IL MOVIMENTO DEI CLITICI DAL LATINO TARDO AL ROMANZO

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Presentazione sul tema: "IL MOVIMENTO DEI CLITICI DAL LATINO TARDO AL ROMANZO"— Transcript della presentazione:

1 IL MOVIMENTO DEI CLITICI DAL LATINO TARDO AL ROMANZO
Papers from VII International Conference on Historical Linguistics Articolo di Dieter Wanner 13/11/2018

2 Nell’Italiano Moderno si trovano coppie come la seguente:
Possiamo capirti meglio che presenta il clitico unito all’infinito Ti possiamo capire meglio che presenta il clitico unito al verbo principale 13/11/2018

3 Analizzando queste due frasi possiamo distinguere:
Il verbo principale V(cm): possiamo Il verbo della subordinata all’infinito inf(2): capir-/capire Il clitico (cl): ti 13/11/2018

4 Secondo Wanner alle 2 frasi corrispondono 2 strutture frasali diverse:
BIFRASALE: [ Possiamo [capirti meglio ] ] [ S1 … V(cm) [ S2 inf(2) – cl… ] ] MONOFRSALE: [ Ti possiamo capire meglio ] [ S … cl – V(cm) inf(2) … ] 13/11/2018

5 Di conseguenza insistere non è un V(cm),
La possibilità di ammettere o meno il Movimento del Clitico (CM) dipende dalla natura del verbo principale, infatti un verbo come insistere ammette solo la prima variante: Perché insisti a invitarlo * Perché lo insisti a invitare Di conseguenza insistere non è un V(cm), ossia un verbo che ammette il movimento del clitico. 13/11/2018

6 In italiano la classe dei V(cm) comprende i seguenti
gruppi di predicati: CAUSATIVI: fare, lasciare; PERCETTIVI: vedere, sentire, guardare, ascoltare; MODALI: potere, dovere, volere, sapere; ASPETTUALI: cominciare, finire, continuare ecc; CONATIVI: cercare, provare, tentare ecc; DI MOTO: andare, venire, tornare ecc; A SOLLEVAMENTO: sembrare, parere, bisognare ecc; ALTRI… 13/11/2018

7 Questi verbi sono caratterizzati da alcune proprietà:
la possibilità di ammettere il +CM, ossia l’ordine cl+V(cm)+inf(2) diminuisce dal primo all’ultimo gruppo; la completezza diminuisce; le occorrenze di +CM diminuiscono l’accettabilità dipende dallo stile: diminuisce passando dalle espressioni basse a quelle alte e dal registro parlato a quello scritto; la facilità di adattamento di +CM diminuisce con i verbi dal significato specifico e con le trasformazioni complesse (es. le operazioni di dislocazione); per quanto riguarda la distribuzione geografica, il CM risulta assente nel Francese Moderno, presente in tutte le altre lingue e dialetti romanzi. 13/11/2018

8 Evoluzione del CM dal Latino al Romanzo
13/11/2018

9 A differenza del Latino che non aveva un fenomeno di CM
(a causa dei diversi modi con cui poter esprimere l’infinitiva e dell’ampia libertà nella disposizione dei costituenti), il Latino Tardo manifesta un notevole aumento della contiguità tra V(cm) e il soggetto/pronome dell’accusativus cum infinito (a.c.i.). L’accostamento casuale tra V(cm) e soggetto/pronome porta, nel Romanzo Antico, ad una parziale rianalisi della costruzione con la conseguenza che il V(cm) viene collegato con l’accusativo dell’a.c.i. sempre più frequentemente. Questo fenomeno di superficie diventa preponderante con il Code switch dal Latino al Romanzo Antico (prima del IX secolo). Dopo il XII sec, l’ampia diffusione del CM si riduce persistendo solo in alcuni verbi. La maggior parte delle costruzioni si stabilizzano a partire dal XVII sec. Solo il francese perderà il CM (rimarrà solo la proclisi). 13/11/2018

10 Il CM avviene nell’Italiano Antico gia nel XIII sec,
tuttavia esso deve essere ancora considerato un fenomeno para-categoriale dal momento che interessa tutti i casi in cui è presente V(cm)+inf(2)+cl (-CM). La forma +CM cl+V(cm)+inf(2) è evitata nei seguenti casi: quando +CM produrrebbe un gruppo di clitici incompatibili: e stiati a mente di rallegrarti del poco (Giam. 47); quando V(cm) ha un proprio pronome-oggetto: si teme di offendermi; quando V(cm) forma un’espressione verbale complessa: io avrò balia di mandarli (Nov. 829) 13/11/2018

