectified attitudes toward sexuality. Ma per definire la New Masculinity è sufficiente dire che si differenzia/distanzia dalla Traditional Masculinity?

16 Scenario culturale: 1) cultura terapeutica: autenticità, scoperta di sé, contatto con le proprie emozioni, autoespressività, intimità con se stessi e con gli altri ma attenzione: due divergenti direzioni di sviluppo: * gruppi profemminismo: decostruzione dei modelli di maschilità e delle relazioni di dominazione tra i generi (es. Maschile Plurale) * movimento mitopoietico: riscoperta delle radice profonde del maschile contro la femminilizzazione della società (es. Maschi selvatici) 2) cultura consumistica: cura dell’apparenza, apparenza corporea come veicolo di identità (vd. figura del metrosexual) Tesi: la New Masculinity è più incentrata sulla dimensione terapeutica che su quella consumistica, quindi presa di distanza sia da Traditional Masculinity (TM), sia da Consumer Masculinity (CM)

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21 Discussione in classe: quali pratiche distintive della Nuova Maschilità?


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