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PubblicatoΔιάβολος Μαρκόπουλος Modificato 6 anni fa
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Pensiamo con la nostra testa o con quella degli altri?
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Oggetto di studio: manipolazione persuasiva
Oggetto di studio: manipolazione persuasiva. A differenza della bugia, in cui si sostituisce un’informazione con un’altra, la manipolazione persuasiva si frappone tra l’informazione e il punto di vista del soggetto, in modo tale che egli dia un giudizio dell’informazione diverso da quello che avrebbe dato in assenza della manipolazione. Quali sono le condizioni sociali che determinano la manipolazione persuasiva?
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Studi fatti su come le opinioni e i giudizi possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Moore (1921): i soggetti sono chiamati ad esprimere propri giudizi e opinioni su questioni etiche, brani musicali ecc. dopo aver ascoltato le opinioni o i giudizi forniti da esperti o dalla maggioranza. Sherif (1936): fa ascoltare dei brani musicali dello stesso musicista a dei soggetti, che sono invece informati che i brani sono di diversi musicisti. Si chiede poi un giudizio di preferenza. Risultano maggiormente preferiti i brani di musicisti putativi più famosi.
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono I studio Partecipanti: Diversi gruppi, tutti composti da un solo soggetto sperimentale e confederati. In tutto, i soggetti sperimentali sono 31 (31 gruppi). Sono allineati in modo che il soggetto sperimentale sia seduto all’estremità sinistra della fila Materiale: 12 serie di figure composte ciascuna da una figura standard (una linea nera verticale) e da una figura di confronto (con tre linee verticali di cui solo una è chiaramente della stessa lunghezza della linea standard) Compito: individuare nella figura di confronto la linea della stessa lunghezza della linea nella figura standard Procedura: i confederati sono istruiti a dare la risposta sbagliata (scegliendo una linea chiaramente diversa dalla standard) a partire dalla terza coppia di confronti e per 7 coppie (non consecutive). Si comincia dall’estremità destra della fila
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono I studio (I fase) Ipotesi: se i soggetti sperimentali si lasciano influenzare dalle risposte sbagliate dei confederati, daranno anche loro delle risposte sbagliate. Misurazione di: numero di risposte sbagliate date dai soggetti sperimentali e loro distribuzione rispetto ai soggetti (quanti soggetti almeno una volta ha dato la risposta sbagliata) I studio (II fase) Osservazione dei comportamenti dei soggetti sperimentali durante l’esecuzione dell’esperimento e intervista post esperimento
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono I studio (I fase) Risultati: su 31 soggetti, 25 hanno risposto in modo sbagliato almeno una volta nel 33,2% dei casi le risposte fornite sono scorrette (72 su 217)
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) I studio (II fase) Risultati: Reazioni di perplessità incertezza, disagio (chiedono conferma di aver capito il compito, cercano di parlare con gli altri soggetti per capire il perché delle loro risposte) I soggetti collocano la causa del disaccordo in se stessi, non negli altri: si sentono in dovere di giustificare la propria risposta e non avvertono che sia la maggioranza a doversi giustificare del divario. I soggetti riportano una diminuzione di fiducia in se stessi (perfino una persona durante l’intervista sottolinea di aver risposto in base ciò che vedeva, negando quindi l’evidenza) Tra le motivazioni di coloro che hanno risposto come la maggioranza vi sono la paura di essere derisi, esclusi, apparire stupidi
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) I studio Conclusione generale: quando si è in minoranza su un’idea, se non si cede alla pressione del gruppo, ci si sente in dovere di giustificare la propria posizione, mentre quella della maggioranza è sentita come autogiustificata dal fatto che è supportata da un maggior numero di individui.
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono II studio Partecipanti: Diversi gruppi, tutti composti da un solo confederato e da soggetti sperimentali (gruppi omogenei a quelli dello studio I in termini di numerosità e genere) Stesso materiale, stesso compito e stessa procedura dello studio I
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono II studio (I fase) Ipotesi: i soggetti sperimentali daranno le risposte corrette Misurazione di: numero di risposte sbagliate e corrette I studio (II fase) Osservazione dei comportamenti dei soggetti sperimentali durante l’esecuzione dell’esperimento
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono II studio (I fase) Risultati: tutti i soggetti sperimentali danno le risposte corrette II studio (II fase) Risultati: i confederati sono sbeffeggiati e trattati da stupidi durante il compito
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) II studio Conclusione: dal confronto con i risultati dello studio I emerge che la manipolazione avviene quando il soggetto è in minoranza.
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono III studio Partecipanti, Materiale e Compito come lo studio I Procedura: i confederati sono istruiti a dare la risposta sbagliata (a partire dalla terza coppia di confronti e per 7 coppie (non consecutive)) tranne un confederato (seduto al terzo posto, tale da interrompere la sequenza di risposte degli altri confederati) che è istruito a dare sempre la risposta corretta.
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono III studio (I fase) Ipotesi: se i soggetti sperimentali hanno un altro soggetto che la pensa come loro (un confederato) daranno un numero inferiore di risposte scorrette perché sentiranno di meno la pressione del gruppo Misurazione di: numero di risposte sbagliate date dai soggetti sperimentali e loro distribuzione rispetto ai soggetti (quanti soggetti almeno una volta ha dato la risposta sbagliata) III studio (II fase) intervista post esperimento
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) Studia le condizioni di gruppo che guidano i soggetti a dire di vedere ciò che non vedono III studio (I fase) Risultati: il 13% di risposte sono scorrette e significativamente inferiori al 33,2% del primo studio. I soggetti sperimentali dello studio 3 danno più spesso le risposte corrette rispetto ai soggetti dello studio 1. Nessun soggetto si allinea alla maggioranza per più di tre volte. III studio (II fase) Risultati: i soggetti sperimentali che hanno dato le risposte corrette dicono di non aver risposto diversamente non solo per non uniformarsi alla maggioranza ma anche per non «tradire» il confederato che aveva risposto allo stesso modo. Questi soggetti dicono che anche in assenza del confederato avrebbero risposto allo stesso modo (sottovalutando l’importanza del confederato)
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Studi fatti su come le percezioni visive possano variare in conseguenza della manipolazione persuasiva: Serie di studi di Ash (1956) III studio Conclusione: conferma indiretta di quanto concluso con gli studi precedenti. Già la sola presenza di un altro che la pensa allo stesso modo è sufficiente al singolo per esprimere liberamente il proprio vissuto (percettivo!) con maggiori probabilità.
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