11 Solo dal XIII secolo in francese e dal XIV in
italiano e nelle altre lingue romanze possiamo trovare disposizioni del tipo –CM V(cm)+inf(2)+cl, eccetto nei tre casi elencati sopra. Questi rari esempi si diffondono rapidamente con la conseguenza che dal XVI sec il CM diventa opzionale. 13/11/2018

12 RICOSTRUZIONE DEL CM DAL LATINO AL TARDO LATINO
Il latino ha sostanzialmente 2 costruzioni infinitivali: Infinito puro; Accusativus cum infinito (a.c.i.). 13/11/2018

13 All’interno dell’a.c.i. sono possibili tre principali modi di
disposizione dei costituenti: SEQUENZA BASE: V(cm) a destra dell’a.c.i. [s1… [s2 sog(2) … inf(2) ] … V(cm) ] quia [ enim [ te ex puella prius percontari2 ] volocm ] (Plt. Persa) Poiché infatti voglio che tu ti informi prima sulla ragazza MODELLO EXTRAPOSTO: V(cm) a sinistra dell’a.c.i. [s1…V(cm) [s2 sog(2) … inf(2) ] ] [ non putocm [ illum capillos liberos habere2 ] ] (Cena Trim.) non credo che lui abbia i capelli liberi TIPO RISTRUTTURATO: V(cm) separa il soggetto dell’a.ci. dal suo infinito. [s … sog(2) … V(cm) … inf(2) … ] Cum se videritcm abduci2 (Greg. Hist. Franc.) quando vide che lui stesso veniva allontanato 13/11/2018

14 Pronomi soggetto dell’a.c.i. (su.aci)
Per quanto riguarda i sog(2), Wanner prende in considerazione solo i seguenti: Pronomi soggetto dell’a.c.i. (su.aci) Enim volo te adesse (Plt. Persa, 12) Infatti voglio che tu sia presente Pronomi oggetto dell’a.c.i. (ob.aci) Eam te volo accurare (Plt. Persa, 523) Voglio che tu ti prenda cura di lei Pronomi oggetto dell’infinito (ob.inf) Ne quicquam nisi non est sciunt mihi respondere (Plt. Persa, 6) E non sanno rispondermi nulla se non “non ce n’è” 13/11/2018

15 Queste configurazioni possono essere collegate al processo di
categorizzazione del CM in Romanzo mediante le configurazioni +CM, -CM e ±CM -CM: sequenza tardo-latina dove il sog(2) e il V(cm) sono separati e il sog(2) è più vicino all’inf(2) sog(2) … inf(2) … V(cm) quem se illuc missurum … testatus est (Peregr. 17.1) dichiarò che lui l’avrebbe mandata là +CM: il contatto tra sog(2) e V(cm) è tale che V(cm) separa il sog(2) dall’inf(2) sog(2) … V(cm) … inf(2) illud autem vos volo scire (Peregr. 3.8) voglio tuttavia che voi sappiate questo ±CM: sog(2) e V(cm) sono adiacenti, senza però che il V(cm) separi inf(2) e sog(2) V(cm) … sog(2) … inf(2) putat se maximum peccatum incurrisse (Peregr. 49.2) crede che lui stesso sia incorso in un grandissimo peccato 13/11/2018

16 +CM e ±CM sono all’origine delle conformazioni
Proto-romanze con il CM in quanto il pronome della frase subordinata (l’infinitiva) si presenta con il verbo principale e non con l’infinito. +CM: sog(2) … V(cm) … inf(2) ±CM: V(cm) … sog(2) … inf(2) versus -CM: sog(2) … inf(2) … V(cm) 13/11/2018

17 MODELLO EXTRAPOSTO con ±CM: V(cm) … sog(2) … inf(2)
I sec d.C. – VI sec. d.C. prevalenza di MODELLO EXTRAPOSTO con ±CM: V(cm) … sog(2) … inf(2) TIPO RISTRUTTURATO: con +CM: sog(2) … V(cm) … inf(2) il che equivale a dire MODELLO EXTRAPOSTO con ±CM: … V(cm) [S2 cl(2) … inf(2) ] ENCLITICO TIPO RISTRUTTURATO con +CM: … cl(2) V(cm) … inf(2) PROCLITICO 13/11/2018

18 Il cl(2) viene dunque associato al V(cm) e non all’inf(2)
proprio in virtù della sua vicinanza. Tendenza che coincide con quella parallela di interpretare il cl(2) come un PRONOME OGGETTO ATONO (dal p.d.v Romanzo è ancora un elemento Proto-clitico) e di vederlo come l’ospite sintattico del verbo nelle strutture monofrasali (+CM) Tendenza preannunciata già nei papiri egiziani del II secolo provenienti da Karanís 13/11/2018

19 La conseguenza di ciò è che il pronome
oggetto dell’infinito (ob.inf) o quello soggetto dell’a.c.i. (su.aci) vengono reinterpretati come argomenti del verbo principale, in contrasto con la loro origine logico-semantica di argomenti dell’infinito. Questa nuova lettura si solidifica nel periodo intercorrente tra il Proto-romanzo e il Romanzo Antico. 13/11/2018

20 Pronomi soggetto dell’a.c.i. (su.aci) VS
Pronomi oggetto dell’a.c.i. (ob.aci) Mentre su.aci ricorre al 90% in strutture del tipo +CM e ±CM, ob.aci ricorre al 90% in strutture –CM. La conseguenza di ciò è che su.aci si trova spesso adiacente a V(cm), al contrario ob.aci è spesso in posizione interna: … V(cm) [ su.aci … ob.aci inf(2) ] Speraba [S2 me (= su.aci) plurima tibi (= ob.aci) missiturum] (P. Kar. IV. 3) Speravo di poterti inviare più cose. ±CM -CM 13/11/2018

21 La combinazione V(cm) + cl(2) non ha dunque nulla a che fare con la
creazione di un pronome specifico o di una Completiva Infinitiva specifica, ma è la conseguenza di alcune disposizione sintattiche del Latino che portano a collocare su.aci in posizione periferica vicino al V(cm) nelle sequenze Extraposte (±CM). Su.aci è dunque il primo, essenziale contatto tra V(cm) e cl(2). Su.aci  ±CM = MODELLO EXTRAPOSTO V(cm) [S2 cl(2) … inf(2) ] La disposizione +CM deriva invece dal pronome oggetto dell’infinito (ob.inf), il quale però, pur partecipando al processo di reinterpreatzione del Cm, inizialmente non ha un ruolo tanto rilevante come su.aci. Ob.inf  +CM = TIPO RISTRUTTURATO cl(2) V(cm) … inf(2) 13/11/2018

22 Crollo della subordinata a.c.i. (prima del Code switch)
Nonostante molti esempi di su.aci scompaiano insieme alla rispettiva sintassi a.c.i., la continuità tra Latino e Romanzo rimane visibile nelle costruzioni romanze con i verbi causativi e percettivi in cui V(cm) viene associato ai clitici su.aci superstiti, fenomeno presente anche in Francese Moderno che non conosce il CM: On lui a fait abjurer sa conviction La si obbligò ad abiurare le sue convinzioni On le verra interpréter son meilleur rôle Lo si vedrà interpretare il suo miglior ruolo *On le voudrait convaincre du contraire On voudrait le convaincre du cinstraire Si vorrebbe convincerlo dell’opposto 13/11/2018

23 Extraposizione del complemento dell’infinito;
Riassumendo: Extraposizione del complemento dell’infinito; Giustapposizione di V(cm) e di sog(2) nelle sequenze Extraposte e Ristrutturate; Collegamento tra V(cm) e cl(2); Naturalezze semantica e pragmatica nelle costruzioni V(cm) + cl(2) con i verbi principali; Estensione analogica della dipendenza dal V(cm) anche all’ob.inf su imitazione del su.aci; Code switch con la piena manifestazione del CM. Il Cm è dunque il risultato di alcune tendenze sintattiche del Latino che si manifestano soprattutto nel registro discorsivo più basso. 13/11/2018

24 Il Cm viene poi formalizzato attraverso la Legge
Tobler-Mussafia che regola i criteri della distribuzione dell’enclisi e della proclisi nelle lingue romanze antiche: Enclisi obbligatoria: all’inizio di periodo; dopo le congiunzione e, ma, o; quando il verbo è preceduto da una subordinata introdotta da se, quando, perché; quando la subordinata è al gerundio Proclisi obbligatoria: quando il verbo non è in posizione iniziale 13/11/2018

25 La decadenza della Legge Tobler-Mussafia comporta anche
un ridimensionamento del CM. Gli effetti del CM si conservano solo nei core-cases e nelle strutture con i verbi causativi e percettivi. Il Romanzo Moderno ha poi fatto un ulteriore passo in avanti attraverso l’associazione tra V(cm) e inf(2). La rilevanza del CM lungo la catena dei verbi Modali  Aspettuali  A sollevamento  Altri… dipende infatti dall’interpretazione unitaria dei verbi V(cm) e inf(2). Il CM è comunque soggetto all’interferenza dei parlanti: in Francese, tranne nei verbi causativi e percettivi, il CM è stato eliminato durante un periodo linguistico di forte preoccupazione per il linguaggio e la grammatica (XVII sec). 13/11/2018


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